Mi svegliai di soprassalto dal mio incubo, tutta tremante. Gocce di sudore freddo mi scendevano sulla fronte e sul viso e, come se non bastasse, avevo il fiatone. Avevo fatto un sogno orribile: la marina era riuscita a catturare e uccidere Barbabianca, venendo poi nel mio villaggio per ucciderne gli abitanti, perché accusati di essere in combutta con lui e la sua ciurma e di averli aiutati a saccheggiare molte navi. Nel sogno, ho visto morire la mia sorellina Lucy, giustiziata da un marine.
Mentre ripensavo a quell’incubo, Lucy entrò nella stanza, sbattendo la porta. << Sorellona, che succede?! Perché hai urlato?? >> chiese preoccupata, saltando sul letto e guardandomi con i suoi grandi occhi del colore del mare. Non mi ero nemmeno accorta di aver urlato! Forse l’ho fatto inconsciamente.
Avevo ancora un po’ il fiatone, ma le sorrisi, mettendole la mano sulla testa e scompigliandole i lunghi capelli scarlatti. << Sta’ tranquilla, Lucy. Era solo un brutto sogno >> le dissi, baciandole la fronte per rassicurarla.
<< Cos’hai sognato? >> mi chiese ancora. È sempre stata una bambina curiosa, che faceva domande a raffica su qualsiasi cosa. Ma non potevo raccontarle il mio sogno, era pur sempre una bambina.
<< Una cosa molto brutta >> le dissi semplicemente. << Quando sarai più grande, forse te lo racconterò. >>
<< Ma io sono già grande! Guarda che 8 anni sono tanti!! >> disse lei, guardandomi un po’ arrabbiata perché non le volevo raccontare il mio sogno. Mi misi a ridacchiare e la presi in braccio, appoggiandomela sulle gambe dicendo: << Sì è vero, 8 anni sono tantissimi! Ma ho sognato una cosa davvero molto, molto brutta. Non voglio che tu diventi triste per un sogno >>. Vedevo nei suoi occhi che c’era ancora il desiderio di sapere cos’avevo sognato, ma rinunciò.
Sì, 8 anni sono un’eternità, soprattutto se devi crescere da sola una bambina appena nata: mio padre è diventato un pirata 8 anni fa, lasciando me, Lucy (che allora era nata da pochi giorni) e mia madre da sole. Prima di partire con la sua ciurma, ci fece una promessa: << Tornerò! >>. In 8 lunghi anni, di mio padre non ho mai visto neanche l’ombra. Mia madre è morta poco dopo la sua partenza a causa di una grave malattia e a me è rimasta solo Lucy. << Sorellona, tu sogni ancora di diventare un pirata? >> mi chiese.
Ci pensai su qualche istante e risposi, abbracciandola forte: << Sì, ma non se devo abbandonarti! >>. Voglio diventare un pirata per trovare mio padre e riempirlo di botte, ma non posso abbandonare la mia sorellina, ne tantomeno portarla con me! Questa, ovviamente, non è l’unica ragione per cui voglio diventare pirata: ho sempre amato il mare, e come mia sorella voglio scoprire sempre cose nuove. Se diventassi un pirata, visiterei nuove terre, conoscerei nuove popolazioni, culture, religioni e un’infinità di altre cose! Ma mia sorella viene prima di tutto.
<< Ma diventare pirata è il tuo sogno... >> disse, con un’espressione triste in volto. La guardai e sorrisi. << Non preoccuparti, non è così importante. >>
Ci addormentammo insieme, abbracciate forte una all’altra.