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Autore: Julia of Elaja    05/01/2013    2 recensioni
5^ Classificata e Premio Punto Bonus al contest: "Ten singers, one song, three weeks" indetto da Draco the best.
 
Tom Riddle e la sua splendida amante Brianne Swanson.
Due vite legate dal destino.
Nonostante lui sia cinico e all'apparenza con un cuore di pietra, per lei farebbe di tutto; deve ammetterlo anche a sé stesso.
Liberamente ispirata alla canzone "Incomplete" dei Backstreet Boys.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom O. Riddle
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Incompleto.

 
 

Dentro di me, è pieno di spazi vuoti,
volti distanti che non hanno nessun posto dove andare. 
Senza di te accanto a me non riesco a trovare pace, 
tutti si chiedono dove io stia andando.

 
Brianne camminava con passo leggero, diretta verso Hogwarts.
Quella gita ad Hogsmeade era stata un completo fiasco; quella mattina si era svegliata felice, entusiasta di rivederlo…ma ora si ritirava delusa, con il cuore a pezzi.
“Sei solo una lurida babbana, non significhi nulla per me.”.
Questo le aveva detto il suo amato Tom.
Le lacrime le scorrevano copiose, rigandole le guancie.
Eppure lei ci aveva creduto, in quell’amore; cosa avrebbe fatto, ora, visto che lui l’aveva malamente cacciata via?
“Ce la devo fare” si disse “Devo dimenticarlo ed andare avanti senza di lui.”
E intanto la neve scendeva su di lei, imbiancando ogni cosa, posandosi sulle sue guancie per morire nel calore di una lacrima.
 
 

Ho cercato di andare avanti come se non avessi mai saputo, 
sono sveglio ma il mio mondo è mezzo addormentato. 
Prego affinché questo cuore non si spezzi,
ma tutto ciò che potrò essere senza di te è…incompleto.

 
Erano passati trenta giorni dal loro ultimo incontro ad Hogsmeade.
Trenta maledetti giorni.
Tom Riddle camminava per la strada, diretto ai cancelli di Hogwarts.
In quei trenta giorni, non un singolo minuto aveva smesso di pensare a lei; sì, era una babbana, ma chissà per quale motivo senza lei al suo fianco si sentiva perso, non riusciva a capire il perché di quella situazione ma….era così. Perso, senza lei.
Si sentiva incompleto, Tom, come se qualcuno gli avesse strappato via una parte vitale di sé.
“Sto tornando da te, Brianne.” Pensava dentro di sé “E questa volta torno per restare.”
Come poteva una ragazza più piccola di lui, e una babbana per giunta, provocare tali sentimenti e tale confusione in lui, Tom Orvoloson Riddle, erede di Salazar Serpeverde e futuro dominatore del mondo magico? Poteva un essere superiore come lui lasciarsi comandare dalle leggi del cuore?
“A quanto pare, sì” pensava “A quanto pare, lei non è una semplice babbana per me. Conta di più.
Molto di più.”
 

Le voci degli altri mi dicono che dovrei andare avanti, 
ma io sto nuotando in un oceano tutta sola.

 

“Avanti, Brianne. E’ passato quasi un mese. Dimenticalo!”
“No…non ci riesco…”
“Devi farlo, guarda come ti sei ridotta!”
“Morgana, lasciami stare, per favore…oggi non è giornata…”
La ragazza la guardò, con sguardo triste e rassegnato. Si alzò dal divano davanti al camino della Sala Comune di Grifondoro e si diresse verso i dormitori.
Brianne, invece, rimase lì, a fissare le fiamme nel caminetto. Ma qualcosa le diceva che sarebbe stato meglio uscire dalla Sala, e dirigersi nel Cortile d’ingresso.
Si alzò e, attraversato il ritratto della Signora Grassa, iniziò a scendere con passo pacato le sette rampe di scale.
“Da quando Tom non c’è più, affianco a me, mi sento così sola…nessuno può capire quello che provo…” pensava con tristezza, mentre una fitta al cuore le mozzava il respiro.
 
 

Tesoro, tu che sei il mio tesoro,
sul tuo viso c’è scritto che
tu continui a chiederti se abbiamo solo fatto un grande errore.

 
“E’ stato tutto un errore. Un enorme errore. Non avrei mai dovuto fermarmi a parlare con te, quel giorno ad Hogwarts. Dimenticami Tom. E io dimenticherò te.”
Erano queste le parole con cui Brianne l’aveva lasciato.
Forse le aveva dette perché arrabbiata, o forse le pensava davvero…
Ma Tom non avrebbe mai immaginato che un giorno quelle parole sarebbero uscite dalla dolce bocca che tante volte aveva baciato. Al solo ricordo di quel momento, lo stomaco gli si rivoltò.
“Non è un errore, Brianne….tu non sei un errore. Sarai anche una babbana, una ragazzina, eppure non capisco il perché ma mi hai cambiato la vita!”
Era arrivato all’ingresso della scuola: aprì i pesanti cancelli, camminando veloce, diretto verso la Sala d’Ingresso. Mentre accelerava il passo, sentiva il suo cuore battere più veloce.
Voleva rivederla, abbracciarla: quella ragazza era diventata troppo importante per lui, e doveva a tutti i costi riaverla.
Quando finalmente arrivò nella Sala d’Ingresso, la trovò vuota.
Si guardò attorno: dove avrebbe potuto incontrarla?
Rivolse il suo sguardo alle scale che portavano ai piani superiori: era proprio lì che l’aveva conosciuta.
Si erano scontrati per caso e lei era caduta a terra: erano tra il secondo e il terzo piano. Lei stava scendendo con la sua amica Morgana e lui saliva, per raggiungere lo studio di Silente.
Beandosi di quel ricordo, prese a salire le scale. Qualcosa dentro di sé gli diceva di farlo, e che quella era la cosa giusta.
Aveva ormai salito due rampe di scale e si appropinquava a salire la terza, per raggiungere il terzo piano. Alzò lo sguardo e ciò che vide fu solo una folta chioma castana, riccia, cadergli addosso e rovinare a terra.
Tom si resse al corrimano, e fortunatamente rimase in piedi.
“Ma sei impazzita?” esclamò “Potevamo farci male sul serio!”
“Scusami, io non ti ho visto, stavo guardan….”
Si bloccarono.
“Brianne!”
“Tom!”
Proprio come nel loro primo incontro, si erano scontrati in quello stesso punto, su quella stessa scalinata.
Lui le si avvicinò, porgendole la mano e aiutandola ad alzarsi da terra.
“Brianne….” Sussurrò, spostandole un ciuffo di capelli dietro ad un orecchio e fissandola con dolcezza.
La ragazza sorrise debolmente, e gli prese la mano.
Le loro fronti si toccarono, mentre lui la osservava e lei, vergognosa, posava il suo sguardo a terra.
 “Tom, io non ho intenzione di andare avanti così, ma non posso fare in modo che tu non vada via.
Semplicemente, non voglio lasciarti ad affrontare questo mondo da solo.”
Lui non le rispose: si limitò ad abbracciarla, a tenerla stretta al suo petto, sentire il respiro di lei, il suo fiato, sulla sua pelle.
“Sono qui, Brianne. E non andrò via questa volta. Perché ho provato ad andare avanti come se non ti conoscessi…e sì, io ero sveglio, ma il mio mondo era mezzo addormentato….e ho pregato affinché questo cuore rimanesse integro, ma mi sono reso conto del fatto che senza di te sarei stato sempre e solo incompleto.”
La ragazza si avvinghiò a lui, sospirando.
“Io e te siamo destinati a stare insieme.”
“Ne sono felice.”
Si guardarono, fissando i loro sguardi l’uno negli occhi dell’altra.
Un sorriso attraversò i loro volti.
“Ho bisogno di te, perché il mio futuro si prospetta difficile. E so che tu mi sarai devota.”
“Lo sarò. Ti sarò sempre fedele, Tom, qualsiasi sarà la tua scelta.”
E mentre i loro sguardi si incontravano e le loro mani si sfioravano, i loro cuori tornarono a vivere, felici di essersi riuniti.
Un triste destino univa le loro vite: ma, il futuro, è un’incognita. Ed è bene non chiedersi quali siano i piani che il fato ha riservato per noi. Non quando c’è l’amore a guidarci.





N.D.A.

Ciao amici di EFP!
Sono Julia, l'autrice di questa storia!
So che molti di voi rimarranno perplessi per la scelta di una ragazza babbana come amante di Tom...
Se volete saperne di più vi consiglio di leggere questa storia, in cui è spiegata bene la loro relazione.
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1457969&i=1

Grazie per essere passati!
Se volete, lasciate pure una recensione!
Julia of Elaja 
   
 
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