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Autore: Haley_    05/01/2013    19 recensioni
Elena Gilbert lavora in un giornale di moda a New York ma, quando il suo datore di lavoro la licenzia, è costretta a tornare a Mystic Falls dove l’attendono alcune questioni lasciate irrisolte sei anni prima. In particolare il rapporto con i fratelli Salvatore, Damon e Stefan, che la conoscono da quando è nata e che hanno un passato fatto di alti e bassi con lei.
Elena si trova a dover gestire situazioni difficili ed eventi avversi e nel mentre deve cercare di far chiarezza sui suoi veri sentimenti per i Salvatore. Quando, però, riesce ad arrivare ad una decisione, scopre che l’uomo che ama sta per sposarsi.
N.B. Sono tutti umani.
STORIA IN FASE DI REVISIONE
Revisionata fino al capitolo:3
Genere: Commedia, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena, Elena/Stefan
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Una damigella per lo sposo'
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                                                                      25

Meredith è una di quelle che iniziano a dare i numeri con appena un bicchiere, e io che pensavo esagerasse con la storia del non riuscire a reggere l’alcol.

Pensandoci… la si potrebbe giustificare considerato che non  ha toccato nulla di tutta quella roba thailandese.

La dolce e composta sposa è irriconoscibile mentre balla in modo un po’ troppo spinto con il moro; a questa scena non riesco a trattenere un sorriso.

Mi sento una fottutissima stronza perché non me ne sto pentendo, o perlomeno non ancora.

Bonnie e Caroline non sono da meno, ridono improvvisando un balletto con i propri accompagnatori, mentre Hayley sembra non aver inteso esattamente i ruoli perché sta iniziando a spogliarsi sotto lo sguardo alquanto curioso ed eccitato dello spogliarellista.

Proprio nel momento in cui Andrew riprende la sua eccitante performance ad un soffio dal mio corpo, un fastidioso e continuo rumore mi priva di tutta la concentrazione: sono le nocche di una mano che sbattono contro la porta.

Improvvisamente una lampadina si accende nel mio cervello, momentaneamente fuori controllo: e se fosse Damon? E se lui vedesse lei in situazioni compromettenti con un altro?

Senza dubbio, quel pezzo di merda soffrirebbe almeno quanto ho sofferto io!

Avrei la mia dannatissima vendetta!

Mossa da questa nuova e negativa forza, corro verso la porta per aprirla ma colui che mi trovo davanti non è esattamente Damon.

Non che fosse meno bello o meno eccitante, ma non è lui a dover vedere Meredith in quello stato!

“Ehi… Elena! – Stefan ride senza motivo, aggrappandosi alla struttura della porta e sporgendosi verso l’interno della camera come se non avesse più stabilità. Sembra brillo, almeno quanto me. – Senti…Non è che avresti una spogliarellista da prestarci?!”

“Cosa?!” chiedo trasportata dalla sua risata contagiosa.

“Ecco, c’è stato un piccolo disguido. Ho chiamato una tipa, una certa Mara per uscire da una torta gigante e…” Tra una parola e l’altra tenta senza fiato di non ridere.

“E?!” Lo incito, continuando a ridacchiare.

“E a fine spogliarello abbiamo scoperto che in realtà era Maro! È un uomo capisci!? Un trans! Ora Damon vuole uccidermi!”

Rido e non riesco a respirare.

Rido sempre più forte fino ad accasciarmi per terra con la mano sulla pancia e trascinando con me anche Stefan.

“Non c’è nulla da ridere! Aveva il… hai capito no?!”

Non riesco più a fermarmi, buttandomi di nuovo per terra e rotolando quasi.

“Chi sono questi?!” Esclama Stefan, tornando serissimo.

“Cos..chi?” Chiedo ancora in preda ad una crisi di riso.

“Questi tizi nudi! E si può sapere che è successo a Meredith?! Non… non credo di averla mai vista così… così!”

“Sono dei spogliarellisti e sono etero! – Tengo a sottolineare. – E Meredith si sta solo godendo la sua festa!”

Prima che Stefan riesca ad aprir bocca nuovamente, dei passi pesanti ed incalzanti si avvicinano dal fondo del corridoio. Solo alcuni secondi dopo riesco a scorgere chiaramente la figura che avanza verso di noi.

“Tu! –Jeremy indica minaccioso Stefan. – Una cosa dovevi fare! Una sola: portare una dannatissima ballerina mezza nuda pronta a sbattere le sue grazie sulle nostre facce. E invece ci hai portato una spogliarellista con sorpresa!”

Se non fossi così ubriaca, di sicuro inizierei a rimproverare mio fratello per i toni e le parole usate; ma, ovviamente, non è questo il caso, per cui rincaro la quantità di risate appoggiandomi con le mani alla spalla di Stefan, ancora seduto per terra vicino a me.

“Dacci un taglio, Elena! – Esclama, non riuscendo però a rimanere serio. – E cosa potevo saperne io?! È stata l’unica..unico ad accettare di venire. Tutte quelle che ho chiamato prima quasi mi chiudevano il telefono in faccia quando riferivo l’indirizzo! Chi volevi che venisse qui sopra le montagne?!”

Jeremy sembra voler aggiungere qualcosa, ma viene attratto da qualcosa dietro di me; mi giro guardando nella direzione verso cui si è incantato e vedo che l’oggetto della distrazione è la mia amica Bonnie che… sta per spogliarsi.

“Che diavolo stai facendo?! – Urla, correndo verso di lei. – Scendi di qui.”

Lo vedo prendere sulle spalle la mia amica come se fosse un sacco di patate.

“Mettimi giù! Mi sto solo divertendo!” Grida lei, muovendo piedi e braccia nel vano tentativo di scendere.

“No! Tu ti stai facendo toccare dappertutto da questi tipi palestrati! Ehi tu che hai da guardare?!” Dice minaccioso rivolgendosi ad uno dei ragazzi.

Tutti gli occhi sono puntati su mio fratello, ma il suo momento di gloria dura poco: l’attenzione è catturata da un tonfo spaventoso proveniente dal pian terreno e il rumore di mille vetri infrangersi sul pavimento.

“Che cosa è stato?!” Domanda allarmato Stefan.

Per un attimo ritorno lucida, colpita dalla orribile paura che sia successo qualcosa a Damon.

Siamo quasi tutti in questa stanza, anche se non saprei dire chi manchi, so solo che lui deve essere per forza di sotto.

Seguita da passi incerti e rumorosi, mi fiondo verso le scale, ciò che vedo quando sto per scendere, forse un po’ barcollante, l’ultimo gradino mi solleva da una parte e terrorizza dall’altra.

Damon sta bene, è accanto a Matt, ma per terra è steso Tyler tra le schegge del tavolino in cristallo posto al centro del soggiorno, ormai in frantumi.

Klaus è in piedi davanti a lui e dall’espressione che veste sembra sia sconvolto.

Dopo un primo momento di esitazione generale, Damon, Stefan e gli altri ragazzi si avvicinano a Tyler per aiutarlo a rialzarsi e per accertarsi che stia bene.

Io, ancora troppo scossa, rimango impalata sul gradino sostenendomi grazie all’aiuto della sbarra di ferro che contorna la scala.

“Tu sei un vero stronzo. – Urla Tyler puntando un dito contro Klaus, che per quanto lo riguarda ha lo sguardo verso il basso. – Ma non mi abbasso a tuoi livelli! Non ti darò la soddisfazione di vedermi reagire!”

Alla mia destra c’è Caroline che assiste alla scena impressionata almeno quanto me, se non di più.

“Tyler, calmati! –  Esclama Matt ponendosi di fronte a lui e mantenendolo per le spalle. – Vieni con me in camera.”

“Lasciami, Matt.” Il bruno reagisce con stizza mentre indietreggia di poco per svincolarsi dalla presa dell’amico. Lo vedo affannato e instabile, colpa delle ferite provocate dalla rottura del tavolino.

“Si può sapere che ti è preso?!” Caroline sembra essersi risvegliata da un sonno profondo. Avanza verso il biondino con disprezzo e alzando di qualche ottava il tono della voce.

Klaus non risponde, di nuovo.

Non so che cosa gli sia saltato in mente, né cosa sia successo, ma vederlo lì al centro del salone con quell’aria da cane bastonato e tanti occhi accusatori addosso mi porta a far prevalere il mio istinto da crocerossina.

Mi avvicino verso Klaus, ma la sbornia è ancora lì e non permette al mio cervello di lavorare come dovrebbe; inciampo nei miei stessi piedi e già mi vedo con la faccia schiacciata sul pavimento e martoriata da tutto quel vetro cosparso per terra.

Una forza, però, mi salva da un destino che ho creduto certo almeno fino a pochi secondi prima; sono delle mani grandi che mi prendono per le spalle.

Non so a chi appartengano, richiederebbe troppo sforzo mentale, ma il mio istinto di sopravvivenza mi suggerisce di aggrapparmi più forte al primo appiglio per non rischiare di perdere nuovamente l’equilibrio, cosa molto probabile considerate le mie condizioni.

Non riconosco quel petto a cui sono stretta ma farfuglio un ‘grazie’ incerto. Alzo il viso per capire chi è il mio salvatore e un bruciore alla pancia mi colpisce nel momento in cui mi scontro con i suoi occhi. Un bruciore che non ha niente a che fare con tutta la merda che ho tracannato, bensì legato a qualcosa che, a volte, corrode il fegato molto più di quanto possa fare l’alcol.

Damon mi mantiene tra le sue braccia, le sue sopracciglia sono contratte ma lo sguardo non è severo, tutt’altro… è preoccupato.

O almeno così sembrerebbe.

“Stai bene?” mi chiede e io inizio ad odiarlo di nuovo perché si comporta come se di me gli importasse, ma io so che non è così. Me l’ha dimostrato innumerevoli volte nelle ultime settimane.

 “Sì.” Rispondo secca e anche più acida di quanto volessi.

“No, - Poggia delicatamente una mano sul mio volto e mi accarezza la guancia con il tatto di una piuma. Socchiudo gli occhi per un secondo, troppo debole e confusa al momento per respingerlo. Le mie difese sono inesistenti e non riesco a far altro che godere, di nuovo, del suo tocco sul mio viso e sulla mia schiena. Di scatto, però, sbarro gli occhi quando riprende a parlare. – hai le pupille troppo dilatate. Hai bevuto?!”

Il suo tono è di rimprovero.

Mi innervosisco.

Che diritti ha su di me? Sono libera di fare quello che voglio.

Dopotutto però dovrei ringraziarlo, mi ha impedito di ricadere nella sua dolce ma dolorosa trappola. Se mi avesse baciato qui davanti a tutti, non mi sarei opposta probabilmente, segno che in queste condizioni non posso trovarmi in sua vicinanza.

“E anche se fosse? Non posso bere?” domando scontrosa, ancora tra le sue braccia.

“No, se ti fa questo effetto!” mi risponde a tono.

“Quale effetto?!” chiedo.

“Cadere per terra o fare qualcosa di stupido!”

“Lo sai che sono imbranata. – Rispondo ironica. – E poi sai com’è.. quando si è ubriachi si mostra la parte più vera di se stessi. Tu, però, lo sai troppo bene… ecco perché sei sobrio. Hai forse paura di rivelare troppo di te?”

 Lo provoco, qui, davanti a tutti.

Non ho avuto il tempo per girarmi e quindi non so se c’è qualcun altro oltre Klaus, che si trova dietro di lui, ad ascoltare la conversazione. Il fatto che, però, abbia rischiato così tanto denota il mio essere fuori di me.

Mi guarda accigliato, forse dispiaciuto. I suoi occhi azzurri dicono sempre tanto, troppo, o troppo poco.

“Sai benissimo che non bevo più, ma tu fai pure. – Sussurra, lasciando eccessivamente piano la presa dall’accappatoio che ancora indosso. – Sentiti libera di essere te stessa.”

Mi stacco velocemente e mi sento una stronza per averlo toccato su un argomento a lui dolente. Provo a non pensarci e faccio segno a Klaus di seguirmi.

Una volta arrivati nel bagno, lo lascio entrare e chiudo la porta dietro di noi.

“Sei diventato matto?!” Esclamo dandogli uno spintone non troppo forte sulla spalla.

Tutto quello che sta succedendo mi sta facendo tornare piuttosto lucida.

“Ho fatto una cazzata.” Commenta lui apatico.

“Puoi dirlo forte!”

“Ho bevuto troppo e quando lui ha iniziato a fare il cazzone non sono riuscito a fermarmi!”

“Che ha fatto?” chiedo curiosa.

“Parlavamo di ragazze e di prestazioni sessuali. – Alzo un sopracciglio sorpresa. – E lui ha iniziato a parlare di Caroline e di quanto fosse brava a…”

“Ok! Non voglio sapere!” esclamo convinta.

“Mi ha fatto incazzare!”

“Ma sono stati insieme. Veramente pensavi che lei non avesse avuto una vita sessuale al di fuori di te?”

“Non fare la scema. – Alza gli occhi al cielo e poi prosegue. – è stato il modo! Questo è il genere di commenti che si fanno su ragazze qualsiasi, non di una persona che ami.”

“Sei molto dolce Klaus. – Gli confesso sincera. – Ma non si prende a pugni la gente buttandola sui tavolini di cristallo per questi motivi!”

“Infatti gli ho chiesto cortesemente di finirla e … è iniziata una discussione. Mi ha accusato di provarci continuamente con la sua ragazza e io gli ho fatto presente che Caroline non era più la sua ragazza! Alla fine, un po’ l’alcol, un po’ la rabbia.. gli ho dato un pugno senza far caso al tavolino dietro di lui!”

“Non potevi controllarti comunque?!”

“Lo so. È inutile che mi guardiate tutti in questo modo. Sono stato un coglione e ora Caroline non mi degnerà più di uno sguardo.”

Scuoto la testa dispiaciuta e poggio una mano sulla sua spalla in segno di conforto.

“Non è che gli hai detto qualcosa di .. insomma hai capito.” Chiedo riferendomi alla scappatella che ha avuto con la mia amica.

“No, non ho ancora perso la testa.” Risponde quasi offeso.

“Non volevo dire questo.. ma sai, sei un po’ brillo.”

“Tranquilla. Non mi è scappato nulla. Senti, non voglio rovinare la festa anche a te. Torna dalle tue amiche, io mi rinfresco le idee e poi vado a scusarmi con Tyler.”

“Ok, se hai bisogno di me sai dove trovarmi!” Dico, facendo per aprire la porta e uscire dal bagno.

“Elena!” Klaus mi chiama prima di varcare l’uscita.

“Dimmi.” Gli rispondo, girandomi.

“Damon si deve sposare tra pochissimo… ma allora mi dici perché ho come la sensazione che provi qualcosa per te?”

La domanda mi prende alla sprovvista e rimango immobile per qualche secondo.

“Fidati. – Rispondo con un sorriso amaro. – è una sensazione sbagliata.”

“Non penso.”

“Perché ora mi stai dicendo questo?” Chiedo, sarei una bugiarda se dicessi che la sua uscita non mi abbia messo la pulce nell’orecchio.

“Perché parlando di prime volte… è venuto fuori che Stefan ha avuto la sua con te.”

Probabilmente sono diventata rossa peperone, vorrei sotterrarmi per la vergogna.

Elaborando le parole di Klaus, però, mi rendo conto che lui ha parlato di prima volta.

Ho sempre avuto il dubbio, ma non pensavo di essere stata la sua prima volta.

E io che mi sono comportata da vera stronza, passando la notte a parlare con Damon; in fin dei conti quest’ultimo non è stato l’unico a comportarsi da vigliacco con me: anche io, a mio tempo, sono stata una vigliacca.

“E?” Lo incito a continuare.

“E quella confessione è stata il principio di una discussione su… di te.” Dice un po’ imbarazzato.

“Su di me?” Domando sconvolta.

“Sì. Alcuni di noi hanno fatto degli apprezzamenti su di te… ma nulla di offensivo, sia chiaro. Così Stefan e Jeremy un po’ a disagio hanno lasciato la camera. – Ecco perché sono saliti su da noi ragazze. – Damon, invece, mi è sembrato molto infastidito dai nostri commenti ed ha alzato un po’ la voce.”

“Cosa?” Stento a crederci, ma decido di non pormi le solite domande che permangono perennemente senza una risposta.

“Io non so cosa succede tra te e Damon, e tantomeno tra te e Stefan e sinceramente non voglio saperlo, ma dovete chiarirvi prima che lui si sposi. Rebekah è ancora distrutta per la rottura con Stefan ma almeno loro non erano sposati, Meredith è una brava ragazza non merita di soffrire.”

Meredith è una brava ragazza.

Meredith non si merita questo.

Ma a me nessuno pensa?! Io non sono una mangiatrice di uomini, sono una vittima!

“Sei stato fin troppo chiaro, Klaus. Non ho intenzione di rubare il fidanzato a Meredith, come non avevo intenzione di rubarlo a Rebekah. Se volete credere che sia mia la colpa fate pure, ma lasciatemi stare!” Urlo anche fin troppo, ma sono stanca di comportarmi bene, stanca di spiegarmi e stanca di subire.

Non ci sto più.

 

“Care, come sta?” Chiedo sulla soglia della porta di una delle camere dei ragazzi, non saprei dire di chi.

Tyler è seduto sul letto e la mia amica è indaffarata a medicargli le ferite.

“Elena, entra.” mi incoraggia Ty.

Non indossa la maglietta e questo mi fa arrossire appena.

“Non so per quale miracolo divino, solo un paio di schegge si sono conficcate nella pelle.” Mi informa Care.

“Meno male.” Sorrido rilassata.

“Sono un osso duro.” Dice Tyler con tono scherzoso guardando verso la bionda. Quest’ultima gli sorride teneramente, continuando a disinfettare le zone interessate.

“O mio Dio, Ty! – Una voce irritante e squillante. – Come stai?! Ero di sopra.”

Hayley, mezza nuda e ubriaca, barcolla verso il ragazzo sedendosi vicino a lui e prendendole una mano tra le sue.

Caroline la guarda infastidita e temo che non riesca a controllarsi ancora per molto, ma delle urla provenienti dal soggiorno fanno girare tutti noi in contemporanea.

Sono le urla di Damon.

 

“Meredith! Svegliati! – Damon è inginocchiato di fronte al divano, scuote la mora stesa immobile su quest’ultimo. – Meredith!”

Rimango pietrificata in mezzo alla stanza, con le mani davanti alla bocca, senza sapere cosa fare e con un groviglio nello stomaco così grande da non permettermi di respirare normalmente.

“Cosa è successo?!” Chiede allarmata Caroline.

“Non lo so! – Damon si gira nella nostra direzione e quando lo vedo in volto per poco non mi si spezza il cuore. Ha le lacrime agli occhi. – Stava scendendo le scale ed è svenuta.”

“Dobbiamo portarla subito in ospedale oppure in un pronto soccorso! L’ambulanza non arriverà mai qui sopra – Esclama Matt. – Prendiamo il pick-up e scendiamo in paese!”

È tutto troppo veloce perché io mi renda conto di quello che sta succedendo, in un attimo Matt e Damon, con Meredith tra le braccia, sono fuori casa.

 

In questa casa c’è un silenzio disumano.

Mantengo il viso tra le mani, mentre un fortissimo mal di testa sta cercando di farmi impazzire. La testa mi pulsa forte, come se stessero battendo dei chiodi sulle mie tempie, e il cuore non accenna a rallentare il suo battito convulso.

E se fosse colpa mia?

Non dovevo farla bere, anche se poco non dovevo.

Mi sento una persona orribile, come farò ora a guardare di nuovo in faccia Damon e soprattutto Meredith?

A distrarmi dai miei pensieri sono dei singhiozzi e mugolii provenienti dal bagno della camera di Meredith, quella in cui mi trovo.

Mi avvicino cercando di capire chi ci sia lì dentro e provo ad aprire la porta che però si rivela bloccata.

“Chi è?” è la voce di Caroline.

“Care, che ci fai lì dentro? Perché piangi?” Chiedo preoccupata, appoggiandomi sul legno della porta.

“Niente. Non è niente.” Dice tra un singhiozzo e l’altro.

“Caroline. Apri, per favore.”

“No, Elena. Ti prego, lasciami sola.”

“Non ti lascio sola. – Affermo deciso, bussando più forte. – Apri questa maledettissima porta.”

Dopo circa trenta secondi di silenzio, sento la serratura scattare e la porta aprirsi in un piccolo spiraglio.

Afferro la maniglia e quando la visuale mi è più chiara trovo la mia amica accovacciata a terra, con la testa appoggiata sulle ginocchia.

“Che ti succede? –  Chiedo ansiosa di sapere, sperando che non sia successo nulla di grave. – è per Hayley? Non preoccuparti, si vede che tra lei e Tyler non c’è proprio niente.”

“E-Elena. – Mi chiama con voce tremante. – Ho fatto un casino.”

“Cosa? Che casino? – Mi chino anche io, in modo da prenderle il viso tra le mani. – Non sarà nulla che non si possa risolvere.”

“Dici così perché non sai ancora niente.”

“Non farmi preoccupare, Care. Che cosa è successo?”

“Io- io penso di essere incinta.”

Mi blocco un momento, ma poi le prendo subito le mani.

“Pensi o ne sei sicura?”

“Penso.. –   sussurra continuando a piangere. – Lo scorso mese non mi sono venute.”

“Care, non è detto… ci possono essere tanti motivi. Potrebbe essere stress..”

“E se invece fosse così, che cosa farei?! Pensavo che questo mese mi sarebbero venute! Invece nulla!”

“Calma tesoro. Non fasciamoci la testa prima di essercela rotta. Devi fare un test.”

“Non ne ho il coraggio…”

“Tu usi la pillola…”

“Sì. – Annuisce in preda al panico continuando a versare lacrime, anche sulle mie mani. – Ma non lo so. Potrebbe non funzionare, o potrei aver dimenticato di prenderla una volta.”

“L’hai fatto?!” chiedo allarmata.

“Non lo so! Sto ipotizzando.”

“Senti, Care. Nel caso tu avessi ragione… - Inizio prudente a causa della domanda scomoda che sto per porle. – Sai chi potrebbe essere il padre?”

Capisco che non è stata una buona idea toccare l’argomento, perché la bionda riprende a piangere ancora più forte.

“È questo il punto, Elena! Non lo so! Ho avuto il mio ultimo rapporto l’ultimo dell’anno con Klaus e prima la mia vita sessuale con Tyler è sempre stata molto attiva! Pensa se fossi incinta… non potrei sapere neanche con certezza di chi è il bambino!”

Il suo viso è diventato a chiazze rosse e gli occhi sono gonfissimi. Mi distrugge vederla in questo stato, vorrei fare qualcosa per aiutarla. Qualsiasi cosa.

“Calma, Care. Basta sapere di quante settimane sei e poi ti potrai fare un calcolo. Domani mattina andiamo a comprare un test di gravidanza. Non agitarti, sono con te.”

 


Non sono una visione. Sono proprio qui con un nuovo capitolo!

Sto battendo tutti i record, aggiornando dopo solo tre giorni!

Non abituatevi però, sta iniziando una nuova sessione di esami e non avrò neanche un po’ di tempo. In realtà dovevo iniziare a studiare già da un bel po’, ma l’ispirazione chiamava e non ho potuto rifiutarmi u.u Mi odierò prima dell’esame, ma va bene così!

A parte lo sproloquio iniziale, passo al capitolo.

Mi dispiace che non abbiate visto Meredith tradire Damon, o scoprire del tradimento di Damon o darsi fuoco (come molte di voi vorrebbero!), ma il capitolo è stato incentrato su altro! È svenuta e Damon era terrorizzato. No, lui non stava fingendo… lo era sul serio.

Perché? Ancora non si sa, ma i motivi potrebbero essere molti.

Klaus che da un cazzotto a Tyler… ve l’aspettavate?

Diciamo che Klaus è molto oc in questa storia, si può dire che non è lui, quindi ho voluto inserire una nota caratteriale (non proprio, ma mi sfugge il termine) molto presente nel telefilm: è un vero gentiluomo. Tyler non diceva nulla di che, magari i soliti apprezzamenti un po’ più spinti tra ‘maschi’ ma lui l’ha interpretata come una sorta di offesa nei confronti della donna che amano entrambi, che dal suo punto di vista è come una ‘donna angelo’.

Spero di essermi fatta capire!

Sempre parlando di Klaus, Elena resta un po’ ferita dalla sua intimazione. Non prendetevela con lui, non sa cosa sta passando Elena!

Jeremy sembra un po’ troppo protettivo con Bonnie, non vi sembra?

Per quanto riguarda Elena, prima ha un mezzo scontro con Damon… e lei le dice : quando si è ubriachi si mostra la parte più vera di se stessi’

Ricordate questa frase, perché tornerà molto presto.

In un secondo momento, lei viene a sapere che Damon ha avuto una reazione quando si è parlato di lei in modo ‘esplicito’.

E infine, la rivelazione.

Qualche capitolo fa parlavo di qualcuno che rivelava qualcosa a qualcun altro.

Era Caroline! Ve l’aspettavate?

Voi cosa pensate?

La notte non è ancora finita, succederà dell’altro u.u

Ditemi sempre le vostre supposizioni perché sono super curiosa!

E grazie per il megasostegno che ricevo ad ogni capitolo, a volte mi commuovo :’) Finirò di rispondere alle recensioni domani!

Il finale è molto vicino e io sono ancora un po’ indecisa, ho almeno tre finali alternativi molto simili ma uno di questi porterebbe la storia a proseguire in una continuazione.

Io scappo!

Alla prossima!

 

  
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