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Autore: Rey_    08/01/2013    13 recensioni
-Ho una domanda intelligente.- esordisce Louis.
-Dai, spara.- gli dice Zayn, guardandolo interessato. Louis arriccia le labbra e ci guarda concentrato.
-Quanto può vivere una persona senza cervello?- chiede. Il silenzio cala immediatamente, mentre Zayn sembra pensarci su.
Decido di intervenire.
-Non saprei.- rispondo a Louis, senza battere ciglio. Poi mi volto verso Zayn.
-Tu quanti anni hai?- gli chiedo, sorridendo amabilmente.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Love is just a mess.


(32)Winter prom.
 
 

ZAYN

 
 
 
Sono teso. Dannatamente intrattabile e con i nervi a fior di pelle. Sapevo che chiedere una cosa del genere a Julie avrebbe portato solo guai per me, solo che vederla mentre ascoltava la sua amica tutta felice di andare al ballo, vedere quell’espressione leggermente delusa sul suo viso mentre cercava di sorridere…Non sono riuscito a resistere.
Dannazione, io odio i balli! Ma per lei farei tutto.
E’ questo che continuo a ripetermi mentre mia madre mi aiuta ad indossare la giacca del mio smoking. Sembro un pinguino, me lo sento.
“Sei bellissimo, tesoro” squittisce mia madre, portandosi le mani alla bocca. Alzo gli occhi al cielo, mentre Waliyha soffoca una risata.
Di tutti i giorni in cui lavora e non è in casa, mia madre proprio questo sabato deve avere libero?
Mi ha praticamente costretto a vuotare il sacco e a spiegargli la ragione per cui ho comprato questo stupido smoking.
“E poi voglio conoscerla, questa ragazza che dev’essere davvero importante, per essere riuscita a convincerti a portarla al ballo” dice per l’ennesima volta. Sbruffo, sistemandomi il colletto della camicia bianca.
“Si, mamma. Ti ho già detto che te la farò conoscere, piantala di ripeterlo. E non piangere, ti prego!” esclamo esasperato. Emotiva fino al midollo, rischia di essere travolta da lacrime di emozione.
Capisco che devo fare un bell’effetto vestito così, però emozionarsi perché un figlio porta la sua ragazza ad un dannato ballo è decisamente esagerato.
“Oh, mamma. Julie è bellissima e Zayn è innamorato” mormora Safaa, sospirando sognante e sistemandosi i capelli. Le sorriso e le do un buffetto sulla guancia, lei ricambia ed io mi accorgo a malapena che la sua insinuazione così timida e ingenua non mi abbia infastidito nemmeno un pochino.
Io sono innamorato di Julie.
Perché non trovo nessuna obiezione a questa frase, nessun modo per smentirla?
“Sicuramente, tesoro” risponde mia madre sorridendomi “Dev’essere perdutamente innamorato per fare un passo del genere” commenta. Mi spazientisco, sentendo il sangue colorarmi le guance.
“Ma quale passo, ma’? E’ solo uno stupido ballo” mi affretto a precisare. Walihya scoppia a ridere indicandomi.
“Ed è anche arrossito!” esclama, quasi piegandosi in due. Sbruffo, prendendo la cravatta e il fiore blu che dovrò appuntarmi nel taschino, uscendo a grandi passi dalla stanza.
“Vi odio” borbotto.
“Tesoro, dove vai?” mi urla dietro mia madre.
“Da Niall, ho appuntamento da lui e poi andiamo insieme”
“Comportati bene!” le solite idiote raccomandazioni.
“Mamma, non ho più due anni!” esclamo al limite dell’esasperazione, sbattendo la porta di casa.
Sento che scoppierò da un momento all’altro, per fortuna che Niall abita praticamente a due passi da casa mia e non occorre prendere la macchina, quindi posso sfogarmi con una camminata. Quando arrivo a casa sua, mi apre tutto trafelato, ancora in mutande e l’espressione a dir poco indaffarata.
“Oh, sei già qui” commenta, facendomi entrare, cercando qualcosa sul pavimento.
Già? Biondino, manca meno di mezz’ora” gli faccio notare, sedendomi tranquillamente sul divano.
“Lo so! Dannazione, mi sono addormentato mentre guardavo un film” sbotta, sospirando di sollievo quando trova le scarpe.
“Sei sempre il solito” ridacchio. Lui mi lancia un’occhiataccia.
“Si, ora vado a vestirmi. Se arrivo in ritardo anche oggi Cloe mi uccide” osserva.
“Mh, molto probabile. Se non consideri il fatto che ti ucciderò prima io per avermi fatto fare una brutta figura con Julie” replico con naturalezza. Lui sbruffa, infilandosi pantaloni e camicia.
“Piuttosto, sei pronto a morire?” mi chiede con un sorrisetto malizioso, mentre a fatica si fa il nodo alla cravatta.
“Che intendi?”
“Ho sentito Cloe e dice che Julie si è comprata un vestito che ti manderà il sangue al cervello” mi informa. Sento il cuore accelerare leggermente.
“Ah, si?”
“Già” replica, riuscendo ad infilarsi le scarpe e poi la giacca. Deglutisco, ritrovandomi a sorridere come un deficiente, e lui sospira alzando gli occhi al cielo.
“Ecco, sapevo che non avrei dovuto dirtelo” mormora tra se e se “Almeno cerca di tenere a freno gli ormoni finché non sarete soli. Non vorrai essere denunciato per atti osceni in luogo pubblico?” mi chiede malizioso.
Torno dal mio stato di trance, dove il mio pensiero era volato a Julie e al suo corpo caldo tra le mie braccia, e mi alzo, dandogli una pacca sulla spalla.
“Sei pronto?” gli chiedo cambiando discorso.
“Si, si” dice frettolosamente. Apre la porta e poi torna indietro.
“Merda, il fiore” borbotta, cominciando a cercarlo dappertutto.
“Niall, è sul tavolo” gli faccio notare. Lui si alza da terra, dove aveva cominciato a strisciare probabilmente pensando che il fiore si era nascosto sotto il pavimento, e mi sorride riconoscente.
“Grazie, amico” dice, prendendolo ed uscendo finalmente di casa. Lo seguo, salendo sulla sua macchina.
“Cosa faresti senza di me…”
“A volte me lo chiedo anch’io” mi sorride ed io scuoto la testa divertito.
Sono fortunato ad avere un amico così.
 
 


Quando arriviamo a scuola, tutta la tensione ritorna a galla e Niall se ne accorge. Parcheggia e si volta verso di me.
“Zayn, sei verde” mi fa notare. Prendo un bel respiro e mi asciugo il velo di sudore sulla fronte.
“Scendiamo” lui fa spallucce e mi asseconda, chiudendo poi la macchina.
Quando vedo centinaia di ragazze tutte agghindate, accompagnate da altrettanti ragazzi che sembrano realmente pinguini impacciati, mi sento mancare il respiro.
“Zayn, è un ballo. Non devi mica entrare in una palestra piena di vampiri pronti a succhiarti il sangue” cerca di rassicurarmi Niall, poggiandomi una mano sulla spalla. Gli lancio un’occhiata di sottecchi.
Lui e i suoi paragoni assurdi.
“Lo so. E’ che…so già che odierò questa serata. Dal primo secondo all’ultimo” grugnisco. Niall sorride, dandomi i nervi.
“Che diavolo hai da ridere?” sbotto. Il suo sorriso si allarga ed io sento che da un momento all’altro potrei prenderlo a pugni se non la smette.
“Dimentichi che ci sarà la tua Julie” mi suggerisce. A quel nome, il nodo che mi stringe lo stomaco si scioglie e mi sento un completo idiota.
Sto qui a farmi mille problemi, a preoccuparmi, a lamentarmi che odierò la serata, quando so che mi basterà vederla per sentirmi il ragazzo più felice del mondo.
Sono un coglione.
“Andiamo”
Niall scoppia a ridere, probabilmente si aspettava questa mia reazione, ma io lo ignoro, improvvisamente impaziente di perdermi in quegli occhi scuri che so mi stanno aspettando.
Quando una ragazza biondina, apparentemente irriconoscibile nel suo vestitino rosa, salta al collo di Niall squittendo un “Amore!” quasi fastidioso, mi rendo conto di essere arrivato a destinazione. Niall ride, stringendo la sua Cloe in un abbraccio e Louis mi saluta, così come fanno Lis e Harry, senza più l’espressione imbronciata, probabilmente perché ha già puntato una ragazza sola come lui, ma io non mi accorgo quasi di loro.
Perché c’è una stella, decisamente più brillante di tutte quelle che illuminano il cielo questa sera, che mi abbaglia, immobilizzandomi completamente sul posto.
Non è tanto il vestito, di un delizioso blu che risalta la sua carnagione chiara e che scorre delicato sulle sue forme, né i capelli, acconciati in una semplice treccia, che mi stupisce. E’ il suo viso, i suoi occhi, contornati da un semplice filo di matita, che mi mandano in panne il cervello.
E’ bellissima e, quando si accorge che la sto fissando, un delizioso rosa le colora le guance, rendendola ancora più meravigliosa.
Mi avvicino, incapace di stare fermo e mi blocco ad un passo da lei, che mi sorride emozionata.
Dopo quel sorriso, capisco che invitarla a questo ballo sia stata la cosa più intelligente che potevo fare. Niente è paragonabile alla sua espressione entusiasta e al suo sorriso dolce e innamorato tutto per me.
“Ciao” rompe il silenzio lei, la parola che esce dalle sue labbra morbide. All’improvviso mi viene voglia di baciarla, per sentire il calore delle sue labbra a contatto con le mie.
“Ciao, teddy” mi sforzo di sorriderle, mettendo a freno i miei ormoni.
Lei ridacchia e fa l’ultimo passo verso di me, eliminando tutta la distanza. Il suo odore, per niente di bagnoschiuma, o shampoo, o profumo, solo suo, mi invade le narici e mi chiude lo stomaco. Istintivamente  le poggio una mano sul fianco, attirandola a me. Lei mi carezza i capelli dietro la nuca e mi sorride di nuovo.
“Lo sai che sei bellissimo?” se ne esce con questa frase, soffiando sulle mie labbra che si dischiudono automaticamente.
“Non in confronto a te” replico, scorrendo velocemente il suo corpo con lo sguardo, per poi perdermi nuovamente nei suoi occhi, leggermente lucidi “Sei meravigliosa” soffio, per poi chinarmi leggermente e unire finalmente le nostre labbra. Lei sorride e poi si stacca, probabilmente rendendosi conto che non siamo soli e che qualcuno si sta schiarendo rumorosamente la gola per attirare la nostra attenzione. Ci allontaniamo, ma io non oso togliere il braccio dal suo fianco; voglio e devo sentirla vicina.
“Mi dispiace interrompervi, ma che ne dite di entrare e andare a scatenarci?” propone Louis, inaspettatamente il più impaziente del gruppo. Gli sorrido, mentre lui guarda complice Lis e lei arrossisce, provocando uno sbruffo e un’espressione schifata sul viso di Harry. Anche Julie se ne accorge e lo colpisce con una pacca dietro la testa, ammonendolo con lo sguardo.
“Che c’è?” gli mima lui con le labbra.
“Piantala, stanno bene insieme” gli dice, mentre i due si avviano all’interno della palestra seguiti da Niall e Cloe e da Liam e la sua compagna, una ragazzina del secondo anno, bionda e anche abbastanza carina.
Ma l’ho detto: non ci sono bellezze che possano competere con Julie sta sera, è veramente da mozzare il fiato.
Sorrido soddisfatto al pensiero che lei è solo e completamente mia.
“Si, certo. Sono bellissimi” borbotta Harry, rabbuiandosi. Julie alza gli occhi al cielo esasperata.
“Piantala di essere geloso, Louis è il tuo migliore amico e rimarrà tale. Non vuol dire che se sta con Lis abbandonerà te” gli assicura, probabilmente capendo il motivo del suo turbamento. Harry la guarda colpevole e lei gli sorride dolcemente.
“Dai, ora entriamo”
“E trovati una ragazza, Hazza. Non vorrei che mi cambiassi sponda” mi aggiungo sarcastico, rimediando una sua occhiataccia. Ma la mia frase sembra avere l’effetto desiderato perché lui schizza all’interno della palestra accendendo il suo radar alla ricerca di una qualche bella ragazza da abbordare. Julie scuote la testa divertita.
“Non cambia mai” commenta, guardandolo mentre sorride ammaliante ad una ragazzina del primo anno. Scoppio a ridere e trascino via Julie, scontandomi con due o tre coppie che stanno ballando.
Una quarta coppia ci spinge, facendoci finire esattamente al centro della ‘pista da ballo’. Ci guardiamo come due idioti, completamente immobilizzati mentre decine di ragazzi volteggiano accanto a noi. Lei arrossisce e si guarda intorno a disagio, così acceso da un istinto che non so neanche io da dove mi viene, dato il fatto che odio ballare, le afferro i fianchi e faccio aderire il mio petto al suo. Lei mi asseconda, allacciandomi le braccia dietro al collo e sorridendomi. Cominciamo a dondolarci sul posto, impacciati, ma non mi interessa cosa potrebbero pensare di noi gli altri, tutto il resto della palestra in questo momento è oscurato da lei, ed io non riesco a concentrarmi su altro.
“Noi due dobbiamo parlare di qualcosa, vero?” me ne esco, dopo qualche minuto di silenzio, ognuno perso nei suoi pensieri. Peccato che il mio pensiero era volato per l’ennesima volta a quella notte, a quello che è successo e soprattutto a quello che ho detto. Lei non ha risposto, ma so che ha sentito benissimo, perché si è irrigidita per poi lasciarsi andare ad un sorriso emozionato.
Lo so che ha sentito, ma quello che continuo a chiedermi è perché non ha mai aperto l’argomento.
Che si senta in imbarazzo come me?
“Di cosa?” chiede, aggrottando impercettibilmente le sopracciglia. Prendo un bel respiro e decido che basta con i comportamenti da coglione codardo.
Io la amo, è così difficile da dire?
“Di quello che ti ho detto quella sera” La vedo impallidire leggermente e spalancare la bocca.
“Oh”
“Già” distolgo lo sguardo, nuovamente teso e imbarazzato. La sento sospirare e spostare le mani sul mio collo, per poi salire ad accarezzarmi le guance e costringermi ad incrociare il suo sguardo, incredibilmente tenero e un filino impaziente e emozionato.
“Cosa vuoi dirmi, Zayn?” bisbiglia. Sbruffo, cacciando fuori tutto il nervosismo e le mie mani stringono quasi inconsapevolmente di più i suoi fianchi, rievocando l’immagine di quando non c’era niente a coprire quella pelle candida e di come mi sentissi completo e felice a poterla stringere a me senza barriere.
“Vorrei cercare di spiegarti quello che sento, quello che…provo. Però faccio schifo con le parole e non so da dove iniziare” confesso, sentendomi sempre di più un coglione.
Ma dove è finito il ragazzo sicuro di se e senza preoccupazioni che c’era in me?
Dannazione, quando serve va sempre a farsi fottere!
“Dillo e basta, senza farla tanto difficile” mi suggerisce lei. Non me lo faccio ripetere due volte, anche perché non penso ci sia soluzione migliore e perché se ci rifletto un altro po’ va a finire che come al solito mi tengo tutto dentro.
“Ti amo, Julie” sputo fuori, sentendomi subito meglio, un sorriso soddisfatto e naturale che affiora sulle mie labbra.
Appena mi rendo conto di averlo davvero detto, vedo le sue guance colorarsi di un rosso più acceso del solito e i suoi occhi quasi uscire dalle orbite.
“Ecco, detto così forse è un po’ destabilizzante” farfuglia, posandosi una mano sul cuore, probabilmente preoccupata dalla sua andatura accelerata che quasi riesco a sentire anche io.
Rido, anche se in questo momento preferirei saltare, ballare, urlarlo al mondo intero.
Ma ringraziando il Cielo riesco a mantenere un po’ di dignità e sciolgo l’abbraccio, prendendole la mano e trascinandola via.
“Usciamo di qui” le dico, già oppresso da quel luogo e dalle mille orecchie e occhi indiscreti che sono solo d’impiccio a noi due. Lei mi segue senza tante obiezioni, probabilmente ammutolita dalla mia confessione.
Dovrei preoccuparmi del fatto di averla sconvolta e di non aver ricevuto una sua risposta immediata.
Ma tempo al tempo: io ci ho messo due mesi solo per rendermene conto.
La trascino fuori e ci allontaniamo solo di qualche passo, per sederci su una panchina illuminata solo dalla debole luce della luna.
La vedo rabbrividire leggermente e le porgo istintivamente la mia giacca, maledicendomi per averla fatta uscire di corse senza lasciarle prendere il cappotto.
“Zayn, lascia stare, ti prenderà qualcosa” protesta flebilmente, allontanando le mie mani. Le lancio un’occhiataccia e le metto la giacca sulle spalle.
“Non dire idiozie, ho gli anticorpi forti, io” replico, facendola ridere. Sorrido e mi avvicino, stringendola a me.
“Grazie” sussurra.
“Ancora sotto shock?”
“No, io…sono solo sorpresa” balbetta, arrossendo di nuovo per poi distogliere lo sguardo e puntarlo sulle nostre mani intrecciate.
“A volte mi sembra di conoscerti da una vita, come se siamo sempre stati insieme” confesso di getto, mandando a puttane il mio istinto a chiudermi in me stesso. Ci siamo, l’atmosfera è giusta per fare tutte le confessioni possibili.
Sono stufo di tenermi dentro tutti i miei sentimenti.
E anche se Niall probabilmente mi sfotterà a vita, prendendomi in giro per essere stato dannatamente emotivo e per essermi comportato da femminuccia, me ne infischio.
Ho anch’io una buona dose di scene di completa dolcezza dispensate dal nostro Horan verso la sua ragazza. Meglio che tiene a freno la lingua.
“Anche a me” replica lei, abbozzando un piccolo sorriso. Rincuorato dal fatto che non ha ancora perso dono della parola, le sorrido e la stringo di più. Lei sposta le sue gambe sulle mie, per poi accucciarsi contro di me e affondare la testa nell’incavo tra il mio collo e la spalla.
“E invece se ci pensiamo ci conosciamo da appena quattro mesi. E dobbiamo ammettere che non è stato proprio amore a prima vista” continuo accennando una risata. Lei ride con me, lasciandomi un inaspettato bacio sul collo che mi fa rabbrividire.
“Già, mi innervosivo solo a sentire la tua voce”
“Era perché già eri perdutamente innamorata di me, però non volevi ammetterlo” la stuzzico, maledicendomi poi per la stupida frase che ho sparato.
“Mh, non credo sia così, considerando che mi veniva voglia di ucciderti ogni volta che ti guardavo” replica invece lei, probabilmente senza accorgersi delle parole che ho usato, o forse ignorandole volutamente.
“Però ora è cambiato tutto, no?” mi ritrovo a chiedere, preso da un’ improvvisa ansia. Lei alza la testa, per guardarmi dritto negli occhi e dirmi la cosa più bella che potessi sentire.
“Si, ora sono perdutamente innamorata di te”
La bacio, senza più riuscire a trattenermi e sentendomi, per la prima volta nella vita, un uomo completo che ha trovato finalmente quello che stava cercando.
 













CIAO.
Sono ancora un po’ sconvolta perché ho appena visto il video di Kiss you e…WOW.
Cioè, sono un po’ da internare, completamente pazzi, ma è così che mi piacciono! Mi sembra quasi di essere tornata ai tempi delle scale, quando erano semplicemente loro stessi e facevano solo quello che gli passava per la testa.
Vabbè, basta malinconia, torniamo a noi.
Questo, ehm *tossisce*, era l’ultimo capitolo.
Sta a significare che c’è l’epilogo (che ho già scritto) e poi fine, chiuso, caput.
Sto una merda, ma prima o poi doveva finire anche questa, no?
Lo so che dico sempre le stesse cose, ma ogni volta che finisco una ff è sempre peggio çç
Vabbè, mi limito a ringraziare chiunque l’abbia letta, anche solo i primi capitoli per poi lasciare perdere, chi è arrivata con coraggio fino all'ultimo, chi ha recensito e mi ha seguita fino alla fine, chi l’ha messa tra le preferite/seguite/ricordate.
Siete state importanti, dalla prima all’ultima, infinitamente importanti.
Quindi, GRAZIE. Dal profondo del cuore.
Ok, questa era troppo smielata.
La pianto e scappo, prima che la mia ora giornaliera al computer finisca. Si, sono tornata alla vecchia punizione çç
Ah, sempre a chi interessa, farò in modo di pubblicare il primo capitolo di Summer paradise with you prima dell’ultimo di questa ff, perché non posso stare neanche un giorno senza una long in corso ;)
Ora lo sapete, quindi appena pubblico l’ultimo di questa sapete già che ho iniziato l’altra.
Ok, ok, la pianto di stressarvi.
A preeesto.
-S.

  
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