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Autore: Satine of the Moulin Rouge    20/07/2004    4 recensioni
Una contesa inaspettata tra Malfoy e Ron per prendersi l'amore della stessa ragazza... un menage a trois con Draco/Ron/Hermione! Recensite!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Draco non riusciva a dormire. Non riusciva a dimenticare quella chioma cespugliosa e bruna, come una foresta, quegli occhi così leali e sinceri, quelle labbra carnose che non avevano mai mentito…ormai troppe volte era assillato dal suo pensiero. Hermione Granger. Quella ragazza mezzosangue, la peggior razza, che si impadroniva del cuore di un nobile Serpeverde, proprio un Malfoy! Ma in quei momenti non c’entrava niente, l’avrebbe voluta accanto a sé, per amarla, per almeno pensare che fosse sua. Una tristezza lo avvolse completamente, a questo pensiero. Abbracciò forte il cuscino, con impressa nella mente l’immagine della sua amata. La voleva. Era lei il suo angelo, il suo motivo per vivere. Nessun’altra. Specialmente quella faccia da carlino di Pansy Parkinson, che cercava invano di apparire bella e sensuale, ma l’unico risultato che otteneva era un immediato attacco di vomito da parte del corteggiato. Purtroppo Pansy era ormai destinata a lui, quello dei Malfoy e dei Parkinson era un legame di sangue, quindi per mantenere la “razza pura” era necessario fare così. Però lui non voleva. Non voleva una faccia da carlino davanti, quando si sarebbe svegliato, qualche anno più avanti. Non voleva un’oca totale che la dava a tutti, nonostante si definisse casta e pura fino al giorno in cui Draco sarebbe diventato suo marito. Niente di niente. Voleva invece un viso ingenuo,una voce melodiosa, un fisico perfetto, da vera donna, ma col cuore dolce e puro come quello di una bambina. Senza peccato né menzogna. Tutto questo era Hermione, la regina del suo cuore. Aveva capito che l’amava. Fingeva sempre di prenderla in giro sulle sue origini e sui suoi inseparabili amici San Potter e Lenticchia. Ma era solo una provocazione, voleva vedere come reagiva. Sempre male, ma Draco aveva un minimo d’intuizione per queste cose. Capiva quando il tono di una ragazza voleva nascondere qualcosa. Avvertiva l’emozione, quando c’era. Ma Hermione non si era mai interessata a lui, anzi, lo odiava. Oppure era una bravissima attrice e sapeva nascondere quello che provava. Draco si augurava di cuore che l’opzione giusta fosse la seconda. Poi c’era il problema di San Potter e Lenticchia. Sempre insieme a lei. Dio, quant’era geloso di quei due. Aveva l’atroce dubbio che uno di loro stesse già con Hermione. Uno di quei due sfigati con la sua amata. Inaudito! Continuava a rotolarsi nel letto, nel silenziosissimo dormitorio di Serpeverde. Si voltò a guardare i suoi scagnozzi. Tiger, Goyle…beati loro, nessuno li vuole e stanno benissimo. Lui invece era richiesto da un sacco di ragazze, tranne quella che amava. Dannazione. Ci sarà stato pure un modo per conquistarla! Doveva riuscire a parlarle di nascosto. Ma l’avrebbe preso per pazzo! E allora che fare? Insomma, erano già al settimo anno, doveva combinare qualcosa entro la fine della scuola, prima che si unisse ai Mangiamorte. Doveva escogitare qualcosa. Doveva chiedere a qualcuno delle informazioni su di lei, i suoi gusti, qualcosa. Non si era interessato mai a questo, ma come idea non era male e decise di metterla in partica. Il giorno dopo avrebbe chiesto in incognita qualcosa a San Potter, a Lenticchia o a qualche sua amica. Ah, ottima idea. Non vedeva l’ora.
  
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