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Autore: LizzieCarter    09/01/2013    3 recensioni
"Si china a terra e raccoglie un libro che ha urtato col piede avvicinandosi al bagagliaio aperto.
 -Un ponte per Terabithia?- chiede, con una sfumatura indecifrabile nel tono divertito [...]; sorride, sembra stia per dire qualcosa, ma poi si limita ad avvicinarsi e a riporre con delicatezza il libro nello scatolone che tengo in mano..."

Un'appassionata di libri in fuga dal passato,
un ragazzo che non è solo un attore famoso,
un giardino sempre misteriosamente fradicio,
una coinquilina stalker,
dei chiassosi polletti,
la storia di un'intrepida panettiera,
una nuova Terabithia...
"- E' meglio...- si schiarisce la voce, lasciandomi le mani per infilarsi un paio di guanti di pelle chiara; - E' meglio se ti tieni bene-.
Annuisco contro la sua spalla, sobbalzo lievemente quando lui toglie il cavalletto e fa partire la moto con un rombo, e poi... poi c'è solo il vento sul mio viso.
Cosa estremamente poetica, non fosse che mi sono mangiata metà dei miei capelli!"

[con illustrazioni all'interno :)]
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un nuovo ponte per Terabithia'
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Ormai non riesco a smettere di rabbrividire, e la pioggia si infila insidiosa perfino giù per le maniche del giubbotto. I miei pensieri si alternano tra "ma possibile che sia così sfigata da trovarmi nei guai proprio in un posto che non conosce nessuno?" e "ma perchè mai sulla terra P.T. doveva scegliere di scappare proprio qui!", ma sempre più spesso tornano ad indugiare su Josh.
Josh.
Josh.
Jooooooooooosh.

Hmh, se ve lo state chiedendo, questo è il mio modo di richiamarlo mentalmente. Di provarci, almeno.
Che cosa inutile! Tanto ci metterebbe ore ad arrivare qui, anche se disponesse di un Jet supersonico.
E io non ho nemmeno dei veri poteri telepatici!
Sospiro, e P.T. uggiola piano, incuneando la punta del muso freddo sotto la sciarpa, contro il mio collo. - Amico, cosa fai! Cerchi di peggiorare la tua situazione? - lo rimprovero, cercando di allontanarlo soffiandogli sul muso, dato che mani, piedi, e qualsiasi altra parte utile del mio corpo è o impegnata o congelata fino al midollo.
- Tanto ormai ti ho già piazzato in Purgatorio, al girone dei Guastafeste: potrai tornare ad aspirare al Paradiso solo dopo immani fatiche! -.
Piccolo Terrier torna a guaire, ma il mio cuore ormai è congelato quasi quanto le mie mani: Purgatorio è, e Purgatorio rimane!
Mentre cerco di autoindurre al congelamento anche la mia viscica straripante di pipì, inizio a riflettere smielatamente su come il mio Paradiso fosse qui, a Terabithia, e su come bastassero un cane ed un Josh a popolarlo alla perfezione... Vorrei farlo sapere a Josh (ecco a cosa servirebbero i poteri telepatici!), quando mi manca. E quanto mi è mancato in questi giorni. E probabilmente quanto mi mancherà ogni volta che si dovrà allontanare per lavoro.
Per fortuna ho P.T.
Per fortuna ho Kellie, e lei almeno non va a cacciarsi nei boschi quando c'è il temporale!
Basta un secondo, e - BAM!- vengo colpita dall'improvvisa consapevolezza di quanto ho, di quando non voglio abbandonare. Di quanto sono fortunata e di quanto io voglia vivere.
Mi ritrovo a pensare così intensamente a Josh che, tutt'a un tratto, mi sembra perfino di sentire la sua voce, per quanto assurdo possa sembrare. Forse sono le famose allucinazioni di chi sta morendo per assideramento.
Eppure... la sento di nuovo, e non dice niente di originale: solo "Graaaace... Graaaaace? Pi Tiiiiiiiiii?". Sembra che stia cercando di chiamarmi telepaticamente anche lui, ah ah ah. Cavolo, eppure pensavo che la mia mente da scrittrice, così propensa ai filmini mentali, mi avrebbe riservato qualcosa di meglio per gli ultimi momenti. Qualcosa tipo "Grace, è questo che combini quando me ne vado? Bene, non mi allontanerò mai più. Maimaimai più. Davvero mai! E alleveremo P.T. in modo che non cresca come un adolescente disgraziato, spacciatore e bullo. Lo faremo insieme, ok?".
No, dai Grace, puoi fare di meglio!
- Grace? Grace! -
La voce è sempre più vicina, sempre più reale. Faccio appena in tempo a bisbigliare "Sai, credo di star diventando pazza" nell'orecchio di P.T., che si è raddrizzato come se sentisse anche lui la voce del suo padrone, quando un intenso fascio di luce mi colpisce il viso. Per un momento, arrivo a pensare che sia tutto vero.
Poi le mie mani perdono la presa, e piombo nell'acqua gelida.

Ci avete creduto davvero? Insomma, ormai dovreste conoscermi! Grace non molla.
Grace però fa domande sceme, tipo - Josh, sei tu? - a qualcuno che ha la voce di Josh, l'altezza di Josh, la sagoma di Josh, il giubbotto di Josh e che è illuminato da dietro dai fari della mia macchina come un angelo che scende immerso nella luce divina.
- Grace! - esclama lui, battendomi in originalità (ehy, avrebbe potuto essere P.T. o uno scoiattolo incantato a parlare, no?), felice e terrorizzato allo stesso tempo.
Rimaniamo in silenzio un istante, con la luce della torcia a creare una specie di ponte tra le nostre figure. Cerco i suoi occhi nel buio, ma il suo viso è fuori dalla zona illuminata e il suo sguardo non può tranquillizzarmi come fa di solito; allora scoppio.
- P.T. sta per cadere! - gemo, e Josh pare riscuotersi all'improvviso. - Aspetta, non mollarlo! Non mollare! - esclama, saltando sul tronco incastrato a circa un metro sotto il livello dell'erba e facendolo traballare paurosamente. Mi scappa un urlo, ma lo soffoco per non spaventarlo: non può fare l'incauto sulla corteccia sdrucciorevole solo perchè sono spaventata: ho resistito ore, posso aspettare qualche minuto. Non so, però, se le mie braccia possano. Mi formicolano da morire, quasi non le sento più, e le dita delle mani sono così gelate che ormai non riconoscono più nemmeno la ruvidezza della corteccia sotto i polpastrelli.
Quando mi raggiunge, Josh si china su di me. Si inginocchia piano sul ponticello, attento a non pestarmi la mano, poi ci posa sopra le sue ed un calore dolcissimo mi carezza qualche istante la pelle prima che ricordi di possedere delle unghie congelate che mi trapassano la pelle come spilli.
- Prendilo - bisbiglio, riferendomi a P.T. - però... non ce la faccio a muovere il braccio -. Il braccio è rovente, sembra invaso dalle formiche, e non riesco in nessun modo a fargli fare quello che voglio: è immobile, avvolto attorno al cagnolino.
Josh annuisce, cerca di rimanere impassibile, ma vedo il muscolo della sua mascella contrarsi e per un momento una scintilla di inadeguatezza gli offusca gli occhi brillanti. Tiene la sua mano ferma sulla mia, su quella che si aggrappa al tronco, come a bloccarla lì e, mentre si china fin quasi a stendersi sull'albero per raggiungere P.T. col braccio, il suo volto sfiora il mio, bagnandosi di pioggia e lacrime. Il naso sfiora il mio e, quando lui batte le palpebre, posso distinguergli le ciglia incollate dalla pioggia. Il suo respiro caldo porta un po' di sentisilità sulle mie guance ghiacciate: - Sta' tranquilla, è tutto a posto. Ce la facciamo- sussurra, cercando il mio sguardo, mentre si alza in ginocchio con P.T. stretto a sè.
Io annuisco forte e mi mordo forte le labbra perchè Josh non le veda tremare. Non voglio che sappia che non ci credo che uscirò viva da lì.
L'acqua scorre impetuosa sotto di me, a neanche un metro dalla mia schiena, ma gli schizzi gelati continuano a colpirmi e i miei arti probabilmente non perderanno la presa... si staccheranno semplicemente dal mio corpo, e allora non mi rimarrà altro che precipitare in acqua, incapace di nuotare per sopravvivere, senza possibilità di tornare a galla.
- Vai a mettere P.T. al sicuro, io... io aspetto qui - mormoro. Come se avessi altra scelta. - Chiudilo in macchina: ho parcheggiato la mia all'inizio del sentiero... Così non rischia di rificcarsi nei guai -.
Josh non mi ascolta nemmeno. Traffica qualche istante con Piccolo Terrier per ficcarselo nel giubbotto, chiude la cerniera, stringe il laccio in vita perchè il cane non scivoli da sotto e, prima che possa realizzare la cosa, si riabbassa, mi stringe il braccio attorno alla vita, mi stacca la mano dal tronco e mi tira su.
Mi scappa un gemito di dolore dalle labbra. Qualcosa gli impedisce di portarmi via da lì, la mia gamba urta sul legno: il pantalone è ancora incastrato sul ramo. E' come se avessi messo le radici su quel dannatissimo luogo di tortura! E so che, se Josh mi molla adesso, se mi chiede di riattaccarmi al pontefinchè libera la mia gamba, io non ce la farò a tenermi. Non ce la farò a non scivolare nell'acqua grigia.
Cerco un'ultima volta il suo sguardo, e quello mi dice che lo sa anche lui: lo sa che non ce la faccio più. Inizio a tremare incontrollatamente, e Josh mi stringe più forte; sento P.T. agitarsi sotto il suo giubbotto, tra i nostri corpi. Poi Josh tira qualche calcio alla cieca dietro di sè, e improvvisamente il secco schiocco del ramo che si rompe spezza il gorgoglio della pioggia: la mia gamba è libera, e io sono stretta a lui.
Piango forte, mentre lui mi porta in braccio al sicuro e mi mormora qualcosa tra i capelli, fradici. Mi lascia dolcemente sull'erba per avere le mani libere e poter ficcare Piccolo Terrier nella sua macchina, parcheggiata poco più in là e tutta infangata - e solo adesso capisco che era della sua macchina, la luce che lo illuminava da dietro: la mia era sempre stata molto più indietro, al limitare del boschetto, e per quello tutta la luce comparsa all'improvviso era stata così spiazzante -, poi torna da me e mi si accuccia di fronte. Io sono seduta a gambe aperte, sento gli arti molli e sto cercando di capire se fanno così male perchè finalmente il sangue ha ricominciato a scorrere in tutti e due i versi, o se mi stanno solo dicendo addio prima di andare in cancrena e staccarsi.
Josh mi alza il viso con gentilezza e lo studia, preoccupato. Sento qualcosa di caldo che dal mento mi cola sul collo; credo sia il sangue di quando ho battuto sul tronco, ma non mi importa. Dopo avermi pulito delicatamente il viso con la manica, Josh mi aiuta ad alzarmi in piedi, piano, con cautela, e quando barcollo un po' mi prende tra le braccia e mi stringe forte.
Solo in questo momento capisco quanto anche lui abbia avuto paura.
Mi aggrappo forte al suo giubbotto fradicio, e rimaniamo così, fermi, immobili, per qualche secondo. Adesso tremiamo un po' tutti e due e forse è per quello che ci stringiamo così forte: per rubarci un po' di calore a vicenda, ma soprattutto perchè, stando vicini, sentiamo un calore che ci riempe dentro, un calore tenero che non ha niente a che fare con i nostri inutili giubbotti e che non può essere spento nemmeno dalla pioggia.
Preda di quei pensieri, mi allontano un po' da lui e cerco il suo sguardo. Allo stesso tempo, però, avverto l'istinto spontaneo di chiudere gli occhi. Le ciglia mi sfocano la vista quando si incontrano, sempre più veloci in un turbinio imbarazzato, proprio mentre le punte dei nostri nasi si fanno tanto vicine da potersi sfiorare, proprio mentre il mio mento si alza e il suo si inclina impercettibilmente e sento il suo respiro scaldarmi il viso bagnato. E' un respiro calmo, trattenuto, carico di promesse ed incertezza, che contrasta con il battere furioso del suo cuore e del mio, ma, soprattutto, col mio respiro affannoso e spezzato.
Il naso mi pizzica, il cuore sta per scoppiarmi in petto... E' così che ci si sente quando si sta per baciare una persona? Come se si stesse per starnutire?
E, tuttavia, mentre il cuore mi batte furioso in gola e il naso mi pizzica sempre più ferocemente, mi chiedo se è questo il momento giusto... E' la cosa giusta da fare? Sembra così tanto una scena da film, di quelle pittoresche che mai nessuno potrebbe pensare di vivere davvero...
Forse Josh ha una qualche deformazione professionale che lo costringe a baciare le persone ogni volta che si trova in una "situazione da film", anche se non è davvero il caso e lui in realtà non ne ha alcuna intenzione... E io, poi, lo voglio davvero?
Però lui sembra così romantico quando bacia le persone nei film, e... e... e... ECCIUUUUUUUUUUUUUUUU'!





 
   E HELLOOOOOOOOOOOOOOOOOO :D! Sono stata brava? Ditelo che sono stata brava u_u! Stavolta sono riuscita ad aggiornare presto perchè avevo il testo pronto, dovevo solo scopiazzarlo al computer *v* Quindi... Beee'... Soddisfatte :D? Lo so, lo so... sono una romanticona: adesso non smetteranno più di sbaciucchiarsi e passeranno il resto della FF a pomiciare, ok u_u?
Ovviamente NO!!! Perchè la crudeltà non è un'opinione e perchè non sarebbe divertente u_u
Comunque, fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo, se non vi è piaciuto, o qualsiasi altra cosa vi passi per la mente :D!
Ciao ciao <3!
Liz
   
 
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