Nota autrice: domenica ho
finito di leggere Hp
and the Deathly Hallows.
Questa fic contiene spoiler riguardanti il libro!!!
Questa fic contiene spoiler riguardanti il libro!!!
Dopo
aver
letto il capitolo 33 (ç_________ç) ho scritto
questa Lily/Severus. Scippavo già
questa coppia ma non avevo mai pensato ad una fic.
Ed
ora,
eccomi qua!! L’introduzione e la fine sono prese dal
libro(naturalmente le ho
tradotte u.u), per il resto ho scritto tutto io. (nel libro
c’è un riferimento
a quando Severus supplica Voldemort ma non viene descritto. )
L’incontro con
Dumbledore è presente in DH ma ho creato una mia versione.
-il
nome
per il professore di Difesa contro le Arti Oscure l’ho scelto
io perché non
trovavo nulla a riguardo
-anche
il primo
patronus di Severus è inventato
-anche il patronus di James è inventato, il patronus di James non viene mai citato nei libri.
-alcuni
personaggi sono inventati e anche tutto quello che riguarda loro
-Mary viene citata una volta nel
settimo libro, io
l’ho fatta diventare la migliore mica di Lily
-la
storia
è ambientata nel ’77 durante il sesto anno ad
Hogwarts
. Always
.
“Per
lui?” gridò
Snape “Expecto Patronum!”
Dalla
punta della bacchetta uscì una cerva, si appoggiò
sul pavimento dell’ufficio,
saltò una volta attraverso l’ufficio e
volò fuori dalla finestra.
Dumbledore
la guardò volare via, e quando l’alone dorato
sparì, si girò verso Snape, e i
suoi occhi erano pieni di lacrime.
*
Una
ragazza dai capelli rossicci stava camminando di corsa attraverso il
corridoio
del secondo piano.
Il
mantello le svolazzava, mostrando
la
divisa della scuola. La gonna le ricadeva dolcemente sulle gambe e a
ogni suo
passo si alzava leggermente per poi tornare al suo posto.
La
camicia era abbottonata fino al collo dove la cravatta a strisce rosse
e oro
era legata elegantemente.
Lo
stemma sul petto le brillava alla luce del sole.
Il
fiero grifone rifletteva i raggi del pallido sole d’inverno,
emanando un
leggero alone dorato.
Gli
occhi della ragazza erano fissi davanti a sé, due smeraldi
che con la luce del
sole assumevano delle deliziose tonalità di verde.
La
ragazza avanzava a passo deciso, diretta verso l’aula di
Difesa contro le Arti
oscure. Era il suo sesto anno ad Hogwarts.
Finalmente
avrebbe imparato a evocare il Patronum.
Eccitata
all’idea, aumentò la velocità ed
entrò nell’aula. Fece una smorfia nel vedere
che i Gryffindor avrebbero dovuto fare lezione con gli Slytherin.
C’erano
pochi studenti già lì a parte lei: Lupin e Mary,
la sua migliore amica,
entrambi della sua casa , Avery e Mulciber insieme a lui. Severus. Il
suo ex
migliore amico.
Dopo
lo scherzo di Sirius le cose si erano incrinate, quando James
salvò la vita a
Severus, lei lo proteggeva dicendo che lo aveva salvato ma Sev
continuava a
dirle che tutto era iniziato da Sirius e che Potter non aveva fatto
altro che
salvarsi il collo. Quella fu la prima volta che litigarono
così animamene.
Se
le cose da quando avevano litigato si erano incrinate, ora erano
cambiate
radicalmente, soprattutto da quando lui l’aveva chiamata Mudblood.
Non
si erano più rivolti la parola dalla fine del quinto anno.
Passò
via senza guardare e si sedette accanto a Mary.
Tirò
fuori il libro per la lezione e si immerse nella lettura.
Senti
sbuffare l’amica, ma non le diede la soddisfazione di
guardarla.
Sbuffò
altre tre volte finché Lily,
irritata,
non le soffiò:
“Che
c’è Mary?” lo disse più
duramente del previsto ma la situazione l’aveva resa
nervosa.
“Non
hai intenzione di parlargli?” chiese Mary.
“No
Mary. Non ho intenzione di parlargli.” Rispose in fretta la
rossa.
“Andiamo,
Lily! Sembrate due bambini dell’asilo!!! Non ha senso
continuare così! Siete
stati migliori amici per 5 anni. 5 anni!! Me l’hai detto tu,
no? Ti ha aiutato
a capire cosa eri, ha passato tutte le estati con te perché
tua sorella era
arrabbiata. Non potete restare in questa situazione.”
“Io-”
cominciò Lily ma in quel momento entrò il
professore. Senza accorgersene la
classe si era riempita completamente.
La
ragazza fissò alla sua destra e vide James e Sirius seduti
allo stesso banco,
James le rivolse un sorriso che lei provò a ricambiare senza
successo. Riuscì
solo a fare una piccola smorfia.
Come
accadeva ogni volta che toccava l’argomento
“Severus” con Mary, la nostalgia
dei tempi passati assieme la prese e affrontò la lezione con
il morale a terra.
“Via
i libri! Oggi ci eserciteremo con la bacchetta.” Disse il
professore con voce
squillante.
Un
mormorio eccitato si diffuse per la classe mentre i banchi venivano
spostati ai
lati dell’aula per lasciare un ampio spazio al centro di essa.
“Wingardium Leviosa” il
professore puntò
la bacchetta verso il baule in fondo alla stanza e lo fece cadere con
un sonoro
tonfo.
“Ragazzi,
come sapete oggi ci eserciteremo con l’Incanto Patronus. Non avendo a disposizione
dei Dissennatori
veri” alcuni di loro risero “Ho incantato questo
molliccio in modo da farlo
diventare per ognuno di voi un dissennatore. Vi assicuro, non
è stato
semplice.”
Si
mise accanto al baule e riprese la parola.
“Vi
dovete mettere in fila, affronterete il molliccio uno alla volta.
Aspettando il
vostro turno dovete concentrarvi, trovare nella vostra mente il ricordo
più
felice che possedete. Siete pronti?”
Il
mormorio degli studenti gli fece capire che erano pronti.
“Perfetto.
Allora prego, signor Potter. Venga lei per primo.”
Colpì delicatamente il baule
con la bacchetta facendolo aprire.
Un
gelo improvviso, che non aveva nulla a che fare con
l’inverno, riempì l’aula
facendo rabbrividire alcuni studenti.
“EXPECTO
PATRONUM!!” gridò il ragazzo.
Dalla
punta della bacchetta uscì un puma argentato che si
scagliò contro il falso
dissennatore facendolo tornare nel baule che si richiuse dietro alla
creatura.
Cori
di apprezzamento arrivarono dalla parte dei Gryffindor mentre il
ragazzo
tornava nel gruppo.
James
guardò Lily che gli sorrise e venne trascinato da una parte
da Sirius.
“Ben
fatto, Ramoso!” gli gridò entusiasta.
“Calmatevi
ragazzi!” il silenzio torno nell’aula.
“Perfetto. Il prossimo!!!”
Severus
si fece avanti con passo deciso. Fece un leggero cenno al professore
che aprì
il baule.
Il
dissennatore scivolò fuori mentre il ragazzo alzava la
bacchetta.
Lo
fissò intensamente e lanciò
l’incantesimo.
Dalla
sua bacchetta uscì una figura inizialmente indistinta.
Quando i suoi contorni
si fecero più distinti un coro stupefatto si levò
dalle ragazze.
Il
Patronus era una bellissima volpe artica. La volpe fece come il puma e
il
molliccio ritornò nel baule.
Altri
ragazzi e ragazze provarono fino a che non fu il turno di Lily. Era
ancora
agitata per il discorso con Mary.
Alzò
la bacchetta e disse:
“Expecto
patronum!!”
Lo
spruzzo di luce argentata che uscì non prese una forma
precisa, si librò
lentamente in aria per poi sparire subito dopo.
La
ragazza si voltò e tornò verso i compagni.
Sentì
sghignazzare gli Slytherin ma non si voltò verso di loro.
Gli
altri ragazzi provarono a turno il Patronus fino a quando la lezione
finì.
Mary
prese la sua borsa e cominciò a scendere dicendo a Lily di
raggiungerla nella
sala grande.
La
rossa si prese tutto il tempo possibile per mettere
a posto le sue cose.
Si
voltò e si ritrovò di fronte a Severus. Lo
sguardo penetrante del ragazzo era
talmente intenso che la ragazza abbassò il volto e
cominciò a contemplare il
pavimento.
“Che
vuoi?” gli domandò freddamente.
“Mi
dispiace.” Disse lui con voce tremante. Lei sapeva ancora a
cosa si riferiva.
Anche se erano passati mesi ormai, lui non sopportava l’idea
che lei non lo
considerasse più un amico ,o peggio che lei lo odiasse. Eppure lui non la voleva
solo come amica. Ma
gli sarebbe bastata l’amicizia pur di averla accanto a
sé.
“Te
l’ho già detto. Risparmia il fiato. Quel che
è fatto è fatto.” Lei continuava a
cercare di non fissarlo dritto negli occhi, negandogli la vista dei
suoi
magnifici occhi verdi.
“Ti
prego Lily…perdonami.” Prese un respiro profondo.
“Io odio questa situazione.
Non riesco a reggere l’idea che la ragazza che è
stata la mia migliore amica
per tutti questi anni mi odi in questo modo.”
Fu
allora che lei alzò lo sguardo incontrando i due pozzi neri
del ragazzo.
“Io
non ti odio” gli disse in fretta, troppo in fretta, come se
fosse stata una
reazione spontanea.
Se
ne rese conto e arrossì lievemente.
Lui
la fissò stupito e restò in silenzio. Non si
sarebbe mai aspettato una risposta
simile.
Lily
prese la sua borse e riprese la parola.
“Devo
andare.” Fece qualche passo per superarlo, lui le
afferrò il braccio e la fece
voltare e la tirò a sé.
Si
ritrovarono molto vicini, potevano percepire il respiro
dell’altro sul proprio
viso. Severus si avvicinò lentamente, avendo paura che lei
sarebbe corsa via da
un momento all’altro. Ma non lo fece. Rimase lì,
immobile, senza ben sapere
come comportarsi. Lui deglutì mentre fissava le sue labbra.
Lui si fece sempre
più vicino fino a che lei non eliminò la breve
distanza che li separava.
Lui
ricambiò cingendola per i fianchi, lei lasciò
cadere la borsa e lo trattenne
verso di sé prendendolo per il colletto della divisa.
Severus
si staccò un attimo per cercare di parlare.
“Lil-
” ma lei non gli diede il tempo, lo baciò di nuovo
questa volta approfondendo
il bacio. Le loro labbra si dischiusero, le loro lingue si cercarono,
non era
tempo per le parole.
Ma
così come tutto era iniziato, tutto finì.
Lei
interruppe quel momento fantastico per entrambi.
“Scusami”
questa volta era lei a chiedere scusa. Prese la sua borse e
uscì in fretta
dall’aula, lasciandolo solo.
*
L’albero
di fronte al lago era da sempre il luogo del giardino che preferiva. Si
sedette
e rimase a fissare le sottili increspature che il vento creava sulla
superficie
del lago nero.
La
pigra piovra gigante ogni tanto mostrava i suoi tentacoli quando
qualcuno si
degnava di tirarle qualcosa da mangiare.
I
raggi del sole al tramonto rendevano tutto ancora più bello,
ma lui non
riusciva ad apprezzarlo, non riusciva ad essere felice.
Lei
aveva fatto la sua scelta.
Aveva
scelto Potter. Il famoso Potter, grande asso del Quidditch e cavolate
varie.
Non
avrebbe mai potuto competere.
Una
luce argentea stava volando verso di lui sulla superficie del lago,
senza però
increspare l’acqua.
Era
una cerva. Allungò
una mano verso la
creatura.
Il
Patronus gli si avvicinò e posò dolcemente il
muso sopra la sua mano aperta
lasciando cadere un foglio piegato.
Così
come era venuto, il patronus si dissolse.
Severus
si guardò intorno per capire che l’aveva emanato e
finalmente la vide.
Sulla
sponda opposta del lago la stava fissando.
Sui suoi capelli rossi si
notavano le varie
sfumature che la luce del sole provocava, i suoi occhi brillanti come
sempre.
Gli
rivolse un leggero sorriso e se ne andò.
Lui
aprì il foglio e si accorse che le aveva mandato una foto.
Lui
e lei, l’anno prima.
La
girò e notò la sua scritta.
Per
sempre amici.
Sorrise
amaramente e ripose la foto nella tasca del mantello.
Restò
a fissare il punto da cui lei lo stava fissando per quelle che gli
parvero ore.
Calde
lacrime gli scesero sulle sue guance pallide.
*
“Vi
prego mio signore. Salvate la donna” la voce supplicante di
Snape riecheggiò
nella stanza vuota.
Solo
Voldemort e Severus erano presenti.
“Vi
prego. Vi chiedo solo questo.” La sua voce si fece ancora
più tremante.
“Severus”
gli disse l’Oscuro Signore con voce falsamente gentile
“E’ soltanto una Mudblood.
Non riesco a capire il tuo
interesse per lei.”
“Io-”
“E’
soltanto un’ossessione. Ci sono altre donne.” Le
sue sottilissime labbra si
incresparono in un sorriso maligno.
“No,
vi supplico. Vi porterò il bambino. Andrò
personalmente. Non uccidete la
donna.”
“Le
darò una possibilità allora. Potrà
scappare se vorrà, lasciando suo figlio a
me.” detto questo l’uomo si voltò e
uscì dalla stanza.
Severus
rimase immobile al centro di essa. Non sarebbe scappata. Non avrebbe
abbandonato suo figlio. Sarebbe morta.
Un
nome gli balenò nella testa. La sua salvezza.
Dumbledore.
Ma
nemmeno lui la salvò. Lei morì e Severus ne
rimase colpito per sempre.
L’aveva
persa.
Per
sempre.
Aveva
perso il suo angelo.
*
“Dopo
tutto questo tempo?”
“Sempre” disse Snape.
Grazie a tutti per le recensioni! :D
@Morgan_Snape:
la citazione all'inizio è presa da un dialogo in cui Dumbledore chiede a Severus di proteggere il ragazzo.
Ti posto un breve riassunto ;)
Severus chiede a Dumbledore cosa l'uomo stia facendo con Potter. Albus gli risponde dicendo che non può dirglielo, dicendo però che il ragazzo ha contatti con la mente di colui che non deve essere nominato. Gli dice inoltre che Voldy comincerà a proteggere Nagini in quel momento sarà il caso di raccontare a Harry che quando provò a ucciderlo una parte della sua anima si installò nel ragazzo, una parte di anima vive in lui come un settimo Horcrux non desiderato.
Snape è stupito, ha capito che il ragazzo deve morire e Albus gli dice che Voldy in persona deve farlo.
Dumbledore ha tenuto salvo Harry solo per prepararlo al momento della morte, Snape è scioccato.
Dice che è stato usato per nulla, il ragazzo sarebbe dovuto morire, non ha avuto senso tenerlo in vita per poi lasciarlo morire.
Allora Dumbledore gli dice che dopotutto anche lui lo ha aiutato a crescere, dice che ha fatto tutto per lui.
Allora Snape lancia il Patronus facendo capire che non l'ha fatto per Harry ma per la sua amata Lily.
@Hotaru_Tomoe:Grazie mille^^
@Venus: mi adorata Sere!!!**Non hai idea di quanto mi faccia piacere leggere i tuoi commenti!!!
Grazie mille per i complimenti, Boss!!!*_____*