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Autore: RachelElizabethHolmes    06/01/2013    1 recensioni
Ginny sta per sposarsi ma prima, per chiudere definitivamente un capitolo difficile della sua vita, scrive una lettera a una persona che non c'è più... Storia classificata diciottesima al contest "Riscopriamo le edite [Multifandom & Originali Contest]" di Layla84.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Voldemort | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Caro Tom,
Non so dirti come è strano scrivere questa frase di nuovo.
Ho giurato a me stessa che non lo avrei mai rifatto, invece eccomi di nuovo qui.
Almeno so che questa volta non mi risponderai.
Indovina un po’?
Domani sposerò Harry.
Tutte quelle volte che mi hai detto che sì, un giorno avrebbe potuto considerarmi come qualcosa di più della sorella minore del suo migliore amico ... beh, avevi ragione.
Questa è forse la cosa più strana di tutto questo, il consiglio che ho ricevuto da Voldemort era piuttosto buono (Naturalmente, ora mi rendo conto che il tuo avermi incoraggiato a parlare con lui, a conoscerlo, a passare più tempo con lui era perché volevi ucciderlo , ma era lo stesso un buon consiglio e ha funzionato).
Lo sai, non ho mai avuto paura di te.
Questa non è solo stupidità Grifondoro, è vero.
Oh, alcuni tuoi seguaci mi spaventavano (Bellatrix Lestrange mi ha dato notti insonni più di chiunque altro io abbia mai incontrato, se non forse Fenrir Greyback), ma tu non lo hai mai fatto.
Eri solo una caricatura, la pantomima di un cattivo.
Eri così malvagio, senza alcun elemento positivo da sembrare quasi costruito, e io credo che sia così che sono riuscita a non impazzire in questi anni, semplicemente rifiutando di permettere a me stessa di avere paura.
Ho potuto farlo, sai, perché avevo già incontrato una persona molto, molto peggiore di Lord Voldemort, Tom Riddle.
Oh, lo so che si potrebbe dire che eravate la stessa persona, ma non lo eravate.
Voldemort non aveva elementi positivi, ma Tom Riddle? Lui ne aveva un sacco.
Lui mi ha ascoltato, ed era mio amico.
Quando ero più vulnerabile, quando mi sentivo inutile e ignorata e pensavo che nessuno mi avrebbe mai voluta come amica... tu lo hai fatto.
Sei stato gentile con me.
Fino a quando mi sono reso conto che eri tu chi mi faceva impazzire, mi faceva dimenticare parti della mia giornata, eri tu che mi facevi andare avanti.
Scrivere in quel diario mi aiutava a rimanere sana di mente, o almeno così pensavo.
Quando ho iniziato a capire che forse, scrivere a qualcuno che mi rispondeva in un modo che non riuscivo a capire non è stata una buona idea, mi sono convinta, in un primo momento, che ero solo una stupida ragazzina.
Tom non lo farebbe, ho pensato.
Tom è mio amico.
Lui non mi farebbe male, e nemmeno ad altre persone.
No.
Mi ricordo che, poco prima di Natale, passavo per la Stanza dei Trofei a Hogwarts.
Credo che stessi per scendere a cena, o qualcosa del genere, quando una fotografia aveva catturato la mia attenzione.
Eri un mago geniale e un Prefetto e a partire da quell’ anno eri anche Caposcuola.
Di tutti coloro che erano nella fotografia era scritto il nome, anche se ora non saprei dirti chi fossero.
Avevo occhi solo per te; Merlino, se eri bello.
Anche alla tenera età di undici anni, il mio respiro è stato portato via dal bel Tom Riddle.
Penso di essermi innamorata di te, almeno un po'.
Ed è questo che mi spaventava tanto, Tom Riddle.
Tu sei stato in grado di produrre questi sentimenti dentro di me, questi sentimenti di amore e di amicizia e Merlino solo sa cos'altro.
Per anni hai condizionato la mia vita.
Ogni volta che incontravo di nuovo qualcuno che era gentile con me, che voleva essere un mio amico o il mio ragazzo, ho messo in discussione le sue motivazioni.
Mi sono chiusa, facendo attenzione a non lasciar entrare nessuno, perché l'ultima persona a cui avevo permesso di essere mio amico aveva rotto la mia fiducia, rotto me, in un terribile, terribile modo ...
Ma l'ho superato, alla fine.
Non sei riuscito a rovinarmi la vita .
E io volevo solo scriverti e dirti questo (anche se Harry mi ha spiegato tutto sugli Horcrux, e so che non sarai in grado di rispondermi) perché voglio che tu sappia che, nonostante quello che ho subito, non sarò mai tua di nuovo.
Ginny Potter


Ed ecco il commento della giudicia:

Diciottesima Classificata: “Dear Tom” di Moony_98 con 43,03 punti

Grammatica e Ortografia: 9,52/10
La storia è scritta abbastanza bene. Ho trovato solo alcuni refusi, qua e là, che ti vado ad elencare: “mi sono reso conto” dovrebbe essere “mi sono resa conto”; “mi aiutava e rimanere sana” dovrebbe essere “mi aiutava a rimanere sana” e in “[…]piuttosto buono (Naturalmente, […]”dovrebbe esserci la lettera minuscola su ‘naturalmente’.
Qui, invece: “incontrato una persona molto, molto peggio di Lord Voldemort” anziché ‘peggio’ andrebbe inserito “peggiore” per dare senso alla frase.

E qui: “Oh, lo so che si potrebbe dire che erano la stessa persona, ma non lo erano.” Ci vorrebbe un ‘eravate’, visto che trattandosi di una lettera Ginny sta parlando direttamente a Tom/Voldemort. In generale andrebbe rivisto parte del testo perché alterni frasi in cui la protagonista parla direttamente a Tom a frasi in cui ne parla invece indirettamente e ciò rende difficoltosa la lettura.
Ci sono un paio di appunti che devo però farti sulla punteggiatura. Per quanto riguarda i puntini di sospensione lo spazio va sempre e solo dopo di essi, non prima. Tu invece diverse volte, nel testo, hai inserito lo spazio sia prima che dopo. Stessa cosa per le virgole, ti consiglio di rileggere velocemente il testo perché non è niente che una rilettura più attenta possa evitare.

Stile: 7/10
Qui devo fare una premessa doverosa. Non è semplice scrivere una storia incentrata totalmente su una lettera. Si rischia di perdere il filo della narrazione, come nel tuo caso.
Mi spiego meglio. Ci sono alcune frasi che andrebbero riviste, perché poco fluide o poco chiare e, come dicevo anche nella voce sopra, alcune frasi in cui Ginny parla direttamente a Tom e volte in cui invece non lo fa.
Te ne accenno un paio (ci tengo a sottolineare comunque che il mio è solo un parere e un consiglio personale, lungi da me voler dirti come scrivere la storia. Diciamo che i miei sono ‘spunti’, tutto qui).
“Fino a quando mi sono reso conto che eri tu chi mi faceva impazzire, mi faceva dimenticare parti della mia giornata, eri tu che mi facevi andare avanti.”
Che potrebbe diventare:
“Fino a quando mi sono resa conto che eri tu chi ciò che mi faceva impazzire, che mi faceva dimenticare parti della mia giornata, eri tu che mi facevi andare avanti.”
“Eri un mago geniale e un Prefetto e a partire da quell’ anno eri anche Caposcuola.”
Che potrebbe essere:
“Eri un mago geniale, un Prefetto. A partire da quell’ anno eri anche Caposcuola.” O anche “Eri un mago geniale e un Prefetto, ed a partire da quell’ anno eri anche Caposcuola.”
Sono piccoli accorgimenti che rendono più fluida e scorrevole la lettura, che così risulta un po’ difficoltosa e ciò non permette al lettore di concentrarsi a pieno sulla trama.
Per il resto è scritta bene, lo stile che hai usato si avvicina molto a quello usato per le lettere, quindi non ho altri appunti da farti.

Originalità: 9/10
La storia di per sé è abbastanza originale. Ginny mette chiarezza in quello che è stato un momento importante della sua adolescenza (o anche infanzia, visto l’età). Un avvenimento che l’ha segnata nel profondo e che si porta appresso, anche da adulta. Bello che scriva la lettera ad un passo dalle nozze con Harry, come se così facendo voltasse completamente pagina nella sua vita.
Bella anche la sua introspezione, il suo cercare di capire i sentimenti che all’epoca provava, arrivando a capire che quello per Tom era una sorta di amore.
In sintesi un ottima idea per tratteggiare un momento della vita di Ginny e analizzare le sue emozioni, brava.
Credo, anzi, che avresti potuto analizzarle ancora più a fondo, e forse la fic ne avrebbe giovato a livello di contenuti.

IC personaggi: 9,5/10
Io credo che la tua Ginny sia quasi totalmente IC. Partiamo dal presupposto che hai analizzato bene la situazione che lei a vissuto, il suo smarrimento ed il suo venire a patti con i sentimenti provati per Tom. È la Ginny che conosciamo, che abbiamo visto nel libro, quella che tiene a Tom, che si affida e confida con lui, che è sicura che l’altro non le avrebbe mai fatto del male. Anche l’amarezza delle sue parole è perfettamente giustificabile e da spessore al carattere del personaggio.
Non ti do il punteggio pieno solo perché penso che dopo la guerra e la battaglia finale Ginny non potrebbe mai vedere Tom peggiore di Voldemort. Non perché questi sia meglio, intendiamoci. Ma perché Voldemort ha quasi ucciso il ragazzo che amava, ha distrutto la sua scuola ed è stato il motivo per cui suo fratello e molti altri suoi compagni e amici sono morti, quindi credo che niente, per lei, possa essere peggio di Voldemort.
Tralasciando questo piccolo dettaglio penso che tu abbia centrato in pieno la caratterizzazione! Brava!

Gradimento personale: 8/10
La storia mi è piaciuta. Mi è piaciuta molto come contenuti e idea principale, un po’ meno come forma ed esecuzione, ma nel complesso è stata sicuramente una gradevole lettura. Peccato per la parte stilistica perché ho fatto un po’ fatica a seguire la trama per i problemini accennati sopra, e questo ha un po’ influito negativamente sul giudizio. In generale però l’idea di una ‘resa dei conti’, seppur solo dal punto di vista di Ginny mi è piaciuta molto, così come quello di chiudere quella pagina della sua vita con una lettera, così com’era iniziata.
Brava! E grazie di aver partecipato al contest! :)

 

   
 
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