10/01/2013
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LOVE WRITERS
About Me
Lentamente chiusi la porta appoggiando poi le chiavi sul tavolo: era stata una giornata pesante, passata tra interviste e studi radiofonici.
In quel momento l’unica cosa di cui sentivo il bisogno era una lunga doccia calda e un po’ di meritato riposo.
Mi diressi verso il bagno e in un attimo mi lascia investire dal potente getto d’acqua: sentii il calore invadere il mio corpo e un senso di sollievo s’impossessò di me.
Non appena decisi di asciugarmi, udii lo squillo del mio cellulare che mi avvisava dell’arrivo di un messaggio.
Incuriosito mi avvicinai: era da parte di Zayn. “Ti consiglio di dare un’occhiata a quel sito d’incontri, amico! Ti farà bene!”
Un mezzo sorriso comparve sul mio viso: quel ragazzo era impossibile e di certo non mi avrebbe lasciato in pace finché non lo avessi accontentato.
In fondo che male c’era?
Accesi il portatile e mi sedetti comodamente sul divano; digitai il nome di quello strano sito e tra un sospiro e l’altro cliccai sul tasto “iscriviti”.
Cominciai ad inserire i miei dati quando ad un tratto mi ricordai di non essere più un semplice ragazzo.
Ormai tutto il mondo sapeva chi ero, tutti conoscevano Harry Styles dei One Direction e di certo non potevo crearmi un profilo in cui rendevo pubblica la mia identità. Ma cosa mi era saltato in mente?
Velocemente pensai ad un nome carino da poter utilizzare: Leonard, James, Garret… troppo eleganti. Jake, Kevin, Luke…
Com’era difficile trovare un nome decente!
Improvvisamente ripensai al mio nome: Harry Styles…Harold Edward Styles… dato che non potevo utilizzare il mio primo nome, perché non usare il secondo?
Digitai velocemente Edward sulla tastiera del computer e premetti “invio”.
Ero soddisfatto. Ora rimaneva soltanto la descrizione.
Ma cosa potevo scriverci? “Membro della famosa boy-band One Direction”. No grazie.
Non avevo intenzione di perdere la serata a scervellarmi, così buttai giù la prima cosa che mi venne in mente. “Ragazzo inglese obbligato da un suo amico ad iscriversi in questo sito”.
Bene, ora ero a posto.
Lessi velocemente il regolamento della pagina web: in poche parole nel momento in cui qualcuno avrebbe deciso di scrivermi o avrebbe avuto voglia di conoscermi una volta visitato il mio profilo, mi avrebbe mandato un’ e-mail ed io avrei potuto scegliere se continuare la corrispondenza oppure rifiutare. Semplice.
Ma chi volevo prendere in giro? Nessuno avrebbe mai voluto conoscere uno senza neanche una foto sull’account e con una descrizione simile!
“Al diavolo” mormorai mentre richiudevo il portatile, appoggiandolo poi sul tavolo in cucina.
Guardai l’orologio: erano le undici passate e la stanchezza si stava decisamente facendo sentire.
Rivolsi un’ultima occhiata al computer, prima di salire le scale in direzione della camera da letto.
La sveglia suonò presto, ricordandomi di tutti gli appuntamenti in programma nell’intera giornata.
A fatica aprii gli occhi e mi sforzai di uscire dalle coperte; ancora mezzo addormentato mi diressi verso la cucina, ma istintivamente qualcosa mi bloccò non appena fui vicino al tavolo: mi voltai e i miei occhi si posarono sul portatile, ancora acceso dalla sera prima.
Lentamente sollevai lo schermo, quasi con timore: vidi la schermata piena di icone ed immediatamente cliccai su quella della posta elettronica.
Feci un profondo respiro quando mi accorsi che non vi erano messaggi, ma nello stesso tempo non sapevo se esserne sollevato o deluso.
Davvero avrei desiderato trovare delle e-mail da parte di qualche sconosciuta? Mi interessava davvero conoscere qualcuno in quello strano modo?
Infastidito e confuso spensi del tutto quel dannato computer e mi decisi a fare colazione: sarebbe stata una giornata pesante.
Sentii una leggera pacca sulla spalla che mi fece tornare alla realtà ricordandomi dove mi trovavo: l’intervista era da poco cominciata e già mi avevano chiamato in causa più di una volta.
Guardai il giornalista davanti a me il quale mi stava porgendo il microfono in attesa di una risposta.
Il problema era che mi ero completamente dimenticato quale fosse la domanda. “Mi perdoni, ero distratto. Potrebbe ripetere la domanda?” chiesi cercando di rimediare alla mia figuraccia.
“Il nostro Harry ha la testa piena di pensieri a quanto pare, vero giovanotto?” finsi un sorriso di cortesia, anche se all’apparenza chiunque avrebbe riconosciuto il mio reale stato d’imbarazzo.
“…già” risposi vago.
“Dunque, amico, stavamo parlando di ragazze, giusto? Cosa ci puoi rivelare al riguardo? Single o c’è qualcuno che ha attirato particolarmente la tua attenzione?” l’intervistatore mi guardò ammiccando.
Merda. Odiavo questo tipo di domande. Non sapevo mai cosa rispondere, indeciso sul far valere il mio diritto alla privacy oppure mettere giustamente al corrente le fan del mio stato sentimentale.
In quel momento a maggior ragione non sapevo cosa fare. Avrei dovuto far sapere al mondo della mia pazza decisione di iscrivermi ad un sito d’incontri? Anche volendo non avrei potuto: altrimenti tutti i miei sforzi nel cercarmi una copertura sarebbero stati inutili.
“Felicemente single” infine mi decisi a rispondere.
In fondo era la verità: non ero alla disperata ricerca di una ragazza.
Dal resto del gruppo si udì qualche risatina, il che significava che la situazione era del tutto normale.
Poi fu il turno di Liam, il quale fu invitato a riferire come stesse andando la sua relazione; successivamente lo stesso venne chiesto a Louis e Zayn.
Quando toccò a Niall parlare, istintivamente gli circondai le spalle con un braccio sorridendogli e facendogli l’occhiolino: poi insieme ci girammo verso la telecamera e sfoderammo il nostro miglior sorriso, tanto da assumere un aspetto a metà tra l’idiota e l’ammiccante.
In men che non si dica tutti scoppiarono a ridere, compresi noi.
Fortunatamente l’intervista si avvicinava alla conclusione e in poco tempo venimmo liquidati: ora avremmo potuto rilassarci per qualche ora, prima della performance.
Decisi di sedermi al bar della stazione radio e mentre i miei compagni ordinavano e chiacchieravano, io presi in mano il telefono e aprii la casella di posta elettronica.
Ero sorpreso anch’io da quanto mi stesse ossessionando l’idea di poter ricevere delle e-mail da qualcuno che avesse visto il mio profilo. Voglio dire, non era da me.
Eppure la curiosità era troppa; così misi da parte le mie problematiche e cliccai sull’icona “messaggi ricevuti”.
“Cazzo” sussurrai. Non potevo crederci. Non era vero.
Nessuno avrebbe potuto notare il mio penoso profilo in quel maledetto sito; nessuno si sarebbe mai interessato ad uno sconosciuto senza neanche un cognome e una foto personale.
A quanto pare, però, nessuna delle mie supposizioni si era rivelata esatta. A quanto pare avevo stuzzicato la curiosità di qualcuno su quella pagina web, perché davanti a me lampeggiava un’icona che indicava la presenza di un messaggio. E l’indirizzo apparteneva ad un membro di quel sito.
SO…BASICALLY
Yeeaaaaaaah!!!!!! Hello everybody! I’m Back (for you)! Ahaha lolOk questa volta ho deciso di impegnarmi in una long e ho intenzione di terminarla…Promesso.
Ditemi cosa ne pensate, please….ci tengo tanto davvero. <3
Siete fantastici/che!
Kiss (you) :P