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Autore: Fefy94    06/01/2013    4 recensioni
Non ha una collocazione precisa all'interno della serie...
Damon sono due anni che se n'è andato dopo aver spezzato l'asservimento e Elena pensa a lui, a tutti i momenti che hanno passato insieme e vorrebbe che fosse con lei, in questo giorno in particolare.
Dal testo:
"Mi giro e rigiro sul letto assalita dalla noia. Senza di te ogni cosa adesso mi sembra stupida e senza senso; mi mancano le tue battutine inopportune che, anche se all’inizio mi irritavano, dopo averti conosciuto meglio, invece, erano diventate indispensabili per me, per andare avanti. Mi mancano le nostre liti, i tuoi baci, le tue carezze e più di ogni altra cosa mi mancano i tuoi occhi, quegli occhi azzurri, magnetici, in cui mi perdevo per ore. "
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV Damon

Sono due anni che non la vedo. Ancora non capisco dove sia riuscito a trovare il coraggio di lasciarla, di imporle di dimenticarmi.
Perché per una volta non mi sono comportato da egoista?? Tanto era quello che tutti si aspettavano da me, no?
Ma chi voglio prendere in giro! Lo so benissimo perché l’ho fatto. Semplicemente non potevo sopportare l’idea che lei stesse con me solo per via dell’asservimento.
Lei continuava a dirmi che quello che provava era reale ma io non volevo illudermi. In tutta la mia esistenza non ero mai stato il preferito di nessuno ed ero abituato a essere messo da parte. Nessuno mi aveva mai amato veramente ed era per questo che non riuscivo a credere a ciò che diceva Elena, perché dopo tutto quel tempo in cui era stata con Stefan, dopo tutti i sarà per sempre Stefan…io ci tengo a te Damon ma non smetterò mai di amare lui, non potevo credere che adesso Elena fosse mia per davvero. Quindi con tutta la forza di volontà che avevo trovato, un pomeriggio andai a casa sua e la liberai. Ma non potevo stare un minuto di più né in quella casa né in quella città! Ogni angolo di casa mia mi ricordava lei. Fissavo il camino del mio soggiorno e mi ritrovavo davanti l’immagine di noi due che balliamo, di lei che mi sbatte al muro baciandomi con passione. E camera mia….vi ero entrato per prendere alcune cose per il viaggio e il suo profumo era ancora li. Aveva impregnato  ogni cosa.
No. Non potevo stare più in quella casa. C’è un limite al dolore che un uomo può sopportare e io l’avevo superato già da tempo.
Così partii. Persi i contatti con tutti, cambiai numero di cellulare e prenotai un biglietto per Parigi. Ora sono due anni che sto in questa splendida città.
<< Vuole un altro drink, signore? >> Una cameriera mi si avvicina, costringendomi ad abbandonare i miei pensieri.
Mi fissa con sguardo civettuolo, è ovvio che vorrebbe portarmi a letto. Non è la prima che incontro che non resiste al mio fascino.
La osservo. Ha delle belle gambe, lunghe e non troppo snelle, ed è in forma, no come quelle modelle pelle e ossa francesi che si vedono sulle riviste. Alzo lo sguardo per guardarla in viso e me ne pento subito.
Ha un paio di occhi castani e dei capelli lunghi e lisci proprio come quelli di Elena. Perché anche qui non faccio altro che pensare a lei???
Capisco che sta ancora aspettando una mia risposta e fisso i miei occhi nei suoi.
 << Si, ma ho voglia di un altro tipo di drink. Appena finisci il turno vieni alla pensione della signora Flowers, stanza numero 6 e mi raccomando non dirlo a nessuno. >> 
Finito di soggiogarla e mi alzo dallo sgabello del bar lasciando una manciata di soldi sul bancone. Non appena esco dal locale una ventata d’aria gelida mi colpisce in viso ma quasi non ci faccio caso.
Le strade di Parigi sono affollate e luminose, niente a che vedere con quelle di Mystic Falls dove regnava il silenzio a partire già dalle nove di sera.
Perso nei mie pensieri non mi accorgo di essere arrivato già alla pensione dove alloggio.
Entro e vedo l’anziana, ma gentile, signora Flowers dietro al bancone. Mi avvicino e come ogni giorno ormai, mi inchino davanti a lei come un vecchio gentiluomo e la saluto ricambiando il suo sorriso.
<< Buona sera Madame… La chiave della mia stanza per piacere.>> Ancora sorridente, la signora prende la chiave dalla bacheca dietro di lei e me la porge.
<< A voi, signor Salvatore e buona notte >>. La saluto con un dei miei soliti sorrisi e salgo in camera.
Mi tolgo la giacca e la lascio cadere sul letto mentre entro in bagno per una bella doccia calda.
Dopo dieci minuti, ancora con l’asciugamano alla vita, esco dal bagno e mi butto sul grande letto al centro della stanza.
Quanto vorrei che lei fosse qui, invece probabilmente adesso sarà a scuola con mio fratello. Avranno trovato la cura e vivranno felici e contenti senza il fratello rompiscatole tra i piedi!
Il bussare alla porta, però, mi distrae da quei pensieri deprimenti. Noncurante di essere ancora mezzo nudo, vado ad aprire e uno tsunami di donna mi assale facendomi quasi cadere per terra. La scosto leggermente dalla mia faccia e vedo che è la cameriera che avevo soggiogato al bar. Bene è arrivata giusto in tempo, avevo proprio bisogno di una distrazione.
<< Ben arrivata. Come ti chiami dolcezza? >>  MI siedo sul letto e la faccio accomodare sulle mie gambe. << Sophie. E il tuo nome qual è? >>
Mentre me lo chiede gioca con i miei capelli ancora un po’ umidi, scombinandomeli tutti.
<< Mi chiamo Damon ma una volta che ci saremo divertiti tu ti dimenticherai ogni cosa. >> La soggiogo di nuovo. << Adesso non urlare. Non ti farò del male >> .
La mordo e finalmente mi sento di nuovo bene. Il suo sangue sulla mia bocca mi disseta ma mi fa anche dimenticare ogni cosa in quell’istante.
Lei, come le avevo detto, non urla dal dolore, bensì dal piacere. Ma ecco che nemmeno così posso essere libero dai tormenti!
Mentre urla il mio nome, mi ritornano in mente tutte le volte in cui era stata Elena a urlarlo e sospirarlo, mentre facevamo l’amore.
Non vuoi proprio lasciarmi in pace, vero?  A questo punto non ce la faccio più. Smetto di nutrirmi da lei e la caccio via.
<<  Va via. E metti un foulard per coprire i segni fino a quando non saranno scomparsi! >> Lei esce fuori dalla mia stanza e io in un attimo sono già vestito.
Guardo l’ora nella sveglia sul comodino accanto al letto e vedo che sono le quattro del mattino.
Dovrò aspettare ancora qualche ora, così mi sdraio di nuovo sul letto e mi addormento.
Alle otto del mattino, puntuale come se avessi una sveglia puntata in testa, mi sveglio. Preparo la valigia e scendo giù alla hall, dove una signora Flowers già sveglia mi saluta cordialmente.
<< Buona giornata, signor Salvatore. Si ferma a fare colazione? >> Come è gentile…se solo sapesse cosa sono in realtà.
<< No, sono venuto per salutarla. Oggi parto…ritorno a casa.>> Mi sorride, ignara del fatto che non è per niente una bella notizia, per me.
<< Oh, mi fa piacere anche se mi mancherà…non vengono spesso persone simpatiche e gentili come lei signor Salvatore. Faccia buon viaggio >>
Non posso fare a meno di sorriderle…mi ha appena definito gentile e simpatico. Se l’avesse sentito Caroline sicuramente avrebbe iniziato ad elencarle tutte le cose spregevoli che ho fatto, dicendole che in realtà sono solo un mostro con la faccia da angioletto. Ma nonostante tutto, mancherà anche a me…
<< Grazie.>>  le rispondo e le lascio la chiave insieme ad un gruzzoletto di soldi, più del previsto, ed esco fuori mentre la sento esclamare dalla sorpresa.
In un attimo arrivo all’aeroporto. Prenoto il biglietto per volare dritto in Virginia e mi siedo aspettando il mio aereo.
Dopo un ora, finalmente chiamano il mio volo. Mi imbarco, naturalmente in prima classe e mi rilasso.
Fra poco più di sei ore sarò di nuovo a casa. Sarà tutto come l’ho lasciato o ci saranno sorprese ad attendermi?

 
 
 
 
 
 
****
Angolo autrice
 
Ecco il secondo capitolo!!
Questa volta dal punto di vista di Damon…vediamo che è stato a Parigi per tutti e due gli anni ma a differenza di quello spaventava Elena, lui non ha smesso di amarla e ora si è convinto a ritornare *-*
Ma come vedrete nel prossimo capitolo, naturalmente non si incontreranno subito….
Spero vi sia piaciuto e al prossimo capitolo =)
Non so quando aggiornerò…ma spero il più presto possibile :D
Kiss kiss =)
  
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