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Autore: Lady_Klaine    06/01/2013    5 recensioni
( Damon x nuovo personaggio)
Che cosa succederebbe se oltre a vampiri, licantropi, streghe, ibridi… esistessero anche altre creature, come gli angeli??? Come reagirà il bellissimo vampiro dagli occhi e il cuore di ghiaccio alla comparsa di Linda, una persona molto speciale? Riuscirà ad entrare nel suo cuore come è entrata nelle loro vite?
DAL TESTO:
< Come fai a conoscermi? E perché ti sogno tutte le notti anche se non ti ho mai visto prima? > chiede curioso il vampiro dagli occhi cerulei.
< Anche io ti sogno sempre, ma ti giuro che non so il perché >
Il vampiro annuisce, mi crede.
< Perché siete uno il Dobbleganger dell’altro >
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Klaus, Nuovo personaggio | Coppie: Elena/Stefan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dobblegager Story'
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                                                                                                       Capitolo 4
Per il secondo giorno di fila, mi sveglio felice per colpa dei raggi del sole che illuminano la stanza.

Tutto è uguale al giorno precedente, tranne una sola, piccola ma importante differenza: questa volta Damon è accanto a me, con il viso rilassato rivolto verso di me e le braccia che mi circondano la vita, tenendomi stretta.

E’ una visione stupenda!

Sembra tanto un bambino sperduto e sofferente e provo un’irresistibile voglia di accarezzarlo, ma mi trattengo perché ho paura.

Sì, ho paura. Temo che una volta sveglio abbia la stessa reazione di ieri e io armai tengo troppo a lui, anche se non voglio ammetterlo, per resistere nuovamente a una sceneggiata del genere.

Poi però mi vengono in mente le parole di mia madre, non devo arrendermi ma non devo nemmeno lasciarmi cambiare!

Voglio svegliarmi al mattino tra le sue braccia ed essere libera di toccarlo senza aver paura che si arrabbi.

Non pretendo che sia sempre il Damon dolce e gentile di ieri, vorrebbe dire cambiarlo e io non voglio, ma non voglio nemmeno che cerchi di allontanarmi.

Ok, ho solo 16 anni, che in confronto ai suoi  169 non sono nulla, ma posso decidere da sola se fidarmi di qualcuno o no.

Così lo faccio, avvicino la mano al suo viso e gli accarezzo delicatamente una guancia, cercando di non svegliarlo.

Ma i miei proposito vanno in fumo quando lui apre di scatto gli occhi e mi fissa.

Contro ogni mia previsione, non c’è traccia di irritazione nel suo sguardo, solo dolcezza e uno strano luccichio di divertimento.

< Buongiorno > mormora con la voce roca e ancora impastata dal sonno.

Dio! È così sexy!!!!

< Buongiorno > rispondo, non smettendo di accarezzargli il viso

Lui chiude gli occhi e poggia ancora di più la guancia sul palmo della mia mano.

< Come va la tua schiena? > mi chiede premuroso.

Wow, Damon premuroso, non lo avrei mai detto!

< Bene grazie, credo che sia colpa dei miei poteri > rispondo.

 < Poteri? >

< Sì, mia madre mi è apparsa in sogno e mi ha restituito i poteri che mmi aveva tolto dicendomi di allenarmi perché  Klaus sta arrivando e… >

< E???? > chiede Damon curioso

< E di non arrendermi per nessun motivo >

< Arrenderti con cosa? > mi dice, sembra arrabbiato, Ahi!

< Con te, Damon > rispondo, abbassando lo sguardo.

Oh mio Dio, l’ho detto davvero? Da dove arriva tutta questa schiettezza??

Per non so quale miracolo, riesco ad alzare lo sguardo e a guardarlo negli occhi.

< Secondo me ti conviene arrenderti, eviterai di farti male > dice infine in tono freddo.

Oh, no.

Non di nuovo ti prego!

< Forse sono masochista e mi piace farmi del male da sola, oppure lo dici perché hai paura > rispondo acida.

< Paura? E di cosa? Di te? > il suo tono di scherno mi fa arrabbiare ancora di più.

< No, delle tue emozioni! Tu hai il terrore di provare qualcosa perché ogni volta sei rimasto deluso >

< Tu non sai niente! > sbotta furioso, alzandosi di scatto.

< So tutto invece e ti dico che non devi chiuderti in te stesso, non sarai sempre la seconda scelta > gli rispondo, alzandomi a mia volta.

< Dici così perché non sai come sono veramente, io ho ucciso un sacco di persone innocenti solo per divertirmi > mi dice avvicinandosi.

< Non mi importa, certo è sbagliato, ma probabilmente avrei fatto la stessa cosa se fossi stata al tuo posto >

Da dove arriva tutta questa sicurezza? E poi perché gli sto dicendo queste cose? Sembra quasi una dichiarazione!

< Ho ancora voglia di uccidere e il tuo sangue è un richiamo molto forte > continua lui.

< Non mi importa, mi fido di te, mi sembra di avertelo dimostrato >

< Che cosa vuoi esattamente? > mi chiede all’improvviso.

< Esserti amica, solo questo. Sei stato gentile con me, anche se non ti piace sentirtelo dire, vorrei ricambiare in qualche modo >

E in questo momento mi rendo conto di quanto sia false le mie parole. Non è vero, io non voglie essergli SOLO amica, vorrei di più.

Finalmente riesco ad ammetterlo a me stessa:

Damon mi piace!

< Sei tu che mi hai salvato la vita, dovrei essere io a sdebitarmi > mi risponde, riportandomi alla realtà. Sembra tornato quello di prima mi chiedo se sia stata io o un qualcosa nella sua testa.

< Tu mi hai salvato dal mio dolore, io voglio salvarti dal tuo > gli dico avvicinando anch’io, ormai i nostri nasi si sfiorano.

< Bene, allora preparati, si inizia domani mattina all’alba >

< Che cosa? > chiedo incuriosita.

< Il tuo addestramento, devi imparare ad usare i tuoi poteri e credo di conoscere qualcuno in grado di aiutarti > detto questo, si dirige in bagno, chiudendo la porta dietro di se.

E’ andata meglio di quanto pensassi!!

                                                                       ***

Qualche ora dopo, casa di Elena:
 
< Grazie Elena per avermi invitato a casa tua > dico, sedendomi sul letto accanto a Bonnie e Caroline.

Elena mi ha invitato a casa sua per farmi conoscere le sue migliori amiche e fare nuove conoscenze per riuscire ad ambientarmi, in quanto dovrò passare un po’ di tempo qui a quanto sembra.

< Figurati, a me fa piacere > mi risponde lei gentile.

< Allora, che ne dite di fare un gioco? > propone entusiasta la vampira bionda.

< Sì ma quale? > chiede Bonnie.

< Che domande, verità o penitenza! >

< Ok > rispondiamo in coro noi.

< Comincio io - quasi urla Caroline – Uhm, Elena! Com’è Stefan a letto? Verità o penitenza? Ma ti avverto, la penitenza è anche peggio >

< Uffa ma perché sempre a me? Ok verità. E’ una bomba! >

Tutte scoppiamo a ridere, forse per colpa delle birre che ci stiamo bevendo.

< Bene ora tocca a me, Linda! Che cosa c’è tra te e Damon? >

Ecco, lo sapevo che sarebbe andata a finire così.

< Perché dovrebbe esserci qualcosa? > chiede invece Bonnie.

< Oh, andiamo! Si vede lontano un kilometro che si piacciono, l’ha anche fatta sedere sulle sue gambe! > dice Caroline.

< Sì e poi l’ha trattata come uno zerbino > risponde l’altra.

< Non mi ha affatto trattata come uno zerbino! > mi intrometto io, ora stanno proprio esagerando.

< Ragazze calmatevi > interviene Elene, ma nessuna la ascolta.

< Perché lo difendi? E’ solo uno stronzo che ti farà soffrire! > dice Bonnie.

< Lo difendo perché con me è stato gentile e premuroso > sbotto infuriata, quella ragazza non capisce niente.

< Fa così con tutte quelle che si porta a letto > risponde.

< Io non sono andata a letto con Damon! Lui è mio amico e vuoi la verità? Sì, mi piace. Ma non lo difendo per questo, lo faccio se lo merita; mi ha mostrato una parte di se, quella buona, che evidentemente non riteneva di dover mostrare a voi!
 Mi ha abbracciato quando mia madre mi ha restituito i miei poteri e le ali mi stavano squarciando la pelle, ha lasciato che bevessi il suo sangue rischiando di prosciugarlo. Ho sentito il suo cuore battere grazie al mio sangue e mi sono sentita a casa.
Forse avete ragione, sarà anche uno stronzo, ma per me è stato un punto di appoggio.
Mi ha offerto il suo sangue, la sua stanza, i suoi vestiti perfino! E voi? Che cosa avete fatto per me? >

Loro abbassano lo sguardo colpevoli e seguono lunghi minuti di silenzio, poi Elena alza lo sguardo e mi guarda stupita.

< Hai lasciato che bevesse il tuo sangue? Poteva ucciderti! > mi rimprovera lei.

< Io mi fido di lui e poi sono io che l’ho quasi ucciso! Ho dovuto dargli il mio sangue altrimenti sarebbe morto! E comunque sono ancora qui come puoi vedere, non mi ha fatto nulla > rispondo stizzita.

< Quindi è vero quello che ha detto tua madre? Il tuo sangue può guarire dal vampirismo? >

< Sì, confermo e devo dire che è stato abbastanza strano >

No, mi dispiace, ma non sono stata io a parlare.

Damon, appoggiato alla finestra, ci sta guardando con il suo solito sorrisino strafottente.

Da quanto tempo è lì?

Oddio e se avesse sentito tutto il mio discorso?

Cazzo ho anche detto che mi piace!!!

< Perché sei qui > chiede Bonnie acida, senza nascondere il fastidio.

< Calma tesoro, mi dispiace deluderti ma non sono qui per te - risponde lui – Io e l’angioletto abbiamo da fare >  chiede rivolto a me.

< E che cosa dovremmo fare? E poi come sapevi che ero qui? > chiedo, tenendo lo sguardo fisso sulle mie scarpe e parlando a voce bassa.

< Ho i miei informatori e comunque sono venuto a prenderti, domani mattina dobbiamo alzarci presto per allenarci > dice con un sorrisetto malizioso, quasi volesse intendere altro.

< E tu che dicevi di non esserci andata a letto! > esclama Caroline, per niente fine e dritta al punto.

Io divento di tutte le tonalità del rosso, dal rosa pallido al porpora, mentre Damon se la ride e si avvicina a me.
< Mi dispiace deludere i vostri sogni erotici ragazze, ma non si tratta di quel tipo di allenamento, deve imparare a controllare i suoi poteri, non può dissanguarmi ogni volta che perde il controllo > dice abbracciandomi dietro.

O mio Dio mi sta abbracciando davanti a loro!!!!!!

< Ok, arrivo > dico fingendomi irritata, in realtà sono felice di andarmene prima che la discussione tra me e Bonnie degeneri.

Saluto Caroline ed Elena con un abbraccio e faccio una strana smorfia verso Bonnie, prendo la borsa ed esco di casa.

Damon è lì, appoggiato con la sua bellissima schiena alla sua bellissima auto che mi guarda con quei suoi bellissimi occhi.

Oddio, ma che pensieri faccio? Smettila subito!

< Chiudi la bocca piccola o ci entreranno le mosche > mi dice con tono divertito.

< Smettila di prendermi in giro e andiamo > gli dico mostrandomi indifferente.

< Ehi non mi sembra giusto, tu mi tratti male quando io con te sono “ gentile e premuroso” ? >

Oh, no. Ha ascoltato il mio discorso!!!

< Hai sentito tutto? > chiedo facendo un passo verso di lui e arrivandogli esattamente di fronte.

< Sì > mi dice lui sistemandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

< Tutto, tutto? >

< Se ti riferisci al “ lui è mio amico” e al “ sì, mi piace” Beh sì, l’ho sentito >

< Beh io non lo penso davvero, l’ho detto solo per fare contenta Caroline, in realtà sono innamorata di un'altra persona > cerco di trovare una scusa.

Lui si allontana da me come disgustato e i suoi occhi diventano ancora più chiari.
Riesco a scorgere rabbia, frustrazione e… dispiacere.

Sì, sembra quasi ferito dalle mie parole, o forse è il mio cervello che mi gioca brutti scherzi.

< Beh, tanto meglio. Non so che farmene di una ragazzina che mi sbava dietro, non ho tempo da perdere io e ora sali in macchina >

Il suo tono freddo e indifferente mi colpiscono più di quanto immaginassi.

“ Forse perché ti piace più di quanto immagini” mi suggerisce la mia vocina interiore e devo ammettere che non ha tutti i torti.

< Allora vieni o no? > mi chiede irritato e io mi affretto a salire in macchina.

Il viaggio non dura molto e in pochi minuti siamo a casa.

E ora che faccio? Non posso certo continuare a stare in camera sua, ma non posso nemmeno prendere una stanza a mio piacimento!

Meglio chiedere a Stefan.

< Stefan ci sei? > chiedo a bassa voce, certa che se è in casa mi sentirà comunque.

< Probabilmente è andato a mangiarsi qualche coniglietto pasquale, dovrebbe tornare fra poco > mi risponde Damon freddo.

Che cosa gli ho fatto adesso?

Perché deve essere sempre così lunatico?

Beh, ormai tanto vale chiedere ha lui, ho voglia di farmi una doccia calda e smettere di pensare a tutti questi casini.

< Sapresti indicarmi una stanza da poter occupare, gentilmente? Sai vorrei lavarmi >

< Puoi usare la mia come hai sempre fatto, a me non da fastidio >

< Beh dal tuo tono non si direbbe, sembra quasi che ti richieda chissà quale sforzo rivolgermi la parola > rispondo non riuscendo a trattenere del tutto la rabbia.

< Forse aveva ragione Bonnie quando ha detto che sei solo uno stronzo e che mi avresti solo fatto soffrire > aggiungo a bassissima voce, ma poi mi ricordo che lui può sentirmi e mi mordo la lingua.

< Beh va a farti consolare dal tuo innamorato, magari scoprirete di piacervi a vicenda e vivrete per sempre felici e contenti nel vostro mondo fatto di zucchero filato e unicorni rosa > sbotta arrabbiato, stringendo un po’ troppo forte il bicchiere di Bourbon preso nel salotto e facendolo a pezzi.

Quella scena mi mette paura, i suoi occhi sono così limpidi da sembrare due grandi pietre bianche e la mascella è così contratta da sorprendermi di non sentire i denti scricchiolare.

Spaventata, arretro di qualche passo e lui sembra risvegliarsi dalla sua rabbia e fa un passo incerto verso di me, ma io continua ad arretrare.

< Si può sapere che ti prende? Perché devi essere così maledettamente contraddittorio? > sbotto infine furiosa.

Proprio non riesco a capirlo.
 
< Tu non sei da meno > mi risponde.

COOSA?

Che cavolo sta dicendo?

< Che intendi dire? > chiedo curiosa e ancora arrabbiata.

< Nulla. Stefan sta arrivando puoi chiedere a li di darti una stanza > e così dicendo si gira verso le scale e se ne va, lasciandomi sola nell’ingresso, a cercare di decifrare i suoi assurdi segnali.

Mi sento spossata, ferita e confusa, molto confusa.

Damon Salvatore, che cosa mi stai facendo???

POV DAMON:

Quella stupida ragazzina non capisce proprio nulla!

E io che stavo quasi per aprirmi con lei!

Mi ero ripromesso di spegnere le mie emozioni e tornare il vampiro sanguinario di prima, ma quando l’ho vista su quel letto in preda a un dolore lancinante, non sono riuscito più a ragionare!

Non so che cosa mi stia succedendo, so solo che in quel momento ho pensato che se fosse morta, anche una parte di me se ne sarebbe andata con lei.

“Forse perché almeno un po’ ti piace” mi suggerisce la mia vocina.

No, smettila! Non è affatto vero!

Basta con questi stupidi pensieri da femminuccia a me piace solo Elena, anzi la amo, ma lei ha scelto Stefan e devo rispettare la sua decisione.

“ Anche se ami Elena questo non significa che possa piacerti un’altra persona e poi non volevi riuscire a dimenticarla? ??” mi rimprovera la mia vocina irritandomi.

Però devo ammettere che ha ragione.

Forse potrei provarci.

Stupido Angioletto, che cosa mi stai facendo?
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Ciao!
Sono già ritornata, l’ispirazione mi ha trovato e non ha voluto abbandonarmi!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Come al solito ringrazio chi legge, recensisce o mette la storia tra preferite, seguite, da ricordare.
Alla prossima
Un bacio

Niko







   
 
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