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Autore: lily2000    29/07/2007    3 recensioni
Posto un qualcosa che sta a metà tra una one-shote (troppo corta per esserlo), ed una drabble (troppo lunga ) che ho scritto per una mia amica che mi ha sfinito perchè voleva leggere una Harry/Draco. Così, essendomi venuto un piccolo lampo che ha accesso una minuscola lampadina, mi sono messa a scrivere. Ed ora, ve la dovrete subire anche voi...
Se avrete il coraggio di leggere, fatemi sapere cosa ne pensate!!! Grasshie!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aveva appena aperto la porta, ed era rimasto lì, immobile, sulla soglia che divideva il corridoio dalla stanza del caposcuola.
Un'immagine celestiale gli si era presentata davanti.
Un angelo biondo sdraiato sul letto; un raggio di luna che furtivo passava tra le tende del letto semi-chiuse per andare a posarsi su quel viso dai lineamenti perfetti ed un poco femminili, che rendevano grazia ed eleganza a quel volto candido, ora disteso in un espressione serena che solo chi sta facendo un bel sogno possiede.
Le palpebre chiuse, a nascondere quelle iridi argentate che ti sapevano trafiggere per la loro freddezza e allo stesso tempo scaldarti il cuore per la malinconia che cercavano di nascondere.
I capelli, di quel biondo platino da sembrare argentati grazie al riflesso della luna, erano sparsi per il cuscino su cui dolcemente riposava la testa di quel essere umano che per lui era come un angelo caduto dal cielo. Le lenzuola nere ricoprivano per metà quel corpo perfetto, tanto da sembrare scolpito nel marmo e sui cui il raggio di luna, delicatamente riflesso dal volto, produceva un piccolo gioco di chiaro-scuro sugli addominali, messi in evidenza grazie alla posizione leggermente ricurva in cui il ragazzo si trovava.

Nella camera silenziosa, si potevano sentire i suoi respiri tranquilli e regolari, in netto contrasto con quelli nervosi e quasi trattenuti di colui che si era fermato sulla soglia della porta; poichè temeva che entrado in quella stanza, in cui regnava tanta calma, questa sarebbe scomparsa e il suo angelo biondo si sarebbe svegliato, attaccandolo e trafiggendolo, non con un arma, non con un qualcosa di materiale, ma con i suoi occhi che lui tanto temeva e che allo stesso tempo, tanto amava.

Erano ormai tante notti che Harry Potter si recava davanti la stanza del suo angelo biondo, tutte le volte rimaneva lì, fermo immobile sulla soglia della porta, incapace di fare un passo in più, perchè il coraggio gli mancava.
Incredibile, lui, Harry Potter, il Grifondoro per eccellenza, colui che tante volte aveva combattutto contro Lord Voldemort, scampando per un soffio alla morte in più occasioni, aveva paura ad attraversare la soglia di una porta, dopo la quale si trovava un uomo addormentato e senza guardia.
Ma si sa, quando in gioco ci sono sentimenti come l'amore, anche l'uomo più coraggioso e meno temerario, si trasforma, restando tremante e senza difese di fronte agli attacchi esterni.
Ma questa notte Harry Potter era deciso, sarebbe entrato.
Un poco timoroso, ma deciso Harry Potter stava alzando la gamba per poter fare quel passo che gli avrebbe permesso di entrare nella stanza.
Quando improvvisamente si fermò, sorpreso da una voce che piano sussurrava, ma che per l'assoluto silenzio che regnava, lui aveva sentito distintamente.

"Ancora lì Potter?"
Pietrificato, ecco come si era sentito in quell'istante il bambino sopravvissuto.

"Allora ti decidi ad entrare? E' mezz'ora che stai lì, impalato sulla porta! Forse tu che sei vestito non te ne accorgi, ma la finestra è aperta e stando così produci corrente, e io bhe... non sono molto al caldo"

Ecco, era stato beccato, ora non avrebbe più avuto il coraggio di farsi vedere in giro e.... un momento, gli era stato proposto di entrare?
Così fece, entrò e chiuse la porta dietro di sè.

"Finalmente!"

Il suo angelo si era alzato, ed era sceso dal letto, completamente nudo, se non fosse stato per un paio di boxer neri che poducevano un forte contrasto con la pelle diafana del corpo, ora completamente illuminato dai raggi lunari.

"Malfoy...."

aveva sussurrato Harry Potter, incapace di dire null'altro.

"Allora, ti decidi a baciarmi oppure anche in questo caso devo prendere io l'iniziativa?"

neanche il tempo di finire la frase che Harry Potter si era impossessato di quelle labbra che tanto bramava e che finalmente aveva avuto il permesso di baciare.

Dopo lunghi minuti, in cui le loro lingue si erano intrecciate, rincorse, cercate e trovate, i due si staccarono e con voce roca dal fiato e dall'emozione in coro dissero:

"Ti amo Harry"

"Ti amo my Angel"





Ok ok, magari quel "Ti amo" è un po' troppo affrettato, ma mi serviva per chiudere il capitolo ^^'''
Comunque, per chiunque sia riuscito ad arrivare fin quaggiù lo ringrazierei infinitamente nel caso lasciasse un commentino piccolino piccolino ^^

GRASSSSSHIEEEEE!!! ^_^
  
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