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Autore: Jeik    07/01/2013    1 recensioni
La mia dote? Leggere nell’anima nelle persone! Sentii parlare il riccio “io sono Harry! Loro sono Liam e Niall! Io ho poesia mentre loro chimica e arte! Se volete possiamo portarvi noi in classe! Chi di voi ha arte?” Louis alzò la mano e poi lo ringraziò, vidi il biondo fulminare con lo sguardo quel ragazzo! Harry! Si! Harry era il suo nome! Mentre lui.. lui si chiamava Niall! La mia prossima preda aveva un nome! Un bel nome!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                                         I Want You
                               STORIA DI NIALL E ZAYN 

 
                                                                               NiALL
 
 
“dai Niall dannazione! Muoviti che fai tardi persino il primo giorno di scuola!” sentii urlare a mia madre al di là della porta, sbuffai rigirandomi nel letto tenendo ancora gli occhi chiusi e cercando invano il  mio cellulare sul comodino. Aprii gli occhi di scatto provocandomi bruciore a causa della troppa luce penetrata dalle finestre e mi tirai su per cercare il telefono. Lo cercai ovunque finché non vidi il mio cane: Lucky con il mio cellulare praticamente sotto il suo bel sedere! Sicuramente nella notte avevo dato delle manate al telefono facendolo così cadere e poi il mio cane fece il resto. “Lucky!”dissi con un tono arrabbiato, Lucky era un pasticcione! Ma lo amavo, era un trovatello, un giorno mentre tornavo dalla casa di Liam sentii abbaiare ed emettere dei lamenti. Intravidi uno scatolone vicino i cassonetti della spazzatura, lo aprii immediatamente e vi trovai Lucky dentro! Lo presi in braccio e lo portai a casa. Dannazione come potevano mai abbandonare un cucciolo così? Non avevano cuore chiunque lo abbia abbandonato! Tranne il fatto che almeno lo abbiano messo in un posto frequentato!  Era impossibile non sentire i lamenti! Però se nessuno se ne fosse accorto? Se gli spazzini lo avrebbero caricato sul camion senza accorgersene? Non volevo neppure pensarci, cominciò a salirmi la rabbia. Per questo lo chiamai Lucky! Significava fortunato! E il mio cagnolino lo era proprio! Mi alzai scacciando via quei pensieri mattutini, era ciò che pensavo da quando lo avevo trovato! Esattamente una settimana fa! Accarezzai la testolina del cane e presi il telefono sotto di lui, lo guardai, tre messaggi e una chiamata persa! Guardai chi fosse, era Harry. Successivamente guardai i messaggi, era sempre lui! Primo messaggio: domani io e Liam passiamo a prenderti! Non fare tardi come al solito. Secondo messaggio: ehy gnomo posso chiamarti? So che quest’anno ci saranno dei nuovi arrivati! Ho voglia di parlare. Terzo messaggio: cavolo rispondi! Non è possibile che dormi sempre! Risi divertito e mi chiusi in bagno facendomi una doccia veloce, uscii dalla doccia, mi asciugai e mi misi una felpa blu e dei pantaloni neri, mi aggiustai i capelli e scesi di sotto, presi la  sacca e salutai mamma uscendo fuori, vidi Liam e Harry ad aspettarmi impazienti in macchina. Era  il nostro quarto anno, come primo giorno mi portai solo due quaderni non sapendo quale lezione avevo. Salii in macchina salutando entrambi con un bacio e mi sedetti nei posti per i passeggeri di dietro. In meno di dieci minuti arrivammo a scuola. Per me l’anno precedente, scuola era il mio paradiso! Molti altri lo definivano un inferno, un carcere e altre cose ancora! Io lo trovavo il paradiso solo perché non vedevo mio padre! Da qualche tempo avevo detto ai miei genitori il mio orientamento sessuale. Mia madre la prese positivamente! Anzi sembrava quasi felice. Da quando glielo dissi mi coinvolgeva per qualsiasi cosa, anche per andar a far shopping mi portava con se perché voleva il mio parere. Mio padre invece non mi rivolse più la parola e ogni volta che stavamo insieme trovava il modo per insultarmi dandomi della checca e picchiarmi. Mia madre così chiese il divorzio ma mio padre non contento ogni giorno appena uscivo da scuola si faceva trovare puntualmente davanti il cancello e comincia a pedinarmi per poi picchiarmi in qualche vicolo, io non volevo che mia madre ci andasse di mezzo e così a volte non dicevo nulla scappando in camera a piangere o proprio quando avevo qualche livido in viso invento qualche scusa. Ma mio padre era più furbo ancora! Sapendo che se mi picchia in viso, mia madre poteva scoprire tutto, mi picchiava sullo stomaco lasciandomi poi accasciato per terra in qualche strada. Cominciarono a venirmi immagini in mente su ciò che successe quel giorno.
 
INIZIO FLASH BACK
 
Un giorno tornai in auto con Liam che mi accompagnò fino a davanti la porta di casa e si accertò che io fossi entrato, mia madre stranamente era a casa, gli chiesi cosa avesse e mi disse che aveva il giorno libero. Mio padre non soddisfatto di non avermi visto all’uscita di scuola e così di non avermi picchiato, venne a casa, mamma andò in cucina per preparare una merenda. 
 
Sentii suonare al campanello “arrivo subito!” urlai dalla cucina, corsi ad aprire e mi ritrovai davanti mio padre, mi si fermò il cuore per un breve attimo e cominciai a respirare con affanno . “c..che vuoi?” cominciai a balbettare, non mi fu data nessuna risposta, un pugno colpì la mia guancia con violenza. Caddi per terra ed indietreggiai, “ non ti sei fatto trovare all’uscita oggi eh? Eri a baciarti qualche tuo amichetto?” un calcio mi colpì lo stomaco, mi mancò l’aria e un conato di vomito salì lungo la mia gola, mia madre sentendo quel fracasso corse a vedere cosa fosse successo e cominciò ad urlare, mentre arrivò mio fratello da lavoro che vedendo quella scena prese mio padre per le spalle e lo sbatté  contro la parete, mia madre mi tirò a sedere sul divano e corse a chiamare la polizia. “che ce? Anche tu sei una stupida checca?” urlò quell’uomo, mio padre, ma non potevo definirlo tale. “di certo è meglio essere tale che essere come te!” sentii urlare da mio fratello, alzai lo sguardo per guardarli e vidi mio padre dare un pugno allo stomaco di mio fratello facendolo cadere per terra sbattendo la testa e così svenendo. Estrasse un coltello cha aveva in tasca e si avvicinò a me, cercai di scappare ma mi incastrò sedendosi sul mio corpo e incastrandomi così sotto di se. Avvicinò la lama del coltello al mio corpo giocherellando per mettermi paura, dalla porta spuntò un ragazzo riccioluto che sentì tutte quelle urla. Si era appena trasferito nel nostro isolato qualche giorno prima, lo avevo visto a scuola negli ultimi tre giorni e non avevo avuto il tempo di andare a fargli il benvenuto del vicinato. Vedendo quella scena si scaraventò su mio padre ma nel modo di spostarlo la lama mi fece un piccolo taglio sul collo, fortunatamente non grave. Cominciarono a picchiarsi mentre il coltello sporco di sangue cadde sulle mie mani. Non sapevo cosa fare e cominciai ad urlare in preda al panico, mia madre era nascosta in bagno nel tentativo di chiamare la polizia che finalmente rispose, gli disse di venire subito e gli diede l’indirizzo. Vedendo quel riccio in difficoltà mi buttai su mio padre. “scappa!” urlai al riccio che non ne volle saper nulla e  blocco mio padre per terra, ma lui gli mollo un calcio scostandolo e prese il coltello che io avevo lasciato incurante per terra per andare ad aiutare il riccio, mi buttai su mio padre per fermarlo mentre lui si avvicinava al riccio col coltello prendendomi così la coltellata alla pancia. Caddi per terra, sentii delle voci di tante persone e uno sparo, avevo le lacrime agli occhi e poco dopo svenni. Poi mi svegliai il giorno successivo all’ospedale con mia mamma e mio fratello che sorridevano e chiesi subito del riccio, poi mi sentii punzecchiare un braccio come per attirare la mia attenzione e vi trovai il riccio e Liam, dopo alcuni giorni tornai a casa e mia madre si decise a dirmi cosa era successo e disse che mio padre morì in quello sparo.
 
FINE FLASH BACK
 
 Da quel giorno io e Liam facemmo amicizia con quel riccio di nome Harry e adesso eccoci. Harry vedendomi in quello stato capì che stavo ricordando e mi abbracciò forte, io sorrisi dolcemente e ricambiai quell’abbraccio. Era passato un anno da tutto ciò, un anno di sollievo, tutti mi trattavano normalmente, mio fratello mi stava attaccato più di mia madre, ogni tanto mi faceva conoscere qualche suo amico. A scuola non ero un Gay dichiarato, non mi andava di prendere altre botte dopo quell’accaduto! Lo sapevano soltanto Liam e Harry. Mi staccai per non dare sospetti e entrai nel cancello della scuola, mi sentii tremendamente osservato, mi voltai e notai degli occhi color nocciola perforarmi l’anima, mi stava scrutando, come se si fosse accorto del mio cambiamento di umore, ma io ero così bravo a fingere di star bene! Nessuno se n’era mai accorto fin’ora. Mi voltai verso Harry che era rimasto imbambolato nel guardare un ragazzo, seguii il suo sguardo e vi trovai un ragazzo molto carino con degli occhi azzurri simili ai miei e vestiva con una maglia a righe e delle bretelle, era davvero buffo. Scossi Harry “ ehy devi dirmi qualcosa sul tuo orientamento sessuale?” risi e mi misi davanti a lui guardandolo, diventò rosso, peggio di un pomodoro. “beh.. anche a me piacciono i maschi!” mi disse in un sussurro, io felice gli saltai praticamente tra le braccia. Ma Liam? Che aveva Liam? Cioè era anche lui imbambolato ma lui era fidanzato! Mi voltai nel cercare il suo sguardo e anche lui fissava quel piccolo gruppo. Pensai che forse stesse guardando quello che mi osservava! A volte lo faceva per proteggermi, fulminava con lo sguardo chiunque mi osservasse più di dieci secondi, ma in quel momento non stava guardando quel ragazzo ma un altro ancora. Sospirai e mi avvicinai di più a Liam “ehy! Non mi dire che ti piace quel tipo! Cioè.. pensavo fossi attratto dalle ragazze.. perché non me lo hai mai detto?” abbassai lo sguardo, i miei due migliori amici non mi avevano detto nulla su ciò che erano? E perché io lo avevo fatto? Semplice! Perché mi fidavo di loro.. ma loro forse non si fidavano abbastanza di me? Sentii delle braccia avvolgermi calorosamente e delle labbra posarsi sulla mia fronte. “scusami gnomo.. è da un po’ che provo una certa attrazione per i maschi ma.. non ci credevo neppure io” si staccò per guardarmi negli occhi, io gli sorrisi annuendo, infondo lo capivo benissimo. Anche io ci ero passato e avevo avuto una cotta proprio per lui! A me Niall Horan piaceva Liam Payne!  Ma era il mio migliore amico e non mi ero mai montato la testa facendomi filmini mentali, lui essendo etero al 100% in quel periodo, non lasciava mai che io mi scoraggiassi e a volte per farmi sentire una persona normale mi dava un bacio lieve sulle labbra, quel che bastava per farmi pensare: NO! NON SONO UNO SBAGLIO! Mi staccai dal suo abbraccio e tirai per un braccio Harry che ancora cascava dalle nuvole, io e Liam ridemmo di gusto mentre lui metteva un finto broncio che sarebbe durato si e no tre minuti! “su andiamo a prendere i nostri orari” suggerì Harry sorridendo, entrammo a scuola e ci fermammo in  segreteria, presi il mio orario. “Prima ora arte! E voi?” guardai i miei amici, “io poesia!” proseguì Harry “e io chimica” finì Liam, cavolo! Quest’anno avevamo tutti e tre lezioni diverse! Vidi i tre ragazzi di poco prima avvicinarsi.
 
                                                             ZAYN
 
 
Andammo a prendere i nostri orari e sentii quel biondo misterioso che mi attrasse dal primo istante dire che aveva disegno, proprio come me! Io Louis e Josh eravamo nuovi a scuola, e quindi non sapevamo dove erano le nostre classi. Un ragazzo dai folti capelli ricci affermò che lui avesse poesia, guardai l’orario di Louis, anche lui aveva poesia. Mentre l’altro disse di avere chimica proprio come Josh! Diedi un pizzico sul fianco a Louis che continuava a fissare il riccio fin da fuori il cancello! “che ne dite di andare a fare amicizia con quelli la?” Josh come sempre rifiutò, a lui non piaceva fare amicizia, Louis invece cominciò a saltare attirando l’attenzione dei tre su di noi, soprattutto quella del riccio che sembrò quasi divertito. Sbuffai e mi avvicinai trascinando i due dietro di me “ciao! Io sono Zayn! Mentre loro sono Louis e Josh!” porsi la mano ai tre che me la strinsero, il contatto col biondo mi fece venire dei brividi, dopo di me si presentarono Louis che sembrò non voler staccarsi dalla mano di Harry e poi Josh che gli diede uno spintone. Questa volta Louis si decise a parlare “siamo nuovi qui e non conosciamo le classi! Abbiamo sentito che avete le materie uguali alle nostre!” guardai il viso dei tre, il ragazzo dagli occhi color cioccolato sembrò soffermarsi sulla figura di Josh mentre il riccioluto sembrava quasi sperare che Louis dicesse che era in classe con lui. La mia dote? Leggere nell’anima nelle persone! Sentii parlare il riccio “io sono Harry! Loro sono Liam e Niall! Io ho poesia mentre loro chimica e arte! Se volete possiamo portarvi noi in classe! Chi di voi ha poesia?” Louis alzò la mano e poi lo ringraziò, vidi il biondo fulminare con lo sguardo quel ragazzo! Harry! Si! Harry era il suo nome! Mentre lui.. lui si chiamava Niall! La mia prossima preda aveva un nome! Un bel nome! Harry e Louis si allontanarono, presuppongo verso la loro aula, successivamente Liam e Josh nella stessa direzione e Niall si incamminò da solo. Gli corsi dietro urlando “ehy aspettami! Hai arte dunque! Potresti accompagnarmi?” lui non mi risposte, si limitò a indicarmi una classe e poi andò in un gruppo di ragazze abbracciandole. Sbuffai contrariato. Quindi il signorino non era gay! Ed era pure scocciato della mia presenza! Non potevo starmene a Bradford? La avevo popolarità! Sbuffai ed entrai in lasse, tutti i posti erano già stati occupati tranne gli ultimi due in fondo. Stavo per proseguire e prendere i posti per me e il mio zaino quando il professore mi fermò. Vidi il biondo entrare e dirigersi a quei posti, sbuffai nervosamente e guardai il resto della classe, chi era curioso, chi già annoiato, chi scriveva, chi mandava sms. Il professore mi incitò a presentarmi, vidi gli occhi di Niall sulla mia figura e sospirai “io sono Zayn! Vengo da Bradford e sono  stato espulso!” vidi lo sguardo di Niall farsi sorpreso e curioso, sbuffai e andai verso di lui “mi fai sedere o dico a un collaboratore scolastico di portarmi un banco?” lui annuì solamente e tolse la sacca dall’altra sedia, io mi sedetti e guardai il professore che cominciò a distogliere gli sguardi incuriositi del resto della classe su di me e incominciò a  parlare “ allora.. bene Zayn! Puoi andare ad accomodarti.. adesso come primo giorno vi lascio fare un disegno a vostro piacere per vedere un po’ cosa sapete fare”.
  
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