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Autore: hopeinthefuture    09/01/2013    0 recensioni
Ciao:) questa è la mia prima storia. Per qualunque commento, recensite liberamente.
Parla di uno spaccato di vita fondamentale che io ho immaginato andare così.
Buona lettura!! Protagonisti assoluti Mirai Trunks e Vegeta.
"Vegeta si girò verso il ragazzo del futuro e lo guardò, senza riuscire a proferire nessuna delle tante domande che gli giravano per la testa."
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mirai!Trunks, Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La colazione fu epica e Vegeta si unì a loro solo quando Trunks aveva praticamente finito. Bulma continuava a tempestare il figlio di domande, alle quali quest'ultimo rispondeva sempre con dolcezza.
B="Quindi tu hai conosciuto solo Gohan, in realtà, perchè gli altri non li ricordi?!"
T="Si è così. Lui è stato un fratello per me"
B="E.......... cosa gli è successo Trunks?"
Il ragazzo si mosse rapido sulla sedia, attirando l'attenzione di Vegeta che gli sedeva accanto, e sospirò guardando il piatto vuoto.
T="Posso raccontartelo un'altra volta mamma? Sono davvero stanco.... Avrei bisogno di dormire..."
Bulma sentì di aver sbagliato con quella domanda.
B="Certo tesoro.... Vai pure a dormire. Sembri davvero esausto in effetti."
T="Grazie per la colazione.... Era deliziosa"
Si congedò facendogli un flebile ma sincero sorriso. La donna si mise le mani sulla testa.
B="Dannazione a me! Mai che tenga questa boccaccia chiusa!"
V="Lo hai capito finalmente!"
Ma lei non gli diede retta. L'uomo la fissò: era assorta nei suoi pensieri e parlava più con sè stessa che con lui, era chiaro
B="Hai visto i suoi occhi?? Erano così tristi e malinconici. Se penso a tutte le sofferenze che ha passato mi sento così inerme e inutile"
V="Non sapevi nemmeno chi fosse fino ad un'ora fa"
Bulma continuava a non sentirlo.
B="Ed ora che è qui si allena e basta!"
V="Tsk. E cosa dovrebbe fare??"
B="Ho deciso. Quando si sveglia lo porterò con me in città.... Ha bisogno di un pò di svago."
V="S....Vago?"
Bulma sembrò ritornare alla realtà e sorrise a Vegeta: B="Si, svago.... Quello che servirebbe anche a te. Ah, se non ti dispiace, vorrei rinnovare oggi la Gravity Room perchè ho molt lavoro nei prossimi giorni, quindi puoi prenderti un giorno di riposo!"
Non era una domanda, ma l'uomo non ebbe da ridire e se ne andò dalla cucina per andare a dormire.
Solo entrato in camera si ricordò che la condivideva con Trunks, che dormiva già profondamente nel suo posto.
Vegeta era troppo stanco per pensare ad un altro posto e senza tanti problemi si spogliò e si mise a letto.
Trunks, notò, gli assomigliava anche nel modo di riposare. Lo sentì muoversi e lamentarsi nel sonno.
T="Pa.....pà"
L'uomo si voltò verso di lui. Che cosa aveva detto?
Ma cosa gli importava poi? Il principe non voleva assicurarsi di aver sentito bene, perchè, si diceva, non gli fregava nulla di saperlo.
In realtà, il suo cuore aveva tremato a quella parola ben udita pronunciata dal figlio per la prima volta, ma non lo avrebbe mai riconosciuto, nemmeno a sè stesso.
Si ritrovò così a fissare quel giovane sayan tormentato, che non trovava pace nemmeno nel sonno. Lo contemplò in ogni particolare, come era solito fare con le persone per cui provava un tipo di interesse: di nuovo le cicatrici che segnavano il suo giovane corpo scolpito, attirarono il suo sguardo; i capelli di quell'insolito colore gli ricadevano davanti agli occhi, che anche se chiusi, Vegeta aveva perfettamente in testa; le mani stringevano il lenzuolo con forza, come se non volesse lasciarsi andare del tutto al sonno, che gli procurava quasi più dolore della realtà. In sè, quel ragazzo, riusciva a trasmettere un'eleganza e un'aura di mistero che sempre il principe si era sentito associare: ["Non sei rozzo come un Son.... Si vede da quale stirpe sayan provieni"] si scoprì a pensare l'uomo, sorprendendosi.
Nonostante cercasse in tutti i modi di provare indifferenza verso Trunks, capiva sempre di più di non esserne capace ed anzi, si sentiva sempre più attratto da lui, da quello sguardo e dai suoi modi schivi, orgogliosi e tormentati da sayan, ma anche gentili, premurosi, e comprensivi da terrestre. Era un mix perfetto di due razze contrastanti: aveva assorbito il meglio da entrambe e le aveva rinchiuse in un corpo dai lineamenti delicati di lei e la potenza di lui.
Vegeta aveva considerato quel neonato di pochi mesi solo una sconfitta, un palesamento di debolezza....... una VERGOGNA!
Ma adesso che fissava quel giovane, capì che lui era, forse, la cosa più bella che aveva fatto nella sua tetra vita, con la donna che aveva imparato ad amare, ammise a sè stesso, perchè così simile ma diversa da lui..... proprio come Trunks.
["Non assomigliarmi troppo.... Tu devi essere come lei, non come me! C'è già troppo di te in cui mi rivedo e ancora non ti conosco. In quante altre cose sei come me? Quanto spesso dovrò sforzarmi di non vedermi in te, perchè il mio orgoglio me lo impedisce?"] pensò rivolgendosi  a suo figlio.
Il ragazzo si mosse appena: Vegeta distolse lo sguardo e gli diede le spalle, capendo che forse non lo avrebbe mai più guardato così.
Si addormentò con fatica.

Quando si svegliò Trunks non c'era più. Andò in cucina e vi trovò un biglietto indirizzato a lui: lo aprì, riconoscendo quella stessa scrittura.
"La Gravity Room è sistemata, ma usala da domani per precauzione. Sono fuori a cena con Trunks.
Oggi Goku è venuto da lui e gli ha chiesto di andare a stare a casa sua, per allenarsi insieme.
Io NON VOGLIO. Conto su di te per fargli rifiutare l'offerta!
Ti prego Vegeta................ An, la cena è nel forno.
Bulma"
Provò una rabbia mai sentita prima nel sapere che Kakaroth voleva allenare Trunks e in più realizzò che l'uomo doveva essere a conoscenza dell'identità del ragazzo. 
["A che gioco stai giocando Kakaroth? Perchè dovresti allernarlo? Casomai questo spetta a me!"]. Si paralizzò a quei pensieri. 
Ecco a cosa si riferiva Bulma.
V="Allenarlo??" disse con voce roca a nessuno.
Consumò la sua cena, con meno voracità del solito e si sedette sul divano, con la tv accesa, ma perso nei suoi pensieri.
Dopo poco Bulma arrivò, seguita da Trunks. Sorridevano e sembravano già molto complici: infondo, erano madre e figlio.
B="Oh, ciao Vegeta... Hai trovato la cena?"
L'uomo annuì fissandoli.
B="E... ehm.... hai trovato anche il mio biglietto?". Ora era nervosa ed imbarazzata.
V="No!" La donna era incredula.
B="Come sarebbe a dire NO?!"
V="Che non ho trovato nessun biglietto" ghignò l'uomo.
B="Questo non è possibile!" Era INFURIATA.
Trunks fissava i genitori dubbioso.
T="Tutto bene mamma? Di che parli?"
Bulma alla voce del figlio sembrò ricomporsi.
B="Niente tesoro. Cose fra me e... Vegeta. Aspettami qui... vado a fare il tè"
Vegeta sapeva che stava andando a controllare se il bigliettino fosse caduto e sapeva che la donna lo avrebbe odiato, trovandolo nel cestino. Nel frattempo il figlio si sedette nella poltrona difronte a lui: indossava dei jeans, una maglia bianca e una camicia aperta. Sembrava un ragazzo normale, più bello di un semplice terrestre, ma un ragazzo come gli altri. Se non fosse stato per quei dannati occhi.
T="Vegeta". L'uomo si voltò a guardarlo.
T="Come vanno i tuoi allenamenti?"
V="Perchè lo vuoi sapere?"
T="Così..."
V="Bene!". Trunks annuì, senza trovare altro da dire. Passarono alcuni minuti, dove sentirono Bulma lamentarsi di qualcosa di non chiaro. Alla fine il principe non resistette e parlò.
V="E i tuoi?" Il ragazzo restò un attimo interdetto, ma si riprese subito.
T="Abbastanza bene... Sono abituato ad allenarmi da solo ma credo.... che andrò dal signor Goku da domani, per confrontarmi con lui e Gohan, visto che me lo ha chiesto".
Il cuore di Vegeta prese a battere veloce ma rimase impassibile, scrutando il figlio.
T="A meno che...." Era titubante: l'uomo pensò che gli assomigliava davvero troppo. ".... a meno che non ti voglia allenare TU con me... Allora direi di no al signor Goku".
Vegeta era, in cuor suo, sollevato da quelle parole, ma l'orgoglio gli impediva di esternare la cosa. Quindi si limitò ad annuire, distogliendo lo sguardo dal figlio, anche se con la coda dell'occhio vide apparire un sorriso sulle sue labbra.
T="Ok. Vado a controllare che sta combinando in cucina la mamma... comincio a preoccuparmi" disse il ragazzo con sguardo accigliato, incamminandosi.
V="Domattina alle sei io comincio, quindi vedi tu!". Trunks si limitò ad annuire come lui in precedenza e sparì.
Arrivato in cucina, una Bulma in crisi di nervi aveva rovesciato la camera.
T="Mamma??" la chiamò Trunks con voce turbata.
B="Si.... Si tesoro.... Il tè è quasi pronto. Dimmi..." e sbucò dal cassetto delle posate.
T="Da domani mi alleno con Vegeta.... volevo dirtelo".
Bulma spalancò la bocca e Trunks gli face un sorriso così bello da lasciarla senza fiato.


  
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