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Autore: Je91    26/07/2007    9 recensioni
Estate a Forks. Ambientato dopo New Moon.
Bella è serena e felice adesso che il suo Edward è tornato, ma un ciclone è in arrivo da Los Angels per l'estate. I cugini! Riusciranno a mattere confusione nella vita di Bella e scoprirà che lei non è la sola ad amare vampiri... Benvenuti in Summertime!
Genere: Commedia, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Forks. Primi giorni di Giugno. Tutto sembra tranquillo. Edward ha promesso di non lasciarmi mai più, mio padre è più sereno rispetto i mesi passati, tutto fila liscio come l’olio.

Ora è sera, sono nel salotto con Charlie che guarda la partita, io leggo. Tutto tace. Ad un tratto questo silenzio viene interrotto da mio padre «Bella?» alzo lo sguardo dal mio libro. «Domani mattina potresti accompagnarmi all’aeroporto?» annuisco perplessa, poco dopo chiedo «Perché?» lo vedo indeciso nel rivelarmi il motivo della nostra gita. «Beh ho sentito mio fratello William la scorsa settimana…» chiudo il libro, sento odore di ‘famiglia’ «…e mi ha chiesto se potevo ospitare i tuoi cugini. I gemelli, li ricordi?» come dimenticare la cinica cugina e il taciturno cugino pianista? «Certo papà! Tu cosa gli ha risposto?» chiedo pacata, lui trae un sospiro «Che non c’erano problemi per te, e così loro passeranno l’estate qui a Forks. Scarlett dormirà con te, Nicholas nella stanza degli ospiti» fantastico! Estate con Edward sfumata.

L’indomani mattina partiamo presto alla volta dell’aeroporto. L’aereo da Los Angeles sarebbe arrivato alle 10:30. Ero agitata., non vedevo i miei cugini da quando avevo sei anni. Ma ecco che due ragazzi passano dalla porta di arrivo.

Lei è alta, i suoi capelli sono corti e biondi, ha delle ciocche rosa. Piuttosto pallida di carnagione , una macchina fotografica al collo e i due bagagli. Indossa un paio di jeans lunghi e una maglietta bianca con delle scritte nere. Ride e scherza con il fratello. Solo adesso noto i suoi tatuaggi e il piercing al naso. Ed ecco Scarlett Swan. Doppia S.

Nicholas è alto come la sorella. E’ bello, senza ombra di dubbio, ma non come il mio Edward. Capelli biondo pagliericcio, indossa una camicia e dei pantaloni neri. I suoi occhi sono verdi e spiccano in tutto quel nero. Sorride lieve alle parole della sorella.

Adesso Charlie va loro incontro «Scarlett! Nicholas! Fatto buon viaggio?» è la ragazza a rispondere per prima «Ottimo zio Charlie… Isabella!» esclama vedendomi. Mi corre incontro abbracciandomi «Scarlett! Quanti anni sono passati?» domando retorica. Non nascondo che sono felice di vedere i miei cugini. «Troppi cugina, troppi…» mi accarezza i capelli con fare materno, me li mette dietro l’orecchio per vedermi bene e studiare i miei cambiamenti.

E’ la volta di Nicholas «Isabella! Ha ragione Scar, sono passati troppi anni… Non ti avrei mai riconosciuta!» ecco l’unica frase lunga e di senso compiuto che mio cugino è riuscito a dire da quando ci conosciamo. Lo abbraccio «Nicholas, non chiamarmi Isabella, nessuno mi chiama mai così…» sorride lieve, Scarlett incalza «E come dovremo chiamarti allora?» io sorrido «Bella» rispondo pacata, lei sorride radiosa. «Allora a noi chiamaci Scar e Nick!» ridiamo insieme. Charlie ci osserva commosso e felice. Io e mia cugina abbiamo due nomi con dei significati… Il mio in italiano vuol dire bella, il suo vuol dire cicatrice. Bella e Cicatrice! Che accoppiata!

Charlie carica l’auto. Nick lo aiuta, Scar mi prende a braccetto. «Allora cugina, raccontami un po’. Zio Charlie ha raccontato a papà che sei fidanzata…» maledetto mio padre. Io arrossisco «Beh, sì…» Scar ride in modo cristallino. «Su raccontami! Come si chiama?» mi sento molto in uno di quei telefilm idioti che vede Jessica. Ecco cosa dovrei raccontare a mia cugina: si chiama Edward Cullen, ha diciassette anni da quasi un secolo, è un vampiro e mi ama talmente tanto da non volermi mordere per diventare come lui e vivere per sempre. Nell’ultimo anno è scappato via perché mi amava troppo e non voleva che soffrissi per lui e la sua natura, così ho iniziato a frequentare i licantropi… Eh cara cugina, la tua Bella non è tipo da essere umano, solo qualcosa di sovrannaturale può convivere in armonia con lei. «Si chiama Edward ed ha diciotto anni…» aggiungo un anno, tanto chi lo nota? Scarlett assume un’espressione perplessa «Edward? Nome antico ma non male… E com’è?» penso che Jessica si troverebbe bene a parlare con mia cugina, con una sola differenza: Scar è un genio, Jess no. «Ecco, non saprei dirtelo…» lei ride. Saliamo in macchina, io mi siedo dietro con mia cugina, Nick e mio padre davanti. Per fortuna mio padre inizia a fare loro un sacco di domande. «Allora Nicholas come procedono gli studi di pianoforte?» Edward è senza dubbio più bravo del mio cuginetto taciturno. «Bene zio… Il prossimo anno andrò in Europa a studiare…» vedo l’espressione perplessa di mio padre nello specchietto retrovisore. Starà ringraziando il cielo che nessuno mi ha mai spinta a suonare. «E tu Scarlett? Cosa farai?» mia cugina risponde pronta «Penso che andrò ad Oxford a studiare lettere, frequenterò poi un corso di fotografia e quando finirò sarò una giornalista scrittrice… Verso i quaranta anni penso che mi darò all’insegnamento in Inghilterra» ha le idee chiare la cuginetta. Meno male che nessuno chiede niente di me. Altrimenti dovrei rispondere: diventare una vampira e vivere per sempre col mio Edward.

Arriviamo a casa. Stavolta è Scarlett ad aiutare mio padre. «Non preoccuparti zio Charlie, dopo le mie giornate in palestra posso spostare una macchina in una salita tranquillamente!» ecco che la cugina si dimostra perfetta, e sempre al primo posto. Ed io l’eterna seconda della famiglia. Nessun talento, nessuna dote in più, solamente il mio ‘odore’ ha fatto breccia nel cuore del ragazzo più bello della faccia della terra.

Nessuno si accorge però della presenza di una Volvo grigio metallizzato posteggiata dietro il mio pick-up. Edward è poggiato alla macchina e mi sorride. Io istintivamente gli corro incontro. «Edward!» esclamo. Finalmente un viso a me più familiare, più mio. Lui mi abbraccia e mi da un bacio sulla fronte. «Tuo padre e i tuoi cugini ci fissano…» mi mormora all’orecchio, poi fa quel sorriso sghembo che tanto mi piace.

Io mi volto verso di loro. «Scar! Nick! Lui è Edward! Edward loro sono i miei cugini…» i gemelli si avvicinano e stringono la mano fredda del mio ragazzo-vampiro. Scarlett ne studia i tratti, non è convinta. Nicholas invece lo trova ‘simile’, glielo si legge sul volto che sta pensando che è uguale a lui, ma si sbaglia.

Scarlett solleva la macchina fotografica. «Nick spostati, ho l’ispirazione!» non capisco bene cosa voglia dire questa frase, ma il fratello ne intuisce il significato e ci lancia uno sguardo poi si sposta «Un consiglio… Mettetevi in posa!» l’ultima cosa che ci dice prima di gettarsi di lato, e subito il flash della macchina di Scar ci illumina. Edward ride, era pronto all’eventualità. Lui sa leggere nel pensiero. Io mi metto come meglio posso in ‘posa’, anche per non apparire troppo sorpresa dalla cosa (penso che nella prima foto si noterà ciò). Charlie è sulla porta che ci osserva e ride. E’ proprio orgoglioso dei suoi nipoti come non lo è di me. Vorrebbe che anch’io decidessi da fare qualcosa nella vita, e voglio condannarmi all’eternità dell’adolescenza a fare la studentessa. Mi dispiace papà di non renderti orgoglioso come Scarlett e Nicholas rendono orgoglioso il loro padre, nonché tuo fratello William. Loro non amano un essere immortale, io sì.

I flash finiscono. Scarlett sorride. «Perdonatemi, ma quando ho la crisi è inevitabile per me… E poi non voglio dimenticarmi di mia cugina e del suo fidanzato troppo presto.» fa l’occhiolino e chiude l’obiettivo della macchina fotografica. «Ragazzi entrate che si mangia! Edward vuoi restare?» dice mio padre educato. Il mio ragazzo scuote la testa «No grazie Ispettore Swan, mi aspettano a casa» Charlie è felice di tale risposta. Edward va via dandomi un bacio sulle labbra. «Buon divertimento tesoro!» mi dice ridendosela sotto i baffi. Sa bene con chi mi sta lasciando. Io sbuffo e gli sorrido. «Sei sempre così adorabile, Edward!» dico io salutandolo. E si allontana da casa mia.

I miei cugini sono sulla porta ad aspettarmi. Li raggiungo ed entro per il pranzo.
  
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