Usagi era seduta sul letto, al buio. Al petto stringeva la camicia di Seiya ancora impregnata del suo profumo nonostante fosse passato un mese dalla partenza dei Three lights, di lui. Si era dimenticata di averla, l'aveva scovata qualche giorno prima in un meandro della sua camera, probabilmente era lì ancora da quella giornata lontana in cui lui era venuto a farle compagnia e Chibichibi lo aveva imbrattato con la fetta di torta che aveva trovato a portata di mano, costringendolo a farsi una doccia. Era stato così carino quel giorno, anche se poi le sue amiche erano arrivate per metterle a soqquadro la casa, e la cosa più imbarazzante era che avessero scelto proprio il momento in cui usciva dalla doccia per piombare nel mio atrio e così la sua entrata in scena fu accompagnata da risolini delle sue adorate compagne che li misero in imbarazzo.
Usagi ricordava quelle giornate con emozioni contrastanti nel cuore; stava male al pensiero di quei mesi trascorsi senza il suo Mamoru accanto, tuttavia, doveva ammetterlo, era assalita anche da un po' di nostalgia. Seiya aveva fatto così tanto per lei, l'aveva trascinata a giocare una partita di softball sebbene fosse impedita, l'aveva invitata al luna park, l'aveva sempre sostenuta durante tutte le battaglie arrivando persino a rischiare la propria vita pur di proteggerla e, cosa più importante, le era rimasto accanto nonostante tutto, nonostante sapesse che lei non poteva ricambiare i suoi sentimenti, nonostante soffrisse nel vederla tanto innamorata di una persona che non era lui.
Col tempo aveva capito cosa Seiya provasse per lei, aveva finalmente realizzato il senso delle sue ultime parole "Usagi, io finché vivrò non ti dimenticherò mai!".
- Oh Seiya - sospirò Usagi - scusa per tutta la sofferenza che ti ho causato, io con la mia ingenuità non ho mai pensato seriamente a quanto potessero essere profondi e sinceri i tuoi sentimenti. Ho sempre pensato che tra noi ci fosse una grande amicizia, ma niente di più. Ora però, se ripenso a tutti i sorrisi che mi rivolgevi, a tutti i momenti in cui sei stato veramente la mia stella nel buio, comprendo quello che non sono stata in grado di capire mesi fa, quando ero solo presa dal mio dolore per la mancanza di Mamoru. - strinse più forte la camicia a sé mentre le lacrime cominciarono a scorrerle lungo il viso - Non mi piace far soffrire le persone, soprattutto quelle a me più care. Sei una persona stupenda, meriti qualcuno che ti ami sul serio, e spero che tu possa trovarla. - la risposta che gli aveva dato le tornò in mente " Già, resteremo per sempre grandi amici!" - Scusami per la mia leggerezza, scusami per quelle parole che hanno scatenato l'ilarità generale ma che per te sono state come una lama nel petto, ogni parola di quella frase un colpo in più... -

Il silenzio e le riflessioni di Usagi furono spezzati dalla vibrazione del suo cellulare, con un sobbalzo tornò in sé e prese in mano il telefono; un messaggio di Mamoru!

<< Testolina buffa, ti ricordi che ci vediamo tra 20 minuti al parco?
Vedi di non fare tardi come al solito. >>

Si alzò di scatto - Ma quand'è che si è fatto così tardi?! Devo sbrigarmi o Mamoru mi prenderà in giro per l'ennesima volta! - e detto questo si vestì in fretta e furia, sistemò gli odango e scese di corsa le scale impaziente di rivederlo. Una volta uscita di casa però, sollevò il viso verso il cielo trovandolo pieno di stelle, una in particolare spiccava tra le altre perché più luminosa. Sorrise.
- grazie Seiya... - e riprese la corsa verso il suo principe, l'unico uomo della sua vita.



Ed eccomi qui col secondo e ultimo capitolo. Temo di aver un po'.. modificato il personaggio di Usagi, ma spero di no, forse l'ho fatta un po' troppo consapevole e riflessiva, ho cercato di ovviare alla cosa tirando fuori il suo lato generoso, quel lato che la vede sempre reticente alla lotta e al ferire gli altri, pure i nemici.
Mi auguro vi sia piaciuto e che commenterete, grazie! :)
ps: Io ho un problema mentale con le introduzioni e i titoli -.-