Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: likeanirishelf_    05/01/2013    2 recensioni
Louis sta per lanciare il suo primo album. E' fidanzato con Harry da anni, ma questo cambiamento di vita potrebbe distruggere tutto. Inoltre, l'ambiente dello spettacolo non ama le storie gay.
Carriera o amore?
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era partito un mercoledì sera, non senza passare per un saluto.

Dopo aver suonato al campanello di casa, era stato accolto da mia madre.
Dal piano di sopra, dove ero nascosto in bagno, mentre cercavo di ricacciare indietro le lacrime, senza successo, potevo sentire l'amore che mia mamma provava per lui. Si poteva percepire dai discorsi d'addio che glirivolgeva.
L'aveva sempre considerato come un altro figlio, sin dall'inizio della nostra relazione. Era stato uno schiaffo in pieno viso sapere della sua partenza.
Proprio ora, che volevamo finalmente stabilirci a Londra, in una casa tutta nostra, lontana dalla mentalità chiusa e provinciale, dai bulli, da quell'inferno di scuola che però ci aveva fatto incontrare?
Proprio ora, Lou?

Sentivo che aveva finito di parlare con mia madre, ora avrebbe salito le scale, avrebbe bussato alla mia porta, l'avrebbe aperta con gentilezza, ma non trovandoci nessuno, si sarebbe diretto verso il bagno e mi avrebbe trovato appoggiato alla vasca, con il nuovo pacchetto di fazzoletti da finire, con le occhiaie che toccavano terra e con la voce spezzata che diceva:"Non andartene Boo Bear".
E tutto ciò accadde, come una serie di spari di fucile nel mio stomaco, uno dietro l'altro.
Ma il colpo più doloroso fu la porta che si aprì, mostrandomi le sue guance piene di diamanti liquidi che scendevano giù verso il pavimento, dalle pietre preziose incastonate nel suo perfetto viso:i suoi occhi.
Sedendosi con grazia accanto a me, mi prese la mano e mi baciò sulla fronte, come fanno le mamme dopo un incubo del loro piccolo.
Ci asciugammo le lacrime a vicenda, ma non servì a molto perché continuavamo a piangere in un silenzio quasi religioso.

Sarebbe partito per due anni, per promuovere il suo album di debutto:interviste, photoshoot, album, copertine di giornali, paparazzi, finte fidanzate.
Avevo cercato, in quei diversi mesi dopo la notizia, di elaborare dentro di me un sentimento positivo per la sua partenza.
Cercavo di ricordarmi il sorriso che aveva sempre dopo avermi cantato qualcosa.
La musica lo rendeva molto felice, era vero, ma quella felicità sarebbe durata anche in quell'ambiente di squali feroci? No.
Quella vita non faceva per lui e quanti altri sogni o ricordi che poi vanno tutti a finire nell'esperienza se sei fortunato nel realizzare i primi, avrebbe dovuto sacrificare per una messa in scena?

"Harry, non potremo più vederci in pubblico, lo sai?"
"Lo so."
"Harry, non devono più circolare voci o foto su di noi, lo sai?"
"Lo so."
"Harry, non potremo più combattere per la nostra vita alla luce del sole, lo sai?"
"Lo so."
"Harry, non..."
"Louis, lo sai che io farò qualsiasi cosa alla luce delle stelle e della luna per renderci felici?"
"Lo so."

Passarono i mesi, provò a resettarlo dalla sua mente per un po'.
Ma i tabloid erano piene di sue foto, con delle stupende ragazze.
Era dimagrito parecchio e passava ormai le giornate da solo o con la madre, sul vecchio divano di casa, facendo il parassita di quest'ultimo.

Una domenica, il telefono squillò.
Era un giorno molto vicino a Natale, era normale ricevere molte chiamate sotto le feste.
Ma quella non sarebbe stata una chiamata come tutte le altre, lo sentivo, anche senza aver neppure alzato la cornetta.
"Oggi pomeriggio avrai il regalo che aspetti da tempo" fu l'unica frase che riuscii a percepire chiara e forte di tutto il discorso.

Arrivò verso il primo pomeriggio una macchina nera coi finestrini oscurati. Prima di far scendere il cantante, le guardie del corpo accerchiarono l'abitazione.
Osservavo la scena dall'alto della mia camera. L'ultima volta si era presentato a casa mia semplicemente in sella alla sua bici.
Era cambiato anche lui o solo il mezzo di trasporto?
Poi lo vidi scendere dalla macchina e cadere atterra, inciampando nelle sue stesse scarpe.
Era sempre il solito, forse.
Scesi di fretta le scale e aprii la porta. Lo abbracciai e fu tutto come l'ultima volta.

Seduti sul divano, l'uno sopra l'altro praticamente, erano sotto le coperte a guardare la TV.
"Quel mondo è stupido, Harry!"
"Lo so."
"I miei fans li ameresti però."
"Lo so."
"Però non so se si abitueranno a sapere che tu sei il mio ragazzo."
"Si, Louis. Ho capito, dobbiamo ancora tenere la nostra relazione al segr...che cosa hai detto?"
"Quello che hai sentito. Io ti amo e non riesco più a stare senza di te anche alla luce del sole."






Caro lettore/lettrice,
spero tu non abbia trovato questa one shot una schifezza.
E' la mia prima os Larry che scrivo. Abbi pietà di me.
Ronnie. 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: likeanirishelf_