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Autore: SamaHell    08/01/2013    0 recensioni
Le fiabe viaggiano nel tempo, non esiste epoca o bambino che non ne conosca una. Viaggiano nei secoli e tra le culture. Questa raccolta seguirà due cronologie alterne: una fantasy-medioevale, l'altra sci-fi. Si noteranno nessi e collegamenti dato che ho intenzione di creare personaggi più o meno comuni all'interno di queste fiabe. Un progetto, una sperimentazione che spero divertirà sia me che i lettori! Buona lettura a voi e buona scrittura a me!
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Il rintocco di campane lontane faceva quasi eco agli starnazzi di un gruppetto di Oche che, ossessivamente, continuavano a beccarsi tra loro. La figura minuta e decadente di un vecchio avvolto da una lunga tunica lercia con una crespa e folta barba grigia pendente sino l'addome oscurava i fini filini d'erba che venivano campestati impietosamente dal suo passo nervoso. Sembrava così malato e fragile da dover capitombolare da un momento e l'altro. Quando il vecchio, dagli occhi larghi, spiritati e ammattiti raggiunse le rive del vecchio lago si chinò e passò una rangrinzita mano a pelo d'acqua, increspando il riflesso del suo volto rugoso. "Mostrati".
La voce secca e sottile, rauca e carica d'ansia mentre tremante e furente osservava l'acqua del lago cambiare colore.
Da un cespuglio vicino venne fuori un piccolo gnomo avvolto dai suoi abitini verde smeraldo che si avvicinò al vecchio baldanzosamente
"Allora saggio Kamar, ancora niente?"
"Silenzio Shawk, ci siamo!"
"Di nuovo?" uscendo una pipetta quello s'appoggiò alla schiena curva del vecchio, iniziando a fumare. Con sarcasmo indirizzò una boccata di fumo contro l'anziano "L'avete detto anche la scorsa volta, sapete?"
"Ah, che tu e la tua stirpe di nani siate dannati!!"
Imprecando il vecchio si scrollò di dosso lo gnomo che gli saltellò intorno, indispettito "Gnomi, non Nani. MAI Nani!"
"Piantala"
"Volete forse mettermi alla prova? Volete forse vedere di cosa siamo capaci e...per...per la barba di Satur!"
Lo gnomo indietreggiò, perdendo ogni traccia di spavalderia: dal lago dei fumi traslucenti iniziavano a condensare l'aria, rendendola satura e faticosamente respirabile.
"Si! Si è mostrato!" con un guizzo il vecchio si alzò, con le braccia rivolte al cielo per la gioia. Nel contempo veniva avvolto da una mano fumosa ed eterea che lo accarezzava morbidamente, tracciandone tutto il profilo sino ad alzarlo di qualche centimetro da terra.
"Ma cos'è?!"
"Gnomo ingrato! Questo è il guardiano del tempo! Ci sono riuscito! Sono riuscito a invocare il guardiano! Adesso potrò riportare tutto alla normalità!"
"Normalità, dite, di che normalità parlate?"
"Quella che il tuo popolo sempliciotto non ha mai conosciuto, razza di stolto!! Potrò tornare indietro sino a quando la grande Dea Clessidra era ancora in possesso delle sue sabbie e il tempo scorreva normalmente!!!"
"Non sarete così pazzo spero..."
"SILENZIO!"
Una tonante voce cupa stordì i due litiganti; era la voce del Guardiano del tempo, ridestato dai tentativi insistenti del vecchio mago.
"Kamar. A cosa devo questo disturbo?"
Il vecchio cui oramai le gambette tremolavano dallo sgomento iniziò a raccontare:
"Trentasei anni orsono i reggenti della notte vennero a depredare queste terre: avevamo tutto, non eravamo ricchi ma eravamo felici e semplici. I nostri Re erano amati e la vita scorreva pacificamente tra gli Umani e il Piccolo Popolo. Dopo la venuta dei Maharak nulla fù come prima. Distrussero la Dea Clessidra che permetteva al nostro paese di essere l'angolo di paradiso che era, rubarono le sue sabbie e le tramutarono in oro, da allora Umani e Piccolo Popolo sono in guerra, nessuno si fida più del prossimo, ci si deruba a vicenda, si pratica la stregoneria nera e i popoli maledetti hanno iniziato a mischiarsi con i nostri fratelli. Vi ho risvegliato, mio signore, perchè è mio desiderio porre rimedio a tutto ciò!"
"Pazzo visionario..."
La vocina petulante dello gnomo fù bruscamente interrotta dal soffio gelido del Guardiano del Tempo "Vuoi dunque tu, umile Mago, riportare mia moglie, la Dea Clessidra, al suo antico fausto?"
"SI! Si mio signore"
"PAZZO!"
Con una pedata il vecchio atterrò il piccolo gnomo, interrotto ancora una volta dalle spire fumose del Guardiano.
"E sia, ma sappi che tortuoso e confuso sarà il tuo viaggio..."
"...non importa!"
"Navigherai i solchi dei tempi che portarono e porteranno alla distruzione della Pace di Sher Anouk. Parteciperai come protagonista o come semplice spettatore. Vi offro una seconda scelta. E adesso andate ma sappiate che...se la situazione al vostro ritorno sarà immutata...immensa sarà per voi la punizione!!"
"Andate...cosa...signore, non è chiaro! Io questo vecchio svitato nemmeno lo conosco!!"
E mentre lo gnomo s'inginocchiava, disperato, un vortice fatto di fumo, luce e acqua violacea avvolgeva e sospingeva il Mago e lo Gnomo verso il centro del lago, inghiottendoli al proprio interno come una gola affamata, un pozzo privo di fondo che li avrebbe portati a viaggiare in un viaggio così lungo e tortuoso da strappar le carni e far urlar di dolore durante il percorso.
   
 
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