Questa storia
contiene uno spoiler da "Harry Potter and the Deathly
Hallows". Nonostante sia
relativamente di scarsa importanza, sconsiglio la lettura a chi non
vuole
anticiparsi il libro.
Per celebrare la vita: Ho cercato di rappresentare la parte
più amara del tutto: Fred è morto ventenne, senza
la possibilità di lasciare una traccia. Eccetto i pochi che
l'hanno conosciuto, chi si
ricorderà di lui? Chi, conoscendo George, penserà
che una volta aveva un
fratello gemello? La verità è che Fred
sparirà lentamente. Diventerà un ricordo. Lo
diventerà per li Weasley come lo diventerà per
li ex-alunni di Hogwarts.
George dovrà invece
convivere costantemente con il crudo dolore della perdita, senza
che questo scemi nel tempo. Perchè George non può
dimenticare Fred. Ogni
mattina quando si alzerà dal letto e
guarderà nello specchio il suo stesso riflesso gli
ricorderà suo fratello. Spero che tutto
ciò risalti almeno in parte
nella storia.
(*)Feorge e Gred sono dei soprannomi che si danno ironicamente i gemelli, quando ricevono i maglioni per natale: -Perchè sul nostro ci sono le iniziali? Come se non sapessi che ci chiamano Feorge e Gred.-
An Absent Friend.
"Il signor Weasley mi sembra sempre così giù di tono..."
George smette d'abbottonarsi i gemelli della camicia e si ferma sulla soglia delle scale, la cintura che penzola dal lato sinistro dei calzoni. Sono le sette. Nell'aria c'è quell'umidità mattutina che penetra dentro la pelle e fa scricchiolare le ossa. "Tiri vispi e contenti" aprirà a momenti e le voci che provengono da dietro al banco sono quelle delle due commesse del negozio.
George si ferma sulla soglia delle scale, sentendosi il ladro di una conversazione che non gli appartiene. Aderisce la schiena al muro, il collo teso e contratto verso l'arco che conduce all'altra stanza, l'orecchio contro il compensato per cogliere le parole oltre la parete.
"Avresti dovuto conoscerlo prima" la risposta di Vivian è velata da una cortese amarezza.
"Prima di cosa?"
"Prima di Fred"
George sussulta.
Le nocche si serrano e le palpebre si chiudono. Vorrebbe potersi risparmiare, ogni volta che sente il nome del fratello, il bruciore alla gola e la claustrofobia da vicolo cieco.
Ma Fred è un qualcosa in sospeso.
E George, in quel qualcosa, c'è dentro fino al collo.
"E' morto".
Una frase che si trascina dietro da troppo tempo. Inizia sempre col leggerla, pretende di capacitarsene, ma ogni volta deve tornare indietro e cercare di metterla nuovamente a fuoco. La scorre con impazienza nella disperata ricerca di un punto. Nella disperata speranza di vederla concludersi e di poter andare avanti. Ma il periodo si protrae all'infinito. Da quella parentesi aperta che è la guerra, George non può uscire. La morte di Fred è una dannata frase in sospeso. Come se qualcuno avesse dimenticato di mettere il punto.
Scarica il suo peso contro al muro e scrosta la vernice colpendolo ripetutamente con la nuca. In una silenziosa manifestazione di dolore.
"Chi è Fred?"chiede Allison.
Lui si piega su se stesso, cingendosi la testa e capisce. Capisce che vent'anni sono ingiustamente troppo pochi. Capisce che Fred, per il mondo, potrebbe non essere mai esistito.
Capisce che Fred è stato dimenticato.