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Autore: Shiroohiohi    06/01/2013    0 recensioni
2015. Il dominio dell'uomo vuole estendersi oltre i confini a lui imposti dalla natura, ottenendo risultati negativamente inimmaginabili. Un gruppo di mercenari sarà richiamato all'ordine, e tramite il loro comandante inizieranno un conflitto che li porterà a dover salvare la loro vita, e, probabilmente, tutto il genere umano, senza però perdere loro stessi.
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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   “La fedeltà verso i compagni è assoluta. In pace, in guerra, in epidemia, proteggeremo la verità dell’ordine. Sulla nostra identità di mercenari combatteremo per ciò che riteniamo giusto e puniremo ciò che riteniamo sbagliato.”
Sono passati quattro anni da quando i miei sottoposti hanno pronunciato quelle parole… Mi vengono le lacrime agli occhi a pensare che il loro destino sarebbe stato quello di morire.
Erano tutti criminali conosciuti a livello mondiale, tranne uno, un eroe riconosciuto globalmente. Tutti sorteggiati a caso da un computer.
Io ero… Sono, il loro capitano, arruolato da nove anni nella LOTD (League Of Total Defence). Il mio compito era, appunto, arruolare otto uomini in una squadra fittizia di mercenari.
Il primo sorteggiato è stato Dante, meglio conosciuto come Synner, un “cassone” alto 1 metro e 90, sbattuto al fresco dopo un tentato omicidio al presidente del Sud Africa, mancato per un soffio, 0.99 centimetri, colpendo il suo segretario da una distanza di 634 metri usando una Colt M1914. Rinchiuso nel carcere di Alcatraz.
 
12/07/11   Cella 72c  Terzo piano.
Seduto su una branda mezza sudicia, tra le mani un pezzo di carta giallastra scarabocchiata, c’era il mio uomo. La guardia carceraria colpì le sbarre con un manganello, producendo un rumore fastidioso. “Ci sono visite!” Gridò prima di allontanarsi, sussurrandomi all’orecchio “Spero che lei abbia molta pazienza..”.
Mi avvicinai. “ Dante?”. La mia voce era ferma anche davanti a quell’ombra che si avvicinava, mostrandomi i colori del suo viso. “ Voglio arruolarti.”
I suoi occhi verde scuro mi scrutavano, mi sentii quasi nudo davanti al suo sguardo.
“ Ho bisogno del tuo talento, voglio un assaltatore degno di questo nome.”
“ Non lavoro per il governo.” Affermò subito.
“ Chi ha parlato di governo, io non lavoro per nessuno, io aspiro a qualcosa di meglio… Mercenari.” I suoi occhi accennarono un leggero interesse con un brillio opaco.
“ Ti ascolto.” rispose.
“ Ho intenzione di creare una squadra di mercenari, una squadra forte, con persone con le palle,  pronte a giocarsi il tutto per tutto. E tu sei perfetto.”
“ Tks, non fanno uscire per una “condotta”, qui.” Rispose sarcastico.
“ No, ma le mazzette funzionano sempre.” … Mentivo, ero già d’accordo con il presidente del carcere.
Dante scoppiò in una fragorosa risata:
“ Ahahaha, va bene… Ci sto. Però come ogni assaltatore avrò bisogno di un braccio destro.”
“ Te ne troverò uno al più presto.” Pregustavo già il sapore della vittoria. Ma non fu così.
 
“ Forse non hai capito, lo voglio scegliere io, se no non se ne fa niente.” Alla LOTD non avevamo previsto una richiesta del genere, e trattandosi di un soggetto instabile la cosa migliore fu quella di acconsentire.
“ Dammi un nome!”  Dissi deciso.
“ Shiro.”
Ne avevo sentito parlare, anche nel nostro database, aveva fatto accordi con la Yakuza, la mafia giapponese. Questo per uccidere un boss, però essendo stata scoperta, lui medesimo ha inviato i suoi uomini ad ucciderla. Risultato: sterminio di massa. Incarcerata due volte, due volte evasa, adesso scomparsa.
“ Dove posso trovarla?”
Dante guardò oltre le mie spalle. “ Eccola.”
Mi voltai, due guardie trascinavano una ragazza che si dimenava come un verme. La misero nella cella vicino a Dante, che si voltò verso la ragazza tutta arruffata e in disordine.
“ Ti hanno persa, eh?” Le chiese.
“ Se il motore della moto d’acqua fosse partito, ce l’avrei fatta!” Disse tirando fuori da un anfibio un fermaglio per i capelli.
“ E questo chi è?” Chiese Shiro, guadandomi.
“ Mi chiamo Arrel.” Risposi.
“ Shiro, ho una proposta, mi faresti da braccio destro come assaltatore in una squadra di mercenari?” Dante fu abbastanza spiccio e determinato. Lei lo guardò un po’ stranita.
“ Ti sei fumato qualcosa?” Chiese continuando a smanecchiare la modella della pinza.
“ No, questo tipo me l’ha proposto.” Disse Dante indicandomi. La ragazza sembrava titubante.
“ E va bene, però prima voglio andare a comprarmi dei vestiti nuovi , non posso andare in giro così.” Disse infilando la molla dentro la serratura della porta.
“ Alcatraz sarà anche un carcere enorme e pieno di guardie, ma queste serrature fanno schifo!” Continuò uscendo e facendo uscire anche Dante.
Così, ebbi i miei primi due mercenari, due assaltatori, uno con le palle… L’altra un po’ meno.
 
  
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