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Autore: exitwounds    08/01/2013    5 recensioni
[bike (più o meno)]
«O te ne vai tu o me ne vado io, decidi.»
Nessuno di noi due fiata.
Ci scambiamo qualche sguardo, e riesco a cogliere i suoi occhi verdi lucidi.
Scuote la testa, rassegnato.
«Ho capito.» dice prendendo le chiavi della sua macchina ed aprendo la portiera. «Vai a farti fottere, Mike.»
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(3)

is this the end?

 

Christie Road, mi era mancata.
Stare con quel ragazzino, Micheal, mi aveva portato come indietro nel tempo, negli anni in cui mi facevo anche dell'erba del mio giardino, e riprovare quelle vecchie abitudini mi aveva lasciato con la convinzione che non facessero più per me. Non era nei miei obiettivi svenire su un divanetto strapieno di buchi e svegliarmi di soprassalto alle cinque del mattino, scoprendo di essermi vomitato l'anima addosso.
Mi alzo barcollando.
«Mi scoppia la testa, porca puttana. Non ho più l'età per certe cose.»
Cerco Micheal con lo sguardo, ma di lui neanche l'ombra.
Che coincidenza, un ragazzino che poteva essere me a vent'anni proprio Micheal si doveva chiamare, e lo dovevo incontrare proprio il giorno in cui io e Mike avevamo litigato. É un segno del destino, cazzo, cos'altro può essere sennò?
Comincio a sentirmi in colpa. In fondo Mike aveva ragione, era colpa mia se ero andato in rehab, colpa mia e del mio fottuto autocontrollo inesistente, del mio non saper dire di no alle tentazioni.
Tiro fuori il telefono dalla tasca, e -porca puttana! - ho dieci chiamate di Mike e venti di Adie! É presto, ma decido di fare un colpo di telefono a mia moglie, per farle capire che sto bene.
«Pronto?» risponde con voce assonnata, sicuramente neanche ha guardato il numero.
«Amore, sono io, va tutto bene.»
«Dove porca puttana sei stato, coglione che non sei altro! Mi hai fatto prendere un colpo!» impreca, si é svegliata tutto insieme. Okay, ha ragione, ma urla talmente tanto che devo allontanare il telefono dall'orecchio.
«Adie, hai tutte le ragioni del mondo e lo so, ma ascoltami. Ho litigato con Mike, é un casino, quando torno a casa ti racconto. Ora passo da lui, voglio chiarire.» le spiego cercando di essere il più calmo possibile, e lei sembra capire.
«Ti perdono, ma solo perché sei te. Non farmi stare troppo in pensiero, torna in fretta. Ti amo.» mi risponde, il tono di voce più tranquillo.
«Ti amo anche io.» attacco.
Continuo a guardarmi in giro, ma di Micheal nessuna traccia, confermo, sparito nel nulla. Ma in fondo, ‘sti cazzi.
Cerco le chiavi della macchina nella tasca, sperando che quel ragazzino non me le abbia fottute, ma le trovo e tiro un sospiro di sollievo. Torno al bar e mi riprendo la macchina.
Dio, come puzzo di vomito.
Metto in moto e mi dirigo a casa di Mike, tanto non é molto lontana da qui.
La testa mi scoppia ed ho anche sonno. Trattengo più e più sbadigli, devo cercare di rimanere sveglio e vigile. Scuoto vigorosamente la testa, e sembra funzionare, ma non per molto. Cinque minuti dopo gli occhi mi si chiudono di nuovo, e decido di fermarmi per qualche minuto per svegliarmi e vedere di farmi passare questo atroce mal di testa. Le sbronze e la droga non le reggo più, triste verità.
Approfitto per mandare un messaggio a Mike, so che é presto e starà dormendo, ma almeno mi scuso con lui.
«Mike, sono un coglione, scusami. Non avrei dovuto dirti tutte quelle cattiverie ieri. Sei il mio migliore amico, ti voglio bene e perderti mi ucciderebbe. So che é dannatamente presto, ma sto venendo da te, ho bisogno di abbracciarti. BJ. »
Invio il messaggio e mi rimetto in macchina, sembro stare meglio.
Mancano circa cinque minuti a casa di Mike, quando vedo una macchina correre ad alta velocità, nell'altra corsia in lontananza.
«Che porca puttana sta facendo?» mi chiedo, mentre la vedo muoversi a zig zag senza senso. Mi fermo ed accosto ad un lato della strada, ho sinceramente paura di un deficiente che guida così. Non faccio neanche in tempo a spegnere il motore che lo vedo avvicinarsi a tutta velocità verso di me, ed é un attimo.
Un rumore assordante, sbatto la testa sul cruscotto e poi il buio.


Mike
Mi sveglio di scatto, ho come una morsa che mi stringe lo stomaco. Controllo l'orario sul cellulare, le sette meno qualche minuto, e c'é un messaggio. É Billie Joe!
«Brit! Billie mi ha mandato un messaggio!» la chiamo, e con gli occhi ancora mezzi chiusi dal sonno lo legge insieme a me.
«A che ora te lo ha mandato?» mi chiede.
«Sei e mezza.» rispondo, cominciando a vestirmi più in fretta che posso, entro pochi minuti arriverà.
«Mike, non fartelo scappare un amico come lui.» mi consiglia, poi torna a dormire.


Ore 7:30.
Qualcuno bussa a casa di Billie Joe ed Adrienne.
Adrienne si alza di scatto dal letto con un sorriso, convinta che il marito sia già tornato a casa e che come al solito non abbia le chiavi con sé. Ma quando apre la porta e si trova davanti un agente della polizia, il sorriso si tramuta in sguardo preoccupato.
«Lei é la signora Adrienne Nesser?» chiede l'uomo in divisa.
«Sì, sono io.» risponde Adie preoccupata.
«Suo marito é stato coinvolto in un incidente stradale, lo abbiamo trovato morto mezz'ora fa. Le mie condoglianze.»
La notizia arriva fredda, come una secchiata d'acqua gelida. Fredda come il cuore di Billie Joe, che non può più battere.
Adrienne cade in ginocchio, bianca in volto, gli occhi pieni di lacrime.
«Agente, la prego, mi dica che si sta sbagliando.» balbetta lei, trattenendo il pianto.
«Mi creda signora, vorrei tanto dirle che non é vero.» risponde secco l'uomo.
Adrienne scoppia in un pianto isterico. Non riesce a credere che Billie Joe, il suo Billie Joe, sia morto, non ci sia più.


Mike
Ore 8:25, e di Billie Joe neanche una traccia. Il telefono squilla a vuoto, sto cominciando a preoccuparmi.
«Brit, Billie non risponde al telefono, sto cominciando a preoccuparmi da morire.»
In quel momento il display del mio telefono si illumina, é Adie.
«Adie, sai qualcosa di Billie?» le chiedo subito. «Adie? Perché piangi?»
«Billie Joe... Incidente.» sono le uniche parole che riesco a cogliere tra le sue lacrime.
Le ginocchia mi si fanno molli, non voglio e non posso crederci.
«Sei a casa? Arrivo subito!» le dico, poi attacco il telefono.
«Mike, che succede?» mi chiede Brit. «Sei sbiancato!»
«Billie Joe ha fatto un incidente, ho capito solo questo. Andiamo da Adie, sbrigati!» la prendo per un braccio e la trascino in macchina, in pochi minuti siamo da Adie, lasciando le bambine dal vicino.
«Adie, che cazzo é successo?» esclamo quando la vedo aprirci la porta piangendo.
«Billie Joe... se n'é andato!» singhiozza stringendosi forte a me.


Tré ci raggiunge in ospedale. Adie ha fatto il riconoscimento del corpo, é proprio lui. A quanto pare un disgraziato ubriaco lo ha tamponato quando lui stava fermo, e se ne é andato. Spero lo prendano e che marcisca in galera, é l'unica fine che merita un bastardo del genere.
Adie guarda fisso nel vuoto, gli occhi pieni di lacrime, senza muoversi. Jakob e Joey piangono abbracciati a Brit, Tré si é rotto il polso a furia di prendere a cazzotti il muro, e come me non riesce neanche a piangere, abbiamo finito le lacrime.
É colpa mia se Billie é morto.
Io e lui avevamo litigato, lui stava andando a casa mia per scusarsi con me, e se io non lo avessi insultato per il rehab a quest'ora non staremmo a piangere la sua morte.

Questa é la fine dei Green Day. É la fine della mia vita, perché la realtá é che io senza i Green Day non sono nulla. Questa é la fine di Mike Dirnt, senza i Green Day torno ad essere il patetico e banale Micheal Ryan Pritchard.
Tanto vale che muoia anche io, cosa vivo a fare se Billie Joe non c'é più?
Me lo ripeto da giorni ormai.
Il giorno dopo il funerale di Billie, a cui hanno partecipato tantissime persone e tanti fan, lui mi é apparso in sogno.
Con il suo solito tono di voce allegro, ma allo stesso tempo serio, mi ha detto di non fare cazzate. Di continuare a vivere, che se non volevo farlo per me stesso, dovevo farlo per Tré, per Jason, per Brit, per Adie, per le Estelle, per Ryan Ruby Mae, per Joey, per Jakob, per Ramona, per Frankito, per i fan, per lui.
Billie Joe, io vivo per te, perché tu vuoi che io lo faccia. Non smetterai mai di mancarmi amico mio, né smetterò mai di volerti bene.
«Promettimi che mi starai sempre accanto.» sussurro piangendo sulla sua tomba, il mattino dopo.
Giuro di averlo sentito rispondere « Te lo prometto Mike, te lo prometto





ehilà!
eccomi di nuovo, per l'ultima volta in questa storia.
ugh, mi fa strano mettere giá la parola 'fine' a questa storia.
sto piangendo, non per il fatto che la storia sia finita in sé e per sé, ma per il modo. sentivo che dovesse andare cosí, e cosí é andata. giuro, se succedesse nella realtá morirei dentro.

volevo ringraziare tutti quelli che l'hanno letta e recensita, e anche chi ha letto senza aver recensito.
grazie, grazie davvero.
non vedo l'ora di tornare a scrivere in questo fandom, appena ho qualche idea posto!
per chi avesse voglia di seguirmi in altri fandom, ho una one shot sui simple plan ed ho cominciato un'altra long sempre su di loro.
beh, grazie ancora, di cuore.
un bacio.

howyouremindme.

  
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