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Autore: Nelly_Mati    26/07/2007    5 recensioni
Vorrei tanto che tutto non fosse così complicato…
Vorrei tanto che tutto fosse diverso…
Vorrei tanto non dover più soffrire…
Vorrei tanto che tutto fosse semplice…
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Sorpresa
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Forse anche tu un giorno, chissà…

Forse anche tu un giorno, chissà…

 

1° capitolo

 

Vorrei tanto che tutto non fosse così complicato…

Vorrei tanto che tutto fosse diverso…

Vorrei tanto non dover più soffrire…

Vorrei tanto che tutto fosse semplice…

Vorrei tanto non essere più solo… solo… solo… solo come un cane, solo come un uccello in gabbia che non può volare, solo come un lupo solitario, destinato a non aver un branco, solo come un cucciolo abbandonato…

Non voglio stare più solo, escluso, odiato, disprezzato, detestato, isolato… solo… ma ahimé anche se ora sono Kazegake non e poi cambiato granché, ma come il detto: “L’erba voglio non cresce neanche nel giardino del re”, ma nel giardino, del Kazegake?! ...Ehm, neanche li, uffa!

 

E io mi dovrei arrendere così, senza combattere?!

Io ho combattuto è tanto, senza avere risultati, finché non mi sono lasciato trasportare dal odio, dalla vendetta, dal voler farli fuori e ora… è bastato un ragazzino dagli occhi azzurri e dai capelli biondi a farmi cambiare, ed ora sono Kazegake di quegli stessi esseri che volevo sterminare. Com' è strana la vita!

 

Si, ma questo non mi fa amare, si, mi rispettano, mi acclamano, ma mi temono, sono ancora un mostro per loro, nessuno mi ama e nessuno lo farà mai!

 

Contare sull’amore fraterno?! Ma... non so, di quanto può essere grande questo amore non mi   basta, mi manca qualcosa, ma non so cosa, non so chi… ma l’unica cosa certa è che non l’avrò mai.

Pessimismo?! No, solo dura e cruda realtà, un essere mostruoso è crudele come me, non merita tanto amore, quindi perché aspettare ciò? Perché aspettare che tutto sia diverso? Perché aspettare che il tempo migliori? Perché pensare che tutto possa cambiare? Che il mondo possa sorridermi? Che la vita possa risplendere anche per me? Che qualcuno possa volermi bene?

Io sono solo, sono nato solo e resterò solo per l’eternità.

E’ inutile pensarci e interrogarsi, tanto non cambierà molto, l’importante è rimanere ciò che sono e anche se non sarò amato, io difenderò a tutti i costi, anche con la mia stessa vita il mio villaggio, accadrà quel che accadrà, posso solo aspettare, se no, non mi sarei impegnato per diventare ciò che sono…

 

Ed eccomi ancora nella mia stanza, a pensare e ripensare a come difendere il mio villaggio, ormai è solo questo il mio scopo e io sono ben felice di farlo. E’ molto più dignitoso e appagante difendere qualcosa che distruggerlo, portandolo alla miseria alla morte… ormai sono cambiato e ciò mi piace, non dovrò più nascondermi dietro un assetato di sangue, solo perché li odiavo o volevo vendetta… ora sarò me stesso, non che prima non lo fossi, resterò sempre il Gaara freddo, impassibile, menefreghista, asociale che si è sempre conosciuto, sono io è resterò così, anche perché mi amo così, non sono egoista, o forse un po’, ma non posso  essere ciò che non voglio, ma tanto ormai che cambia, tanto il mio dovere lo farò.

 

Che sia pure per il mio aspetto a non piacere?

Capelli rossi come il fuoco, il sangue, l’amore, la passione… cose molto differenti e contrastanti tra loro…

Occhi come il ghiaccio sottile formato con la prima nevicata sopra un laghetto dimenticato da tutto e da tutti, come il colore del cielo limpido quando a smesso di piovere, come il mare quando si è calmato dopo una tempesta che ha portato distruzione, come il colore più temuto simbolo di freddezza, menefreghismo…

Che sia per queste semplici caratteristiche: il colore dei miei capelli e dei miei occhi, evidenziati sempre da grandi occhiaie nere, i quali non se ne andranno mai, perché non vedranno mai il sonno…

Che sia per il mio colorito spento, opaco, quasi bianco, come la neve che nasconde sotto di se corpi… come il colore dei cadaveri andati via o per colpa del tempo, o perché gli è stata spezzata la vita, bianco il colore del lutto nei paesi orientali come l’India, bianco come un colore neutro, che fa paura perché non si sa mai cosa possa rappresentare.

Che sia per questo?! Non mi sembra un corpo da mostro, solo un corpo di un essere umano normale!

Normale, ma cosa vuol dire veramente questa parola?

Viene attribuita agli esseri umani, ma perché, cos’è, esiste?

Cos’è che rende una persona normale?

Perché ci sono esseri normali?

La parola normale viene attribuita solo quando è un gruppo abbastanza grande a fare una determinata cosa o ne modo di comportarsi. E il resto? Tutti anormali! Si devono tutti adeguare, fingere per essere acetati.

Poi ci sono quelli che non ne vogliono sapere di doversi nascondere, fingere per essere acetati, gli unici che si mostrano per quello che sono, e per questo vengono classificati, esclusi, detestati, odiati, perseguitati, con la voglia matta di sterminarli tutti!

Gli unici che hanno il coraggio di essere se stessi sono pochi è unici.

 

Ma perché farmi paranoie, basta crearsi rompi capi, almeno cerco di vivere il più serenamente possibile, si una parola, ma tanto che si può fare?! Nulla, basta essere se stesso e non farsi illusioni.

 

 

 

 

Li in quel deserto, durante una tempesta di sabbia, fenomeno naturale che si aggira proprio in quella zona c’è qualcosa… no, qualcuno… una figura distesa nella sabbia sta strisciando più che può, con le ultime forze priva di qualsiasi orientamento, senza viveri, senza acqua… si trasporta pian piano, cercando di  avanzare, cercando di trovare rifugio, riparo per poter sopravvivere…

E inutile non sa dove andare, si trascina, ma è tutto inutile… ha perso le speranze, non sopravviverà, ma perché doveva andare a finire così?

Morire, persa nel deserto e nessuno la ritroverà, tanto meglio arrendersi ora… e così fa, si accascia definitivamente a terra, priva di forza… che fine orribile, morire sola, lontano dalla sua terra, senza poter salutare i suoi cari, dirgli addio… morire sola nel deserto…

 

Qualcosa si avvicina a lei, diverse figure, a passo silenzioso e spedito… le sono vicini, le tolgono quella sabbia che la stava ricoprendo del tutto… uno di loro se la mette in spalle e si avvicinano verso il villaggio a due passi da li, forse non è tutto perduto…

 

 

 

 

Salve raga, ecco vi qua la nostra fan fiction, avevamo un grande desiderio di scriverne una su Nasuto, soprattutto sul nostro amato Gaara, da decidere di farne una insieme, ed ecco vela qua! Ryan92 e Karen91 sperano che vi piaccia, e faranno di tutto per essere all’altezza delle vostre aspettative, e mentre cercherete di capire chi sia questa figura misteriosa, noi moriremo dalle risate!

Comunque veramente cercheremo di mettercela tutta, e naturalmente aspetteremo con ansia i vostri pareri, se non minacce di morte o di andarci a fare un giro, perché incapaci!

Bacioni Ryan92 & Karen91!!

  
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