Era esattamente il 10 dicembre,iniziava un'altra giornata invernale.
Mi svegliò la pioggia che sbatteva rumorosamente sulla superficie della mia finestra,rabrividii al pensiero di un'altra fottutissima giornata scolastica.
Non sapevo con esattezza che ore fossero percui rimisi la testa sotto il mio adorato piumone.
Me e il letto,storia di un grande amore.
Sarei rimasta al calduccio per sempre se non fosse suonata quella stupida sveglia,quanto odiavo quella suoneria che mi svegliava ogni santissimo giorno.
Mi chiamo Helen,ho sedici anni e frequento il liceo scientifico della mia città.
'Ohw ti piace la matematica' vi chiederete,risposta errata..la odio quanto odio la maggior parte dei miei compagni di classe.
Il 90% della mia classe era costituita da grandi pezzi di idiota,erano ragazzi con una mentalità pari a quella di una roccia.
Solo l'idea di essere costretta a stare cinque ore in quella classe con quegli elementi mi irritava in modo a dir poco assurdo.
Con cinque minuti di ritardo uscii di casa,cartella in mano e una faccia che sembrava quella di uno zombie.

8.30
La campana suonò più puntuale di un orologio svizzero.
Entrai in classe e fu difficile non notare i miei compagni anche perchè stavano leggendo un giornaletto porno.Oltre ad essere idioti erano anche morti di figa..
Ma dov'era John?
John era il mio migliore amico da anni ormai,era in assoluto il ragazzo più dolce che avessi mai incontrato.Era buono e premuroso come pochi,non si arrendeva mai nonostante fosse preso di mira da tutti i miei compagni.
La sua colpa?Essere se stesso.John era gay dichiarato e non aveva paura di sopprimere il suo vero 'io'.Lo stimavo tanto e ogni volta che me lo toccavano mi infuriavo come una belva,lui valeva più di tutti loro messi  assieme.Trovavo ridicolo che lo discriminassero per il suo orientamento sessuale,erano degli omofobi di merda.
Ed ero dell'idea che l'uomo di cui si sarebbe innamorato John sarebbe stato più  che fortunato,lui era fantastico.
La prof.Sharrey entrò in classe con un'espressione triste.
Si schiarì la voce e disse 'Bene ragazzi',sembrava avesse il cuore in gola,'Non ci sono parole giuste per spiergarvi ciò e senz'altro non vorrei essere io a dirvi una cosa del genere'si fermò brevemente e sputò tutto di un fiato 'Il vostro compagno John ha tentato il suicidio e adesso è in coma.'
BAAAAAAAAANG il mio cuore sembrò fermarsi.John?Il mio migliore amico aveva tentato il suicidio?Lui che dava a me la forza di fregarsene del giudizio della gente e che sembrava si facesse scivolare le cose addosso?Stavamo parlando veramente della stessa persona?Lui che mi diceva sempre'fregatene e sorridi,la vita continua.'?Non era possibile!
Uscii dalla porta gridando ai miei compagni 'E' colpa vostra,siete dei mostri.'
Dopo circa 20 minuti ero all'ospedale,dovevo mantenere la calma.
Vidi i genitori di John buttati a terra piangendo,cercai un dottore e chiesi di John.
'Mi dispiace,John è morto' mi rispose freddamente,senza un minimo di tristezza.
'Lei è Helen?' chiese e dopo il mio cenno positivo mi consegnò una lettera.
Scoppiai in lacrime,era la scrittura di John.

'Cara Helen,
probabilmente quando riceverai questa lettera io sarò chissà dove,ma senza ombra di dubbio in un posto migliore di questo dove io possa essere veramente me stesso.
Non te lo saresti mai aspettata vero?Proprio io che fra noi due era quello 'forte' proprio io che sembrava me ne fregassi altamente del giudizio della gente.Ho sempre sopresso le critiche,pensavo di essere forte.Semplicemente ho capito di non esserlo.Nell'ultimo periodo il bullismo si è fatto opprimente,scusa se non ti ho detto niente..non volevo far star male entrambi.
Sii forte Helen,sii forte anche da parte mia.Vivi la meravigliosa vita che ti aspetta,vita che durante il mio breve soggiorno sulla terra non ho potuto avere.Ma sai cosa?Da adesso in poi io sarò sempre nel tuo cuore ed una persona continua a vivere se ricordata.Sono nel tuo cuore.
Ti vorrò sempre bene piccolina,ricordatelo.'
                                                                                   John.  
Fiumi di lacrime uscivano dai miei occhi,avevo uno vuoto allo stomaco.Misi una mano sul cuore sentendolo più vicino.John sarebbe stato sempre nel mio cuore e nei migliori dei miei ricordi.Sempre e comunque.
Avevo perso il mio migliore amico per lo stupido pregiudizio della gente.

Ciao a tutti.Ho deciso di scrivere questa scuola per dirvi di essere forti e di non arrendervi mai,siete speciali per qualcuno..anche quando avete dei momenti brutti ricordate ogni sorriso che avete regalato,sorriso che può avere migliorato la giornata di una persona.
Il mondo nel quale viviamo fa schifo,come fanno schifo i pregiudizi della gente.Semplicemente dovete continuare a sorridere,perchè siete tutte meravigliose persone.Un bacio!