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Autore: Armesia    06/01/2013    6 recensioni
"Lei mi sarebbe stata vicino, lo sapevo. Me l'aveva ripetuto tante volte da quella sera. Ma ero io a non volerlo, non potevo portarla nella vita che mi si presentava davanti.
L'avevo lasciata lì, da sola, ma non potevo sopportare ulteriormente il suo viso triste segnato dalle lacrime."
E' la mia prima, primissima storia, quindi entrate pleasee:) vi do anche il permesso di insultarmi
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'll coming back for you
 

Eravamo su quel pullman ormai da ore. Louis si era addormentato quasi subito, come anche Niall. Zayn ascoltava musica a tutto volume con le sue enormi cuffie insonorizzanti mentre messaggiava con Perrie e anche Harry sembrava piuttosto distratto da una chiamata di Taylor che durava da non so quanto tempo.
E io, disteso su paio di sedili, con una penna e un foglio in mano, cercavo le parole per una nuova canzone. Parole che però non arrivavano. Ero troppo ditratto.
Continuavo a guardare il cellulare poco distante da me, nella speranze che cominciasse a squillare. Aspettavo la sua chiamata, non sapevo nemmeno il perchè. Ero stato io a dirle di non chiamarmi e di andare avanti con la sua vita. 
La cosa però mi turbava ancora, non riuscivo a rassegnarmi. Avevo composto il suo numero già tante volte, senza però mai avere la forza di chiamarla davvero. E non avrei dovuto farlo, o sarebbe stato sempre più difficile.
Uno giorno però non ce l'avevo più fatta e, dopo il suo numero, avevo premuto anche il famigerato tasto verde. Lei, con mia sorpresa, aveva accettato la chiamata, stando però in silenzio. Mentre tentavo di trovare le giuste parole da dire, anche se non sapevo cosa potesse ritenersi giusto, e infatti il risultato migliore era stato uno stupido balbettio, sentivo il suo respiro dall'altro capo che si faceva sempre più affannoso fino a trasformarsi in trattenuti singhiozzi.
Lei mi sarebbe stata vicino, lo sapevo. Me l'aveva ripetuto tante volte da quella sera. Ma ero io a non volerlo, non potevo portarla nella vita che mi si presentava davanti. 
L'avevo lasciata lì, da sola, ma non potevo sopportare ulteriormente il suo viso triste segnato dalle lacrime. Non volevo che il suo amore per me si trasformasse in compassione e non volevo che sentisse lo stare con me come un dovere morale.

"Liam, io ti amerò per sempre! Non mi interessa, davvero!"
"Ma non capisci, Sarah? Non ci sarà un per sempre! Sono malato, il mio rene sano ora non funziona più, i dottori non sanno quanto mi resti da vivere. Un trapianto non è sufficiente. Non dovremmo più stare insieme, non voglio che nella tua vita ci sia un peso come me. Tu hai ancora tanto tempo."
"Ma nulla ha senso senza di te! Viviamo gli ultimi momenti insieme... Io ti amo troppo."

Ricordavo esattamente ogni singola parola detta quella sera. Lei aveva ripetuto all'infinito che mi amava, ma leggevo la tristezza nei suoi occhi. E quando sarei morto? Sarebbe stata distrutta, meglio che mi dimenticasse subito. Io non ci sarei ovviamente riuscito, ma poco importava. In fondo, avrei sofferto ancora per poco. 
Improvvisamente comincia a piangere, pensare a lei mi metteva troppa malinconia. Sapevo che anche lei non l'aveva ancora superata, in fondo noi ci amavamo. Io avrei voluto tornare da lei. Sarei sceso da questo stupido pullman e avrei attraversato l'Atlantico a nuoto per tornare da lei. Ma non sarebbe stato giusto. Avremmo passato insieme il poco tempo che mi rimaneva, e poi? Io sarei morto felice e lei non si sarebbe mai data pace. Era una cosa troppo egoista anche solo per pensarla.
E comunque non avrei potuto. Io e i ragazzi dovevamo finire il tour. La parte più difficile sarebbe stata l'ultima tappa, a New York, dove avremmo dovuto annunciare che quella sarebbe stato il nostro ultimo concerto. Immaginare la faccia di migliaia di fans in lacrime, e questa volta non per la felicità, era insopportabile. Immaginavo già il cuore di mille ragazzine distrutto. I loro idoli si erano sciolti, e non per una stupida lite, ma per la morte di uno dei componenti. In tutto ciò che mi stava capitando non riuscivo a pensare a nulla se non agli altri. Alla disperazione di Sarah, dei fans, dei miei amici. Mi dispiaceva molto più per loro che per me, erano loro che avrebbero sofferto. Speravo solo di vivere il più a lungo possibile per fare capire a tutti che non era la fine del mondo, che dovevano andare avanti.
Cercando un po' di ispiarazione chiusi gli occhi, ma l'unica cosa che riuscii a vedere fu il suo viso. Ogni volta che guardavo la folla dal palco la vedevo ovunque, il suo sorriso sul volto di tutti. Decisi allora di mettere le mie emozioni per iscritto, magari sarebbe venuto fuori qualcosa di buono. Scrissi, anche se sapevo che non sarebbe stato così, che sarei tornaro per lei. Sarei tornato sempre. Magari nei suoi ricordi. Doveva sapere che la amavo e che l'avevo lasciata proprio perchè l'amavo. Sperai che capisse che quella canzone era rivolta a lei.

Finito di scrivere, nella speranza che piacesse anche ai ragazzi, appogiai il foglio sul tavolo, e chiusi nuovamente glio occhi.
Questa volta per sempre.


Salve a tutti! Ok, probabilmente questa one shot è un po' banale, ne sono consapevole. Però è la prima primissimissima cosa che scrivo, quindi vi sarei tanto grata se mi diceste cosa ne pensate. Potete essere spietati, insultarmi, darmi consigli, oppure, se sono fortunata, dirmi che è ok. Vi prego recensite!
Sto scrivendo una Fan Fiction che pubblicherò tra un po', quindi se questa vi è piaciuta (dubito) o magari vi piace come scrivo tra un pò tornate:)
ok, vi ho tediati abbastanza. Sei sei arrivato fin qui, infinite infinite grazie.
Baci, A.

  
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