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Autore: MartinaMicheletti    09/01/2013    0 recensioni
Allie, una ragazza che abita in una piccola città, aveva amato, forse troppo.E' stata respinta, non accettata da colui che amava.Tutto questo ha scioccato il suo animo,non riusciva a sorridere di nuovo.Fino a che, un giorno, scopri' per caso quei cinque ragazzi.Da quel momento decise di continuare a seguirli e di amarli per la loro voce, perché fu proprio quella voce che nasceva dall'insieme dei singoli che la salvò; fu proprio grazie a loro che tornò a vivere sorridendo.Decise cosi di dedicare tutta la sua adolescenza a loro,sentiva il bisogno di farlo,come un dovere.Ogni giorno amava la loro musica sempre di più e desiderava vederli dal vivo e non più dentro un PC.Si considerava una sognatrice,le piaceva viaggiare con la mente e creare un mondo ultraterreno.Sognava e voleva volare in questo mondo migliore.Eppure, essendo un po' pessimista di carattere, non riusciva a seguire fino in fondo i suoi sogni,non succede mai quello che vuoi.Sognava i suoi idoli davanti a se,meravigliosi,sognava di abbracciarli..Ecco però, una scintilla. Allie poteva andare in scena, fare del sogno una realtà.
Genere: Comico, Commedia, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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" [...] ...Ogni volta che guardo il soffitto ,stesa sul letto di cameretta, la mia mente viaggia, come se cliccasse sul tasto “replay” e riavvolgesse il nastro fino ad arrivare alla prima volta che ho sentito pronunciare il tuo nome, alla prima volta che ho sentito la tua voce entrare nelle mie cuffie, rimanere dentro la mia testa e giocare con il mio stomaco, la prima volta che ho collegato la tua voce con il tuo nome, la tua voce con il tuo sorriso, con i tuoi occhi, la prima volta che ho collegato la tua voce meravigliosa con tutto il tuo essere…”

La musica mi ha sempre portato tra le nuvole, come se spaziassi in un mondo parallelo, sola con le note musicali che mi guidano.. Un mondo che sostituirei volentieri con la realtà. Da quando ho scoperto quei cinque ragazzi seduti sulle scale di Xfactor mi sento diversa, completa. E’ successo cosi, per caso mi sono accorta di loro, girando su YouTube. Mi lasciarono qualcosa dentro, qualcosa che non so spiegare a parole, una sensazione particolare che mi faceva star bene. Mi lasciarono qualcosa subito dal primo video, mi divertivo guardandoli  e mi sentivo legata in qualche modo a loro, come se li conoscessi da una vita anche se non era cosi. Dopo la prima volta non ho mai smesso, come se non potevo vivere senza sapere, continuavo a seguirli e a informarmi su di loro ,su chi erano e come c’erano finiti fin a quel punto. Scoprì che erano dei ragazzi semplici, venuti da città diverse fino allo studio di xfactor per cercare di esaudire il loro sogno, erano cinque ragazzetti che non si conoscevano, cinque normali ragazzi.
Ce n’è uno che mi ha colpito subito tra tutti i cinque, lui mi ha fatto sua soltanto con un sorriso. Le sue fossette che spuntano quando sorride lo rendono diverso, mi fanno andare al settimo cielo senza neanche un motivo. Mi ha colpito proprio quel ragazzo con i riccioli ribelli, quello che ha la voce profonda e gli occhi verdi.. Starei una vita intera a perdermi nei suoi occhi. Questo ragazzo, è proprio lui, Harry Styles. Eh si, Fu proprio lui che rapi il mio cuore la prima volta, fu proprio lui che mi salvò dalla noiosa realtà e mi portò con se in quel mondo parallelo che fino a quel momento era riuscito nell’intento soltanto la musica.. Fu proprio lui a farmi viaggiare sopra le nuvole.
 

“Allie, Alliee!” la dolcezza infinita di Brenda mi voleva svegliare.  “Che vuoi?” farfugliai qualcosa tornando sotto le coperte. “Come cosa voglio?! Bisogna comprare i biglietti per il concerto, sbrigati che poi finiscono tutti!”  Benissimo, dovevo svegliarmi assolutamente, era una questione di vita o di morte. Io, le mie due amiche Brenda e Emma, anche loro fan sfegatate di quei bellissimi ragazzi,  avevamo provato di tutto per poter avere una possibilità, per riuscire a vedere i One Direction dal vivo e non dentro a un pc. Volevamo sentire il loro profumo con i nostro nasi, le loro voci con le nostre orecchie e volevamo vedere il loro viso sotto la stessa nostra luce, per essere poi sicure che tutta quella perfezione che emanano è pura verità. Avevamo provato in tutti modi, concorso su concorsi, meeting con altre fan.. Di tutto per attirare la loro attenzione, ma niente. Fino a quel momento. Finalmente aveva deciso di fare due tappe vicino a noi. Sembrava in lontananza un sogno che si realizzava, ma non dovevamo festeggiare perché come noi, c’erano altre centinaia e centinaia di fan nel nostro paese che non aspettavano altro che un loro concerto e perciò, con tutto il rispetto e la simpatia che provavamo fra di noi, dovevamo fare di tutto per avere quei biglietti prima delle altre.. Avevamo il fuoco al posto degli occhi ed eravamo determinate come non lo siamo mai state.
“Ok, adesso come si fa? Non possiamo perdere questa occasione e tra poco questo sito sarà invaso..” “ Fidatevi di me, sono brava per queste cose ..” Emma Si sfregò le mani e si schioccò le dita davanti allo schermo del computer come se fosse pronta a dimostrare tutta la sua genialità con l’informatica, quella bravura che in realtà non ha mai avuto; era brava a usare il computer quanto è bravo un cane a fare un capriola, meglio non rischiare. “ Non voglio distruggere i tuoi piani Emma ma non voglio nemmeno distruggere il nostro sogno quindi è meglio che lo usi io il computer!” Disse Brenda cercando di sembrare il più gentile possibile. Emma annui e lasciò il mouse a qualcuno più esperto, appunto Brenda. Ecco il momento, scattarono le 11 in punto e iniziò la guerra. “Dai dai, non aspettare un secondo, clicca subito!” “calma, calma non mi agitate!” Sembrava tutto facile quando sullo schermo appare una scritta “ Attendere prego..” quella attesa fottutamente snervante non finiva più, non potevamo aspettare ancora molto, le altre avrebbero preso tutto i biglietti prima di noi. Era troppo l’attesa, i nostri occhi non si muovevano da quei puntini di sospensione in fondo alla frase maledetta. Cosa dovevamo aspettare ancora, eravamo in quel sito da più di mezzora, la connessione internet c’era.. Cosa dovevamo attendere!?! “ Cavolo.. non ce la faremo mai.. lo sapevo che era una fregatura! Fanculo a tutto..” Brenda lasciò la sedia e si stese a peso morto sul letto. Come dare torto alle sue parole? Era una perdita di tempo, di sicuro solo quelle raccomandate o quelle che avevano la possibilità di spendere cifre impossibili potevano permettersi di vedere i One Direction. Noi non eravamo né raccomandate da nessuno, né ricche. Eravamo ragazze normalissime di 17 anni che avevano degli idoli; ragazze  che volevano sentire la voce di Harry, Liam, Niall, Louis e Zayn passare da un microfono e rimbombare nell’arena, volevamo sentire le loro voci accompagnate dai loro strumenti ma soprattutto  seguite dalle fans. Non volevo perdere la speranza anche se era proprio quella che mi lasciò per prima, ma un ultimo tentativo era concesso. Ricaricai il link della pagina. Tornò la scritta di prima ma non rimase sospesa per molto. Finalmente il sipario del sito si apri.. Brenda che era accasciata sul letto di colpo si buttò su di me, Emma sgranò gli occhi e insieme  ci avvicinammo allo schermo. All’improvviso appari “ Complimenti, il vostro acquisto è stato effettuato con successo!”  Non potevo crederci, era successo. Urlammo e urlammo sopra quel letto, non riuscivo ancora a connettere niente ma la felicità delle mie amiche mi faceva capire. Ce l’avevamo fatta e senza raccomandazioni, ce l’avevamo fatta e avremmo finalmente visto quei cinque ragazzi che ricoprivano il mio soffitto con le loro foto. “Cacchio ci siamo ,abbiamo i biglietti! Li vedremo bimbe, li vedremo! Sto per piangere!” Emma si mise a correre per tutta la camera e a tirare tutti i pupazzi che trovava nella corsa.  “Oddio non posso crederci ancora! Ed io che avevo mollato tutto, è tutto merito tuo Allie! Ti farò una statua, sei la nostra salvezza!” Cosi dicendo Brenda e dopo di lei anche Emma mi assalirono e mi sdraiarono di forza su quel letto. Stemmo abbracciate per dei minuti, non riuscivo a dire niente, sapevo solo sorridere e guardare nel vuoto mentre le altre non la smettevano di parlare e urlare. Io ero persa nel vuoto con un sorriso che partiva da un orecchio e finiva all’altro. Ero come ipnotizzata da non so che cosa, sentivo le voci di Emma e Brenda che diventavano sempre più difficili da capire, più lontane. Improvvisamente caddi in quella specie di trans che mi avvolge nei pensieri, nei sogni più stravaganti. Ero nella posizione giusta: guardavo il soffitto, sdraiata sul letto della mia cameretta. L’unica differenza era che non ero sola, avevo le due mie migliori amiche accanto e per questo era tutto strano. Ero riuscita a perdermi, ma questa volta non ero sola. Mi ero persa, decisamente persa. La mia mente cominciò a viaggiare e a disegnare immagini sfocate: disegnava un ragazzo ricciolo, uno con i capelli biondi, uno con un sorriso meraviglioso e con gli occhi scuri, uno dolce con il naso a patata e senza capelli, uno con le converse bianche e con una espressione da finto innocente. Questi  camminavano sorridendo accanto a tre ragazze.. Quelle eravamo noi: Emma, quella con gli occhi azzurri color del cielo e i capelli scuri, Brenda, quella con i capelli biondi e gli occhi marroni; poi c’era anche Allie, si beh.. c’ero io. Un immagine stupenda.. E’ straordinario cosa sa creare l’immaginazione! Adesso mancava soltanto quel pezzo di carta tra le mani ed potevamo essere pronte per andare verso il nostro più grande sogno.
E cosi eccoci qui, sdraiate su quel letto per l’ennesima volta con i tre biglietti in mano, emozionate, spaesate, fortunate, libere, gioiose, con gli occhi pieni di lacrime, sorridenti, impazzite, felici, COMPLETE. Eravamo li ad aspettare l’arrivo del momento. Non sapevo se ridere o piangere… Nel dubbio feci tutti e due.
   
 
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