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Autore: KuromiAkira    30/07/2007    6 recensioni
Il volto di Neji di contorse in una smorfia.
Quei fiori somigliavano dannatamente a Hinata!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Neji Hyuuga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- N- neji-nii-chan! –
- Mh? –

Il giovane Hyuga, seduto accanto all’albero al centro del immenso cortile, guardò di sbieco la piccola Hinata che, timorosa, si avvicinò a lui.

- Che vuoi? – chiese duramente.

Quella bambina apparteneva alla tanto odiata casata principale, era costretto a viverci insieme e a proteggerla dalle regole del loro clan. Le stesse regole che gli avevano strappato via il padre.

Il piccolo Hyuga aveva già sentore di quello che, successivamente, sarebbe stato l’odio che l’avrebbe spinto a ridurre in fin di vita quella stessa bambina, così insicura e inadatta, colei che il fato aveva deciso essere sua cugina.

Hinata abbozzò a un sorriso poco convinto, non conoscendo ancora il motivo di quella ostilità nata improvvisamente, e tramando, appoggiò accanto al prato dove sedeva il ragazzino, delle piccole e candide margherite.
Dopodiché corse dentro casa.

Neji fissò i fiori.

Bianchi, piccoli, anonimi… In primavera c’erano così tante margherite che passavano addirittura inosservate.
Sbocciavano così, timidamente, in mezzo ai loro simili, senza pretendere di essere al centro dell’attenzione.
Anche in mezzo alla maestria di fiori più grandi, belli e colorati, si poteva cogliere la loro bellezza senza che attirassero troppo l’attenzione.

Il volto di Neji di contorse in una smorfia.

Quei fiori somigliavano dannatamente a Hinata!

Alzò il braccio e lo battè con forza contro i fiori, riducendoli in pezzi….




- N-neji-nii-san? –

Hinata si affacciò al corridoio che dava al cortile dove Neji era seduto a meditare.

- P-posso sedermi vicino a te? – chiese con un filo di voce.

Neji sorrise, annuendo.

Si sedette vicino a lui, spostandosi dietro le orecchie alcune ciocche di capelli, ormai molto lunghi, quasi quanto quelli del ragazzo.
Fissava il cotile con aria ansiosa, mordicchiandosi le labbra e giocando con le dita delle mani, nervosamente.

- C’è qualche problema, Hinata-sama? – chiese con una punta di preoccupazione lui
- N-no… nulla… v-volevo solo.. g-guardare i f-fiori –
- I fiori? –
- S-si… - annuì lei abbassando lo sguardo – M-mi piacciono i fiori p-primaverili… mi s-sento a mio agio… quando li guardo… -

Neji voltò lo sguardo verso l’albero sotto il quale, molte volte, amava sedersi, circondato da diversi tipi di fiori.
Ricordava che, quando odiava la casata principale e cercava di evitare di stare con loro, quello era il suo posto preferito.

Improvvisamente ebbe come un dejavu, spostò inconsciamente lo sguardo ai piedi dell’albero, notando un mazzetto solitario di margherite proprio dove, tanti anni prima, si ricordò aver distrutto quelli che proprio Hinata aveva colto per lui.

Sorrise alzandosi e andando verso l’albero, cogliendo quel mazzetto e porgendolo alla cugina che lo guardò confusa.

- Strano che nel nostro cortile ci siano poche margherite, e dire che sono fiori così diffusi… -
- G-già… - rispose lei, prendendoli e stringendoli tra le mani. – C-credi che questi siano gli stessi dell’altra volta? – chiese poi senza alzare lo sguardo.

Neji sussultò. Allora sapeva che li aveva distrutti!
Sospirò e alzò lo sguardo.

- Spero di si. Perché vedi, sono piccoli e fragili e non si fanno mai notare, che stano in mezzo ad altri fiori più grandi e belli, sia che siano tra i loro simili… sarebbe bello se, nonostante tutto, avessero ancora la forza di ri-sbocciare -
- D-dici? I-io invece guardandole ho s-sempre pensato che fossero molto resistenti… s-sono molto c-comuni q-quindi tutti li g-guardano e li v-vogliono raccogliere… n-non penso che p-passino così tanto inosservati… -

Neji sorrise. E si ritrovò di nuovo a pensare che Hinata somigliava incredibilmente alle margherite.
Ma questa volta provò un senso di affettuosa tenerezza dentro di se.
Ne prese una e lo mise tra i capelli della cugina accarezzandole la guancia..
Le sorrise.

- Ho sempre pensato che ti somigliassi a una margherita – le disse-

Lei arrossì, abbassando improvvisamente lo sguardo.

- D-davvero? – chiese stupita. – C-che strano.. ho s-sempre pensato che l-le margherite somigliassero… somigliassero a te, Neji-nii-san. Perché a-anche tu resisti s-sempre e ci s-sei sempre. E… e tutti ti g-guardano e t-ti apprezzano- –

Non rispose Aspettò che il cervello assimilasse bene quelle parole e ci rifletté su.

Rise, stupendo la cugina che lo guardava incredula, pensando che, seppur con differenti punti di vista, seppur così diversi l’uno dall’altro, entrambi somigliavano allo stesso fiore.
Perché nonostante tutto erano entrambi Hyuga. E lui era felicissimo di questo.


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Sono tornate le sclero-fiction!!!!!! Evviva! Esultiamo tutti insieme!!! XD
Comunico ufficialmente che questa fiction NON ha senso! Diciamo che è una sottospecie di NejiXHinata che, non so perché, ho paragonato alle margherite… °°
Ah e se avete consigli da darmi sul mio modo di scrivere ecc.. dite!! Vi prego, ultimamente sono in crisi e credo di essere un fallimento totale come scrittrice di fan fiction, voglio cambiare il mio stile, che non mi convince per nulla!!! Mi serve il vostro aiuto!
Dedico la fiction ad Akami ed Eleanor perchè mi sopportano mentre mi lamento di ciò, poverine... so di rompere le scatole in modo non indifferente, scusate ç.ç Grazie di tutto! Vi voglio bene!!
  
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