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Autore: The_mad_poet    10/01/2013    0 recensioni
Stasera pizza BULGARI... Il nome dice qualcosa? Uno degli ingredienti è carpaccio... Di genere umano... Impreziosito da gemme di bufala avellinese e rucola lunare... San Marzano a volontà... La cifra... Cioè il prezzo... Non è indicato a listino (unico caso)... Chiedere al Titolare... (C’è scritto...) Ma perché chiedere... Se si può mangiarla prima di pagare..
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stasera pizza BULGARI... Il nome dice qualcosa? Uno degli ingredienti è carpaccio... Di genere umano... Impreziosito da gemme di bufala avellinese e rucola lunare... San Marzano a volontà... La cifra... Cioè il prezzo... Non è indicato a listino (unico caso)... Chiedere al Titolare... (C’è scritto...) Ma perché chiedere... Se si può mangiarla prima di pagare... Vorrà dire che salto la creme brulé... Vado dritto al glace... 1 boule de glace caffè, glace panna et glace stracciatella, nappees d’espresso chaud, garnies avec creme chantilly et d’une gaufrette... E diamoci il giro... Questa è l’unica pizzeria con le guardie giurate all’ingresso... Il titolare è un simpatico vecchietto della piana di Gioia Tauro, vestito di bianco. Indossa un cinturone di pelle da cui pende una rivoltella fumante... Serve al bar, quando non fa le pizze. Gli piace girare tra i tavoli, per inquadrare gli avventori... Capisce al volo chi è li per mangiare... Molti vengono solo per darci un’occhiata... E lui non gradisce... Ed è così che si procura il carpaccio... Sempre fresco, di giornata... Lo chiamano Molino... Per via di quel suo tic di stringere tra le dita gli ossi delle olive mangiate... Sino a ridurle in polvere... Gli daresti circa 70 anni... Ma dicono ne abbia il doppio... Ora è al tavolo vicino al mio... Vorrei pagare... Saldare il mio debito... E filare... Ma non devo fare movimenti rapidi e scomposti... Mi metterei nei pasticci... Davvero... Ci sono due ingressi... Ed altrettante uscite... Acc... Devo ancora chiedere il conto... È qui... Mi sorride... 4 incisivi d’oro... Molari completamente assenti... Fa domande e risponde da sè... Mi chiede se ho famiglia... La sua sterminata... Guerra tra cosche, suppongo... Macché... Affondamento del Titanic... Lui era cuoco a bordo... Si è salvato tuffandosi a destra... Il vascello si è inclinato infatti prima a sinistra... Tutti, quasi tutti, erano stati indirizzati da quel lato... L’unico sul quale funzionavano gli argani per l’ammaraggio delle scialuppe... La vita è strana... La morte... Indecifrabile... Nella confusione... Nel trambusto... Il panico... Le urla... In pochi istanti... Ha perso tutto... È passato molto tempo da allora... Da sei mesi ha aperto questo locale. Le materie prime provengono da amici, in Italia. Favore contraccambiato. Non dice come. Ora deve andare. Al bar reclamano birre... Manca legna nel forno... E qualcosa emana odore di bruciato... Si alza. Si volta... E fa Bang! Un giovane di carnagione caucasica giace a terra... In uno specchio rosso sangue vedo riflesso il ghigno di quel volto dagli incisivi d’oro... Mi aveva quasi fatto tenerezza quel vecchio senza età... Ma gli uomini si misurano per quel che fanno... Pago e volo via... In Turchia... Ciao amici...
   
 
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