Another time.
“La morte è spaventosa, ma ancor più spaventosa sarebbe la coscienza di vivere in eterno e di non poter morire mai.”PREFAZIONE
Seth prese un sasso piatto dalla sabbia dove eravamo seduti, scaldati dal caldo sole di luglio, e lo lanciò nel fiume di la Push facendolo saltare gioioso tra le calme acque che si increspavano leggermente.
Il ragazzo mi lanciò un'occhiata non troppo convinta, ma dopo pochi istanti ritornò con lo sguardo su quella vasta distesa azzurra che sembrava infinita.
-"Non sto scappando da quello che sono, Seth. Vorrei solo prendere una pausa" presi un respiro e quell'inspiegabile senso di soffocamento si fece sentire, di nuovo.
Non era la prima volta che mi mancavano le parole per descrivere ciò che sentivo, non era la prima volta che avrei solo preferito non dover più muovere le labbra per dare spiegazioni.
-"Sai, da me, da tutte queste sfighe, da quest'immortalità. Vorrei essere normale, per un po'. Non dover sapere niente di tutto questo" continuai sconsolata abbassando la testa.
-"Allora andiamocene" propose lui d'un tratto. "Io e te, una meta sperduta. Non importa dove, ma saremo lontano da qui".
Continuai a setacciare la sabbia dalla mano sinistra a quella destra, trattenendomi dal confessare la mia intera vita.
-"Emily" mi chiamò dolcemente,dopo qualche minuto di silenzio e mi alzò il viso delicatamente,mettendo il mio sguardo in parallelo al suo "saresti disposta a prenderti una pausa e affidarti totalmente a me?" i suoi occhi brillavano, mentre mi ci rispecchivavo dentro.
-"Si,lo voglio" annuii sorridendogli.
Seth prese un sasso piatto dalla sabbia dove eravamo seduti, scaldati dal caldo sole di luglio, e lo lanciò nel fiume di la Push facendolo saltare gioioso tra le calme acque che si increspavano leggermente.
Il ragazzo mi lanciò un'occhiata non troppo convinta, ma dopo pochi istanti ritornò con lo sguardo su quella vasta distesa azzurra che sembrava infinita.
-"Non sto scappando da quello che sono, Seth. Vorrei solo prendere una pausa" presi un respiro e quell'inspiegabile senso di soffocamento si fece sentire, di nuovo.
Non era la prima volta che mi mancavano le parole per descrivere ciò che sentivo, non era la prima volta che avrei solo preferito non dover più muovere le labbra per dare spiegazioni.
-"Sai, da me, da tutte queste sfighe, da quest'immortalità. Vorrei essere normale, per un po'. Non dover sapere niente di tutto questo" continuai sconsolata abbassando la testa.
-"Allora andiamocene" propose lui d'un tratto. "Io e te, una meta sperduta. Non importa dove, ma saremo lontano da qui".
Continuai a setacciare la sabbia dalla mano sinistra a quella destra, trattenendomi dal confessare la mia intera vita.
-"Emily" mi chiamò dolcemente,dopo qualche minuto di silenzio e mi alzò il viso delicatamente,mettendo il mio sguardo in parallelo al suo "saresti disposta a prenderti una pausa e affidarti totalmente a me?" i suoi occhi brillavano, mentre mi ci rispecchivavo dentro.
-"Si,lo voglio" annuii sorridendogli.
Black, Jacob, per restare in vita? -Vi piace la storia? Fatemelo sapere con un commentino,non mangio nessuno! BUONA LETTURA! :) -Carols