Fanfic su artisti musicali > Selena Gomez
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Autore: heiscodelario    08/01/2013    5 recensioni
Selena scorrazzava tra i corridoi per evitare la lezione di chimica, aveva notato una foto della sua cantante preferita appesa all’anta di un armadietto.
-Quella è Taylor, piace anche a te?- aveva detto avvicinandosi a Demi con un sorriso stampato in faccia.
La ragazza aveva farfugliato un si timidamente e da quel giorno era nata una grande amicizia.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo quattro.

-Demi mentre tu eri alla reception ha chiamato Justin - disse Selena spazzolandosi i capelli bagnati
-Che ti ha detto?-
-Che vuole venire da noi perché non vuole lasciarci sole-
-Justin che dice queste cose? Ci crederò solo quando lo vedrò qui- ridacchiò Demi
-Non verrà, ne sono sicura-
 Demi fece comparire sul suo viso un sorriso malizioso -Intanto tu ne saresti felice-
-Quante volte dovrò ripetertelo che non ho alcun interesse per Justin? Smettila con queste cavolate e andiamo a dormire, sono stanca- così dicendo Selena si infilò nel caldo delle coperte.
-Ti lascio auto convincerti che non ci sia niente fra voi due, tranquilla-
Un ghigno arrivò da sotto la coperta a fiori provocando una risata rumorosa di Demi. Lei sapeva benissimo del rapporto molto particolare che c’era tra la sua migliore amica e il suo amico. Aveva notato qualcosa dal primo giorno in cui i due si erano visti, Justin aveva fissato Selena per tutto il tempo in cui erano stati insieme. Quegli sguardi di intesa non erano mai spariti, anzi, erano nati anche dalla parte di Selena e, per quanto i due continuassero a insultarsi con nomignoli stupidi, gli occhi di Justin brillavano vedendola proprio come le guance di Selena diventavano di un rosso acceso. Demi era brava a capire queste cose e aveva chiesto numerose volte all’amica se provasse qualcosa per il ragazzo, ma lei si ostinava a sostenere che le uniche scintille che c’erano tra lei e il biondo fossero scintille d’odio.
-Andiamo a cercare Taylor?- disse Selena una volta che l’amica si era infilata nel letto
-Prima dobbiamo trovare un lavoro-
-Appena abbiamo soldi a sufficienza per spostarci andiamo a cercarla, ci stai?-
-Ci sto-

La mattina dopo ordinarono la colazione in camera e si videro arrivare su un carrello dolci di ogni genere che spazzarono via senza pensarci due volte.
-Mi è venuto il diabete- ridacchiò Demi infilandosi l’ultimo pezzo di biscotto al limone in bocca.
-Ti faccio compagnia-
-Dobbiamo andare a trovare un lavoro- scattò giù dal letto Demi
-Non possiamo andare a fare un giro oggi?- si lamentò l’amica
-Lo faremo mentre cerchiamo un impiego da qualche parte-
In dieci minuti Demi aveva trascinato l’amica in strada, decisa a scovare qualche negozio  che cercasse dipendenti, erano disposte a tutto pur di racimolare soldi.
Non fu facile come credevano, provarono ogni sorta di bar, ristorante, negozio di abbigliamenti, negozio di elettronica o supermercato ma tutti le liquidvano con risposte secche. C’era chi rispondeva che non assumeva più di una alla volta, chi diceva che aveva troppi dipendenti o chi diceva che c’era bisogno di esperienza. ‘Ma che esperienza ci vuole per mettere due carote su un bancone?’ pensò Demi mentre uscivano da un fruttivendolo.
Dopo due ore non avevano ancora trovato niente a parte le vesciche sotto i piedi per il troppo camminare.
-Demi proviamo qui- disse Selena indicando un negozio di musica che aveva un insegna a forma di chitarra con su scritto in corsivo ‘toxic’.
-C’è qualcuno?- rimbombò la voce di Demi tra le pareti del negozio.
Dentro era bellissimo, una luce soffusa illuminava centinaia di chitarre appese al muro e foto di cantanti come Frank Sinatra o gruppi come i Beatles e i Guns N’Roses. Al centro della stanza c’erano scaffali pieni di cd di musica di ogni epoca, divisi per artista e genere.
A un tratto da dietro a uno scaffale spuntò un anziano sui 70, con i pochi capelli che aveva scompigliati e un po’ di polvere attaccata alla camicia.
-Salve ragazze posso esservi utile?- disse sorridendo
-Vorremmo sapere se aveva bisogno di un aiutante? Siamo in cerca di lavoro- parlò Selena
L’uomo guardò le due ragazze e per qualche minuto non parlo guardandosi intorno con lo sguardo assente.
-Va bene- disse a un tratto
-Dice sul serio?- esultò Demi
-Certo, siete assunte-
-Senza nessun modulo, non vuole sapere niente di noi?-
-Ragazze mie sono un anziano, questi curriculum sono troppo moderni per me- disse sorridendo –vi farò sapere quanto è la paga mensile, per ora sappiate che io sono David-
-Io sono Demi e lei è Selena- esclamò Demi
-Piacere di conoscervi. Dai su potete iniziare, là ci sono dei cd incominciate a sistemarli per genere e artista, mi trovate alla cassa se avete bisogno di qualcosa-
-Potrei chiederle una cosa?- disse Selena
-Dimmi cara-
-Perché ha chiamato il negozio ‘toxic’ se vende cd?-
-Ragazza mia la musica è tossica, provoca dipendenza. Nella musica c’è la risposta a ogni domanda, lei è da ogni parte. Il silenzio non esiste a causa sua. Tu vivresti mai senza musica?- La mora fece un cenno con la testa. -Proprio così, dai su ora andate, avete del lavoro da fare-
Quell’uomo sembrò strano e interessante alle due ragazze e la dolcezza che emanavano i suoi occhi mentre parlava della musica le aveva colpite. Sembrava che quel corpicino fragile fosse alimentato dalla musica.
Erano contente di aver trovate posto in quel luogo e non vedevano l’ora di scoprire qualcosa di più su di lui.


La sera tornate nell’ostello Demi sentii il suo telefono vibrare, lo estrasse dalla borsa e aprì il messaggio da parte di Justin. “Dimmi il nome del vostro hotel, sto arrivando” lesse incredula sullo schermo.
  
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