Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: highfivekeats    06/01/2013    2 recensioni
Qualsiasi ragazza sarebbe gasatissima al fatto di avere Justin Bieber praticamente installato in casa, ma non me. Odio quel ragazzo. È antipatico, scorbutico e il peggio? Crede che tutte le ragazze – compresa me – cadano ai suoi piedi. Poco montato mi dicono.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai, quella mattina, con la sensazione che la mia vta stesse andando per il verso giusto, dopo tanto tempo. Forse era perché avevo deciso di dare una possibilità ai miei sentimenti di evolversi? Chi può saperlo.
«Buongiorno! – salutai Chester, allegra – Dov’è Niall?» chiesi, dopo essermi seduta. Afferrai un muffin ai mirtilli e lo addentai.
Era strano che i muffin ai mirtilli ci fossero ancora a tavola, visto e considerato che Niall ne faceva piazza pulita prima che io scendessi a fare colazione.
«È uscito presto, credo con Selena…» mi rispose Chester, guardandomi stupito.
«Sputa il rospo. Perché mi guardi così?» gli chiesi, affilando lo sguardo.
«Mi sembri contenta. Di solito la mattina a stento mi saluti, ora sorridi pure.»
«Oggi sono felice. Credo sia Justin a farmi quest’effetto… Oh, volevo dire, il sole, sì. Il sole.» risposi, pentendomi subito di non aver pesato le parole prima di parlare.
«Justin, eh?» mi chiese Chester malizioso, dandomi una debole gomitata sul braccio.
Lo guardai male. «Io non ho detto nessun Justin.»
«Savannah, ti ho sentito.»
«E va bene! Ho detto Justin. Sì, forse mi sto innamorando di quel coglione coi capelli sparati in aria e non mi sono mai sentita così bene in vita mia grazie ad un ragazzo, ma a te che importa?»
Chester soffocò una risata. «Però, non pensavo potessi innamorarti di Justin.»
«Non lo pensavo neanche io, fino a qualche giorno fa.» ammisi.
Sentii il mio cellulare squillare, salii di sopra. Avrei dovuto abbassare il volume della suoneria, dato che si sentiva persino a chilometri di distanza, ma a mie piaceva così.
«Pronto?»
«Ehi Vans, sono Justin.»
Le mie guance diventarono rosse come dei pomodori, ringraziai Dio del fatto che era solo una telefonata.
«Justin, ehi. Chi ti ha dato il mio numero?»
«Niall – ammise, ridendo. Immaginai il suo sorriso e sorrisi a mia volta – Comunque… stasera hai impegni?»
Sussultai. «No.»
Voleva uscire di nuovo con me? Chissà. Sicuramente sarebbe andata meglio dell’altra volta.
«Mi chiedevo se ti andasse di venire a cena da me.»
Il mio cuore prese a battere frenetico; ebbi seriamente paura di morire di infarto.
«Certo che mi va. A che ora?»
«Oh, verso le otto e mezza… ci vediamo stasera, allora?»
«A stasera.» dissi, prima di staccare.
Le farfalle invasero il mio stomaco, appena ci pensai più a fondo.
Io. Justin. Cena a casa sua. Forse da soli.
Non poteva andare meglio di così.
 
«Quindi, tu vorresti che io ti aiuti a trovare qualche vestito adatto per andare a casa di Justin? – esclamò Hannah, sorpresa, mentre abbassava il volume dello stereo. Annuii – Questo è un miracolo! Devo segnarmi questo giorno sull’agenda.»
«Dai, non dire stronzate e aiutami, che se no non ci arrivo neanche a casa di Justin.» la implorai, inginocchiandomi davanti a lei.
Prima avevo lo schifo di chiedere qualcosa ad Hannah, ora la sto implorando addirittura. Ah, l’amore… fa fare le cose più impensabili.
«Oh, tesoro mio, ti aiuto anche se non ti inginocchi. Sai da quanto aspetto questo momento epico?»
«Ma che ne so io! Ora zitta, e aiutami.»
Hannah rise, poi si diresse al suo armadio. Ne tirò fuori un vestito blu notte, elegante ma comunque poco eccessivo. Lo lanciò sul letto, poi aprì uno scomparto sempre dell’armadio e prese un paio di ballerine dello stesso colore del vestito.
«So che stai pensando che è strano che ti abbia dato un paio di ballerine – disse sovrappensiero, mentre cercava qualcosa – Ma sei già alta abbastanza, non voglio che quel povero ragazzo debba alzarsi sulle punte per doverti baciare.» concluse, lanciandomi una pochette blu.
«Chi ti ha detto che ci baceremo?» contestai, arrossendo.
Hannah mi guardò, rise. «Per come la vedo io, ti ritirerai a casa domattina.»
Sgranai gli occhi, mentre il rossore sulle mie guance si intensificava. «Hannah! Non faremo niente. Solo… ceneremo, come due buoni amici.»
«Questo lo dici tu, Savannah Elle Horan.» disse, porgendomi il vestito.
Decisi di non ribattere, per evitare discussioni imbarazzanti. Mi vestii, e dopo aver infilato le scarpe, mi sedetti alla scrivania di Hannah.
Hannah mi arricciò i capelli, li legò in una coda alta. Il trucco impiegò più tempo dell’acconciatura, dato che Hannah continuava a mettermi ombretti di vario colore per poi toglierli, facendo cenni di dissenso. Volevo darle qualche cazzotto per quanto trucco mi stesse mettendo in faccia, ma decisi di non fare niente per impedirgli di usarmi come una tavolozza per ombretti. Dopo un po’ si decise – finalmente – e finì con la sua opera.
«Sei meravigliosa – commentò, fissandomi allo specchio – Tutto merito mio, ovviamente.»
«Smettila di fare l’esaltata.» mi lamentai, alzando gli occhi al cielo.
Mi alzai, e, dopo aver salutato Hannah, mi fiondai a casa di Justin.
 
Arrivai a casa di Justin con dieci minuti di ritardo. Va beh, una donna deve saper farsi desiderare, no?
Bussai; quando la porta si aprì, però, non trovai il sorriso caloroso di Justin ad accogliermi, ma una persona che mai avrei pensato di trovare a casa sua.
«Harry?» chiesi, incredula.
Harry sorrise. «Ciao Vans. Entra.»
Entrai, incerta se farlo per davvero o battere la ritirata e scappare via a gambe levate.
«Che ci fai a casa di Justin?» chiesi, con un tono quasi di minaccia.
«Oh, passavo… io e Justin siamo amici, ma questo mi pareva di avertelo già detto, o sbaglio?»
Sorrisi amaramente. Come potevo dimenticare quella serata di merda?
«Si, certo che me lo ricordo.» dissi, tamburellando con le dita sulla pochette.
«Justin mi aveva detto che aspettava una ragazza… ma non pensavo fossi tu.» disse, avvicinandosi pericolosamente a me.
Perché Hannah non mi ha fatto mettere i tacchi? Avrei potuto spillarglieli nei piedi.
«Noi abbiamo fatto sesso in questa casa. Ricordi? Nello sgabuzzino sotto le scale. – disse, bloccandomi al muro – È stato così bello… come sempre, del resto.»
«Io non ho provato niente.» dissi fredda, mentre le mani di Harry si posavano sui miei fianchi, facendomi rabbrividire di disgusto.
«Questo lo dici tu.» disse, posando le labbra sulle mie.
Strabuzzai gli occhi, mentre cercavo con tutte le mie forze di scrollarmelo di dosso. Harry premeva con forza le labbra sulle mie, cercava di schiuderle con la sua lingua. Non so come, cedetti e lui fece un sorriso vittorioso, insinuando la lingua nella mia bocca.
Avevo perso un’altra volta contro Harry. E mi ritrovai a pensare che Justin poteva scendere da un momento all’altro e vederci… pregai tutti i santi che fosse rimasto chiuso in bagno, o cose simili, e fosse sceso solo quando sarei risucita ad allontanare Harry da me e prenderlo a calci in culo.
Un finto colpo di tosse fece staccare Harry da me.
Ovviamente, Dio decise di non ascoltare le mie preghiere.
«No, fate pure. Continuate a slinguazzare come se io non ci fossi, eh.»
Sbottò Justin, offeso, mentre spariva di nuovo di sopra.
Guardai Harry, incazzata più che mai.
«Come hai potuto?! Sapevi che Justin ci stava guardando, ammettilo!» esclamai, con la poca voce che avevo.
Harry fece un ghigno maligno, si passò la lingua sul labbro inferiore. «Se non posso averti io, non deve averti nessuno.»
Ebbi la forza di tirargli uno schiaffo.
Uscii da casa di Justin, mi accasciai a terra e le lacrime rigarono il mio volto.
Cosa cazzo avevo combinato?!



«Can I steal you one minute?
Hello. Sono tornata, e questa volta sono stata abbastanza veloce u.u
Comunque, non mi dilungherò molto, dato che sono le 0.47 e mio padre è già venuto a sgridarmi due volte perché non spengo il pc (ç__ç), quindi... niente, vorrei sapere che ne pensate di questo merdossissimo capitolo lol
Io ve l'avevo detto che Harry avrebbe fatto casino. E so che ora mi odierete, ma a me piace fare penare i protagonisti fino all'ultimo AHAHAH
A proposito, credo che il prossimo capitolo sarà l'ultimo. Eh sì, l'ultimo. Credo che mi mancherà Savannah T.T
Va beh, meglio andare a dormire. Avevo detto che non mi sarei dilungata troppo AHAHAHAHA
A pressssto. (?)

  
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