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Autore: london04    25/07/2007    3 recensioni
bisbigli e mormorii in una notte scura
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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un'ombra non molto alta, fatta di lineamenti dolci ed esili si stava avvicinando, avvolta in un grosso asciugamano, ad una grande finestra, chiara e luminosa, dalla quale si poteva normalmente vedere la luna o il sole, notte o giorno che fosse.
in qule momento però....da quelle grande finestra non si poteva vedere niente, proprio nulla...
il nero del cielo sembrava assorbire anche tutta la stanza con sè e Ginny, sconsolata e un pò malinconica, si sporse per accendere la piccola luce sul bordo della scrivania.
lentamente, si infilò una grande maglietta larga e un paio di pantaloncini, per poi sedersi in modo più confortevole sul davanzale della finestra, dove erano stati messi già in precedenza, cuscini e peluche.
si portò le ginocchia al petto, come faceva sempre quando si sentiva insicura o debole.
in quel momento però provava entrambi i sentimenti...l'insucurezza e la debolezza...
era insicura, incerta, sul suo futuro, su quello di tutta la sua famiglia, dei suoi amici...di Harry...
si sentiva debole circa i suoi sentimenti, il suo carattere, la sua forza di vivere, , la sua costante caparbietà e il suo continuo modo di fare solare e allegro...
ogni volta che era in compagnia di Harry sentiva tutto questo scivolarle addosso, come l'acqua in un giorno di pioggia....e lei era dannatamente stufa che piovesse sempre sempre nel suo mondo...
voleva di nuovo sentirsi felice, allegra....completa come lo era stata durante quel breve periodo in cui aveva diviso la sua vita quotidiana con Harry...
e ora, ora che tutto era finito provava un senso di vuoto, di nostalgia mista a rabbia...
rinuciare a qualcosa che aveva avuto per così poco tempo e che aveva desiderato per così tanto la metteva letteralmente ko, perchè sapeva che non era una cosa a cui avrebbe potuto rimediare, perchè sapeva che il motivo per cui tutto ciò era finito non era qualcosa con il quale lei poteva competere...perchè non sapeva quando sarebbe potuto ricominciare...
lentamente, prese un cuscino e lo strinse, con forza, ci battè un pugno sopra, poi lo allontanò, si sgranchì le nocche e guardò verso l'alto, verso il cielo coperto di nuvole nere con rabbia, con i grandi occhi neri lucidi coperti e offuscati da lacrime di desiderio, di rabbia, di tristezza...e di nostalgia...
proprio in quel momento la porta si aprì e un ombra molto più alta della sua, con lineamenti forti e maschili fece il suo ingresso nella stanza quasi immersa nel buio, fatta eccezione per la piccola luce che illuminava il volto di Ginny.
La ragazza guardò l'intruso per qualche attimo e l'intruso guardò la ragazza per qualche attimo della stessa maniera che lo stava fissando lei, in modo duro, splendente e orgoglioso.
Harry fece qualche passo in avanti, sicuro di sè e senza alcun incertezza.
Prese il volto di Ginny tra le mani e la fissò per qualche secondo dritta negli occhi, senza che lei si muovesse di mezzo centimentro o che lei accennasse a scansarsi.
il contatto fra loro era ormai aperto e lei si chiese quando sarebbe finito....perchè in quel momento voleva tutto tranne che finisse...
sentì di nuovo la pioggia correre dentro di lei, distruggere ogni più piccola barriera che aveva costruito...
lentamente, lui si sedette accanto a lei, scansando un pò le sue gambe per farsi posto, per sederle ancora più vicino...
il volto di Ginny ancora tra le mani Harry si sporse in avanti e le mormorò all'orecchio.
"chiudi gli occhi...."
Ginny, irrazionalmente, senza pensarci, fece ciò che lui le aveva chiesto e sentì la fronte di lui poggiarsi sulla sua e poi sentì un'altra cosa...la voce calda e profonda di harry che le parlava, le sussurava quasi:
"ti prego Ginny, non essere arabbiato con me, sò come ti senti al momento, perchè io sento le tue stesse identiche emozioni....capisci vero? è sempre stato così, abbiamo sempre provato le stesse cose, io e te, è per questo che siamo così affiatti....perchè proviamo le stesse emozioni, le stesse emozioni e riusciamo a capire cosa prova l'altro senza pensarci tanto o guardarci negli occhi...ci basta anzhe solo una battuta, un tocco con la mano, una vibrazione nella voce per capirci e credo che tutto ciò sia fantastico...ma a volte credo che sia una condanna, perchè, credimi, sentire ciò che stò provando io in questo momento deve essere davvero dura...mi sento un pò come un foglio di carta lasciato fuori durante una giornata di , che qualcuno ha dimenticato e che così prende l'acqua tutta la notte e la mattina dopo lo si ritrova così, tutto bagnato e fracico, con le scritte che lo contraddistinguevano da tutti gli altri pezzi carta sbiadite; l'inchiostro sbavato....il foglio così non ha più contorni ben definiti...e ha paura che si possa
mischiare con tutti gli altri pezzi di carta comune..." Ginny continò a parlare al suo posto
".... il foglio di carta però non sà che ci saranno tante giornate di sole, che il padrone del foglio lo lascerà sempre fuori, così che esso possa asciugarsi e riprendere le sue forme naturali, normali..."
"spero solamamente che ci saranno davvero queste giornate di sole...." mormorò Harry
"ci sarnno, ci saranno....te lo garantisco" gli assicurò Ginny, bisbigliando.
I due erano ancora fronte contro fronte.Si toccarono gentilmente e delicatamnete le mani, si accarezzarono i pollici e sentirono l'una il respiro dell'altra. quello di lei era meno scontroso di quanto fosse all'inizio e quello di lui era diventato più sereno di quando era entato nella stanza.

  
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