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Autore: Dahmer    06/01/2013    1 recensioni
Ehi! Devo dedurre dal fatto che non rispondi che non ti ricordi di noi?! Tom.
La ragazza guardò stranita il display. Doveva aver bevuto davvero tanto per non ricordarsi nulla.
-Chi è?- chiese curioso Ozzy, tentando di guardare lui stesso, fallendo nella sua missione.
-Tom- rispose l’ispanica con un sorriso straordinariamente bastardo.
-COME?! E PERCHE’ TI HA SCRITTO?!- urlò indignato il fratello, immedesimandosi al meglio in una checca isterica.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11: Don’t go

Gli occhi neri di Gene ripresero vita. Era in una stanzetta, una sorta di camerino. Un uomo le toccò la botta.

-Via quelle dannate mani dalla mia faccia!- gridò lei sotto quel tocco gelido, facendo una smorfia di dolore.

Dopo quell’urlo la porta si spalancò. Ozzy corse dentro la stanza precipitandosi ad abbracciare la sorella, mentre Brian si posizionò in un angolo.

-Gene, sei ancora viva!-

-Chi sei?- chiese lei con aria interrogativa.

-C-Come? Gene, non mi riconosci? Oddio, dottore, ha perso la memoria- si preoccupò lui rivolgendosi all’uomo.

Gene scoppiò in una sonora risata. Amava prenderlo in giro, era una cosa che la faceva divertire tantissimo.

-Troppo divertente, dovresti vedere la tua faccia! Sto bene, ho solo un dolore assurdo alla guancia- rise ancora.

Ozzy stava per strangolarla per avergli quasi fatto prendere un infarto ma si fermò quando entrarono i Bring Me The Horizon seguiti da Tom.

Tutti le chiesero come si sentiva, impensieriti dopo averla vista cedere sotto gli sguardi attoniti della folla. Tom aveva ricominciato a parlarle. Aveva detto solo una brevissima frase, ma per lei l’importante era sentire ancora la sua voce.

Il dottore uscì assicurando che non era nulla di grave. I ragazzi tornarono a godersi la serata. Gene cominciò a bere, seduta su uno sgabello. Guardava Tom parlare con delle ragazze a qualche metro da lei. Voleva andare a parlargli ma non trovava il coraggio.

Oliver si sedette accanto a lei.

-Mi spiace per quello che è successo, ma sono contento che tu sia venuta- le confessò con un sorriso amabile sulle labbra.

La ragazza non rispose, il cantante si accorse che il suo sguardo era fisso su qualcosa, su qualcuno alle sue spalle. Si voltò vedendo il fratello.

-L’hai fatto per lui vero?- le chiese.

Gene lo guardò, non dovette dire nulla, i suoi occhi parlavano da soli, la risposta era affermativa, quella ragazza voleva Tom, questa volta aveva vinto lui.

Le ragazze che stavano parlando con il più piccolo se ne andarono, lasciandolo solo. Tom passò a guardare Gene. Le sorrise.

L’ispanica si alzò. Si diresse verso di lui, ma Oliver l’afferrò per un braccio.

-Non andare, ti prego … non andare … mi perderai- sibilò. I suoi occhi diventarono lucidi, sembrava stesse per piangere, ma non era da lui. Lui era Oliver Sykes. Strinse la presa, tentando di farle capire quanto la desiderasse con sé.

La mora lo osservò, poté notare ogni suo particolare, ogni singola emozione scorrergli sul viso.

-Non ti ho mai avuto- rispose in modo sicuro, tornando a concentrarsi su Tom. Avanzò, allontanandosi da Oliver. Sentì la sua mano sfiorare quella di lui fino a lasciarla. Quello era stato l’ultimo tentativo del tatuato di tenerla con sé. La lasciò andare.

Gene raggiunse il ragazzo che bramava.

-Tom … io …- iniziò.

-Ssssht-  fece lui. Sorrise poi le prese il viso tra le mani e lo portò più vicino al suo. La baciò. Le loro labbra si unirono come parti combacianti di uno stesso puzzle. Si completavano, le loro bocche erano state create per unirsi. Le loro menti su fusero. Gene sentì la lingua di lui premere sui denti per poter approfondire quel bacio tanto voluto. Schiuse le labbra. Le loro lingue finalmente si toccarono. Era un bacio passionale ma allo stesso tempo estremamente dolce, sincero. La lingua di lui volteggiava attorno a quella danzante di lei. Non era solo attrazione, era un mix di emozioni stupende, miscelate in qualcosa di magnifico. I loro cuori battevano all’unisono. Erano diventati indispensabili l’uno per l’altra.

Oliver guardava la scena a distanza, una lacrima gli rigò il viso, scendendo fino al collo. Sorrise, ma il suo sorriso era triste, stava soffrendo come non mai.

Intanto la mano di Tom prese quella di Gene. Erano finalmente completi, erano felici.

Ozzy e Brian stavano imbambolati in un angolo a fantasticare su quella nuova bellissima coppia, sorta in una serata iniziata malissimo. Il moro riuscì a sentire i pensieri di Gene, come se i due fossero ancora legati come quando erano in grembo.

Gene pensò di non essere mai stata così felice. Aveva qualcuno al suo fianco. A fine serata avrebbe abbandonato il locale tenendo ancora la mano del suo ragazzo.

Era la nascita di qualcosa di forte, ma allo stesso tempo la morte di qualcosa di altrettanto intenso, le sue sensazioni per Oliver. 
  
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