Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: thankuscott    06/01/2013    0 recensioni
Justin era il miglior migliore amico che si potesse desiderare.
Divertente, gentile, sincero e pronto ad aiutare. Solo lui riusciva a farmi sorridere quando veramente andava tutto male.
Ed io come facevo a non innamorarmi di uno così?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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Passammo tutto il pomeriggio addormentati sul divano di casa sua.
 
Fui svegliata da Justin che mi accarezzava i capelli,
e aprendo gli occhi mi ritrovai appoggiata al suo petto tenendogli la mano sinistra.
E lui mi stava guardando. 
«Buon risveglio bella addormentata.»
Arrossii. 
Lui mi sorrise, io ricambiai il sorriso. 
Aveva il viso assonnato, i capelli scompigliati e gli occhi lucidi dal sonno, 
ma nonostante tutto era pefetto. 
«Stasera facciamo qualcosa?»
«Dipende. Cosa ti va di fare?»
«Mi va di andare a ballare con te. Vuoi?»
«Certo. Se non mi lascerai da sola per ballare con le altre stronze..»
«Ovvio che non ti lascio da sola, principessa.»
«Allora va bene. Tu hai fame?»
«No. Semmai mangiamo qualcosa lì.»
«Va bene, io salgo a prepararmi.»
Salìì, mi feci la doccia, e poi andai in camera di Justin per truccarmi e vestirmi,
ed entrò lui a farsi la doccia.
Non riuscivo a smettere di ridere perchè lo sentivo cantare della canzoni 
che credo si inventava sul momento, ed erano veramente assurde. 
Poi di un pochino entrò in camera, con solo un asciugamano nella vita, 
e cantava 'your body is a wonderland'.
Poi, mi prese, mi avvicinò e lui, mi accarezzò la guancia,
«Yor body is a wonderland, i'll use my hands..»
Eravamo vicinissimi, e le mie guance erano infuocate.
Penso che in quel momento mi si sia proprio letto in faccia ciò che stavo provando,
col suo sorriso a un centimetro di distanza dal mio.
Rise. Risi anche io, forse dall'imbarazzo.
Andò al suo cassetto.
«Jade, non girarti.»
Spontaneamente mi girai, inconsapevole di ogni cosa. 
Era nudo. non aveva più l'asciugamano.
Mi girai di scatto.
«Justin ti prego copriti mi stai mettendo in imbarazzo.» Dissi d'un fiato.
«Ho messo le mutande ora, tranquilla. Ti metto in imbarazzo se sto nudo?» Rise.
«Certo, è strano vederti nudo, io ti vedo con gli occhi di una vecchia amica.»
«Quindi non vorrai vedermi neanche stasera?»
«Ah-ah-ah.»
«Dai, scherzo.»
Anche se onestamente non mi sarebbe dispiaciuto. mlml
 
In poco tempo eravamo entrambi pronti, 
sendemmo giù.
Mi portò in una discoteca non molto lontana da casa sua,
con della musica abbastanza carina,
ma completamente piena di gente ubriaca e troie senza reggiseno.
Le guardava tutte, dalla prima all'ultima, 
e le squadrava dalla testa ai piedi. 
«Vuoi bere qualcosa?»
«E tu? Vuoi rimanere a guardare queste?»
«Sei gelosa?»
«No.»
Mi sorrise.
Caspita, che sorriso aveva. 
Ormai avevamo già bevuto entrambi qualche drink, e iniziavamo un po' a essere allegri..
Diciamo che però lui era molto più allegro di me. 
Stavamo ballando, poi Justin stava ballando con una troia che gli era andata a strusciarsi contro.
Justin continuava a tenermi la mano. 
La stringeva, ma continuava a ballare con quella bionda.
Tirai la mano, così lui venne da me lasciandola perdere.
Bevemmo per tutta la notte, poi verso le cinque del mattino eravamo completamente sbronzi entrambi.
Uscimmo fuori dal locale, ridendo a crepa pelle, non sapendo neanche il perchè. 
Ma ridevamo, in continuazione.
Tornammo a casa.
Non riusciva neanche ad aprire la porta, altro motivo per cui stavamo ridendo tantissimo.
Dopo vari tentativi, riuscimmo ad entrare in casa, 
salimmo in camera sua tenendoci per mano, correndo.
«Ti ho mai detto che sei bellissima?»
«Io cerco di dirtelo da quasi due anni.»
«Mi stai dicendo che ti piaccio? E me lo stai dicendo da ubriaca?»
«Anche tu sei ubriaco.»
«Ma domani mattina sarò sobrio, e tu sarai sempre bellissima.»
Mi appoggiò al muro, e mi baciò delicatamente.
Non riuscivo a realizzare cosa stava succedendo, 
ma non sentivo le farfalle nel mio stomaco, sentivo gli pterodattili.
Una bellissima sensazione, che provavo veramente poche volte.
Dopo il bacio, ci coricammo sul letto,
e iniziammo a dire cosa insensate. 
Lui faceva quasi paura, perchè diceva delle cose come 
"io credo nelle fate" tipo piter pan.
Più che ubriaco sembrava fatto,sinceramente.
«Justin, io non voglio mai lasciarti andare perchè io sto bene con te, e tu mi piaci ma io non so se piaccio a te quin..»
Mi interruppe con un bacio.
«Tu mi piaci,Jade. E' solo che non vorrei rovinare la nostra amicizia. Quindi..Facciamo una cosa.»
«Che cosa?»
«Domani probabilmente non ci ricorderemo di questo, quindi scriviamo su un foglio di ricordarci
di prometterci solennemente che se noi avremo una storia, o qualcosa di questo tipo, non cambierà mai niente.»
«Sei ubriachissimo.»
«Anche tu lo sei. Ma scriviamolo.»
Lo scrisse lui, con una scrittura assurda che andava giù e su.
Era assurdo, ma comunque una cosa carina pensata da ubriaco.
Mi baciò nuovamente, intensamente. 
Poi mi portò sul letto, si mise sopra di me continuando a baciarmi.
«Ti va?»
Lo guardai per un po', incredula di ciò che mi aveva chiesto.
Finalmente non lo guardavo più con gli stessi occhi da vecchia amica.
Lo stavo guardando con gli occhi di una donna, pronta ad abbandonare la verginità con un ragazzo magnifico.
 
Mi sentivo bene. Mi sentivo fottutamente bene.
Era una di quelle sensazioni che se provi a descrivere non ci riesci, perchè è troppo profonda.
Pensate al giorno più bello della vostra vita, al vostro giorno più felice.
Mi sentivo così. 
  
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