Eccomi
di nuovo qua! dopo una lunga assenza causata da scuola, lavoro e quant'altro
sono riuscita a finire questa FF! Prima di tutto devo ringraziare chi ha letto e
recensito l'altra mia fanfic...Spero che anche questa sia di vostro gradimento!!
E' una one-shot, un po' lunghetta ma non abbastanza lunga da dividerla in
capitoli...Fatemi sapere cosa ne pensate!
Un
baci8...
Lady Anderson
La festa degli innamorati
Mancava solo un giorno alla festa degli innamorati organizzata da una famosa rivista per ragazzi, e Funny era al settimo cielo…Finalmente aveva chiarito i suoi malintesi con Jeremy, e lui le aveva chiesto se voleva essere la sua ragazza. Lei ovviamente aveva accettato senza pensarci due volte, e da quando l’aveva invitata ad andare a quella festa non aveva fatto altro che parlare di cosa si doveva mettere, cosa avrebbe potuto dire al suo ragazzo, se e come lui sarebbe passato a prenderla…Rossana non ce la faceva più. Anche adesso, in quei dieci minuti di ricreazione concessi tra la 3° e la 4° ora di lezione, Funny la stava tempestando di discorsi ai quali lei, con la testa sostenuta dal braccio tenuto dritto sul banco, annuiva distrattamente.
-“Devo
mettermi la gonna con i tacchi oppure i pantaloni con gli stivali? Ho già
trovato che maglia indossare, ma non so proprio cosa abbinarci…Sana? Mi stai
ascoltando?”- chiese Funny notando l’espressione assente della sua migliore
amica.
-“Eh?
Cosa? Ah, sì, devo dire che il film di ieri sera mi è piaciuto davvero
molto…”- rispose lei, sempre guardando fuori dalla finestra.
-“Ecco,
lo sapevo. Ma si può sapere cosa devo fare per farmi considerare almeno per
cinque minuti?”- ribatté Funny, con un tono alquanto contrariato.
-“Funny,
per favore, lo sai che tutti questi discorsi su questa cavolo di festa mi
annoiano…Non fai altro che parlarmi di te, di Jeremy e di come ti vestirai
domani sera…E poi, ci sarà una marea di coppiette felici da tutte le parti,
mi spieghi che c’entro io? A me non interessa andarci. È solo un’inutile
perdita di tempo.”-
-“SANA!!!
Tu parli così perché non ti ha invitata nessuno, vero? O forse è meglio che
dica…che lui non ti ha invitata?”-
Colpita
e affondata. Possibile che Funny riuscisse a capire sempre tutto quello che le
passava per la testa?
-“Ma
che stai dicendo? Mi hanno invitata in molti, lo sai che ho tantissimi fan! E
poi io non sto affatto…pensando a…lui.”- rispose lei avvampando
all’istante rivolgendo lo sguardo alla ragazza, negando con decisione le sue
parole.
-“Si,
certo…”- disse Funny sarcastica.
Lei
sapeva che Sana non aveva smesso di provare dei profondi sentimenti nei
confronti di un certo ragazzo, nonché il suo migliore amico, nonché Heric
Hayama.
La
giovane attrice non faceva altro che negare quando lei le rivolgeva sempre
quella domanda, “Ma tu sei ancora innamorata di lui?”, cercando di
stuzzicare l’amica in modo da farla parlare, ovviamente senza riuscire a
cavarle niente di bocca che non fosse un seccato “Quante volte te lo devo dire
che non provo niente per lui?”. In cuor suo, sperava che un giorno o l’altro
Sana ed Heric si mettessero insieme, però sembrava che quel giorno non
arrivasse mai. Improvvisamente, un lampo di genio le attraversò la mente:
-“Sana,
visto che tu non mi ascolti andrò a chiedere consiglio a qualcun altro…”-
disse Funny, con gli occhi che brillavano di una luce strana.
La
ragazza iniziò a correre per la scuola, fino a che non trovò chi stava
cercando:
-“Ehi…TERENCE!!
Aspettami!!”- urlò, attirando l’attenzione di una decina di studenti.
-“Ciao,
Funny. Come va? Hai bisogno di…”-
-“Non
ho tempo per le chiacchiere, vieni con me!”- disse lei, e prendendolo per un
braccio lo portò nel bagno delle ragazze. Terence era abbastanza imbarazzato e
stupito, ma aspettava comunque che la sua amica gli spiegasse il motivo di
quella sua fretta di volergli parlare. Quando finalmente in bagno non c’era più
nessuno, Funny parlò, con ancora quella strana luce nello sguardo:
-“Gioisci,
amico mio…”-
-“…Cosa?
Ti… potresti spiegare?”
-“Gioisci
perché mi è appena venuta in mente un’idea fenomenale…”-
-“Perdonami
Funny, ma continuo a non capire…”- disse lui timoroso. Quando Funny si
arrabbiava diventava davvero paurosa!
-“Intendo
dire… che ho trovato il modo per far mettere insieme Sana ed Heric…”-
disse lei al ragazzo, il cui sguardo, sentendo quelle parole, si illuminò della
stessa strana luce di quello di Funny. Così, lei gli spiegò il suo piano,
improvvisato ma estremamente preciso, indicando a Terence tutto quello che
doveva fare per il giorno seguente.
-“…E
se proprio vedi che lui non cede, sai bene come ricattarlo!”- concluse Funny,
avviandosi verso la sua classe.
Non
appena la ragazza tornò in classe, Rossana notò che ancora quella strana luce
presente negli occhi dell’amica non se ne era andata, così le domandò:
-“Funny,
mi spieghi che cos’hai?”-
-“Oh,
niente…ho finalmente deciso cosa mi devo mettere domani sera…”- mentì,
ancora non era arrivato il momento di dirle che anche lei sarebbe andata a
quella festa, e per di più che ci sarebbe andata con Heric.
Nello
stesso momento, a qualche classe di distanza…
-“Che
cosa dovrei fare domani sera?”- sbottò Heric contro il povero Terence.
-“Dai,
Heric, non fare lo snob…è solo una semplice festa, ti divertirai!”- ribatté
il ragazzo con gli occhiali.
-“Ti
ho detto che non ci vengo. Cosa ci faccio io ad una festa per fidanzatini quando
non…”- Heric si maledì mentalmente per aver parlato troppo. Terence, come
previsto, continuò la frase al suo posto:
-“…Quando
non hai nessuno con cui andarci? Volevi dire questo, vero Heric?”- disse
malizioso.
-“Aah,
piantala adesso! Non è perché non ho nessuno, anzi…Tutte le ragazze della
scuola pagherebbero oro per uscire con me. Non ci voglio venire perché…”-
si maledisse un’altra volta. Quel giorno era davvero troppo distratto…
-“Tu
non ci vuoi venire perché…lei… non ti ha chiesto di accompagnarla…o mi
sbaglio?”- gli chiese Terence.
Capendo
a chi stava alludendo l’amico, Heric si voltò di scatto verso la finestra, in
modo da non far vedere che era diventato rosso in faccia…Era stupito di come
Terence riusciva a captare sempre i suoi pensieri più nascosti, soprattutto
quelli riguardanti la ragazza dai lunghi capelli rossicci. Lui era stato il
primo ad accorgersi che per il biondino Sana era molto più di un’amica…
-“Basta,
Sasaki, mi hai stancato con i tuoi discorsi.”-
Terence,
che intanto si stava divertendo da morire a vedere Heric in imbarazzo, decise di
ricorrere al ricatto, ultimo mezzo, seppur scorretto, che gli era rimasto per
convincere il suo amico ad andare a quella festa:
-“Ok,
ho capito. Ma…se ti dicessi che c’è uno stand che prepara il sushi in tutte
i modi possibili ed immaginabili cosa fai?”-
Come
previsto, appena Heric sentì nominare il suo piatto preferito si voltò verso
Terence con lo sguardo sognante, e con fare gentile ma determinato gli chiese:
-“A
che ora devo presentarmi?”-
Bingo.
La prima parte del piano era stata completata: Heric aveva finalmente accettato.
Adesso toccava a Funny, il cui compito era convincere Sana. Un’impresa ardua,
sebbene la ragazza avesse architettato tutto nei minimi dettagli. Alla fine
delle lezioni, le due amiche tornarono a casa, e durante il pezzo di strada che
facevano sempre insieme la mora disse:
-“Ascolta
Sana, ho capito che tu non vuoi venire domani…Ma ti assicuro che sarà una
serata divertente! Ci saranno anche Terence e Alyssa, Margareth con
George…”-
-“…Funny…lui
non ci sarà, vero?”- chiese Sana esitante. Funny dentro di sé esultava come
una matta, perché l’amica le aveva chiesto proprio quello che voleva sentirsi
chiedere.
-“No,
mi ha detto Terence che ha gli allenamenti di karate.”- mentì, seguendo il
piano che aveva architettato. Anche Terence quando Heric gli chiese se Sana
fosse andata alla festa aveva detto che lei non ci sarebbe stata, così
l’amico avrebbe accettato più facilmente. I due, infatti, non si dovevano
incontrare fino a quando non sarebbero stati tutti alla festa.
-“E
va bene… Ci vengo anche io. Per che ora devo prepararmi?”- sospirò Sana.
-“Alle
otto in punto passiamo a prenderti…Mi raccomando, sii puntuale!”- rispose
Funny, contentissima.
Giunte
alla strada che le separava si salutarono, e ognuna si avviò verso casa
propria. Sana non fece altro che pensare al giorno dopo. Alla fine aveva
accettato di andare a quella festa, ma il pensiero di stare lì a reggere il
lume a tutti i sui amici la metteva leggermente a disagio. Come aveva detto
Funny sarebbe stata una serata divertente, ma lei aveva già previsto di stare
seduta su una sedia per tutto il tempo, fino a quando non sarebbe tornata a
casa. Inconsapevolmente, anche Heric stava pensando quelle stesse cose, mentre
varcava la soglia di casa, per poi richiudersi la porta alle spalle.
Il
tanto atteso giorno della festa degli innamorati arrivò, e quella mattina Sana
si svegliò, stranamente, di buon ora. Fece una bella doccia calda e dopo aver
fatto colazione andò in camera, spalancò le ante dell’armadio e si mise a
sedere sul letto davanti al mobile aperto.
-“Allora…vediamo
un po’ cosa mi posso mettere…”- iniziò così a tirare fuori tutti i
vestiti possibili che una ragazza quindicenne, molto carina e per di più famosa
potesse avere.
-“Questo
non mi piace…questo è troppo colorato…questo ha troppo scollo…Uffa ma
perché non riesco a trovare niente che vada bene!!”- Ad un certo punto i suoi
occhi ricaddero su una bianca, molto elegante ma non troppo vistosa. Gliela
aveva regalata sua madre prima che partisse per New York, e subito pensò che
sarebbe stata l’ideale da indossare, magari con una gonna di jeans da mettere
sotto.
-“Si,
questi sono perfetti! Però sotto la maglia bianca potrei mettere…accidenti
dove l’ho messa? Ah, eccola!”- disse contenta lei, prendendo una maglietta a
maniche lunghe nera, attillata, con una corona ricoperta di brillantini decorata
sopra. Soddisfatta della sua scelta, prese gli abiti e li appoggiò su una
sedia, vicino ad un paio di scarpe nere con un piccolo tacco. Si stava per
ributtare sul letto quando il telefono squillò.
-“Pronto?”-
disse Sana alzando la cornetta.
-“Sana?
Ciao, sono Funny! Allora, ti stai preparando per stasera?”
-“Buon
giorno, Funny. Sì, finalmente sono riuscita a trovare cosa mettere…Adesso
devo andare agli studi con Robby a sistemare alcune cose con il regista dello
spot della crema per il viso e poi finalmente avrò il pomeriggio libero…”-
-“Meno
male! Ricordati che alle otto in punto io e Jeremy passeremo a prenderti per
andare alla festa. Non fare tardi, mi raccomando…”- le disse Funny seria.
-“Tranquilla…ci
sarò!”- rispose Sana allegra. Appena riabbassò la cornetta, la voce di Robby
la raggiunse. La ragazza allora si precipitò giù per le scale, dirigendosi con
il suo manager verso gli studi televisivi.
***
Intanto,
visto che si era fatta l’ora di pranzo, a casa Hayama Nelly si stava
cimentando a preparare gli spaghetti di soia come piacevano al padre. Heric,
seduto sul divano da circa un’ora, scorreva annoiato i canali della
televisione, fino a quando il suo pollice non si bloccò. Stavano trasmettendo
uno spot in cui Sana, su una spiaggia al tramonto, pubblicizzava un bellissimo
abito da sera di un noto stilista italiano. Le stava d’incanto addosso, ed
Heric in quel momento non poté fare a meno che rimanere imbambolato a fissare
lo schermo.
-“Heric,
è pronto…Hey, si può sapere cosa stai guardando con quella faccia?”-
chiese Nelly notando l’espressione del fratello dalla porta della cucina.
-“Niente,
niente…”- disse lui cambiando velocemente canale, sintonizzandosi su una
rete sportiva – “Sbrighiamoci a mangiare, prima di andare via stasera voglio
fare un po’ di allenamento...”- continuò esauriente.
***
Finalmente,
dopo più di tre ore trascorse a parlare con il regista dello spot che Sana
doveva girare, lei e Robby tornarono a casa. Si erano già fatte quasi le
quattro del pomeriggio, e la giovane attrice non aveva ancora iniziato a
prepararsi. Decise di prendersela comoda, tanto quattro ore sarebbero state più
che sufficienti per fare tutto quello che aveva programmato. Però, appena arrivò
in camera sua, si lasciò cadere pesantemente sul letto, addormentandosi.
Heric
stava correndo da quasi due ore ormai, fino a quando, sfinito, si ritrovò nei
pressi del gazebo del parco. Si sedette sulla panchina, e come una tempesta
improvvisa i ricordi iniziarono ad affollargli la mente, soffermandosi a quella
volta in cui Sana, proprio su quella panchina, aveva finto di essere sua madre.
Subito un brivido gli attraversò la schiena, seguito subito da un profondo
calore che si stava accendendo nel suo cuore. Terence aveva ragione: lui era
ancora innamorato di Rossana Smith. Rialzandosi a fatica riprese a correre verso
casa, ormai mancava poco all’inizio della festa, e lui si doveva ancora
preparare. Appena arrivò a casa si chiuse nel bagno, abbandonandosi al piacere
dell’acqua calda che gli bagnava il corpo. La sua mente, che da quando aveva
lasciato il parco si era svuotata di nuovo, adesso tornò un’altra volta a
riempirsi di pensieri, tutti ancora rivolti a quella ragazza che era riuscita a
cambiargli la vita soltanto con la sua presenza.
***
In
casa Smith c’era una gran confusione: la madre di Sana, inseguita dal
malcapitato Oliver, stava scorrazzando per tutta la villa a bordo della sua
inseparabile macchinina rossa, cercando di scappare dal suo disperato editore.
Notò che il grande orologio a pendolo del salotto segnava già le 19:10, quando
all’improvviso, non vedendo Sana correre a destra e a sinistra per la casa
come faceva sempre quando aveva un appuntamento con qualcuno, un terribile
dubbio le attraversò la mente. Così si diresse al piano di sopra, trasformando
le scale in uno scivolo, e quando spalancò la porta della camera della figlia
scosse la testa, rassegnata.
-“Sana?
Sana, svegliati…fra poco passerà Funny a prenderti e tu devi ancora
vestirti…”- le sussurrò piano la Signora Smith. Vedendo che la ragazza non
accennava a svegliarsi, ricorse alle maniere forti.
-“SANA!!
TI HO DETTO DI SVEGLIARTI PERCHÉ SONO GIÀ LE 19:30!!”- urlò con un megafono
la Signora Smith. Come previsto, Sana sobbalzò, svegliandosi.
-“Mamma…perché
mi hai svegliato? Stavo facendo un sogno così bello…”- disse lei assonnata.
-“Ti
conviene guardare l’orologio, figlia pelandrona…”- e così dicendo, la
Signora Smith ripartì con la sua macchinina. Sana, volgendo lo sguardo alla sua
sveglia, non si accorse di niente. Poi lentamente la vista stava riacquistando
fuoco, e la giovane attrice sembrò pietrificarsi: finalmente si rese conto che
erano già le 19:35, e che nemmeno venti minuti dopo la sua amica sarebbe
passata a chiamarla:
-“Oh
mio dio…È tardissimo! Funny mi ucciderà…”- disse saltando giù dal letto
e fiondandosi in bagno per fare una doccia veloce. Quando uscì si vestì in
tutta fretta, stando bene attenta a mettersi i vestiti nel verso giusto, poi si
truccò leggermente, si sistemò i lunghi capelli sciolti sulle spalle con dei
fermagli ai lati ed infine si mise le scarpe. Alla fine, guardò timorosa la
sveglia…erano le 19:57. Ce l’aveva fatta, si era lavata, vestita e sistemata
in poco più di venti minuti. Dopo pochissimo tempo, il campanello suonò; la
Signora Patricia andò ad aprire e, come Sana aveva pensato, Funny si presentò
insieme al suo ragazzo davanti alla porta. L’attrice allora prese la borsa, si
mise un giubbotto nero di jeans e scese giù, salutando l’amica:
-“Ciao
Funny! Jeremy...”-
-“Ciao
Sana...Cosa ti è successo? Sei puntuale ma soprattutto…sei uno schianto!”-
disse Funny allegra.
-“Anche
tu non sei male stasera…Credo che Jeremy lo possa confermare!”- ribatté
Sana. Jeremy, dopo un attimo di imbarazzo, propose di avviarsi verso la palestra
scuola, dove si sarebbe svolta la festa. Intanto, quasi la stessa identica scena
si stava ripetendo davanti a casa Hayama, dove Terence e Alyssa stavano
aspettando che Heric uscisse.
-“Ciao
Heric, finalmente ce l’hai fatta ad uscire!”- gli disse Terence
-“Sì,
scusate il ritardo. Stavo guardando la televisione, c’era un incontro di
karate in diretta.”- mentì il biondino, con fare annoiato. In realtà si era
imbambolato a vedere di nuovo lo spot Sana in televisione.
-“Ok,
l’importante è che adesso ci siamo tutti! Che ne dite, andiamo?”
Terence,
attenendosi al piano di Funny, propose di passare per la strada più lunga,
quella che attraversava il parco, mentre lei, Jeremy e Sana sarebbero passati
dalle vie del centro. Una decina di minuti dopo i tre ragazzi si ritrovarono
davanti alla palestra della scuola; presero il biglietto d’ingresso ed
entrarono. Funny corse subito dal DJ, sussurrandogli qualcosa all’orecchio.
Sana e Jeremy la guardarono incuriositi, ma lei li rassicurò che non c’era
niente di cui preoccuparsi. In pista c’erano già molti ragazzi che ballavano,
altri stuzzicavano qualcosa da mangiare e altri ancora stavano semplicemente
parlando. Ovviamente, la maggior parte di loro era accompagnato da qualcuno e
Sana, sentendosi sola, si sedette su una poltroncina vicino ad un tavolino.
Funny intanto si stava guardando intorno, cercando di vedere se Terence e gli
altri erano arrivati. Quando intravide gli scompigliati capelli biondi di Heric
tra la folla, la ragazza corse verso di loro:
-“Terence…Alyssa…Heric...Finalmente
siete arrivati!”- disse allegra; notando che nel frattempo erano arrivati
anche George e Margareth. Lanciando uno sguardo d’intesa al ragazzo con gli
occhiali aggiunse:
-“Che
ne dite di andarci a sedere? O preferite lanciarvi subito in pista?”-
-“Io
non ho voglia di ballare.”- disse scontroso Heric, trovandosi a disagio in
mezzo a tutte quelle coppiette.
-“Andiamo,
Heric, non iniziare a fare l’asociale…”- disse Terence, beccandosi una di
quelle occhiate omicide che solo l’amico riusciva a lanciare. Funny, notando
la tensione che si stava creando, decise di intervenire:
-“Ok,
ok…decido io. Andiamo tutti a sederci!”- e così dicendo prese Alyssa e
Margareth per un braccio e si avviò verso il tavolino dove era seduta anche
Sana. I ragazzi le seguivano a ruota, facendosi strada tra la folla. Heric notò
che più si avvicinavano al tavolo, più l’aria sapeva di vaniglia. “Forse
sono tutti questi stand che offrono il gelato…” pensò, tenendo lo sguardo
fisso a terra. Quando Funny e le altre raggiunsero il tavolino, Sana salutò
calorosamente le sue amiche.
-“Ciao
ragazze! Che bello, ci siete anche voi…Pensavo di dover stare a reggere la
candela a Funny e a Jeremy per tutto il tempo! Ma i ragazzi dove sono?”-
chiese, non vedendo i suoi amici.
-“Mah,
saranno rimasti indietro, come al solito…”- disse Margareth. Ad un certo
punto, Terence sbucò da dietro un gruppo di ragazzi, seguito da George, mentre
Sana sentiva che il cuore si stava fermando.
-“Ciao
Sana!”- dissero i due in coro. Ma Sana non li stava ascoltando. Davanti a sé
c’era Heric. Un Heric che sembrava sorpreso quanto lei nel vederla lì, un
Heric che anche se indossava un semplice paio di jeans con una camicia bianca
tenuta fuori dai pantaloni era di una bellezza unica. Senza riuscire a dire una
parola, la ragazza si voltò verso il resto dei suoi amici, scorgendo un
sorrisetto soddisfatto sulle labbra di Funny. Allo stesso modo, Heric era
rimasto paralizzato dalla vista di Sana: le gambe snelle lasciate scoperte dalla
gonna che le arrivava sopra il ginocchio, quella maglietta nera così attillata
che faceva intravedere le sue forme…Era semplicemente bellissima. Anche lui
rivolse lo sguardo verso Terence, capendo che lui e Funny si erano messi
d’accordo. Sempre con lo sguardo fisso sul ragazzo, Sana si alzò e gli si
avvicinò, esitante. Poi con voce emozionata disse:
-“Ciao,
Heric…”- La ragazza si accorse che le stavano tremando le gambe.
-“…Ciao
Sana.”- rispose lui, altrettanto nervoso. Sana poi si ricordò del sorrisetto
di Funny, così, scusandosi con tutti, la prese per un braccio e la trascinò
nel bagno delle ragazze.
-“Funny,
cos’è questa storia? Che ci fa lui qui? Non doveva essere agli allenamenti di
karate?”- disse Sana agitata. Funny cercò di calmarla:
-“E
dai Sana, calmati…Non è poi la fine del mondo se c’è anche lui, no?”-
-“No?
Dici di no? Si può sapere cosa ti è saltato in testa? Adesso come devo
comportarmi con lui?”-
-“Ascoltami
Sana, parliamo seriamente adesso. Non puoi scappare per sempre di fronte ai tuoi
sentimenti. Fai
un esame di coscienza: Heric ti piace o no?”-
-“…Funny,
io…”-
-“Allora?
Mi rispondi?”-
-“Ecco,
vedi…come dire, io… Sì Funny. Io sono innamorata di lui.”- disse Sana
sospirando, distogliendo lo sguardo da quello della sua migliore amica.
-“Finalmente!
Non sai da quanto tempo speravo di sentirtelo dire…”- disse Funny,
allentando la tensione. Sana però la guardava con aria interrogativa:
-“In
che senso, scusa?”- l’attrice non riusciva a capire le parole dell’amica.
-“Nel
senso che io me ne ero già accorta da un bel po’, cara la mia Rossana…e non
sono neanche l’unica.”-
Sana
sbiancò. Pensava che Funny stesse alludendo ad Heric. Poi la ragazza le
rassicurò che si trattava di Terence, così Sana si sentì meno nervosa.
***
Mentre
Funny e Sana stavano parlando chiuse in bagno da ormai un quarto d’ora, Heric
stava fermo in piedi davanti a Terence, tenendo le braccia incrociate e
rivolgendogli sguardi assassini.
-“Cos’è
questa storia, Sasaki? Mi hai preso per un idiota?”-
-“Heric,
non te la prendere con me…È stata un’idea di Funny, io ho solo fatto quello
che mi aveva detto!”-
-“Mai
una volta che quella ragazza si fa gli affari propri.”- Heric era a dir poco
furibondo. Anche se aver visto Sana altrettanto sorpresa di vederlo lì, ma
soprattutto solo per averla vista, lo tirava un po’ su di morale, in quel
momento avrebbe voluto uccidere chiunque gli capitasse a tiro.
-“Vado
a prendere una boccata d’aria.”- disse, così prese e uscì dalla palestra.
Proprio mentre Heric stava uscendo, Funny e Sana tornarono dai loro amici.
-“Scusateci,
ragazzi, ma dovevamo chiarire delle cose…”- disse Sana imbarazzata.
-“Ok,
finalmente abbiamo risolto…Hey, ma dov’è Heric?”- chiese Funny.
-“Ha
detto che andava a prendere una boccata d’aria.”- rispose Terence.
-“Accidenti,
ma è possibile avere a che fare con due bambini capricciosi? Aspettatemi al
tavolo. Vado, gli faccio una bella ramanzina e poi torno e lo porto qui.”-
Funny si stava veramente irritando.
-“Bene…suggerisco
di andare al tavolino e ordinare qualcosa da bere. Che ne dite?”- disse
Alyssa, cercando di rompere il silenzio che era calato nel gruppo.
***
-“Accidenti…accidenti
a me…perché sono venuto a questa stupidissima festa?”-
-“La
vuoi finire di tirare calci a quella lattina?”-
-“Cosa
vuoi, Matsui? Vuoi propormi qualche altra idea per rovinarmi ancora di più la
serata?”-
-“Smettila
di fare il bambino, Heric. Penso che tu ti sia reso conto del motivo per cui vi
ho fatti venire qui tutti e due. Dovete smetterla di rincorrervi.”-
-“E
come posso fare secondo te? Dovrei andare da lei e dirle che non faccio altro
che pensarla dalla mattina alla sera? O dovrei dirle che la amo e che se
continuo così esplodo? Dimmelo tu cosa devo fare!”- Heric, senza che Funny
gli avesse chiesto niente, aveva esternato i sentimenti che provava per Sana,
sentimenti che aveva difficilmente ammesso a sé stesso. Funny aspettò che
l’amico si calmasse, poi gli disse:
-“Esatto,
Heric. Devi fare proprio quello che hai appena detto. Và là dentro e dille
tutto quello che hai detto adesso a me. Tra poco ti si presenterà
un’occasione impedibile: ho chiesto al DJ di mettere una canzone lenta per
rendere meglio il tema della serata…Sfrutta questa opportunità, mi
raccomando. ”- Heric teneva lo sguardo fisso in terra, incapace di sostenere
quello determinato della ragazza. Poi, sospirando, annuì silenziosamente e si
avviò verso l’ingresso della struttura. Funny lo seguì, con una forte
emozione nel cuore. Se anche l’ultima parte del piano fosse andata come aveva
previsto, Sana ed Heric finalmente si sarebbero messi insieme.
***
-“E
allora forza ragazzi! Scatenatevi con questa hit fresca di produzione!”- Non
c’era che dire. Il DJ stava veramente gestendo bene la serata. Tantissime
coppie si stavano divertendo come pazzi, grazie alle note energiche proposte
dalla musica che rimbombava in tutta la palestra. Ad un tavolino però, tra due
ragazzi regnava il silenzio più assoluto, mentre gli altri amici erano in pista
a ballare. Ad un certo punto, una ragazza mora si avvicinò al tavolino:
-“Hey,
voi due, non venite a scatenarvi insieme a noi?”-
-“No,
grazie Funny, per adesso non ho voglia di ballare…magari dopo vengo, che ne
dici?”- disse Sana all’amica. La mora rivolse la stessa domanda al biondino
seduto ad una sedia di distanza dall’attrice.
-“Idem.”-
fu la risposta secca di Heric. Ad un certo punto, la voce del DJ risuonò ancora
una volta nella palestra, questa volta annunciando l’inizio di un’altra
canzone:
-“E
adesso, cari i miei fidanzatini, lasciatevi coccolare da questa dolcissima
canzone di Laura Pausini…Incancellabile! Ma attenti: tutti quelli che non
ballano dovranno pagare da bere a tutti gli invitati presenti a questa
meravigliosa festa!”- e dopo pochi secondi la musica prese il posto delle
parole del DJ. Heric e Sana, sentendo quello che aveva detto il ragazzo, si
guardarono negli occhi, arrossendo leggermente lui, diventando bordeaux lei.
Poi, il biondino si alzò, prese il portafogli dalla tasca di dietro dei
pantaloni e poi disse, cercando di farsi sentire anche da Rossana:
-“Porca
miseria, non ho abbastanza soldi…Mi sa proprio che dovrò ballare anche
io…”- così rimise il portafogli al suo posto, si girò e porse la sua mano
alla giovane attrice, dicendole:
-“Sana…Ti
andrebbe di ballare con me?”-
-“Come
potrei rifiutare?”- disse lei, allungando la mano e stringendola a quella di
Heric. Un improvviso calore invase i due ragazzi, facendosi ancora più vivo
quando i loro corpi si avvicinarono per seguire le lente note della canzone.
Entrambi erano imbarazzatissimi, ma si lasciarono andare a quel ballo così
dolce che avrebbero voluto non finisse mai. Heric allora capì che quella era
l’occasione che non si doveva lasciar sfuggire a cui Funny aveva accennato
prima. Raccolse tutto il suo coraggio e iniziò a parlare:
-“Sana? La conosci questa canzone?”
-“Si,
l’ho già sentita alla radio…”-
-“Le
conosci le parole? ”-
-“Sì,
abbastanza…Perché?”-
-“Per
favore, ascoltale attentamente, così capirai quello che non sono mai riuscito a
dirti in tutto questo tempo.”-
-“Va
bene, farò come dici.”- disse Sana, con il cuore che stava accelerando i
battiti sempre di più.
A
volte mi domando se vivrei lo stesso senza te,
Se
ti saprei dimenticare.
Ma
passa un attimo e tu sei, sei tutto quello che vorrei,
Incancellabile
oramai…
A Sana sembrò che il cuore avesse mancato un battito. Sentire quelle parole le fece tornare in mente tanti ricordi, che sembravano essere ormai parte del suo passato più lontano.
Sembrava
un’altra storia che, il tempo porta via con sé,
Tu
non lasciarmi mai…tu non lasciarmi,
E
più mi manchi più tu stai, al centro dei pensieri miei,
Tu
non lasciarmi mai…perché oramai sarai
Incancellabile.
Heric strinse a sé la ragazza dolcemente, come per farle capire che quelle erano le parole che avrebbe voluto urlare al mondo intero, sempre seguendo il lento ritmo della canzone.
-“Non so perché, ma ogni volta che sento questa canzone mi vieni in mente tu, Sana…”-
La ragazza non disse una parola, troppo emozionata anche per respirare.
Con
la tua voce, l’allegria,
Che
dentro me non và più via,
Come
un tatuaggio sulla pelle.
Ti
vedo dentro gli occhi suoi, ti cerco quando non ci sei,
Sulle
mie labbra sento la voglia che ho di te.
-“Sana, vedi…quando tu eri lontana a girare film, e per di più con quel damerino di Lones…Io mi sentivo vuoto. Poi tutti quei giornali che parlavano di voi mi facevano impazzire.”-
-“Heric…io
non so cosa dire…Non credevo che anche tu stessi così male…”- disse Sana
in un sussurro, portando le braccia, prima appoggiate sui fianchi del ragazzo al
suo collo, cingendolo in un dolce abbraccio. Lui di rimando poggiò la testa
sulla spalla della ragazza, sussurrandole di continuare ad ascoltare le parole
della canzone, non notando quel piccolo *anche* pronunciato dalla ragazza.
Così
profondamente mio, non ho mai avuto niente io,
Tu
non lasciarmi mai…tu non lasciarmi,
E
più ti guardo e più lo sai, di te io mi innamorerei,
Tu
non lasciarmi mai, tu non lasciarmi,
Non
farlo mai perché
Se
guardo il cielo, io sento che sarai,
Incancellabile
oramai…[…]
-“Sana…ecco vedi, io…questa canzone ha quasi espresso tutto quello che avrei dovuto dirti a parole…Ti chiedo scusa per non esserci riuscito in tutto questo tempo…”-
-“Heric,
non devi scusarti…in fondo anch’io non sono mai riuscita a dirti cosa provo
per te…Ma aspetta un attimo. Perché hai detto *quasi*?”- domandò Sana,
conoscendo già la risposta.
-“Perché
la canzone non ha mai detto…che…ecco…Io ti amo, Rossana Smith.”-
Ce
l’aveva fatta. Finalmente si era dichiarato a colei che fin dai tempi delle
elementari aveva insistentemente occupato il suo cuore. Ad un tratto Heric si
ritrasse dal corpo di Sana, rimanendo però sempre abbracciato a lei, in modo da
poterla guardare negli occhi, aspettando la sua reazione.
-“…Ricordami
di ringraziare Funny…”-
-“Perché?”-
domandò Heric.
-“Perché
mi ha dato la conferma di una cosa.”-
-“Che
cosa? Ti prego, non mi far venire l’ansia…”- Heric si stava davvero
agitando.
-“…Di
questo.”- Tutta la sua preoccupazione svanì all’improvviso, quando sentì
le calde e morbide labbra di Sana posarsi sulle sue. Heric rimase stupito dal
gesto della ragazza, ma poi iniziò a rispondere a quel bacio che conteneva
tutto l’amore che provava per la giovane attrice. Si baciarono intensamente,
per momenti che sembravano lunghi secoli, senza staccarsi un secondo. Quando
finalmente Sana levò le sue labbra da quelle del ragazzo, sussurrò felice:
-“Anche
io ti amo, Heric Hayama…”- ed Heric si lasciò andare ad un bellissimo
sorriso, di quelli che d’ora in poi avrebbe rivolto solo a lei, prima di
ricatturare le sue labbra.
Qualche
metro più in là anche altre tre coppie si stavano coccolando.
-“Ce
l’hai fatta tesoro…A volte mi domando da dove ti vengono queste idee
fantastiche!”-
-“Dai,
Jeremy…lo sai che ho fatto solo quello che era giusto per loro…”-
-“Sei
davvero un fenomeno…”- disse il ragazzo, e così anche Funny e Jeremy si
scambiarono un tenero bacio. Non appena la canzone finì, una marea di applausi
si levò dall’intera palestra. Molti dei ragazzi adesso si erano allontanati
dalle loro partner per andare a prendere da bere, ma Terence scorse un ragazzo
alto e biondo che si tirava dietro fuori dal portone d’ingresso una ragazza
con dei lunghi capelli rossicci…Con gli occhi che gli brillavano per la
felicità si diresse verso Funny e le disse:
-“Complimenti
amica mia…tutto è andato per il verso giusto! Ma come hai fatto a convincerli
tutti e due di parlarsi?”-
-“Eh,
mio caro Terence…a volte basta cogliere le persone sul vivo, per farle
cambiare idea sui propri sentimenti! Io ho semplicemente rivangato in tutti e
due cosa provavano l’uno per l’altra e così sono riuscita a
convincerli!”- rispose Funny trionfante. Finalmente ce l’avevano fatta.
Finalmente i due eterni innamorati si erano messi insieme, e mai nessuno sarebbe
stato capace di dividerli.
Allora? Che ve ne pare? Se avete letto fin qui vuol dire che tanto male non è!! Fatemi sapere...
La canzone citata nella fanfic è "Incancellabile" di Laura Pausini, come avevo accennato più su... ^___^
GRAZIE PER AVER LETTO VVUKDB!!!