Tanto tempo fa, in un mondo che sembrava così perfetto, così luminoso e completo nacque una creatura diversa.
Si, come tutti, egli aveva un nome ma egli, seppur fosse fiero di quel nome, si chiamava e si vedeva diverso: egli era il brutto anatroccolo...
Si ridefinì così perché sapeva che questo mondo non era per lui, le persone erano così diverse, e anche se i suoi genitori gli dettero amore vero che lui apprezzava tanto, fuori dal suo nido non c'era niente per lui...
Questa amara consapevolezza lo forgiò, ma sappiate che comunque anche lui crebbe amato, ultimo cucciolo protetto da tutti, crebbe viziato, ma vuoto dentro? No lui no, certo, sembrava mai sazio di affetto, geloso e ingrato, ma non lo era: fu questa la prima maschera per vivere!!! Imparò a crearne tante di maschere il piccolo brutto anatroccolo...
Vedeva la vita degli altri e si diceva: questo mondo non è per quelli come me? Perché i brutti anatroccoli devono continuare a galleggiare nel lago del dolore? La sua condanna è che il suo è un lago amaro,  tutti lo vedono, ma  nessuno guarda davvero, tutti passano si... Ma Nessuno si ferma per lui...
Egli era qualcosa di più...lo sperava, ma non ne era certo... Sennò , pensava, sarebbe stato solo un errore, ancora non voleva rassegnarsi, continuò ad aspettare...
 Io lo posso vedere dentro, vedo il suo vero io che vuole liberarsi, so che un cigno è in lui: allora perché non voli via piccolo brutto anatroccolo? La tua bellezza è dentro di te, ma anche  nelle tue ali... Vola via da tutto questo dolore, sii fenice e lascia dietro di te le tue ceneri... Evolvi.
Lui cambiò si, ma un'altra maschera ora ricopriva il suo volto... La sua collezione aumentava... Maschera di apparenza, ma perché nessuno voleva guardare dietro quella maschera? Nessuno aveva il coraggio di vedere il cigno... I suoi occhi... Voleva che qualcuno guardasse nei suoi occhi con coraggio... Voleva lei...diceva tra se e se durante le notti di riflessione:
“guarda i miei occhi, cigno incompreso come me, ci devi essere, non posso essere solo al mondo, so che ci sei!!”
Egli vedeva questo mondo fatto per persone diverse da lui, ma altri incompresi come lui, consapevoli della verità dietro le illusioni dovevano esserci!!! Non poteva essere unico, sennò sarebbe stato un'anomalia!!!...E allora tentava; ma il disperato anatroccolo che si finse fenice, che indossò la maschera delle apparenze per essere uguale agli altri, non riuscì davvero a usare la maschera per il suo obiettivo...
Si fece corrompere da essa, e allora cercò il piacere, convinto che solo così avrebbe trovato lei... Doveva cercarla, ma per farlo credeva di dover sporcarsi nel finto piacere!!! Non era vero piacere... Era un assaggio di vita, ma non di vita vera, la vita è vita solo se c'è amore. Volete capire cosa assaggiò la finta fenice? Il sapore saggiato da essa è come il sapore che possiede il cibo che più ti piace, non ti lascia forse un vuoto quando lo hai finito? Vorresti mangiarne ancora, ma se continui a farlo, ancora sarai incompleto... 
Anatroccolo fu effimera fenice che non vola, un trucco!!! Ma dentro c'era ancora quel cigno che voleva volare!!! 
Era un cigno sensibile lui, voleva dare tutto a tutti, ma finì per plagiare due esistenze... Diede loro quel cibo che sembra buono? Era insipido, quel pane non sazia!!! Poi capi che quel cibo che dava,  e che voleva lui stesso,  non era vero cibo... Era favola... Era il pane del mondo, si, ma lui voleva volare via da quel mondo...