Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: EderlyCooper    04/01/2013    6 recensioni
< Buonanotte allora > Rispose infine Dean appoggiato alla porta della sua stanza, cercando una plausibile via di fuga da quella trappola fatta di sguardi.
< Buonanotte Dean > Concluse il più piccolo.
Rimasero un manciata di minuti buoni a fissarsi.
Gli occhi di Castiel erano una sorta di grande pozzo, e Dean finiva per sprofondarci dentro ogni volta.
Il ragazzino gli rivolse un ultimo sorriso sparendo dietro la porta.
Dean rimase a fissare un punto indefinito davanti a se.
Il punto dove poco prima vi era il bel culo di Castiel fasciato dai boxer neri.
Dean si schiaffò una mano sulla faccia.
Fu uno solo il pensiero con cui Dean Winchester si convinse per andare a dormire.
“Dean a te piacciono le tette”
[tratto dal 2° cap.]
(SOSPESA.)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Balthazar, Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ed ecco il terzo capitolo giovani miei, in questo periodo non ho mai un'attimo libero e per miracolo(grazie Cas u.u) sono riuscita ad aggiornare, poi ho una marea di compiti da iniziare e non so come farò dato che domani ho una festa e dopodomani dovrò riprendermi dal post-sbornia, ma parlo sempre troppo ATTENZIONE!: SE VOLETE CHIARIMENTI SUL CAPITOLO E' ASSOLUTAMENTE NECESSARIO LEGGERE LE NOTE ALLA FINE DELLA LETTUARA VI CHIARIRA' LE IDEE


3. Break the rules.


Dean era la classica testa calda, il tipo che perde le staffe molto facilmente.
Era stato paziente con quel ragazzino dagli occhioni blu; aveva fatto di tutto per metterlo a suo agio e mettersi a suo agio lui stesso, ma non era servito a molto.

Era la quarta volta che se ne stava lì a fissare il piatto vuoto davanti a se mentre il buio prendeva piano possesso della città.
Era la quarta volta che Castiel ritardava per la cena e ogni volta tornava con una scusa diversa: “Eravamo a cercare il cane di Gabriel” l’ultima  subdola cazzata partorita dalla mente malata del ragazzino.
Nemmeno ce l’aveva un cane Gabriel.

Dean era stato chiaro, aveva ripetuto più e più volte le regole imposte in quella casa, e il moccioso ce l’aveva messa tutta per infrangerne il più possibile.
Era stato paziente i primi tre ritardi, ma questa volta si sarebbe incazzato seriamente.
Una settimana era passata dall’arrivo di Castiel in quella casa e tutto il suo mondo si era catapultato in una dimensione fatta di Balthazar, Gabriel e cazzate.

L’uomo si massaggiò le tempie alleggerendo la tensione, mentre metteva via i piatti nel lavabo.
Erano ormai le undici passate e il ritardo di Castiel era pazzesco.
La rabbia montò dentro di Dean che sbatte violentemente un pugno sul tavolo che vacillò leggermente.

Che diamine stava facendo quel moccioso?
Il rumore di qualcuno che armeggiava con la serratura lo distolse dal fare a pezzi il tavolo.
Dean si diresse verso il corridoio ma un rumore umido lo bloccò all’ingresso.

<< Castiel smettila.. >> Una voce maschile a lui sconosciuta sussurrò divertito quelle parole.

<< Non avevi detto che vivevi con tuo zio? Le luci sono ancora accese, se è sveglio mi metti nei casini, facciamo un’altr.. >> Continuò la voce venendo bloccata di nuovo da quel rumore umido di labbra che si scontravano e lingue che si inseguivano.
<< E’ vecchio, e a quest’ora i vecchi vanno a dormire. Rimani ancora un po’ con me, ci divertiamo te lo prometto. >> Sussurrò languido Castiel.

Dean si immobilizzò sul posto.
figlio di puttana.

L’uomo scorse le figure dei ragazzini strusciarsi e continuare a baciarsi dirigendosi verso la tromba delle scale.
La rabbia montò di nuovo e Dean scoppiò.

<< Dove credi di andare ragazzino. >> La voce di Dean usci più come un ringhio che come parole.
Castiel si bloccò di colpo sgranando gli occhi blu, mentre il ragazzino dai biondi capelli al suo fianco tremò.

<< Sparisci prima che ti prenda a calci in culo >> Disse il padrone di casa al biondino che si smaterializzò fuori dalla porta.
Castiel fece un passo indietro trovandosi con le spalle al muro.
Dean eliminò la distanza tra di loro con un paio di falcate.
<< Ho seriamente cercato di accoglierti con le buone, ma non capisci. C’è un ora per i pasti, e c’è un’ora per scoparti qualche bambino appena entrato nella fase della pubertà. >> Gli urlò contro puntandogli il dito su una spalla.
Castiel mantenne lo sguardo saldo mentre Dean si infuriò ancor di più.

<< E’ la quarta volta che non torni a cena, nemmeno avvisi. Non puoi fare il cazzo che vuoi in casa mia. Ci sono delle regole e devi rispettarle porca puttana. E io non sono vecchio solo perché tu sei un moccioso, che questo ti sia ben chiaro. >> Continuò il Winchester con lo stesso tono di voce di chi era veramente incazzato.

<< Le tue regole sono stupide. >> Affermò con semplicità Castiel.

<< Mi stai prendendo per il culo? Se mio fratello è così coglione da permetterti di fare il cazzo che vuoi, sappi che io non sono così perciò, moccioso, vattene in camera e non farti vedere per un po’, vorrei evitare di prendere a pugni quella faccia di culo che ora porti. >>  Concluse Dean con gli occhi colmi di ira.
Il ragazzo di rimandò sbuffò.
<< Ma io ho fame. E di solito prima faccio sesso e poi mangio ma oggi a quanto pare devo fare un’eccezione. >> Commentò il ragazzino inclinando la testa di lato.

Questo idiota ha problemi veramente gravi. Pensò il Winchester.

<< Che c’è per cena? >> Il sorriso irrisorio che increspò le labbra del moccioso fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Il pugnò di Dean saettò colpendo volontariamente il muro di fianco al viso del giovane che si strinse nell’impermeabile diventando ancora più piccolo e fragile di quanto già non sembrasse, sgranando gli occhi e deglutendo rumorosamente.
<< Ho detto, vai in camera. >> La voce del padrone di casa tuonò nella stanza.

Castiel si appiattì contro il muro e chiuse gli occhi coprendosi il viso con le mani.

<< Non farmi del male, ti prego >> Sussurrò il ragazzo iniziando a singhiozzare sommessamente.

Dean si congelò sul posto ritraendo il braccio di scatto.
Aveva dimenticato che quel ragazzo era stato un orfano e da tale, bisognava trattarlo con un po’ più di riguardo.

<< Ehi sta tranquillo, non sono qui per farti del male >> Lo tranquillizzo l’uomo portando una mano sulla sua spalla.
Il ragazzino si irrigidì di colpo scansandosi velocemente inciampando e cadendo a terra.

<< Non mi toccare per favore, ti prometto che non accadrà più.. non si ripeterà, ti prego non farmi del male. >> Il viso stravolto del ragazzino era rigato di lacrime mentre lo sguardo acqueo vagava perso in chissà quale angosciante ricordo.

Dean riconobbe subito quello sguardo.
Lo conosceva meglio di chiunque altro.
Dolore, sofferenza, nostalgia.
 Prese le spalle del ragazzo ancora per terra e le strattonò con veemenza.
<< Castiel, sono io, Dean. Dannazione riprenditi, sono io non ti farò del male. >>
Castiel serrò gli occhi e il suo respiro si regolarizzò.
Si buttò con slancio tra le braccia di Dean e lo strinse a se.

<< Dean, promettimi che almeno tu non mi farai del male. >> Il sussurro del ragazzo in trench arrivò flebile alle orecchie dell’uomo
che temette di esserselo sognato.
Il Winchester arrancò un po’ non sapendo cosa dire.

<< Ti prego Dean, promettimelo. >> Il dolore e l’angoscia trasparirono dalle parole di Castiel e gli occhi del uomo si riempirono di tenerezza.
Le mani del ragazzo si aggrapparono alla schiena del Winchester stringendoselo contro e nascondendo il viso bagnato.

<< Te lo prometto. >> La mano di Dean vagò tra i capelli scompigliati del giovane che sorrise docilmente contro il petto dell’uomo.

Dean non concepì quanto tempo passò in quella posizione, sapeva solo che Castiel aveva bisogno di lui, e che lui aveva bisogno di aiutare Castiel.




Angolo autrice:
ATTENZIONE PUNTO CRUCIALE DA LEGGERE ASSOLUTAMENTE PER CAPIRE MEGLIO:
Allora, in questo capitolo ho voluto evidenziare i problemi che Castiel ha dovuto patire prima di essere adottato, questo verrà chiarito più in là durante una conversazione che avverrà tra Dean e Balthazar o Gabriel( devo ancora decidere, voi chi preferireste?), non vi spoilerizzo nulla, ma questa innocua promessa si rivolterà contro il povero Dean, come? Beh fra un paio di capitoli lo scoprirete non sto a dirvi nulla.
Alla prossima bellezze:)
E sappiate che le recensioni sono sempre gradite piccoli angioletti:)


  
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: EderlyCooper