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Autore: Lady_Klaine    05/01/2013    4 recensioni
( Damon x nuovo personaggio)
Che cosa succederebbe se oltre a vampiri, licantropi, streghe, ibridi… esistessero anche altre creature, come gli angeli??? Come reagirà il bellissimo vampiro dagli occhi e il cuore di ghiaccio alla comparsa di Linda, una persona molto speciale? Riuscirà ad entrare nel suo cuore come è entrata nelle loro vite?
DAL TESTO:
< Come fai a conoscermi? E perché ti sogno tutte le notti anche se non ti ho mai visto prima? > chiede curioso il vampiro dagli occhi cerulei.
< Anche io ti sogno sempre, ma ti giuro che non so il perché >
Il vampiro annuisce, mi crede.
< Perché siete uno il Dobbleganger dell’altro >
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Klaus, Nuovo personaggio | Coppie: Elena/Stefan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dobblegager Story'
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                                                                                                             CAPITOLO 3
In quel momento sento bussare alla porta.

< Avanti > rispondo, sciugandomi svelta le lacrime con il dorso della mano. La porta si apre e sulla soglia appare uno Stefan preoccupato ma con un sorriso rassicurante sul volto.

Perfetto! E’ l’occasione che aspettavo!


< Che cosa gli ho fatto Stefan? Perché mi ha trattato in quel modo? Ieri sera è stato così dolce e gentile > gli confesso, mentre si siede accanto a me sul letto di Damon.

< A dire il vero non lo capisco neanch’io. Erano anni che non lo vedevo così gentile con qualcuno come lo è stato con te ieri sera e forse questo lo ha spaventato, credo che abbia paura di tenere a te > mi risponde pensieroso

< Non credo di aver capito > gli dico invece io

< Vieni con me > mi risponde e mi prende per mano, dirigendosi verso il bagno.

Chiude la porta e apre velocemente il rubinetto della vasca e del lavandino.

< Così non potranno sentirci > mi spiega, usando però un tono di voce più basso della norma.

< Devi sapere che Damon ha sofferto molto per amore, prima con Katherine che giocava sia con lui che con me finchè quando un giorno hanno scoperto la sua natura e l’hanno rinchiusa in una cripta, o almeno così credevamo. La verità è che lui è rimasto innamorato di lei per 145 anni cercando un modo per liberarla mentre lei se la spassava in giro per il mondo. Poi lui si è innamorato di Elena, che già all’epoca stava con me. Lei si sentiva attratta da entrambi ma alla fine ha scelto me e anche se non lo da a vedere so che ci sta soffrendo molto > mi spiega Stefan.

Wow! Non credevo che Damon portasse dentro tanto dolore, sarebbe difficile da sopportare per chiunque, figuriamoci per un vampiro. Per  quanto ne so, hanno le emozioni amplificate e vivono con la tentazione di spegnerle.

Forse è questo che ha fatto Damon, le ha spente?

No! Sono sicura che da qualche parte, oltre la barriera di ghiaccio che i suoi occhi rappresentano, ci sono sensazioni intense e pure.

 < Grazie Stefan, mi sei stato di grande aiuto > gli dico sorridendo.

< Di nulla > mi risponde mentre chiude i rubinetti e apre la porta del bagno.

Poi fa per uscire ma si blocca e aggiunge:

< Secondo me non dovresti arrenderti, si vede che c’è qualcosa tra voi, da parte di entrambi e penso che tu sia abbastanza forte da distruggere le sue barriere > detto questo si incammina come se nulla fosse.

Forse non ha tutti i torti.

Non posso certo dire che Damon mi piaccia, lo conosco da 24 ore, però vorrei stargli vicino, magari diventare amici, vorrei salvarlo dal suo dolore e dalla sua solitudine.

Aspetta una attimo ma Stefan aveva chiuso l’acqua, quindi Damon ha sentito l’ultima parte della conversazione!

< Stefan Salvatore, sappi che nulla ti salverà dalla mia furia, impara a chiudere i rubinetti al momento giusto > sbotto infuriata,sicura che tutti i vampiri in casa siano riusciti a sentirmi.

La mia teoria viene confermata dal coro di risate che sento provenire dal piano inferiore.

Stancata da tutti gli avvenimenti, decido di fare un riposino, sperando che a Damon non dispiaccia prestarmi il letto un’altra volta.

Dopo la chiacchierata con Stefan, sono sicura che non sia stato così male per lui.

Secondo il fratello lui prova qualcosa per me.

Magari!!” mi dice la mia vocina interiore, tutta contenta all’idea.

“ Smettila”, le rispondo io impassibile.

Mi sdraio sul letto e riesco a prendere sonno in pochi minuti, aiutata dalle lenzuola morbide e calde e dall’inconfondibile profumo di Damon.


Sbatto ripetutamente le palpebre, cercando di abituarmi alla forte luce presente nella stanza e quando ci riesco mi accorgo di non essere più nella pensione dei Salvatore.

Mi trovo in un luogo sconosciuto e apparentemente deserto, sdraiata a terra con il corpo stranamente leggero e rilassato.

Il colore predominante è il bianco: il pavimento, il soffitto, le pareti, il tavolo e la sedia posizionati in un angolo, tutto è della stessa inquietante tonalità di bianco.

< Non avere paura tesoro > sussurra una voce famigliare dietro di me.

Mi giro di scatto, incredula.

< Mamma? > chiedo sconvolta.

< Ciao tesoro > mi risponde lei.

< Cosa ci fai qui? Dove siamo? >

< In un luogo a metà fra il mondo reale e quello spirituale, una sorta di punto d’incontro > mi risponde come se fosse una cosa normale.

< Non abbiamo molto tempo, perciò è meglio sbrigarsi > continua lei diventando più seria del solito.

< Non devi arrenderti Linda. So che è difficile, non c’è nulla di più doloroso dell’amore, ma sono certa che i tuoi sforzi verranno premiati > mi dice amorevolmente ma con tono autoritario.

< Non capisco, di cosa parli? >

< Di Damon, tesoro. So che ha un carattere difficile, ti sto osservando da qui da quando me ne sono andata. Non lasciare che si allontani da te solo per paura. Voi due siate legati, destinati a stare insieme per l’eternità.
Nessuno può sfuggire al proprio destino Linda, nemmeno lui, ma tu devi facilitargli il compito, capito? >

Io annuisco stupita. Mi ha voluto incontrare solo per questo?

< Tutto qui? Non c’è altro > chiedo.

< Sì, i miei superiori mi hanno mandato qui perché è giunto il momento di restituirti i tuoi poteri. Klaus sta arrivando e tu devi allenarti ed essere al pieno delle forze, non sarai ancora in grado di compiere la profezia, ma devi riuscire a difenderti, anche se sono sicura che i Salvatore non avranno problemi > mi spiega tranquillamente.

Poi, lentamente, alza una mano verso di me e recita di nuovo una strana cantilena, simile a quella che ho sentito il giorno dell’aggressione.

Appena finito, sento un doloro lancinante alla schiena e la vista si annebbia notevolmente, non vedo a un palmo dal naso!

< Ricorda cara, non arrenderti e sarai felice, ma non lasciarti cambiare da nessuno, dee essere vero amore perché la profezia si compia > mi dice in tono fermo, per poi scomparire.

< No, aspetta!!> grido, ma la stanza intera sta svanendo.

Sento pian, piano il contatto con corpo e mente tornare e delle voci in lontananza che mi chiamano preoccupate.

Il dolore alla schiena è sempre più forte e insopportabile.

Avverto delle urla disperate farsi sempre più vicine e forti e solamente quando apro gli occhi e vedo dei volti fissarmi in ansia, mi rendo conto che le grida sono le mie.
 
POV DAMON
 

Sono comodamente seduto in salotto a bere l’ennesimo bicchiere del mio amato Bourbon, quando  sento delle urla strazianti provenire dalla mia camera.

Subito un senso di preoccupazione, rabbia e protezione mi assale e, come è successo ieri sera, decido di non ignorarlo.

Corro con la velocità tipica di un vampiro su per le scale e  entro in camera sbattendo la porta.

La scena che vedo mi provoca una fitta al cuore:

 Linda, il MIO  angioletto, si dimena nel letto. La fronte imperlata dal sudore e le coperte ammucchiate in fondo al letto.

Mi avvicino e mi siedo accanto a lei, non riesco a vederla in quello stato, che cosa sta succedendo?

Nella stanza arrivano anche Stefan ed Elena, allarmati dalle grida di Linda.

< Che succede > chiede Stefan allarmato.

< Non ne ho la minima idea! > rispondo brusco.

< D-damon > Linda apre improvvisamente gli occhi e vedo che mi cerca con lo sguardo.

Io le prendo la mano e mi avvicino sorridente, cercando di nascondere la preoccupazione.
< Sono qui piccola, che succede? > le rispondo, ignorando le altre due persone nella stanza.

Ma lei non mi risponde, si limita ad urlare più forte di prima e a tirarsi a sedere di scatto, ansimando in cerca d’aria.

< Fa male Damon > riesce a dirmi, la voce ridotta a un sussurro.

Il suo corpo inizia a muoversi velocemente, scosso dagli spasmi sempre più violenti, finche dal centro della schiena non sento la pelle squarciarsi e delle ali, argentate e non molto grandi, appaiono improvvisamente.

Ora è immobile, con il volto rigato dalle lacrime e gli occhi vitrei, inespressivi.

Tutto nella stanza inizia a girare, il pavimento trema, gli oggetti volano da una parte all’altra come avvolti in un ciclone invisibile.

< Uscite!!! > grido rivolto a Stefan ed Elena.

Loro mi guardano preoccupati, ma poi escono velocemente, lasciandomi solo.
Prendo il suo viso fra le mani, asciugando le lacrime e accarezzando gli zigomi.

< Ehi piccola, mi senti? Sono qui! Torna in te, ti prego > gli dico amorevolmente.

IO, Damon Salvatore, ridotto a pregare una stupida e iutile ragazzina.

“ Forse non è così  stupida e inutile se ti sta tanto a cuore” mi dice la mia vocina, in tono di scherno.

Vorrei risponderle, dirle che non è vero niente, ma non posso. Un po’ perché mentirei dicendo che di lei non mi importa nulla ( si può mentire a chiunque ma non a se stessi) e un po’ perché Linda sembra avermi sentito.

I suoi occhi tornano di quell’azzurro così simile al mio e gli ogni cosa sospesa in aria cade a terra con un tonfo.

< Mi dispiace > dice singhiozzando e riprendendo a piangere, bagnando le sue guance e le mie mani, ancora sul suo viso.

< Sta tranquilla, è tutto finito > le rispondo, cercando di calmarla.

< Fa tanto male > mi dice e io non so cosa fare.

Non mi sono mai sentito così inutile come adesso. Posso solo abbracciarla e stringerla forte ed è quello che faccio, la attiro delicatamente fra le mie braccia, facendo attenzione alle ali, e inspiro il suo dolce profuma di mora e lime.

Lei sembra sorpresa, ma poi appoggia la testa sulla mia spalla e si abbandona a un piato disperato, quasi una supplica.

Intanto le ali iniziano a muoversi piano e facendo scorrere un rivolo di sangue dall’attaccatura lungo tutta la schiena e all’improvviso mi viene un’idea.

< Bevi il mio sangue!!! > gli dico, contento di non essere poi così inutile.

Lei alza il viso e mi guarda confusa, poi abbassa il capo e scuote  la  testa.

< No >

< Perché? >

< Perché Stefan mi ha detto che per un vampiro donare il suo sangue è una cosa molto intima e io so che vorresti farlo con un’altra persona > risponde un po’ titubante.

< Sono io che te lo sto dicendo, forza bevi > le ordino mordendomi un polso e avvicinandolo alla sua bocca.

Lei mi guarda negli occhi, indecisa se farlo o meno, ma poi sospira e poggia le labbra sulla ferita.

All’inizio succhia piano, insicura, ma poi sento il suo corpo rilassarsi e capisco che funziona, il dolore diminuisce e le vedo le ali ritirarsi lentamente, provocando una forte luce.

Continua a bere, mi sta prosciugando lentamente, tra poco rimarrò senza un briciolo di sangue in corpo; dovrei fermarla, ma non lo faccio.

In parte perché mi sento così stanco da riuscire a stento a respirare e poi perché vedo il suo viso rilassarsi mentre il dolore diminuisce sempre di più.

Per fortuna è lei a fermarsi e ad allontanare il polso dal suo viso.

< Scusa, ho bevuto troppo > mi dice guardandomi negli occhi.

< Non fa niente, sto bene > rispondo, sforzandomi di sorridere, ma mi riesce solo una strana smorfia e vedo la preoccupazione fare capolino sul suo volto.

Poi raccoglie i suoi lunghi  capelli in una mano e sposta il viso di lato, scoprendo il collo candido e profumato.

< Bevi > ordina, il tono sicuro e impassibile di chi non ammette repliche.

< Non posso, sai che cosa fa il tuo sangue  ai vampiri e poi non sono sicuro di riuscire a fermarmi >

< Io mi fido di te > m risponde sempre con lo stesso tono e io non posso fare altro che chinarmi e appoggiare le labbra sulla pelle.

 < Grazie > mormoro per poi affondare i canini nella vena e succhiare.

Come immaginavo, il suo sangue è qualcosa di incredibile, di paradisiaco, il più buono che abbia mai bevuto in 147 anni da vampiro.

Questa volta sono davvero sicuro di non riuscire a fermarmi, ma appena sento un mugolio proveniente dalla sua bocca, capisco che le sto facendo male e mi stacco delicatamente, stupendomi di me stesso.

< Già fatto? > mormora e quando alza il viso su di me, vedo i suoi occhi spalancarsi.

Anche se mi sono fermato, l’odore del suo sangue è rimasto e posso ancora sentirne il sapore in bocca e il mio volto è rimasto trasformato.

Non voglio che mi veda così, perciò abbasso lo sguardo e chiudo gli occhi, dispiaciuto ma poi sento un tocco leggero sulle guance: le sue mani.

< Non ho paura di te, mi hai salvato da quel dolore atroce, mi fido di te. Come ti senti? > mi chiede gentilmente.

In quel momento sento un forte calore attraversarmi il corpo e sento il cuore ricominciare a battere di sua spontanea volontà. I polmoni si rilassano e contraggono in movimenti spontanei e non riesco più a sentire i rumori intorno a me come prima, non sento il battito accelerato del cuore di Linda e a stento riconosco il suo respiro.

Sono tornato UMANO.

Sento una mano di lei poggiarsi sul mio petto e non avverto più la differenza di temperatura che c’era prima.

< Batte > mormora Linda, incredula.

Ma dura solo pochi istanti, subito dopo tutto torna come prima e sento una grande stanchezza.

< Sembri sfinito, ti lascio riposare > mi sussurra e poi si alza dal letto.

< Resta con me > questa volta sono io a chiederlo a lei.

Lei sorride e si sdraia dall’altra parte, su un lato, con il viso rivolta dalla mia parte.

< Grazie > sussurra e poi senso il suo respiro farsi pesante e regolare, segno che si è addormentata.

Io la attiro per i fianchi più vicino a me e le accarezzo i capelli.

< Grazie a te, piccola >
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Buon anno!!!!!!!!!, anche se in ritardo.

Spero che questo capitolo vi piaccia, francamente a me soddisfa abbastanza. È molto più lungo rispetto al precedente, lo so, ma c’erano molte cose da dire!!

Detto questo, ringrazio chi legge il capitolo, chi lo recensisce e chi lo aggiunge fra preferite, seguite , da ricordare.

Una bacio enorme a tutti

Niko
 
   
 
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