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Autore: Crumble    24/07/2007    8 recensioni
"...Erano in cinque, ed erano qualcos altro. Mi accovacciai e appoggiai il mento sulle ginocchia. Fa che non mi trovino, fa che non mi trovino, fa che non mi trovino…" Ok, sono emozionatissimissimissima! Questa è la prima storia che faccio leggere a qualcuno e mi vergogno un pò... Ma dopo un chilo di coraggio condito con dell'ottima fiducia, eccomi qua!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A New Twilight'
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premetto solo che questo capitolo, è dalla parte di Edward...

CAPITOLO VENTI: NOVE
Afferrai le chiavi della macchina e uscii.
Che fossero le tre di notte e che fosse la terza volta, poco importava.
'Ho voglia di fragole e panna!' aveva detto.
Cosa avrei dovuto fare? Dirle di andarci da sola? Non è un gesto da gentiluomo…
Perciò, coraggio Edward, il fatto che voglia le fragole che si trovano in un solo posto, e che il posto sia Seattle, non deve scoraggiarti!
Con la macchina sei veloce, in poco tempo ci arrivi.
Si, però che palle!!!!
Ma partiamo dall'inizio, perché così sembra che io sia cattivo con la mia ragazza che è incinta…

Fin da quando Bella mi aveva detto di essere incinta, ero al settimo cielo. Passato lo shock iniziale infatti, non vedevo l'ora di poter tenere tra le braccia il mio bambino, o bambina.
In ogni caso sarei stato felicissimo.
Durante i primi tre mesi, Bella mangiava una quantità di cibo umano come se fossero in trenta dentro di lei!
Poi, cominciarono le nausee.
Non poteva mangiare niente che subito finiva con la testa dentro al water.
Io, da parte mia, potevo solo assisterla e scostarle i capelli durante quello…emm…spettacolo…
Bella, non disse mai che era colpa mia, ma il dubbio che l'abbia pensato ce l'ho. Va bè, in un certo senso ha ragione…
Ma torniamo alle cose importanti.
Quello che mi piaceva di più in tutto questo, era la sua pancia. Da piatta che era, cominciò a gonfiarsi piano, piano. Tanto da diventare sempre più palese il fatto che fosse incinta.
Mi divertivo ad accarezzarla, mordicchiarla e, soprattutto, ad ascoltare.
Si, perché volevo essere il secondo a sentire il primo movimento del mio bambino. Il secondo, perché la prima persona, era inevitabilmente la mia ragazza.
Il quarto mese, Alice e Rosalie portarono Bella a comprare nuovi vestiti perché tutti quelli che aveva non le andavano più bene.
Praticamente tornò a casa con un nuovo guardaroba fatto di magliette e pantaloni che sarebbero andati larghi persino a me!
Esme nel frattempo, dedicava tutta la sua attenzione alla cameretta del bambino.
Avevamo già comperato la culla e i mobili. Esme si divertiva a disegnare sulle pareti della cameretta personaggi delle fiabe come 'whinni the pooh' o 'l'era glaciale'. Insomma, era fiera di diventare nonna.
Carlisle, sottoponeva Bella a costanti controlli. Andava tutto alla perfezione. Il bambino era sano e cresceva bene.
Al quinto mese successe una cosa bellissima. All'improvviso, in casa, si sentì il rumore di un cuore che batteva. Un rumore lento, stabile e flebile.
Presto, capimmo che proveniva da Bella, dal bambino.
Così, il mio hobby preferito, diventò quello di ascoltare quel cuoricino darsi da fare.
Passavo più tempo attaccato alla pancia di Bella che a fare tutto il resto.
Ma non importava, era il mio piccolo miracolo.
Per il primo movimento, dovemmo aspettare fino all'ottavo mese.
Bella stava distesa sul divano con me a guardare la tv.
"Hai!" esclamò.
"Che succede?" chiesi allarmato.
"C-credo che abbia imparato a scalciare" rispose.
Cosa avrei potuto fare se non mettermi subito ad ascoltare?
"Edward sei impossibile" disse Bella alzando gli occhi al cielo.
"Ma insomma, tu lo senti tutto il giorno, io se non appoggio la guancia sulla pancia non lo sento!" risposi facendo il finto offeso.
"Con quanto stai attaccato alla mia pancia, lo senti anche tu tutto il giorno!" rispose facendomi una linguaccia.
Sorrisi, e mi appoggiai di nuovo a lei.
Era più forte di me. Volevo sentirlo sempre.
L'ottavo mese però, fu anche l'inizio della mia sciagura personale.
"Edward? Per favore, mi porteresti un frullato alla fragola?" chiese Bella cortesemente.
Se avessi saputo in cosa mi andavo a cacciare, non avrei risposto: "Ma certo amore, te lo vado a prendere subito"
Questo perché al frullato si aggiunsero una pizza, un hamburger, uno yogurt, una bistecca (rigorosamente al sangue), un frappè, una torta al cioccolato, e poi un ventilatore nuovo, dei cuscini apposta per lei e anche delle tendine nuove per il bagno. A cosa le servissero, non lo so, però diceva che quelle vecchie, non le piacevano e allora, Edward, vai a comprare le tendine!
Non fraintendetemi, per Bella farei qualsiasi cosa, ma non poteva dirmi che voleva tutte queste cose insieme?
No, una volta che le avevo portato il frullato, mi chiese di andare a prendere la pizza, poi portata quella, voleva l'hamburger e così via.
Avrò fatto il pieno di benzina nella macchina almeno tre volte prima di accontentarla del tutto!
Cosa non si fa per le fidanzate incinta!!

Questo, è durato fino ad ora. 23 dicembre.
Nono mese. Meno tre.
Bella in casa distesa sul divano. Tutti intorno a lei e io…io sto andando a comprare fragole e panna a Seattle.
Mi viene da ridere. Sono il padre del bambino e mi preoccupo di fragole anzi che di Bella.
Volevo fare il più veloce possibile. Più si avvicinava la data del parto, più diventavo protettivo nei suoi confronti.
Ok, forse ero già iperprotettivo…
In quaranta minuti arrivai a Seattle, nel piccolo supermercato che mi aveva indicato Bella in persona.
Entrai e afferrai fragole e panna. Velocemente pagai e uscii dal negozio.
Non è normale che quando temi succeda una cosa che non vuoi, quella inevitabilmente accade?
Soprattutto se è una cosa importante, che speri accada mentre sei presente, e non mentre sei lontano…lontano a comprare fragole e panna magari …
Squilla il cellulare. È Alice.
"EDWARD MUOVITI SI SONO ROTTE LE ACQUE!" urla.
Rimango con il cellulare in mano. La testa vuota.
"Non le puoi aggiustare?" ma che diavolo dico?
"EDWARD CULLEN MUOVI IL CULO E VIENI QUI SUBITO!" sento la voce di Bella gridarmi nell'orecchio.
Non credo di essere mai stato più veloce.
Salii in macchina e in un quarto d'ora ero di nuovo a casa. Povera Volvo, credo si sia fuso il motore…
Entrai in casa di corsa. "Dov'è?" chiesi agitato.
"Di sopra, in camera" rispose Esme.
Corsi di sopra ed entrai in camera. Bella era distesa sul letto, dolorante mentre Carlisle cercava di tranquillizzarla.
"E-Edward" mormorò Bella.
Mi avvicinai subito a lei. Inginocchiato per terra le presi la mano e le accarezzai la fronte. "Sono qui amore, andrà tutto bene" le sussurrai.
"Ci siamo Bella. Al mio tre spingi con tutta la forza che hai. Essendo un vampiro dovresti fare più veloce" disse Carlisle.
Le bacia la fronte. "Coraggio amore, finisce presto"
E infatti presto finì. Bella dette un paio di spinte e dopo un urlo rimase sfinita sul letto.
Mentre dalle mani di Carlisle proveniva un suono meraviglioso.
Il più bello che avessi mai sentito. Un vagito che era come musica alle mie orecchie.
Probabilmente se avessi potuto avrei pianto come una fontana.
"Ve lo riporto subito" disse Carlisle sparendo in bagno.
Accarezzai la fronte di Bella e la baciai. "Ce l'hai fatta amore" le mormorai.
Sorrise. "E' stata una faticaccia lo sai?" scherzò.
"Lo so, ma ne è valsa la pena" risposi.
Carlisle tornò poco dopo con in braccio un fagottino bianco. Si avvicinò e posò tra le mie braccia il più bel bambino del mondo.
Lo strinsi a me, vedendolo fragile e perfetto.
Mi strinse un dito con la sua manina minuscola e non lo lasciò più.
Ne ero rimasto incantato. Era valsa la pena attendere nove mesi per un miracolo così. Che dico! Aspettare quasi novant'anni, per avere tra le braccia il più bel regalo che potessero farmi.
"Guarda, ha i capelli come i tuoi" disse Bella.
"E la tua bocca" risposi.
"Ma i tuoi occhi…" disse.
Degli occhi stupendi. Verdi, che riflettevano un meraviglioso oro alla luce.
"Sei stata bravissima amore" le dissi.
"Guarda che l'abbiamo fatto in due!" scherzò.
Sorrisi e le porsi quel fagottino perché lo allattasse.

Visto che stavolta sono stata più veloce!!!! Grazie per continuare a leggere!!!
Ah, so che non si capisce! Ma è un maschio!!!
  
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