Marianne odiava quei vestiti attillati e minuscoli, li riteneva da troie.

Ma amava quello sport più di qualsiasi altra cosa al mondo apparte lui ovviamente.

Anche durante gli allenamenti delle cheerleader lei non riusciva a toglierselo dalla testa.

Tutto quello che le stava intorno le ricordava lui.

E il fatto che i ragazzi si allenassero nello stesso luogo dove si allenavano le cheerleader, di certo non aiutava Marianne a mantenere la concentrazione.

Lui, il ragazzo più popolare di tutta la scuola, si stava dirigendo verso Marianne.

«Io mi stavo chiedendo se tu volevi venire al ballo di fine anno con me» chiese abbastanza imbarazzato davanti Marianne.

Era senza parole, avrebbe potuto urlare dalla gioia «mi farebbe piacere» un sorriso sincero comparve sul volto del biondo che corse a riprendere gli allenamenti sotto gli sguardi attenti dei compagni.

I vari mormorii della squadra delle cheerleader riportarono alla realtà Marianne.

«Forza ragazze è l'ultimo allenamento che faremo tutte insieme quindi diamo il massimo» non vedeva l'ora che arrivasse il giorno del ballo.

Era il pomeriggio di un qualunque venerdì o per meglio dire, un sabato qualunque per gli altri ma per la Seven High School quello era il giorno del ballo di fine anno.

Marianne quel pomeriggio dovette uscire con Jessica alla ricerca del vestito perfetto per quella sera, ma i primi negozi visti da loro non avevano il vestito adatto.

Tentarono l'ultimo negozio infondo al centro commerciale ormai senza speranza.

E fu li che lo videro, in tutta la sua magnificenza un manichino indossava un vestito rosa con alla cintura un nastro nero, che ad altre persone poteva sembrare un semplicissimo vestito, ma per Marianne era IL vestito.

«E' quello ne sono sicura» un commesso che abbastanza annoiato le si avvicino «mi dispiace dirtelo ma quel vestito è l'ultimo ed è stato già venduto ad un ragazzo cinque minuti fa»

Non ci sarebbe andata a quel ballo, non aveva vestiti eleganti e quello era l'unico che le era piaciuto.

Si era fermata a casa di Jessica per qualche minuto poi aveva deciso di tornare a casa a piedi nonostante l'amica le avesse più volte chiesto se le serviva un passaggio fino a casa.

A pochi metri da casa scorse la madre a discutere animamente con un fattorino con in mano un pacco.

«Le ho già ripetuto che qui non abita nessuna Maria» sbottò sua madre infastidita dall'insistenza del fattorino.

«Vuole dire Marianne?» il fattorino ricontrollo sorridendo alla ragazza.

«Si si scusi» dopo varie scuse da parte del fattorino se ne andò lasciando Marianne fuori dalla porta di casa con in mano il pacco.

Decise di entrare quando la madre la chiamò, così lasciò il pacco nel divano del soggiorno.

Alle otto in punto Niall si presento davanti casa di lei suonando ripetutamente facendo venire ad aprire Marianne che indossava dei semplici jeans e una maglietta verdognola con stamapato sopra la scritta “Free Hugs”.

«Non ti è arrivato il messaggio che non vengo al ballo?» era imbarazzata davanti a lui vestito così elegante con il suo smocking.

«Si, ti ho mandato un pacco non l'hai aperto?» con uno scatto corse in soggiorno ma trovo solo la scatola tutta distrutta mentre le passava tranquillamente affianco il suo cagnolino che mordeva qualcosa di rosa.

Riuscì a prenderlo dalla morsa del cane e ammirò il vestito che anche se rovinato in numerosi punti manteneva la sua semplicità e la sua bellezza.

«Sono mortificata, ho preso il pacco oggi pomeriggio ma mi sono dimenticata di aprirlo e il mio can...» Marianne era terribilmente agitata e non riusciva a smettere di parlare finchè Niall non la zittì con un bacio a stampo.

«Ehi non preoccuparti» le sussurrò spostandole una ciocca bionda dal volto facendola così arrossire.

«Che ne dici se ci guardiamo un film qui a casa mia?» Niall sembro pensarci un attimo e subito dopo annuì energicamente

«Vado a prenderti qualcosa da cambiarti» Marianne corse velocemente a prendere dei vestiti per Niall da quelli del fratello.

«Spero ti vadano bene» mormorò porgendogli i vestiti, così lui si potè cambiare.

«Venerdì 13 o The Mask?» mostrò i due DVD contenenti i due film da lei elencati.

«Venerdì 13» quasi urlò felice prendendo posto nel divano.

«Ti avviso che io ho paura dei film dell'orrore» lo informò prima Marianne, sedendosi sul divano, accanto al ragazzo dopo aver inserito il DVD.

«Meglio, così se hai paura puoi stringerti a me» sul viso di entrambi comparve un sorriso e premettero il tasto play del telecomando.

Una bambina dai grandi occhi azzurri e dalla folta chioma bionda ascoltava estasiata il racconto dei genitori.

«E come è finita la storia?» domandò curiosa.

«Ora i due ragazzi vivono a Londra e hanno una bellissima bambina di nome Keyla» la madre le sorrise amorevole.

«Si chiama come me» la bambina sembrava ancora più contenta.

«E ora si va a nanna che domani ci svegliamo presto che andiamo a trovare Zio Harry e Zia Jessica» le sussurrò il padre, e insieme alla moglie uscì dalla stanza.

«Ti amo Niall» sussurò la donna ormai davanti la porta della loro stanza

«Ti amo anche io Marianne fin dal primo momento che ti ho vista» sussurrò a sua volta lui aprendo la porta della camera e baciando la moglie con passione.

My space

*schiva un pomodoro* *ne schiva un altro*

Ho scritto questa OS in 10 minuti e non l'ho riletta quindi mi scuso ove vi fossero degli errori.