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Autore: keep_it_ugly    09/01/2013    1 recensioni
Siamo tutti afflitti dai ansie e problemi, io ho raccontato i miei in modo da liberarmene almeno in parte. Sono le solite preoccupazioni di molte ragazze e forse leggendo vi ritroverete voi stesse nelle mie parole.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sedici anni. Gli anni migliori nella vita, dicevano. Io avrei detto i peggiori. Probabilmente sarò io che sono l’eccezione che conferma la regola. Scuola, ragazzi, problemi di autostima riguardo al proprio corpo…. Sono problemi che affliggono molte mie coetanee, certo e chi sono io per venire a lamentarmi della mia vita o di far annoiare delle povere ragazze che stanno leggendo questo sfogo, beh sono una semplice sedicenne con la vita abbastanza complicata che sta cercando un'ancora a cui aggrapparsi per non affogare. Se non avete nulla da fare o volete trovare una scusa per non fare i compiti, beh leggete pure ma premetto non c’è un lieto fine. Magari molte di voi si rivedranno in me e chissà, ad ogni modo come faceva il mio idolo, Jane Austen, cercherò conforto nella scrittura. Scuola. Il luogo più odiato nella storia, a mio parere. Non so voi ma molte delle mie ansie e preoccupazioni sono derivate proprio da quel luogo di anime perdute, che non vedranno la via della salvezza fino al diploma. Non avevo mai avuto problemi di voti, sono nata fortunata onestamente perché, mi basta poco per ottenere buoni risultati, però la mia dose di "fortuna” si è esaurita quest’anno in matematica. Frequento il terzo anno del liceo scientifico e in una famiglia di geni non è ammissibile una cosa del genere. Ho capito che non ce l’avrei fatta di solita rendita, così non mi sono messa giù e non ho mai studiato così tanto in vita mia, tuttavia non basta. Ho bisogno che qualcuno mi dia una mano, ma soprattutto di qualcuno che non sia la mia professoressa. Insultarla non servirebbe a niente, fa il suo lavoro e anche bene ma non è l’approccio giusto per me. I miei genitori però invece di aiutarmi in questo mio momento di difficoltà mi gridano e minacciano di togliermi tutto. Insomma molto utile, già che ho tanta pressione addosso aggiungetemene altra. Non mi voglio divulgare in questo argomento perché credo che più o meno tutti nella vita tutti abbiano riscontrato problemi scolastici e bastano poche parole per far comprendere il mio problema. Ragazzi. Mi lamentavo che la matematica è difficile da capire? I ragazzi sono difficili da capire. Gli interesso o no? Prova qualcosa per me, come io per lui? Insomma le solite domande da seghe mentali che noi ragazze non ci facciamo mai mancare quando siamo innamorate o anche solo invaghite di un ragazzo. Ebbene queste “seghe mentali” me le faccio pure io ultimamente. Da circa tre mesi. il problema è che forse prova pure qualcosa per me, anzi me l’ha detto più di una volta. Ci vogliamo bene, vorremmo stare insieme, io lo trovo bellissimo, lui mi trova bella e tante cose sdolcinate da diabete che non avrei mai creduto di dire dato il mio carattere molto "spigoloso" come lo definisce mia madre. Qual è il problema? 175 kilometri di distanza. 175 maledetti kilometri di distanza. Nessun treno per vederci. Niente soldi per poterci permettere di incontrarci. Ecco qual è il problema. Unica soluzione vederci in una città a metà strada, ma la cosa è assai difficile visto che sono minorenne e i miei non mi lascerebbero mai andare. Così o trovo delle amorevoli amiche disposte a farsi due ore di treno e per farmi finalmente stare, anche se solo per un giorno, con il ragazzo per cui mi sono completamente rincoglionita o niente da fare. Le amiche le ho trovate ma fin che non risolvo il problema a matematica i miei non mi lasceranno andare. Quindi o al prossimo compito vado bene o mi sarà requisito l’unico mezzo per sentirci, il cellulare. Ora capite che in questo periodo sono molto stressata, non dormo la notte e ho continuamente mal di pancia. A cosa do la colpa di tutto questo? Al mio corpo. Penso “se solo fossi più magra qualcuno mi vorrebbe della mia città”. Non sarei più sola e magari riuscirei a riempire il vuoto che mi si sta formando nel petto. Mangio sano, non funziona. Faccio palestra, non funziona. Provo a digiunare, non ci riesco. Credo che abbiate capito cosa faccio. Avevo smesso prima delle vacanze di indurmelo. Avevo smesso di avere paura della mia stessa mano. Non avevo più la gola graffiata dalle unghie e la mano segnata dai morsi dei denti. Avevo promesso che avrei smesso e pensavo di aver superato la cosa, ma non è vero. Alla prima occasione che mi si è presentata, dopo due settimane dall’ultima volta che l’avevo fatto, ho preso e ho passato mezz’ora in bagno a farmi schifo da sola. Il punto è che non è dimagrire quello che voglio veramente. Voglio solo svuotare la mente, non pensare ai miei genitori che mi minacciano se non vado bene o all'unica persona che vorrei accanto e che non posso avere. Credo che alla fine tutti abbiamo i nostri problemi, grandi o piccoli, ma non bisogna abbattersi come sto facendo io. Troverò quel salvagente prima o poi e mi tirerà fuori da questa tempesta. Lo troverò io, lo troverete voi,lo troveremo tutti prima o poi e dopo tutta questa sofferenza che ci portiamo sulle spalle tutti i giorni, potremo finalmente dire sono rimasta forte, ce l’ho fatta e mi merito la felicità.
  
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