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Autore: 99revolutions    06/01/2013    1 recensioni
Ventinove anni, troppi sogni non realizzati, una vita da rifare, un periodo difficile, troppo dolore.
Jasmine aveva scelto di ricominciare, di lasciarsi alle spalle il dolore, di andare via e rifarsi una vita.
E aveva una sola persona accanto, Jade. Ce l'avrebbe fatta? Le cose sarebbero peggiorate o no?
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Let's start a new life.


Hey (Ho, Let's Go!), mi scuso per aver aggiornato così tardi, ma nelle feste il programma era il seguente: cibo, studio, parenti e in più non avevo il pc con me.
Questo è il primo vero e proprio capitolo, grazie per la recensione e le due aggiunte alle storie seguite.
Allora, non vi resta che leggere e farmi sapere che ne pensate.
Bye idiots!
Prometto di aggiornare più presto.


Cate

2. Primo capitolo: Annie, Andy, Adie or Eddie?
 


Jasmine era bloccata nel traffico della quinta strada.
Si guardò intorno. C'erano un'infinità di taxi, i classici taxi newyorkesi dei film.
Le case, che costeggiavano la strada, erano veri e propri grattacieli ricoperti di pannelli pubblicitari dai colori sgargianti e dalle luci al neon. Le piaceva l'imponenza, la modernità della città, ma al tempo stesso la spaventava. Lei era sempre vissuta in campagna, in paesi in cui l'edificio più alto era il campanile della chiesa! Dopo due ore, finalmente arrivò nel suo appartamento nel Queens. Posò le valigie, si fece una doccia, si rivestì e andò da Jane.

Jane era una ragazza bellissima, alta, dai capelli rossi e mossi e dai grandi occhi verdi.
Le aprì la porta, con un grande sorriso, e la abbracciò.
"Eccoti, cara! Come è andato il viaggio?"
"Bene dai, un po' di traffico, ma ce l'ho fatta!" rispose Jasmine, entrando.
Mangiarono qualcosa insieme e poi si sedettero sul divano a parlare.
Era molto che non si vedevano e avevano tante, troppe cose da raccontarsi.
Ad un certo punto Jasmine notò brillare qualcosa tra la mano destra di Jade.
Jasmine le raccontò della separazione con Matty, della speranza di diventare una pittrice, del brutto periodo che stava passando e del motivo per cui l'aveva raggiunta nella grande mela.
Ad un certo punto, Jade, con una voce squillante da annuncio ufficiale, esclamò:
"Io ho una bellissima notizia, sono fidanzata."
Jasmine, stupefatta, le chiese dettagli.
"Si chiama Kevin, Kevin Nesser, è un imprenditore..." stava dicendo Jade, quando Jas la interruppe: "Ripeti il cognome" le chiese.
"N-e-s-s-e-r" ripetè l'amica, non capendo la particolare attenzione verso il cognome di Kevin.
Nesser, come Adrienne.
E se sono parenti? Ma va, in fondo, esistono tantissime persone con lo stesso cognome eppure nessun grado di parentela.
I ragionamenti di Jasmine vennero interrotti da Jade: "Quello che volevo dirti è che domani siamo invitate alla sua festa di compleanno, nella sua villa a Manhattan, così te lo presento".
E nella mente di Jasmine cominciò quella serie di filmini maniacali di possibili incontri con Billie Joe che la tenne sveglia tutta la notte. La mattina dopo era particolarmente di buonumore, si svegliò tardi, fece colazione e uscì con Jade.
Fecero una lunga passeggiata nel Central Park, sorseggiando un caffè. Mangiarono un panino fuori e tornarono per le cinque.
In un batter d'occhio, si fecero le sette.
Jasmine si preparò per la festa, sempre più agitata.
Si mise un vestito corto rosso scuro con una striscia di pizzo nero sul petto. Si truccò e sciolse i lunghi capelli. Infilò gli anfibi, non si sarebbe mai separata da quelle scarpe.
Jade, quando vide le scarpe, le lanciò un'occhiataccia, ma conoscendola sapeva che era meglio non discutere. L'amica aveva un vestito blu attillato e alti tacchi.
Presero la macchina e raggiunsero la casa.
Jasmine era in ansia, in fondo non conosceva nessuno, però Jade ci teneva a presentarle Kevin.
Suonarono e un bell'uomo aprì loro.
Stampò un bacio sulle labbra di Jade e si presentò.
"Jade mi ha parlato molto di te, piacere sono Kevin"
Jasmine ricambiò il saluto e la stretta di mano.
Nel salone, c'erano una ventina di persone ma dei capelli neri, lunghetti e morbidi di Billie nemmeno l'ombra.
Si sedette vicino a Jade su un divanetto di pelle.
Per tutta la durata della festa, ogni volta che suonava il campanello, Jasmine tremava.
Iniziava a batterle a mille il cuore, quasi volesse fracassarle la gabbia toracica e scappare.
L'ansia la prendeva e la riportava nel suo abituale mondo di paranoie: "E se è lui?" "Come mi dovrei comportare?"
Non aveva idea di come avrebbe reagito se l'avesse visto, insomma era la sua leggenda, sapeva solo che sarebbe riuscita a stento a trattenere l'impulso di correre ed abbracciarlo.
Perchè chi c'era stato quando lei e Matty avevano iniziato a litigare? Lui, la sua calda voce, e gli altri tre. She, Whatsername, When i come around, Castaway, Macy's day parade, Brutal love e molte altre erano state le sue compagne di pianto, di tristezza.
Solo lei sapeva quanto contavano davvero, quanto poteva aiutarla sentire una loro canzone nei momenti in cui iniziava a pensare a quanto era imperfetta, sbagliata per questo mondo.
Ogni volta che sentiva Amy, il messaggio che le arrivava era:
Jasmine don't you go, I won't you around e poi ancora Do you wanna be a friend of mine?
Ma tutte le volte che si apriva la porta entravano sconosciuti.
E Jasmine si ripeteva: "Vedi, sei sciocca! Cosa ti illudi?"
Kevin parlava con Jade, le indicava gli invitati per presentarglieli e offriva alle due amiche da bere o da mangiare.
Ad un certo punto, squillò il suo cellulare.
"Ciao Adie" lo sentì dire Jasmine.
Adie? Aveva sentito sentito bene?
Kevin si allontanò per parlare al telefono.
Quando tornò non aprì bocca riguardo alla telefonata, purtroppo.
"Adie, ha detto Adie, no, magari era Annie o Andy? Eddie?" e questo interrogativo le rimase per tutta la lunga serata.
Nonostante il suo cantante non fosse comparso, per la prima volta dopo molto tempo, passò una meravigliosa serata.
Si divertì molto, conobbe Keira, una collega di Kevin, Marc, un suo amico niente male e altre persone.
Tornò a casa in macchina da sola, Jade si fermava a dormire da Kevin.
Per fortuna il navigatore la portò a casa sana e salva e Jasmine andò subito a letto, la mattina successiva la aspettava il lavoro.
Ripensò a Matty, il suo ex marito, chissà dov'era in quel momento, ma rimosse il quesito dalla mente, lui non le apparteneva più, con tutto il male che le aveva fatto non meritava nulla, nemmeno uno stupido pensiero, di quelli nostalgici, malinconici, ma anche odiosi, che spuntano come funghi, di sera, sotto le coperte, quando non hai nulla che ti possa distrarre e così inizi a riflettere.
Ma decise che c'era qualcosa di meglio su cui riflettere.
Annie, Andy, Adie o Eddie?

  
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