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Autore: Lady Anderson    25/07/2007    8 recensioni
Ciao a tutti! Ecco un'altra ff sul mio manga/anime preferito...Qui Sana e gli altri hanno 15 anni e frequentano il liceo. Seguendo il consiglio di Arianna 980, ho preso spunto di nuovo dal titolo dell'episodio dell'anime...GRAZIE ARY!! Adesso non mi resta che augurarvi una buona lettura!
Lady Anderson
P.s. Recensite!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di nuovo qua

Eccomi di nuovo qua! dopo una lunga assenza causata da scuola, lavoro e quant'altro sono riuscita a finire questa FF! Prima di tutto devo ringraziare chi ha letto e recensito l'altra mia fanfic...Spero che anche questa sia di vostro gradimento!! E' una one-shot, un po' lunghetta ma non abbastanza lunga da dividerla in capitoli...Fatemi sapere cosa ne pensate!

Un baci8...

Lady Anderson

 

La festa degli innamorati

 

Mancava solo un giorno alla festa degli innamorati organizzata da una famosa rivista per ragazzi, e Funny era al settimo cielo…Finalmente aveva chiarito i suoi malintesi con Jeremy, e lui le aveva chiesto se voleva essere la sua ragazza. Lei ovviamente aveva accettato senza pensarci due volte, e da quando l’aveva invitata ad andare a quella festa non aveva fatto altro che parlare di cosa si doveva mettere, cosa avrebbe potuto dire al suo ragazzo, se e come lui sarebbe passato a prenderla…Rossana non ce la faceva più. Anche adesso, in quei dieci minuti di ricreazione concessi tra la 3° e la 4° ora di lezione, Funny la stava tempestando di discorsi ai quali lei, con la testa sostenuta dal braccio tenuto dritto sul banco, annuiva distrattamente.

-“Devo mettermi la gonna con i tacchi oppure i pantaloni con gli stivali? Ho già trovato che maglia indossare, ma non so proprio cosa abbinarci…Sana? Mi stai ascoltando?”- chiese Funny notando l’espressione assente della sua migliore amica.

-“Eh? Cosa? Ah, sì, devo dire che il film di ieri sera mi è piaciuto davvero molto…”- rispose lei, sempre guardando fuori dalla finestra.

-“Ecco, lo sapevo. Ma si può sapere cosa devo fare per farmi considerare almeno per cinque minuti?”- ribatté Funny, con un tono alquanto contrariato.

-“Funny, per favore, lo sai che tutti questi discorsi su questa cavolo di festa mi annoiano…Non fai altro che parlarmi di te, di Jeremy e di come ti vestirai domani sera…E poi, ci sarà una marea di coppiette felici da tutte le parti, mi spieghi che c’entro io? A me non interessa andarci. È solo un’inutile perdita di tempo.”-

-“SANA!!! Tu parli così perché non ti ha invitata nessuno, vero? O forse è meglio che dica…che lui non ti ha invitata?”-

Colpita e affondata. Possibile che Funny riuscisse a capire sempre tutto quello che le passava per la testa?

-“Ma che stai dicendo? Mi hanno invitata in molti, lo sai che ho tantissimi fan! E poi io non sto affatto…pensando a…lui.”- rispose lei avvampando all’istante rivolgendo lo sguardo alla ragazza, negando con decisione le sue parole.

-“Si, certo…”- disse Funny sarcastica.

Lei sapeva che Sana non aveva smesso di provare dei profondi sentimenti nei confronti di un certo ragazzo, nonché il suo migliore amico, nonché Heric Hayama.

La giovane attrice non faceva altro che negare quando lei le rivolgeva sempre quella domanda, “Ma tu sei ancora innamorata di lui?”, cercando di stuzzicare l’amica in modo da farla parlare, ovviamente senza riuscire a cavarle niente di bocca che non fosse un seccato “Quante volte te lo devo dire che non provo niente per lui?”. In cuor suo, sperava che un giorno o l’altro Sana ed Heric si mettessero insieme, però sembrava che quel giorno non arrivasse mai. Improvvisamente, un lampo di genio le attraversò la mente:

-“Sana, visto che tu non mi ascolti andrò a chiedere consiglio a qualcun altro…”- disse Funny, con gli occhi che brillavano di una luce strana.

La ragazza iniziò a correre per la scuola, fino a che non trovò chi stava cercando:

-“Ehi…TERENCE!! Aspettami!!”- urlò, attirando l’attenzione di una decina di studenti.

-“Ciao, Funny. Come va? Hai bisogno di…”-

-“Non ho tempo per le chiacchiere, vieni con me!”- disse lei, e prendendolo per un braccio lo portò nel bagno delle ragazze. Terence era abbastanza imbarazzato e stupito, ma aspettava comunque che la sua amica gli spiegasse il motivo di quella sua fretta di volergli parlare. Quando finalmente in bagno non c’era più nessuno, Funny parlò, con ancora quella strana luce nello sguardo:

-“Gioisci, amico mio…”-

-“…Cosa? Ti… potresti spiegare?”

-“Gioisci perché mi è appena venuta in mente un’idea fenomenale…”-

-“Perdonami Funny, ma continuo a non capire…”- disse lui timoroso. Quando Funny si arrabbiava diventava davvero paurosa!

-“Intendo dire… che ho trovato il modo per far mettere insieme Sana ed Heric…”- disse lei al ragazzo, il cui sguardo, sentendo quelle parole, si illuminò della stessa strana luce di quello di Funny. Così, lei gli spiegò il suo piano, improvvisato ma estremamente preciso, indicando a Terence tutto quello che doveva fare per il giorno seguente.

-“…E se proprio vedi che lui non cede, sai bene come ricattarlo!”- concluse Funny, avviandosi verso la sua classe.

Non appena la ragazza tornò in classe, Rossana notò che ancora quella strana luce presente negli occhi dell’amica non se ne era andata, così le domandò:

-“Funny, mi spieghi che cos’hai?”-

-“Oh, niente…ho finalmente deciso cosa mi devo mettere domani sera…”- mentì, ancora non era arrivato il momento di dirle che anche lei sarebbe andata a quella festa, e per di più che ci sarebbe andata con Heric.

 

Nello stesso momento, a qualche classe di distanza…

 

-“Che cosa dovrei fare domani sera?”- sbottò Heric contro il povero Terence.

-“Dai, Heric, non fare lo snob…è solo una semplice festa, ti divertirai!”- ribatté il ragazzo con gli occhiali.

-“Ti ho detto che non ci vengo. Cosa ci faccio io ad una festa per fidanzatini quando non…”- Heric si maledì mentalmente per aver parlato troppo. Terence, come previsto, continuò la frase al suo posto:

-“…Quando non hai nessuno con cui andarci? Volevi dire questo, vero Heric?”- disse malizioso.

-“Aah, piantala adesso! Non è perché non ho nessuno, anzi…Tutte le ragazze della scuola pagherebbero oro per uscire con me. Non ci voglio venire perché…”- si maledisse un’altra volta. Quel giorno era davvero troppo distratto…

-“Tu non ci vuoi venire perché…lei… non ti ha chiesto di accompagnarla…o mi sbaglio?”- gli chiese Terence.

Capendo a chi stava alludendo l’amico, Heric si voltò di scatto verso la finestra, in modo da non far vedere che era diventato rosso in faccia…Era stupito di come Terence riusciva a captare sempre i suoi pensieri più nascosti, soprattutto quelli riguardanti la ragazza dai lunghi capelli rossicci. Lui era stato il primo ad accorgersi che per il biondino Sana era molto più di un’amica…

-“Basta, Sasaki, mi hai stancato con i tuoi discorsi.”-

Terence, che intanto si stava divertendo da morire a vedere Heric in imbarazzo, decise di ricorrere al ricatto, ultimo mezzo, seppur scorretto, che gli era rimasto per convincere il suo amico ad andare a quella festa:

-“Ok, ho capito. Ma…se ti dicessi che c’è uno stand che prepara il sushi in tutte i modi possibili ed immaginabili cosa fai?”-

Come previsto, appena Heric sentì nominare il suo piatto preferito si voltò verso Terence con lo sguardo sognante, e con fare gentile ma determinato gli chiese:

-“A che ora devo presentarmi?”-

Bingo. La prima parte del piano era stata completata: Heric aveva finalmente accettato. Adesso toccava a Funny, il cui compito era convincere Sana. Un’impresa ardua, sebbene la ragazza avesse architettato tutto nei minimi dettagli. Alla fine delle lezioni, le due amiche tornarono a casa, e durante il pezzo di strada che facevano sempre insieme la mora disse:

-“Ascolta Sana, ho capito che tu non vuoi venire domani…Ma ti assicuro che sarà una serata divertente! Ci saranno anche Terence e Alyssa, Margareth con George…”-

-“…Funny…lui non ci sarà, vero?”- chiese Sana esitante. Funny dentro di sé esultava come una matta, perché l’amica le aveva chiesto proprio quello che voleva sentirsi chiedere.

-“No, mi ha detto Terence che ha gli allenamenti di karate.”- mentì, seguendo il piano che aveva architettato. Anche Terence quando Heric gli chiese se Sana fosse andata alla festa aveva detto che lei non ci sarebbe stata, così l’amico avrebbe accettato più facilmente. I due, infatti, non si dovevano incontrare fino a quando non sarebbero stati tutti alla festa.

-“E va bene… Ci vengo anche io. Per che ora devo prepararmi?”- sospirò Sana.

-“Alle otto in punto passiamo a prenderti…Mi raccomando, sii puntuale!”- rispose Funny, contentissima.

Giunte alla strada che le separava si salutarono, e ognuna si avviò verso casa propria. Sana non fece altro che pensare al giorno dopo. Alla fine aveva accettato di andare a quella festa, ma il pensiero di stare lì a reggere il lume a tutti i sui amici la metteva leggermente a disagio. Come aveva detto Funny sarebbe stata una serata divertente, ma lei aveva già previsto di stare seduta su una sedia per tutto il tempo, fino a quando non sarebbe tornata a casa. Inconsapevolmente, anche Heric stava pensando quelle stesse cose, mentre varcava la soglia di casa, per poi richiudersi la porta alle spalle.

Il tanto atteso giorno della festa degli innamorati arrivò, e quella mattina Sana si svegliò, stranamente, di buon ora. Fece una bella doccia calda e dopo aver fatto colazione andò in camera, spalancò le ante dell’armadio e si mise a sedere sul letto davanti al mobile aperto.

-“Allora…vediamo un po’ cosa mi posso mettere…”- iniziò così a tirare fuori tutti i vestiti possibili che una ragazza quindicenne, molto carina e per di più famosa potesse avere.

-“Questo non mi piace…questo è troppo colorato…questo ha troppo scollo…Uffa ma perché non riesco a trovare niente che vada bene!!”- Ad un certo punto i suoi occhi ricaddero su una bianca, molto elegante ma non troppo vistosa. Gliela aveva regalata sua madre prima che partisse per New York, e subito pensò che sarebbe stata l’ideale da indossare, magari con una gonna di jeans da mettere sotto.

-“Si, questi sono perfetti! Però sotto la maglia bianca potrei mettere…accidenti dove l’ho messa? Ah, eccola!”- disse contenta lei, prendendo una maglietta a maniche lunghe nera, attillata, con una corona ricoperta di brillantini decorata sopra. Soddisfatta della sua scelta, prese gli abiti e li appoggiò su una sedia, vicino ad un paio di scarpe nere con un piccolo tacco. Si stava per ributtare sul letto quando il telefono squillò.

-“Pronto?”- disse Sana alzando la cornetta.

-“Sana? Ciao, sono Funny! Allora, ti stai preparando per stasera?” 

-“Buon giorno, Funny. Sì, finalmente sono riuscita a trovare cosa mettere…Adesso devo andare agli studi con Robby a sistemare alcune cose con il regista dello spot della crema per il viso e poi finalmente avrò il pomeriggio libero…”-

-“Meno male! Ricordati che alle otto in punto io e Jeremy passeremo a prenderti per andare alla festa. Non fare tardi, mi raccomando…”- le disse Funny seria.

-“Tranquilla…ci sarò!”- rispose Sana allegra. Appena riabbassò la cornetta, la voce di Robby la raggiunse. La ragazza allora si precipitò giù per le scale, dirigendosi con il suo manager verso gli studi televisivi.

***

Intanto, visto che si era fatta l’ora di pranzo, a casa Hayama Nelly si stava cimentando a preparare gli spaghetti di soia come piacevano al padre. Heric, seduto sul divano da circa un’ora, scorreva annoiato i canali della televisione, fino a quando il suo pollice non si bloccò. Stavano trasmettendo uno spot in cui Sana, su una spiaggia al tramonto, pubblicizzava un bellissimo abito da sera di un noto stilista italiano. Le stava d’incanto addosso, ed Heric in quel momento non poté fare a meno che rimanere imbambolato a fissare lo schermo.

-“Heric, è pronto…Hey, si può sapere cosa stai guardando con quella faccia?”- chiese Nelly notando l’espressione del fratello dalla porta della cucina.

-“Niente, niente…”- disse lui cambiando velocemente canale, sintonizzandosi su una rete sportiva – “Sbrighiamoci a mangiare, prima di andare via stasera voglio fare un po’ di allenamento...”- continuò esauriente.

***

Finalmente, dopo più di tre ore trascorse a parlare con il regista dello spot che Sana doveva girare, lei e Robby tornarono a casa. Si erano già fatte quasi le quattro del pomeriggio, e la giovane attrice non aveva ancora iniziato a prepararsi. Decise di prendersela comoda, tanto quattro ore sarebbero state più che sufficienti per fare tutto quello che aveva programmato. Però, appena arrivò in camera sua, si lasciò cadere pesantemente sul letto, addormentandosi.

 

Heric stava correndo da quasi due ore ormai, fino a quando, sfinito, si ritrovò nei pressi del gazebo del parco. Si sedette sulla panchina, e come una tempesta improvvisa i ricordi iniziarono ad affollargli la mente, soffermandosi a quella volta in cui Sana, proprio su quella panchina, aveva finto di essere sua madre. Subito un brivido gli attraversò la schiena, seguito subito da un profondo calore che si stava accendendo nel suo cuore. Terence aveva ragione: lui era ancora innamorato di Rossana Smith. Rialzandosi a fatica riprese a correre verso casa, ormai mancava poco all’inizio della festa, e lui si doveva ancora preparare. Appena arrivò a casa si chiuse nel bagno, abbandonandosi al piacere dell’acqua calda che gli bagnava il corpo. La sua mente, che da quando aveva lasciato il parco si era svuotata di nuovo, adesso tornò un’altra volta a riempirsi di pensieri, tutti ancora rivolti a quella ragazza che era riuscita a cambiargli la vita soltanto con la sua presenza.

***

In casa Smith c’era una gran confusione: la madre di Sana, inseguita dal malcapitato Oliver, stava scorrazzando per tutta la villa a bordo della sua inseparabile macchinina rossa, cercando di scappare dal suo disperato editore. Notò che il grande orologio a pendolo del salotto segnava già le 19:10, quando all’improvviso, non vedendo Sana correre a destra e a sinistra per la casa come faceva sempre quando aveva un appuntamento con qualcuno, un terribile dubbio le attraversò la mente. Così si diresse al piano di sopra, trasformando le scale in uno scivolo, e quando spalancò la porta della camera della figlia scosse la testa, rassegnata.

-“Sana? Sana, svegliati…fra poco passerà Funny a prenderti e tu devi ancora vestirti…”- le sussurrò piano la Signora Smith. Vedendo che la ragazza non accennava a svegliarsi, ricorse alle maniere forti.

-“SANA!! TI HO DETTO DI SVEGLIARTI PERCHÉ SONO GIÀ LE 19:30!!”- urlò con un megafono la Signora Smith. Come previsto, Sana sobbalzò, svegliandosi.

-“Mamma…perché mi hai svegliato? Stavo facendo un sogno così bello…”- disse lei assonnata.

-“Ti conviene guardare l’orologio, figlia pelandrona…”- e così dicendo, la Signora Smith ripartì con la sua macchinina. Sana, volgendo lo sguardo alla sua sveglia, non si accorse di niente. Poi lentamente la vista stava riacquistando fuoco, e la giovane attrice sembrò pietrificarsi: finalmente si rese conto che erano già le 19:35, e che nemmeno venti minuti dopo la sua amica sarebbe passata a chiamarla:

-“Oh mio dio…È tardissimo! Funny mi ucciderà…”- disse saltando giù dal letto e fiondandosi in bagno per fare una doccia veloce. Quando uscì si vestì in tutta fretta, stando bene attenta a mettersi i vestiti nel verso giusto, poi si truccò leggermente, si sistemò i lunghi capelli sciolti sulle spalle con dei fermagli ai lati ed infine si mise le scarpe. Alla fine, guardò timorosa la sveglia…erano le 19:57. Ce l’aveva fatta, si era lavata, vestita e sistemata in poco più di venti minuti. Dopo pochissimo tempo, il campanello suonò; la Signora Patricia andò ad aprire e, come Sana aveva pensato, Funny si presentò insieme al suo ragazzo davanti alla porta. L’attrice allora prese la borsa, si mise un giubbotto nero di jeans e scese giù, salutando l’amica:

-“Ciao Funny! Jeremy...”-

-“Ciao Sana...Cosa ti è successo? Sei puntuale ma soprattutto…sei uno schianto!”- disse Funny allegra.

-“Anche tu non sei male stasera…Credo che Jeremy lo possa confermare!”- ribatté Sana. Jeremy, dopo un attimo di imbarazzo, propose di avviarsi verso la palestra scuola, dove si sarebbe svolta la festa. Intanto, quasi la stessa identica scena si stava ripetendo davanti a casa Hayama, dove Terence e Alyssa stavano aspettando che Heric uscisse.

-“Ciao Heric, finalmente ce l’hai fatta ad uscire!”- gli disse Terence

-“Sì, scusate il ritardo. Stavo guardando la televisione, c’era un incontro di karate in diretta.”- mentì il biondino, con fare annoiato. In realtà si era imbambolato a vedere di nuovo lo spot Sana in televisione.

-“Ok, l’importante è che adesso ci siamo tutti! Che ne dite, andiamo?”

Terence, attenendosi al piano di Funny, propose di passare per la strada più lunga, quella che attraversava il parco, mentre lei, Jeremy e Sana sarebbero passati dalle vie del centro. Una decina di minuti dopo i tre ragazzi si ritrovarono davanti alla palestra della scuola; presero il biglietto d’ingresso ed entrarono. Funny corse subito dal DJ, sussurrandogli qualcosa all’orecchio. Sana e Jeremy la guardarono incuriositi, ma lei li rassicurò che non c’era niente di cui preoccuparsi. In pista c’erano già molti ragazzi che ballavano, altri stuzzicavano qualcosa da mangiare e altri ancora stavano semplicemente parlando. Ovviamente, la maggior parte di loro era accompagnato da qualcuno e Sana, sentendosi sola, si sedette su una poltroncina vicino ad un tavolino. Funny intanto si stava guardando intorno, cercando di vedere se Terence e gli altri erano arrivati. Quando intravide gli scompigliati capelli biondi di Heric tra la folla, la ragazza corse verso di loro:

-“Terence…Alyssa…Heric...Finalmente siete arrivati!”- disse allegra; notando che nel frattempo erano arrivati anche George e Margareth. Lanciando uno sguardo d’intesa al ragazzo con gli occhiali aggiunse:

-“Che ne dite di andarci a sedere? O preferite lanciarvi subito in pista?”-

-“Io non ho voglia di ballare.”- disse scontroso Heric, trovandosi a disagio in mezzo a tutte quelle coppiette.

-“Andiamo, Heric, non iniziare a fare l’asociale…”- disse Terence, beccandosi una di quelle occhiate omicide che solo l’amico riusciva a lanciare. Funny, notando la tensione che si stava creando, decise di intervenire:

-“Ok, ok…decido io. Andiamo tutti a sederci!”- e così dicendo prese Alyssa e Margareth per un braccio e si avviò verso il tavolino dove era seduta anche Sana. I ragazzi le seguivano a ruota, facendosi strada tra la folla. Heric notò che più si avvicinavano al tavolo, più l’aria sapeva di vaniglia. “Forse sono tutti questi stand che offrono il gelato…” pensò, tenendo lo sguardo fisso a terra. Quando Funny e le altre raggiunsero il tavolino, Sana salutò calorosamente le sue amiche.

-“Ciao ragazze! Che bello, ci siete anche voi…Pensavo di dover stare a reggere la candela a Funny e a Jeremy per tutto il tempo! Ma i ragazzi dove sono?”- chiese, non vedendo i suoi amici.

-“Mah, saranno rimasti indietro, come al solito…”- disse Margareth. Ad un certo punto, Terence sbucò da dietro un gruppo di ragazzi, seguito da George, mentre Sana sentiva che il cuore si stava fermando.

-“Ciao Sana!”- dissero i due in coro. Ma Sana non li stava ascoltando. Davanti a sé c’era Heric. Un Heric che sembrava sorpreso quanto lei nel vederla lì, un Heric che anche se indossava un semplice paio di jeans con una camicia bianca tenuta fuori dai pantaloni era di una bellezza unica. Senza riuscire a dire una parola, la ragazza si voltò verso il resto dei suoi amici, scorgendo un sorrisetto soddisfatto sulle labbra di Funny. Allo stesso modo, Heric era rimasto paralizzato dalla vista di Sana: le gambe snelle lasciate scoperte dalla gonna che le arrivava sopra il ginocchio, quella maglietta nera così attillata che faceva intravedere le sue forme…Era semplicemente bellissima. Anche lui rivolse lo sguardo verso Terence, capendo che lui e Funny si erano messi d’accordo. Sempre con lo sguardo fisso sul ragazzo, Sana si alzò e gli si avvicinò, esitante. Poi con voce emozionata disse:

-“Ciao, Heric…”- La ragazza si accorse che le stavano tremando le gambe.

-“…Ciao Sana.”- rispose lui, altrettanto nervoso. Sana poi si ricordò del sorrisetto di Funny, così, scusandosi con tutti, la prese per un braccio e la trascinò nel bagno delle ragazze.

-“Funny, cos’è questa storia? Che ci fa lui qui? Non doveva essere agli allenamenti di karate?”- disse Sana agitata. Funny cercò di calmarla:

-“E dai Sana, calmati…Non è poi la fine del mondo se c’è anche lui, no?”-

-“No? Dici di no? Si può sapere cosa ti è saltato in testa? Adesso come devo comportarmi con lui?”-

-“Ascoltami Sana, parliamo seriamente adesso. Non puoi scappare per sempre di fronte ai tuoi sentimenti.       Fai un esame di coscienza: Heric ti piace o no?”-

-“…Funny, io…”-

-“Allora? Mi rispondi?”-

-“Ecco, vedi…come dire, io… Sì Funny. Io sono innamorata di lui.”- disse Sana sospirando, distogliendo lo sguardo da quello della sua migliore amica.

-“Finalmente! Non sai da quanto tempo speravo di sentirtelo dire…”- disse Funny, allentando la tensione. Sana però la guardava con aria interrogativa:

-“In che senso, scusa?”- l’attrice non riusciva a capire le parole dell’amica.

-“Nel senso che io me ne ero già accorta da un bel po’, cara la mia Rossana…e non sono neanche l’unica.”-

Sana sbiancò. Pensava che Funny stesse alludendo ad Heric. Poi la ragazza le rassicurò che si trattava di Terence, così Sana si sentì meno nervosa.

***

Mentre Funny e Sana stavano parlando chiuse in bagno da ormai un quarto d’ora, Heric stava fermo in piedi davanti a Terence, tenendo le braccia incrociate e rivolgendogli sguardi assassini.

-“Cos’è questa storia, Sasaki? Mi hai preso per un idiota?”-

-“Heric, non te la prendere con me…È stata un’idea di Funny, io ho solo fatto quello che mi aveva detto!”-

-“Mai una volta che quella ragazza si fa gli affari propri.”- Heric era a dir poco furibondo. Anche se aver visto Sana altrettanto sorpresa di vederlo lì, ma soprattutto solo per averla vista, lo tirava un po’ su di morale, in quel momento avrebbe voluto uccidere chiunque gli capitasse a tiro.

-“Vado a prendere una boccata d’aria.”- disse, così prese e uscì dalla palestra.

 

Proprio mentre Heric stava uscendo, Funny e Sana tornarono dai loro amici.

-“Scusateci, ragazzi, ma dovevamo chiarire delle cose…”- disse Sana imbarazzata.

-“Ok, finalmente abbiamo risolto…Hey, ma dov’è Heric?”- chiese Funny.

-“Ha detto che andava a prendere una boccata d’aria.”- rispose Terence.

-“Accidenti, ma è possibile avere a che fare con due bambini capricciosi? Aspettatemi al tavolo. Vado, gli faccio una bella ramanzina e poi torno e lo porto qui.”- Funny si stava veramente irritando.

-“Bene…suggerisco di andare al tavolino e ordinare qualcosa da bere. Che ne dite?”- disse Alyssa, cercando di rompere il silenzio che era calato nel gruppo.

***

-“Accidenti…accidenti a me…perché sono venuto a questa stupidissima festa?”-

-“La vuoi finire di tirare calci a quella lattina?”-

-“Cosa vuoi, Matsui? Vuoi propormi qualche altra idea per rovinarmi ancora di più la serata?”-

-“Smettila di fare il bambino, Heric. Penso che tu ti sia reso conto del motivo per cui vi ho fatti venire qui tutti e due. Dovete smetterla di rincorrervi.”-

-“E come posso fare secondo te? Dovrei andare da lei e dirle che non faccio altro che pensarla dalla mattina alla sera? O dovrei dirle che la amo e che se continuo così esplodo? Dimmelo tu cosa devo fare!”- Heric, senza che Funny gli avesse chiesto niente, aveva esternato i sentimenti che provava per Sana, sentimenti che aveva difficilmente ammesso a sé stesso. Funny aspettò che l’amico si calmasse, poi gli disse:

-“Esatto, Heric. Devi fare proprio quello che hai appena detto. Và là dentro e dille tutto quello che hai detto adesso a me. Tra poco ti si presenterà un’occasione impedibile: ho chiesto al DJ di mettere una canzone lenta per rendere meglio il tema della serata…Sfrutta questa opportunità, mi raccomando. ”- Heric teneva lo sguardo fisso in terra, incapace di sostenere quello determinato della ragazza. Poi, sospirando, annuì silenziosamente e si avviò verso l’ingresso della struttura. Funny lo seguì, con una forte emozione nel cuore. Se anche l’ultima parte del piano fosse andata come aveva previsto, Sana ed Heric finalmente si sarebbero messi insieme.

***

 -“E allora forza ragazzi! Scatenatevi con questa hit fresca di produzione!”- Non c’era che dire. Il DJ stava veramente gestendo bene la serata. Tantissime coppie si stavano divertendo come pazzi, grazie alle note energiche proposte dalla musica che rimbombava in tutta la palestra. Ad un tavolino però, tra due ragazzi regnava il silenzio più assoluto, mentre gli altri amici erano in pista a ballare. Ad un certo punto, una ragazza mora si avvicinò al tavolino:

-“Hey, voi due, non venite a scatenarvi insieme a noi?”-

-“No, grazie Funny, per adesso non ho voglia di ballare…magari dopo vengo, che ne dici?”- disse Sana all’amica. La mora rivolse la stessa domanda al biondino seduto ad una sedia di distanza dall’attrice.

-“Idem.”- fu la risposta secca di Heric. Ad un certo punto, la voce del DJ risuonò ancora una volta nella palestra, questa volta annunciando l’inizio di un’altra canzone:

-“E adesso, cari i miei fidanzatini, lasciatevi coccolare da questa dolcissima canzone di Laura Pausini…Incancellabile! Ma attenti: tutti quelli che non ballano dovranno pagare da bere a tutti gli invitati presenti a questa meravigliosa festa!”- e dopo pochi secondi la musica prese il posto delle parole del DJ. Heric e Sana, sentendo quello che aveva detto il ragazzo, si guardarono negli occhi, arrossendo leggermente lui, diventando bordeaux lei. Poi, il biondino si alzò, prese il portafogli dalla tasca di dietro dei pantaloni e poi disse, cercando di farsi sentire anche da Rossana:

-“Porca miseria, non ho abbastanza soldi…Mi sa proprio che dovrò ballare anche io…”- così rimise il portafogli al suo posto, si girò e porse la sua mano alla giovane attrice, dicendole:

-“Sana…Ti andrebbe di ballare con me?”-

-“Come potrei rifiutare?”- disse lei, allungando la mano e stringendola a quella di Heric. Un improvviso calore invase i due ragazzi, facendosi ancora più vivo quando i loro corpi si avvicinarono per seguire le lente note della canzone. Entrambi erano imbarazzatissimi, ma si lasciarono andare a quel ballo così dolce che avrebbero voluto non finisse mai. Heric allora capì che quella era l’occasione che non si doveva lasciar sfuggire a cui Funny aveva accennato prima. Raccolse tutto il suo coraggio e iniziò a parlare:

-“Sana? La conosci questa canzone?”

-“Si, l’ho già sentita alla radio…”-

-“Le conosci le parole? ”-

-“Sì, abbastanza…Perché?”-

-“Per favore, ascoltale attentamente, così capirai quello che non sono mai riuscito a dirti in tutto questo tempo.”-

-“Va bene, farò come dici.”- disse Sana, con il cuore che stava accelerando i battiti sempre di più.

 

A volte mi domando se vivrei lo stesso senza te,

Se ti saprei dimenticare.

Ma passa un attimo e tu sei, sei tutto quello che vorrei,

Incancellabile oramai…

 

A Sana sembrò che il cuore avesse mancato un battito. Sentire quelle parole le fece tornare in mente tanti ricordi, che sembravano essere ormai parte del suo passato più lontano.

 

Sembrava un’altra storia che, il tempo porta via con sé,

Tu non lasciarmi mai…tu non lasciarmi,

E più mi manchi più tu stai, al centro dei pensieri miei,       

Tu non lasciarmi mai…perché oramai sarai

Incancellabile.

 

Heric strinse a sé la ragazza dolcemente, come per farle capire che quelle erano le parole che avrebbe voluto urlare al mondo intero, sempre seguendo il lento ritmo della canzone.

-“Non so perché, ma ogni volta che sento questa canzone mi vieni in mente tu, Sana…”-

La ragazza non disse una parola, troppo emozionata anche per respirare.

 

Con la tua voce, l’allegria,

Che dentro me non và più via,

Come un tatuaggio sulla pelle.

Ti vedo dentro gli occhi suoi, ti cerco quando non ci sei,

Sulle mie labbra sento la voglia che ho di te.

 

 -“Sana, vedi…quando tu eri lontana a girare film, e per di più con quel damerino di Lones…Io mi sentivo vuoto. Poi tutti quei giornali che parlavano di voi mi facevano impazzire.”-

 -“Heric…io non so cosa dire…Non credevo che anche tu stessi così male…”- disse Sana in un sussurro, portando le braccia, prima appoggiate sui fianchi del ragazzo al suo collo, cingendolo in un dolce abbraccio. Lui di rimando poggiò la testa sulla spalla della ragazza, sussurrandole di continuare ad ascoltare le parole della canzone, non notando quel piccolo *anche* pronunciato dalla ragazza.

 

Così profondamente mio, non ho mai avuto niente io,

Tu non lasciarmi mai…tu non lasciarmi,

E più ti guardo e più lo sai, di te io mi innamorerei,

Tu non lasciarmi mai, tu non lasciarmi,

Non farlo mai perché

Se guardo il cielo, io sento che sarai,

Incancellabile oramai…[…]

 

-“Sana…ecco vedi, io…questa canzone ha quasi espresso tutto quello che avrei dovuto dirti a parole…Ti chiedo scusa per non esserci riuscito in tutto questo tempo…”-

-“Heric, non devi scusarti…in fondo anch’io non sono mai riuscita a dirti cosa provo per te…Ma aspetta un attimo. Perché hai detto *quasi*?”- domandò Sana, conoscendo già la risposta.

-“Perché la canzone non ha mai detto…che…ecco…Io ti amo, Rossana Smith.”-

Ce l’aveva fatta. Finalmente si era dichiarato a colei che fin dai tempi delle elementari aveva insistentemente occupato il suo cuore. Ad un tratto Heric si ritrasse dal corpo di Sana, rimanendo però sempre abbracciato a lei, in modo da poterla guardare negli occhi, aspettando la sua reazione.

-“…Ricordami di ringraziare Funny…”-

-“Perché?”- domandò Heric.

-“Perché mi ha dato la conferma di una cosa.”-

-“Che cosa? Ti prego, non mi far venire l’ansia…”- Heric si stava davvero agitando.

-“…Di questo.”- Tutta la sua preoccupazione svanì all’improvviso, quando sentì le calde e morbide labbra di Sana posarsi sulle sue. Heric rimase stupito dal gesto della ragazza, ma poi iniziò a rispondere a quel bacio che conteneva tutto l’amore che provava per la giovane attrice. Si baciarono intensamente, per momenti che sembravano lunghi secoli, senza staccarsi un secondo. Quando finalmente Sana levò le sue labbra da quelle del ragazzo, sussurrò felice:

-“Anche io ti amo, Heric Hayama…”- ed Heric si lasciò andare ad un bellissimo sorriso, di quelli che d’ora in poi avrebbe rivolto solo a lei, prima di ricatturare le sue labbra.

Qualche metro più in là anche altre tre coppie si stavano coccolando.

-“Ce l’hai fatta tesoro…A volte mi domando da dove ti vengono queste idee fantastiche!”-

-“Dai, Jeremy…lo sai che ho fatto solo quello che era giusto per loro…”-

-“Sei davvero un fenomeno…”- disse il ragazzo, e così anche Funny e Jeremy si scambiarono un tenero bacio. Non appena la canzone finì, una marea di applausi si levò dall’intera palestra. Molti dei ragazzi adesso si erano allontanati dalle loro partner per andare a prendere da bere, ma Terence scorse un ragazzo alto e biondo che si tirava dietro fuori dal portone d’ingresso una ragazza con dei lunghi capelli rossicci…Con gli occhi che gli brillavano per la felicità si diresse verso Funny e le disse:

-“Complimenti amica mia…tutto è andato per il verso giusto! Ma come hai fatto a convincerli tutti e due di parlarsi?”-

-“Eh, mio caro Terence…a volte basta cogliere le persone sul vivo, per farle cambiare idea sui propri sentimenti! Io ho semplicemente rivangato in tutti e due cosa provavano l’uno per l’altra e così sono riuscita a convincerli!”- rispose Funny trionfante. Finalmente ce l’avevano fatta. Finalmente i due eterni innamorati si erano messi insieme, e mai nessuno sarebbe stato capace di dividerli.

 

 

 

 

Allora? Che ve ne pare? Se avete letto fin qui vuol dire che tanto male non è!! Fatemi sapere...

La canzone citata nella fanfic è "Incancellabile" di Laura Pausini,  come  avevo accennato più su... ^___^

GRAZIE PER AVER LETTO VVUKDB!!!

 

 

   
 
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