Passò qualche giorno..
Ero andata a vivere definitivamente da Toby.
La nostra storia andava sempre meglio, ed io ero finalmente felice.
Ma la felicità non dura per sempre.. « Sei pronta? » mi chiese Toby. « Un secondo. » urlai.
Mi preparai e andammo al lavoro.
Arrivati cominciammo a lavorare.
Dopo un po' mi sentivo già stanca, non so cosa mi stesse capitando. « Va tutto bene? » mi domandò Toby preoccupato. « Sì, ho solo mal di testa. » risposi. « Fermati un po' allora, vai a fare un giro. » disse. « D'accordo, a dopo. »
Gli diedi un bacio e uscii dalla caffetteria.
Feci un giro nei dintorni per riprendermi un po'.
Passai davanti alla caffetteria e non vidi nessuno dentro, entrai. « Toby? » esclamai.
Da dietro il bancone spuntò un uomo, era il padre di Toby.
Uscì velocemente dal negozio spingendomi, non so per quale motivo. « Helly. » sentii Toby.
Andai dietro il bancone e c'era Toby pieno di lividi e ferite. « Toby! » urlai. « Helly.. » mormorò.
Stava quasi per addormentarsi, intanto cercavo di dargli degli schiaffi per farlo rimanere sveglio.
Chiamai l'ambulanza, non sapevo che altro fare.
L'ambulanza arrivò dopo dieci minuti. « Toby parlami. » dissi piangendo. « Helly.. » continuava a dire.
Sentivo dirgli solo il mio nome, non diceva altro.
Le infermiere mi allontanarono e non sapevo dove stessero portando Toby.
Mi sedetti in sala d'attesa per più di quattro ore, continuavo a chiedere ma nessuno sapeva dirmi niente.
Vidi uno dei dottori che era venuto a prenderlo. « Scusi, il ragazzo che prima era.. » « Non posso dire niente per il momento. » disse.
Se ne stava andando ma lo fermai. « Ho aspettato per più di quattro ore, e adesso voglio avere una risposta! » urlai. « Abbassi la voce! » sussurrò. « No! Voglio sapere che sta succedendo. » risposi.
Si guardò intorno, quasi come se si sentisse a disagio. « Venga con me. » disse.
Mi portò in una stanza nella quale c'era Toby.
Mi fiondai verso di lui. « Toby! » affermai piangendo. « Abbiamo controllato il ragazzo e abbiamo notato che ha un emorragia interna. » disse. « Q-quindi? » chiesi. « Dobbiamo fare un operazione al più presto. » rispose.
Strinsi forte la mano di Toby, sapeva che mi sentiva. « Adesso che sa tutto può tornare in sala d'attesa? » mi domandò. Mi alzai, diedi un bacio sulla fronte a Toby ed uscii.
Toby avrebbe rischiato di morire, ed io non potevo accettarlo.