La vita è da interpretare.

La vita. Che cosa complicata è la vita. Un giorno ti svegli la mattina e ti metti a complessarti il cervello su come sarebbe la tua vita se anche una singola cosa venisse cambiata. Inizi a immaginartela come se tu fossi famosa, oppure se fossi bionda, o solo un po più magra. Poi però ti appare un cartello lampeggiante con scritto "dai scema, alzati, e non farti 'ste seghe mentali di prima mattina che fa male". Allora tu ti alzi, e inizi a fare la tua vita come ogni giorno...
Arrivi a scuola, e non hai niente da fare. Perchè ascoltare i professori quando spiegano è da sfigati, quindi ti fai semplicemente gli affari tuoi. E dopo 3457 mirabolanti filmini mentali, ti rendi conto che nessuno di questi si potrà mai realizzare. Perchè sono solo fantasia. Non fanno parte della realtà.
Mi piace pensare a com'ero quando ero una bambina, piccola e spensierata. Mi piace chiedermi se a quell'età immaginavo di diventare quella che sono. Mi piace pensare che l'adolescenza sta andando bene, e che in fin dei conti ci si può accontentare, visto che potrebbe andare anche peggio.
Da grande voglio fare la stilista. E' da quando ho imparato a tenere una matita in mano che disegno e copio i vestiti dei cartoni animati e delle barbie, soprattutto quelli delle principesse. Io voglio davvero disegnare la mia collezione e aprire il mio atelier. Però... Però, poi mi rendo conto che da come stanno andando le cose di questi tempi, in questa mirabolante terra chiamata Italia, ci si deve aspettare ben poco dal futuro. 
Quando chiedo a mio nonno come sta lui mi da sempre la stessa risposta: "la vita è bella".
Oh, si la vita è bella. Molto bella. Bellissima. Soprattutto quando ti siedi sul divano e ti rendi conto che quasi 20 anni della tua vita sono passati senza che tu te ne accorgessi. Il tuo cervello ha eliminato una quantità assurda di ricordi di quando eri piccola, che ti stai cercando inutilmente di ricordare. E come sono passati questi di anni, passeranno anche quelli successivi. Finirai di studiare. Ti troverai un lavoro e un bravo ragazzo. Magari farete un figlio e prenderete un cane, o un gatto. Tuo figlio crescerà e, ormai adolescente trasgressivo, ti farà sentire la mancanza di un bimbo da cullare. Allora farai un'altro figlio con tuo marito, che ormai non è più bello come una volta. E sarai felice di vedere che la nuova creatura è una femmina. Una femmina! Una piccola bambolina da vestire e pettinare, che cosa adorabile. Poi lei crescerà bella come eri tu da giovane, e tu e tuo marito sarete fieri dei vostri figli. Ormai sulla cinquantina un giorno ti guarderai allo specchio dopo una doccia e penserai che il tuo corpo avrebbe bisogno di un ritocchino. Allora un giorno esci e torni a casa con un seno meglio di quello d una 20enne.
E poi... Poi ti fai 1000 filmini su come potrà essere la tua vecchiaia. Se verrai messa in un ospizio dai tuoi figli, o se potrai essere una di quelle vecchiette creative che dipingono quadri al mattino e che la sera vanno a giocare a carte al circolo con le amiche.
Poi però, ancora una volta, il tuo fottutissimo cervello ti riporterà alla realtà. A farti vedere com'è realmente la realtà. A fartela vivere.
E tu pensi che si, infondo è giusto così. Perchè farsi un sacco di film in testa invece di vivere alla giornata e far diventare ogni giorno più speciale del precedente? E chi se ne frega del lavoro, dei tuoi figli e del seno rifatto. Adesso sei qui, stai vivendo questo periodo del cazzo chiamato "adolescenza", e devi viverlo a pieno. Tutto questo per essere felice.
Si, felice dici eh? Che parolone felice. Diciamo tranquilla. Perchè felice vorrebbe dire saper disegnare a mano libera manga e vestiti, senza copiarli da nessuna parte. Vorrebbe dire essere più alta e più magra. Vorrebbe dire ricevere una dichiarazione d'amore dal ragazzo che ti piace. Vorrebbe dire avere il permesso dai tuoi genitori di farti un tatuaggio e un piercing. Quindi, felice è proprio inadatto. Tranquilla. Io sono tranquilla. Al massimo felicemente tranquilla. 
Il tuo cervello ti fa scorrere immagini viste ai telegiornali di bambini che muoiono a causa della guerra e che non hanno una casa, o da mangiare. Di donne che sono costrette a prostituirsi per vivere, invece di sposarsi e mettere su famiglia. allora pensi "Cazzo, allora si che sono felice".


Interpretazione#
La vita.