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Autore: ricky cassarino    07/01/2013    0 recensioni
Cosa succederebbe se la Fantasia e la realtà si mischiassero? E se non si riuscirebbe più a distinguere cos'è reale da cosa non è reale? Sto diventando pazza... forse è tutto nella mia testa? ..oppure no? Forse la persona per cui pensavo di provare i sentimenti che provo non è ...quella che pensavo.. ma è sempre stata qui.. accanto a me.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Bella/Jacob
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: New Moon
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La Fine
 
L' incidente della festa di compleanno mi faceva ancora girare la testa. Da quel giorno Edward si comportava in modo parecchio strano, quasi come se volesse lasciar perdere tutto quello che c’era stato, dava risposte con un aria di superficialità come se tutto quello che accadeva tanto un giorno sarebbe dovuto finire e intanto i giorni passavano. I giorni passavano e io avevo paura di invecchiare, mentre Edward sarebbe sempre rimasto uguale. Preferivo non pensarci, speravo che prima o poi lo convincessi a trasformarmi, ma… sarebbe stata una impresa molto difficile. Come al solito Edward mi accompagnava verso il Pick-up dopo la scuola, ma era come se non ci fossi, era sempre tra i suoi pensieri …e non mi parlava mai tranne in alcune situazioni, e la tipica domanda di tutti i giorni da quando ci fu l'incidente alla festa: “Come sta il braccio?” . Quella mattina, mentre stavamo per raggiungere il mio Pick-up, mi disse: “Va bene se passo a casa tua oggi ?”,”Certo” Risposi sollevata, sperando che questo potesse significare qualcosa per lui ..o semplicemente per me, “posso venire adesso …se vuoi” disse con una espressione strana che non riuscì a decifrare. “Certo.. ma certo!”. Mi aiutò a salire sul mio pick-up, e subito dopo si incamminò verso la sua Volvo argentata. Arrivati a casa Edward mi chiese se potevamo fare due passi, mi strinse la mano con le sue dita gelide come il ghiaccio e mi trascinò verso il bosco. Seguimmo il sentiero fino ad arrivare al cuore della foresta, dove divenne nervoso, piuttosto strano, quando mi strinse forte al suo petto, duro come una pietra. Successivamente mi allontanò e mi disse: “Bella, noi stiamo per partire”, riflettevo su quelle parole ma francamente.. non ne riuscivo a capirne il senso. “Noi?” balbettai, “voglio dire la mia famiglia – disse con tono insicuro - così non potremmo darti più problemi” aggiunse, “m-ma.. ma avevi promesso che saremmo rimasti insieme per sempre… ricordi??” dissi confusa, “Ormai non conta più, l'importante è che tu sia al sicuro”,“io sono al sicuro accanto a te! - dissi disperata - perché non lo capisci?”,“Non possiamo. Carlisle dimostra 30 anni a malapena ma ormai ne deve confermare 33”,”Ok, ma almeno portami con te!”, dissi fissando i suoi occhi neri. “Non è una buona idea” disse con espressione irritata. “Non mi vuoi con te?” Non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi e così li chiesi se mi stesse lasciando e lui rispose guardando altrove: “Mi dispiace bella”. Mi strinse sfiorando delicatamente le mie labbra. Sentivo il mio battito più veloce che mai, “Addio bella”. Mi strinse ancora più forte e mi baciò sulla fronte, chiusi gli occhi sfruttando il più possibile quel momento e quando li riaprì lui non c'era più. Mi sentivo abbattuta, non sapevo come fare per dimenticare. Camminai senza guardare dove andavo. Il vuoto che sentivo ogni volta era più doloroso. Il panorama sembrava sempre lo stesso, ma non mi importava se mi perdevo, ormai non mi interessava più nulla. Erano passate diverse ore e continuavo a camminare senza una meta… quando per caso inciampai in una radice di un albero. Al mio risveglio ero disorientata, pensai che ormai era la fine e una parte di me ne era felice. Intravidi una luce proveniente dall'orizzonte… era un viso familiare, aveva una chioma lunga, nera, aveva degli occhi rosso sangue, riuscì a riconoscerlo poco dopo quando mi rialzai. Una parte di me era sollevata ma un'altra parte di me non sapeva come comportarsi in quel momento. Era Laurent il vampiro che la scorsa primavera ci aveva aiutato a combattere James. “Laurent!”,“Bella? ..Bella Swan?” io ancora confusa dissi: “Si, sono io …Bella!” , “Dove è il tuo amichetto?”,“Chi?” “come chi? Andiamo lo sai benissimo di chi parlo! sto parlando di Edward” al sentire il suono di quella parola sentì esplodere una bomba nello stomaco, e scoppiai a piangere. “Se lo sapesse Victoria … “ sussurrò, “Cosa ?”,” Sarebbe felice di sapere che non c’è più Edward qui a proteggerti, e che sarebbe più semplice per lei vendicarsi”. Iniziai ad avere paura “Vendicarsi?…di cosa?”,”Vendicarsi della morte del suo amato James”. Ero rimasta perplessa “Ha pensato che invece di vendicarsi con Edward, di farlo con te, capisci partener per partner… tanto ormai lui non ti vuole più e poi sai.. è difficile dimenticarsi così facilmente di una persona dopo averla amata così intensamente”, si avvicinava sempre più a me, “Mi dispiace per Victoria.. ma con questo cosa vuoi dire?”,”Perché non sarà lei ad avere la soddisfazione di ucciderti ma sarò io a farlo… nulla di personale mia cara” disse mentre faceva un passo avanti. Sapevo che correre via sarebbe stato inutile. Mentre pensavo che quella fosse stata la fine, vidi un branco di animali giganteschi e feroci, una specie di lupi, che si avvicinavano da lontano. Sul viso del vampiro notai una espressione spaventata, cosa molto strana, visto che essi sono i predatori più spietati. Ad un tratto Laurent cominciò a correre più veloce della luce e subito dopo averlo inseguito, i lupi lo Attaccarono violentemente, fino al punto di ucciderlo. Non sapevo cosa pensare. Solo una cosa era certa. Ero salva.
  
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