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Autore: essellunga1998    08/01/2013    4 recensioni
Vi siete mai soffermati, almeno una volta, a pensare di quanto tempo è trascorso sulla vostra pelle?
Il tempo passa e si cresce, senza che noi ce ne accorgiamo. Poi si passa alla classica vita da adulti: Carriera, matrimonio, figli...
Con il tempo si cerca di ristabilire dei rapporti che si pensavano andati persi... e con il tempo, arrivano notizie che ti sconvolgono la vita.
Questo è quello che è accaduto al nostro detective.
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Signori e signore, ho l'onore di presentarvi questa one-shot divisa in due capitoli, perché troppo lunga. Spero abbiate una buona lettura. Kiss
Essellunga1998
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1

“Non ne posso più di te!” Mi sento urlare all’orecchio.
Siamo alle solite. Io e lei, divisi da un telefono, uno stramaledettissimo telefono.
Eppure, se mi guardo non sono più il moccioso di 6 anni con gli occhiali del papà. Ma allora perché?
“Ti starai domandando il perché questa sfuriata, vero?” Sembra avermi letto nel pensiero “E te lo dico subito: per il semplice motivo che se avevi dei problemi d’identità, potevi parlarmene. Ed invece non solo non mi hai detto niente, ma mi hai anche sfruttato perché non avevi la mammina che ti preparava i pasti caldi. Come pensi che stia ora, eh?”
Per tutti i templi Shintoisti…
“Ma Ran, ascolta…”
“No, non voglio più sentire una parola da te! Fottiti Shinichi!”
Tuuuuuuuu…
Accidentaccio. Questa proprio non me lo aspettavo.
Sono Shinichi Kudo, 18 anni. Amante dei gialli e del mio “lavoro”: il detective.
Rimpicciolito 2 anni fa da un farmaco che avrebbe dovuto darmi la morte, mi ha dato una seconda chance, ma questa volta non come Shinichi Kudo, 16enne, ammirato dalle ragazze e rispettato dalla polizia, ma come Conan Edogawa, personaggio nato da un mix di culture differenti (Conan dovuto ad Arthur Conan Doyle, scrittore del mio mito ed Edogawa, cognome preso dai libri di mio padre).
16enne rinchiuso nel mio stesso corpo di quando avevo 6 anni, ho iniziato questa nuova, ma difficoltosa e intricata vita. Ho iniziato a vivere a casa di quella che era la mia migliore amica. L’unica che è riuscita a capirmi anche se non sapeva che dietro le spoglie di un bambino, si nascondeva la persona della quale è assolutamente cotta. (Mi raccomando: consiglio a casa: mai farla arrabbiare quando ha in mano o la sacca di karate o qualunque altro oggetto: potrebbe diventare un’assassina.)
L’unica che mi ha aperto il suo uscio di casa dopo avermi trovato a casa del dottor Agasa. L’unica che mi ha sopportato per un anno. L’unica che mi ha salvata dai pregiudizi di suo padre e dai pettegolezzi su di me e lei da Sonoko. L’unica alla quale non avrei voluto mentire, ma sono stato obbligato a farlo per salvare la sua vita. Ma salvando la sua vita esteriore, non ho salvato quella interiore, quella che riusciva a farla stare su dopo la mia “assenza”: il suo cuore.
Quella vita che alberga ogni giorno dentro il nostro cuore e che ci fa vivere momenti felici e tristi, alti e bassi, gioie e tristezze. Tutto ciò caratterizza anche un po’ il carattere della persona. Sono riuscito a fare anche questo. A distruggerla, fino a farmi odiare. Ottimo lavoro, Shinichi! Bravo!
Driiiiiiiiiiiiin…
Deve essere il mio telefono. Rispondere o non rispondere? No, non mi va. E se fosse Ran? Mi precipito sul telefono, senza vedere chi è chi mi ha chiamato.
“Pronto?” Dico con un tono di speranza di sentire quella voce della quale mi sono innamorato.
“Felice di risentirti, Kudo! E’ un po’ che non ci si sente, eh? E’ quasi passato un anno da quando hai sconfitto l’Organizzazione degli MIB e che sei partito per l’America. Dimmi un po’, com’è l’America?” Mi chiede una voce provocatoria, maschile, con un forte accento del Kansai.
“Di un po’ Hattori, in questo momento hai il raffreddore o sei te con la tua voce normale? Sai, con il telefono non si capisce bene.”
”Spiritoso Shinichi. Di un po’: l’aria mattutina americana ti ha dato al cervello o sei te con il tuo modo di essere e parlare? Sai, con il telefono non si capisce molto bene.”
“Simpaticone. Parità?”
“Parità. E’ bello risentirti dopo tempo. Non riuscivo a trovare il tuo numero, visto che l’hai cambiato. Sai che convincere Ran non è stato un gioco da ragazzi? Quella ragazza diceva che darmi il tuo numero di telefono non serviva a niente, che sarebbe solo uno spreco di tempo e di denaro. Chissà cosa avrà voluto dire con questo…” Al solo sentire il nome di Ran, il mio tono scherzoso passa ad un tono malinconico. Senza pensare che dall’altra parte c’era Heiji, mormoro:
“Mi odia fino a questo punto?”
“Eh? Che hai detto Kudo?”
“Niente, Hattori, niente. Sono solo un po’ stanco, tutto qui. Conoscendoti, non mi hai solo chiamato per parlare un po’ con me, vero? Spara. Che hai da dirmi?”
“Vedo che la tua perspicacia non è venuta a mancare. Hai indovinato. Ma sappi che ti devi sedere: potrebbe essere una notizia shoccante per te e non reggere. Sappi che lo sanno tutti tranne che te. Quindi preparati.” Stranamente il tono di Heiji è mutato. Non l’avevo mai sentito così.
“Dimmi, sono tutto orecchie.” Rispondo io con lo stesso tono, ma con un po’ d’ansia e timore.
“Tua madre, in questo periodo ha sentito molto la tua mancanza e anche quella di Conan. Ovviamente non sapevamo come fargliela passare, visto che sospirava in modo molto malinconico, abbiamo parlato e in modo scherzoso, le ragazze hanno buttato lì per lì, il discorso di quanti figli volessero avere. Dopo aver parlato un po’, tua madre ha iniziato a discutere sull’argomento animatamente con Ran e Kazuha e alla fine, così per scherzare, ha detto: “Sarebbe bello se Shinichi avesse un fratello o una sorella…” E il discorso è caduto lì. Dopo neanche un mesetto, tua madre ha iniziato a vomitare. Pensavamo che avesse il virus dell’influenza, ma vomitare due settimane di filo, ci ha insospettito. Allora l’abbiamo portata d’urgenza all’ospedale, dove il medico l’ha ricoverata. Abbiamo fatto tutti i tipi di test e abbiamo scoperto che… che… tua madre è di nuovo incinta.”
Silenzio di tomba. Sicuramente in questo momento Heiji si starà chiedendo se sono morto oppure no.
“Hattori?”
”Si, Kudo?”
“Prendo il primo volo per il Giappone. Per domani sono lì.”
“Stai scherzando?”
“Ti pare il tono di uno che sta scherzando?”
“No, assolutamente no. Ah, Shinichi?”
“Che c’è?”
“Ran è entusiasta all’idea di fare da “zia”, quindi, se ti impegni, hai la possibilità di riuscire a riconquistare la fiducia e l’amore della tua Giulietta. Andiamo, Romeo dei miei stivali. In marcia. Ci vediamo domani all’aeroporto di Beika. Ciao!”
“Si, ciao.”
Finalmente ho l’occasione per conquistare in modo definitivo il cuore della mia Ran. A proposito di lei, le faccio una chiamata, anche a costo di sentirmi ricoprire di insulti.
Driiiiiiiiin…
“Pronto, sono Ran. Chi parla?”
“Ciao Ran, sono io.”
“Shinichi, ti ho già detto di…”
“Ascoltami prima di insultarmi. Mi ha appena chiamato Heiji per comunicarmi la fantomatica notizia che diventerò fratello maggiore e mi ha anche detto che mia madre è all’incirca incinta di un mese. Siccome mi ha anche riferito che sei contentissima all’idea di prenderti cura di mio fratello o sorella, ti faccio una proposta.”
“E sentiamo questa tua brillante idea, Holmes.”
“Prendo il primo volo per il Giappone stasera stessa e, tornato a casa per prendermi cura di mia madre fino al parto, vorrei cercare di riconquistare la tua fiducia. Me la dai una possibilità oppure sono proprio messo male fino al punto di dire che faccio parte della peggior feccia di maschi?”
“Sai, da quando ti ho chiamato a quando mi hai richiamato te, è passato circa un’oretta e pensavo di non sentirti più. Avevo timore di aver esagerato, e non ti ho chiamato per paura. Sapendo che 2 anni fa ti feci una dichiarazione d’amore in piena regola, senza sapere che eri tu, ti faresti perdonare se ti dicessi che hai a disposizione tutto il tempo prima della nascita. In poche parole: sì, hai la possibilità di riconquistare la mia fiducia, ma con la condizione che hai tempo fino al parto. Sono stata chiara, oppure no?”
“Chiarissima, cara la mia Watson.”                                             
“Simpaticone Holmes. Ci vediamo domani all’aeroporto di Beika insieme ad Heiji. Ciao.” “Ciao.”
Ran, preparati al peggio: Shinichi sta tornando da te!


Eilaaaaaaaaaaaaaaaaa! Salve a tutti! (^^)
Sono tornata con questa one- shot divisa in due perché era troppo lunga. In realtà sia questa FF che il 4 capitolo di “Quando la vita riserva qualcosa di meraviglioso” sono i miei regali di Natale (in ritardo). Spero gli apprezzate (in realtà sono anche per chiedervi scusa del tempo che è passato dall’aggiornare. Scusate! >.<) In più voglio fare le mie scuse più sincere a Takaji: mi spiace di non essermi fatta più sentire. Mi è stato tolto internet per ben 1 mese di fila! Volevo passarti i capitoli, ma non avendo internet, non ho più potuto sentirti! Scusa anche a te! (>.<) Credo di aver chiesto abbastanza scusa a tutti voi, no?
Bene, dalle scuse alle osservazioni: stiamo parlando di una normale FF di Natale, dove Shinichi (almeno per noi, finalmente!) sconfigge definitivamente i MIB e dove Ran viene a sapere che Conan, il piccoletto con cui si confidava ogni volta dei suoi problemi amorosi con il migliore amico, in realtà è la persona del quale è innamorata. (Avviso: Questa FF non contiene spoiler, ma è tutta invenzione di mia sana pianta.) Quindi, provate ad immaginare: 2 anni fa (secondo questa FF), Ran ammette di essere cotta di Shinichi. Voi che avreste fatto al posto di lei (o di lui, se appartenete al genere maschile)? Io non saprei, sinceramente (xD)
Altra cosa: la madre di Shin è di nuovo incinta! Ma che bello! (*w*). L’idea è nata parlando un po’ via FB, pensando che veder nascere una vita a Natale, sarebbe stato una grandiosa idea. Piccolo segreto: all’inizio non sapevo chi far rimanere incinta. Ho pensato: Ran o Kazuha? Troppo giovani. Sonoko? Pure. Eri? Non è quella più indicata, visto che Goro, ho pensato io, non è in più in vena di sopportare dei mocciosi in casa. Ma di lei ne risentiremo parlare in questa FF (poco, ma ne risentiremo parlare). Allora si è accesa la famosa lampadina: perché non Yukiko? Dopotutto è ancora molto legata al marito ed è perfetta nel ruolo di madre (di nuovo!). Ed eccola qui, dopo 18 anni, con un’altra gravidanza (anche se, ammettiamolo, il tempo passa per tutti ed anche per Yukiko u.u).
Questa volta sono uscita con un’idea abbastanza carina e… magica. Ma non magica come quella che posterò qui, su EFP, la prossima volta. Ma dovrete aspettare che abbia finito questa e l’altra. Lo so: la mia mente è malata, ma quando si tratta di scrivere qualcosa su DC, inizio a viaggiare mentalmente verso chissà quale Universo…
Questa volta sono stata un po’ lunga e polemica, ma forse nella prossima, anche di più (xD)
Quindi auguri e buon 2013! Kiss
Essellunga1998 


  
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