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Autore: Kuji13_musicaddict    24/07/2007    4 recensioni
Nella tetra Sacrament, controllata dal potente Thor, due vampiri decidono di infrangere ogni regola per recuperare la memoria perduta...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- VAMPIRIA -

 

 

CAPITOLO UNO

Gli occhi di un azzurro ghiaccio erano fissi su di un punto a qualche metro sotto i suoi piedi, la mente che vagava senza meta. Quella notte tirava una brezza leggera, ma abbastanza forte da portare alle sue narici l’odore della città, l’odore delle persone… aveva fame. Sentì una presenza apparire accanto a lui e una voce profonda lo distolse dai suoi pensieri.
-Chris…-
Sebastian si sedette accanto a lui lasciando che le gambe ricadessero a penzoloni dal cornicione del palazzo. Chris fece un cenno di saluto e tornò a guardare un punto a caso. Sebastian chiuse gli occhi e rivolse il volto al vento inspirando profondamente, i capelli biondo scuro, lunghi fino alle spalle, che si muovevano in ciuffi sottili. –C’è movimento, questa notte.- ghignò.
-E’ ancora presto, c’è troppa luce per andare a caccia.- commentò Chris stiracchiandosi –Dobbiamo aspettare ancora un po’.-
Sebastian annuì –Non troppo però, comincio ad avere fame e tu sai quanto posso diventare… poco gentile, quando sono affamato.-
Chris fece una smorfia –Thor ci tiene già abbastanza sottocchio senza che ci andiamo a cercare motivi per provocarlo.- disse –Devi imparare a controllarti, Sebastian.-
Il biondo scoppiò in una risata fredda e distaccata, che mise in evidenza la dentatura candida dai canini allungati e affilati, poi tornò improvvisamente serio, duro e stizzito –Thor non è il padrone del mondo, non può impedirmi di comportarmi secondo la mia natura.- ringhiò.
-Ma può punirti se non ti comporti secondo le regole.- obiettò Chris.
-Proprio tu mi vieni a parlare di comportarsi secondo le regole? Tu che ti sei messo in testa di voler ritrovare la memoria?- lo freddò Sebastian –Quella è una cosa che nessuno può avere, tra quelli come noi, e tu la rivuoi! Vuoi violare una regola fondamentale! Non venirmi a fare la predica.-
Chris ridusse gli occhi a due fessure, infastidito e scocciato, con un’espressione indurita dai riccioli mori che incorniciavano il viso pallido e appuntito –Mi sembra che tu mi stia dando corda, o mi sbaglio?-
-Almeno io non faccio l’ipocrita.- sibilò Sebastian. Chris storse la bocca in una smorfia di disgusto. –Non me ne frega un cazzo di Thor, mettitelo in testa.-
-Se Thor ci punisce non avremo modo di ritrovarla, la nostra memoria. Non mi sembra una mossa molto intelligente.- disse Chris.
Sebastian alzò gli occhi al cielo –Oh, abbiamo qui il grande stratega!- commentò con un sarcasmo acido.
Chris non gli badò, chiuse gli occhi annusando l’aria fredda. –Adesso possiamo andare.-
Un sorriso appuntito si dipinse sul volto di Sebastian che si smaterializzò insieme a Chris.
-Qui!- disse Chris bloccandosi in una via non troppo illuminata e abbastanza deserta, salvo per una ragazza che la stava attraversando da sola. –Il suo odore mi piace…- commentò digrignando i denti, i suoi occhi fiammeggiarono di rosso cremisi.
-E’ poco per entrambi.- storse il naso Sebastian, ma Chris era determinato.
-Io voglio lei.- insistette il ricciolo continuando ad avvicinarsi alla ragazza –Poi continueremo, abbiamo tutta la notte.-
La ragazza camminava rapidamente, stringendo a sé la borsa a tracolla, come per sentirsi più sicura. Il suo abbigliamento scuro e i suoi capelli neri la confondevano con l’ambiente buio della via, rendendola quasi invisibile a chiunque, tranne che a Chris. Le apparve alle spalle e l’afferrò per la vita stringendola a sé, coprendole la bocca con una mano per soffocare il suo urlo. Lei si dimenò.
-E’ inutile che ti agiti tanto, non c’è nessuno che possa sentirti e la mia stretta è troppo salda per le tue deboli forze umane.- le sussurrò all’orecchio, inspirando il suo odore, piccante e pungente… particolare –Quindi ti conviene calmarti, renderai le cose molto più semplici…-
La ragazza smise di divincolarsi, conscia del fatto che colui che la tratteneva aveva completamente ragione: la sua presa era troppo salda e la via era deserta, era tutta energia sprecata, non sarebbe riuscita a scappare. La mano di Chris abbandonò la sua bocca e scese sotto il suo mento, spostandole il volto di lato e sollevandolo di qualche centimetro, mettendo in evidenza il lungo collo candido. Lei strinse i pugni, ma non chiuse gli occhi.
-Così va molto meglio…- continuò a sussurrarle Chris facendo scorrere la punta del suo naso su quella parte del corpo della ragazza, per lui così invitante. A quel punto i suoi occhi raggiunsero la tonalità del nero più fondo e la sua bocca si spalancò per mordere la sua vittima, i lunghi canini conficcati nella carne del suo collo a succhiarne il sangue. La fame scemava.
Dopo pochi istanti, la ragazza si afflosciò tra le sue braccia, e Chris si staccò da lei passandosi la lingua sulle labbra per ripulirle. Il suo odore non l’aveva ingannato, gli era piaciuta. Quasi gli dispiaceva averla già uccisa, in fondo una preda del genere non era facile trovarla.
-Hai fatto? Possiamo andare?- domandò Sebastian apparendo dal buio, gli occhi ancora rossi, ma Chris non lo ascoltava. Il vampiro aveva assunto un’espressione allarmata, quasi sconvolta ed era chino sul cadavere della ragazza che aveva appena morso. –Cosa succede? Ti vengono i sensi di colpa, ora?- chiese ancora il biondo con una smorfia di impazienza.
-Merda…- esalò Chris afferrando un polso della ragazza.
Sebastian ci capiva ancora meno –Cazzo, Christopher? Io ho fame, vuoi sbrigarti?- sbottò.
-Merda, Sebastian, è ancora viva!- ruggì Chris voltandosi di scatto verso Sebastian, sconvolto.
Sebastian spalancò gli occhi, anche lui colto da sorpresa –Guarda che non si stia trasformando!-
Chris scosse violentemente la testa sentendo il polso della ragazza. Com’è possibile? –Non si sta trasformando, Sebastian, non è mai morta! Come può essere?!- esclamò.
Il biondo corse verso la ragazza: Chris aveva ragione, stava ancora respirando, e si poteva chiaramente distinguere l’odore di una persona ancora in vita. Aveva semplicemente perso i sensi. –Come te lo spieghi? La regola non era o muoiono o si trasformano?!-
-Non lo so, merda! Ma non possiamo lasciarla qui! Rischiamo troppo.- replicò Chris. Sebastian gli lanciò un’occhiata nera di rimprovero.
-Non se ne parla, Chris, non possiamo portarla nel nostro nascondiglio! Ti preoccupi tanto per Thor, e poi faresti una cazzata del genere?!- obiettò. Chris diede un’alzata di spalle, sentì la ragazza mormorare qualcosa, mentre le sue palpebre fremevano. Stava per svegliarsi.
-O la portiamo con noi, o può andare in giro a raccontare che le ho morso il collo- disse prendendola in braccio, Sebastian corrucciò le sopracciglia, non era affatto d’accordo.
-Spezzale il collo e facciamola finita- Chris abbassò gli occhi sulla ragazza che teneva in braccio, viva, un pò pallida e senza forze...ma viva. In centinaia di anni non era mai capitato un evento simile, a nessun vampiro. Le conseguenze di un morso erano solo due: la trasformazione o la morte. Non era contemplata una terza opzione. Era impossibile. O almeno, così aveva sempre pensato.
-No e se non fosse l’unica?-
-Ragione in più per ammazzarla e andarcene, io ho fame-
-Vai a caccia, la porto alla torre- tagliò corto Chris dandogli le spalle. La pensava in modo esattamente opposto a Sebastian, se quella ragazza era sopravvissuta, doveva capire come...perchè non era diventata un vampiro ed invece respirava regolarmente.
Con un salto fu su un lampione, poi su un tetto. Pochi secondi dopo aver lasciato Sebastian, Chris correva rapidamente, troppo per occhi umani, verso la periferia nord della città.
La Torre in realtà era un vecchio orologio, ormai non più funzionante che sovrastava un’ansa del fiume e il resto di quel territorio dimenticato da Dio e dalle autorità.
Chris spalancò la porta con un calcio e attese che questa si richiudesse alle sue spalle, poi percorse le scale di legno. Nessuno poteva entrare lì, nessun essere umano almeno...non avrebbe avuto la forza fisica per spostare quella porta massiccia. Il vampiro salì le scale velocemente, raggiungendo un’altra porta, aperta. Entrò e adagiò la ragazza su un divano. Rimase incerto a fissarla, non sapendo bene cosa fare...era la prima donna umana che portava li.
L’unica persona rimasta viva dopo un morso.
Chris indugiò ancora, poi decise di non farsi trovare al risveglio, le urla delle giovani donne umane erano in grado di spaccargli i timpani. Dopo un ultimo sguardo a quel corpo vivo e caldo, infilò nuovamente la porta e uscì.

Helena socchiuse gli occhi e sbatté le palpebre, mettendo a fuoco un soffitto di legno, con numerose travi a sostegno. La luce filtrava da un punto dietro di lei, si sollevò su un gomito e si guardò attorno. Era in un salone piuttosto grande, dall’arredamento bizzarro che mescolava decine di stili diversi, che però creavano una sorta di strana armonia, un salone posto dietro quello che doveva per forza essere un quadrante...un immenso quadrante di vetro smerigliato, con i numeri romani neri. Un quadrante simile a quello degli orologi tipici dell’ottocento. Sentì prudere lievemente e di colpo ricordò ogni cosa.
Era stata morsa. Un uomo, dalla voce profonda e sensuale l’aveva presa alle spalle...e l’aveva morsa.

No, non un uomo...un vampiro. Pensò cercando il punto sul suo collo e incontrando due lievi fori che andavano chiudendosi sulla sua pelle. Un vampiro l’aveva morsa e lei aveva perso i sensi...ma ora, dove si trovava? Chi l’aveva portata li?
Quel posto, che cosa diavolo era?

 


Salve a tutti, ecco la nuovissima fanfic...stavolta ci siamo cimentate in un genere molto amato da entrambe, i vampiri. Come vi sembra questo primissimo capitolo? Aspettiamo i vostri commenti, a presto! Kuji&music.

  
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