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Autore: VSversus    05/01/2013    1 recensioni
Cayley aveva deciso di dedicarsi ad una associazione per il volontariato, passando un po' del suo tempo a prendersi cura di chi più ne aveva bisogno.
Si era sempre definita in debito con loro a causa dell'enorme quantità d'amore che quei ragazzi le regalavano in ogni momento della giornata; si sentiva così fortunata a donare affetto e riceverne il doppio in cambio.
Il regalo più grande però che le avevano fatto non era l'amore: era la possibilità di incontrare quei cinque ragazzi per i quali nutriva ammirazione, interesse, attrazione ma anche tenerezza e dolcezza.
Erano parte della sua vita ormai, ma dopo quel giorno lo sarebbero diventati concretamente.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.


Aveva deciso di dedicare un po’ del suo tempo libero alle persone, Cayley.
I ragazzi della sua età solitamente si dedicavano allo sport o allo studio di qualche strumento, ma lei era una ragazza attiva e con molte energie che già bruciava giornalmente andando a correre alle 6 di ogni sera e, tra le altre cose, suo padre le aveva insegnato fin da piccola a suonare il piano, dove si rivelava davvero brava.
Da un anno ormai aveva anche imparato a suonare la chitarra da autodidatta, favorendo comunque sempre il pianoforte.
Voleva occupare il suo tempo, e non ritrovarsi davanti al computer più di quanto non stesse a studiare.
Così un mattino scolastico dell’anno precedente un’insegnate presentò alla sua classe una serie di stage, e tra questi c’era anche un progetto di volontariato con un associazione di disabili fisici e mentali che consisteva nel far fare loro attività, anche fisiche e di svago, in modo da divertirli e far passar loro dei bei momenti.
Cayley se n’era innamorata; l’amore che quei ragazzi riuscivano a dare e a trasmetterle le riempiva le giornate. Non era riuscita a smettere. Un anno dopo si ritrovava ancora a prendersi cura di questi ragazzi e si rendeva sempre più conto che tutto ciò che dava loro era la metà di quello che riceveva in cambio, e questo la rendeva orgogliosa di sé.

Cayley ha 18 anni e frequenta l’ultimo anno di scuola. Aveva i capelli mossi ma tendenti al riccio, castani chiaro con dei riflessi rossicci tendenti all’arancio che aveva ereditato da sua madre la quale aveva i capelli rossi. Come sua madre Cayley aveva  la pelle chiara e morbida, con delle lentiggini evidenti sul viso. I suoi occhi erano grandi e castani, le sue labbra carnose e rosee.
Aveva la passione per il vintage ed era anche per questo che spesso si vestiva con aria diversa dalla moda del momento, indossando vestiti “vecchio stile”.
Si è sempre descritta come una ragazza semplice, che ama ascoltare le persone e dar loro consigli. Non ha mai avuto difficoltà a fare amicizia, non in particolar modo, e se n’era resa conto solo da quando lei e la sua famiglia si trasferirono a Londra 6 anni fa.
Pur abitando in periferia , la sua casa non è poi così lontana dal centro, dove studia. Abita con sua madre, che lavora in un negozio di abiti in centro, suo padre, che è il promoter di una nota azienda e a causa di questo passa molto tempo in viaggio per l’Inghilterra e stati adiacenti, e suo fratello più piccolo, Mason, di 9 anni.
La loro casa è abbastanza grande: ha un piano terra dove si trovano salotto e cucina, un piano superiore a cui si accede dalla scale sulla destra dell’entrata e dove si trovano le camere dei genitori e del fratellino oltre che un bagno ed infine la mansarda che in realtà è la sua camera, munita anche di bagno.
Dalla cucina si accede ad un portico che si affaccia su un ampio giardino e da cui attraverso un sentiero si raggiunge un dépendance. Quest’ultima veniva affittata pochi anni fa agli studenti universitari, ma a lungo andare è diventata il vero e proprio rifugio di Cayley per sfuggire al ambiente casalingo, tra i capricci del fratello e le sfuriate di sua madre.
Nonostante avesse un buon rapporto con tutti i membri della sua famiglia, preferiva passare la maggior parte del suo tempo (in cui non era impegnata per la scuola o altre attività come il volontariato) da sola.
Infatti pur essendo una ragazza socievole, amava più che altro ascoltare le persone e pochi erano i soggetti a cui lei confidava le sue vicende.
Poche le persone di cui si fidava in una città dove ognuno aveva qualche scoop da raccontare.
Londra era un mondo diverso dalla sua vecchia cittadina: decisamente più grande, dove è impossibile conoscere tutti.
Nazionalità, lingue e culture diverse: un mix che però non si rivelava cattivo. E dove lei bene o male era riuscita a integrarsi.
La gente aveva tante cose da raccontare, specialmente gossip che giravano di bocca in bocca velocemente e che era impossibile fermare: l’arrivo di una star americana, il fallimento di un’atleta durante un gara, oppure anche le più piccole mosse e spostamenti di star che vivono lì.
Star: parola breve ma che contiene moltissime caratteristiche. Una star è famosa, è ricca, è ricercata, è importante, è seguita.
La maggior parte di questi famosi sono attori o musicisti.

Eh già, la musica. Una delle migliori amiche di Cayley.
Adora sedersi vicino alla finestra e guardare come cambia il tempo londinese mentre sorseggia un po’ di te inglese e ascolta le note di una canzone.
E la musica si rivelava il miglior traduttore della sua anima: c’era sempre la canzone giusta per esprimere il suo stato d’animo, che Cayley la suonasse o semplicemente l’ascoltasse con il suo iPod.
Spaziava di genere in genere: era un amante soprattutto del blues e dal jazz, ma la sua playlist era varia: dal punk al rock, dallo swing alla musica house, dal rock ‘n’ roll all’alternative, dagli anni ’30 al 2000.
Ma c’era una band che nonostante facesse musica bene o male commerciale al dire dei critici, ma che in realtà era semplicemente musica pop, riusciva a ricoprire ogni suo stato d’animo. Ogni loro canzone era perfetta, qualunque fosse il sentimento che Cayley provava in quel momento. Erano gli One Direction.
Li aveva scoperti per caso facendo zapping sui canali musicali televisivi ed era inciampata più di un anno fa in un loro video: What Makes You Beautiful. Finendo più volte sullo stesso canale e ascoltando più volte la stessa canzone, non poté far altro che scaricarla. Da li conobbe piano piano l’intera discografia e diventava sempre più sensibile nei confronti di questa band. Imparò i nomi, le date di nascita, la loro storia.
Non attaccò mai loro poster al muro, non amava quel tipo di foto. Ma i loro visi li ricordava bene!
Ogni tanto si spostava per Londra quando sapeva che erano in giro e era riuscita anche ad andare a vedere la loro esibizione più recente a XFactor. 
Era riuscita a vederli esibirsi e a sentire le loro voci dal vivo, ma avrebbe voluto conoscerli o per lo meno abbracciarli. Cayley comunque non si lamentava: era stata molto più fortunata di molte altre ragazze che per diversi motivi non li avevano nemmeno mai visti.
La sua famiglia sapeva di questa sua “fissazione” e ogni tanto la prendeva in giro, ma in realtà erano coscienti di quanto lei tenesse ai questi cinque ragazzi anglo-irlandesi.
 

  
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