Avevo vagato intorno il luogo della scomparsa di mio padre per giorni; e come immaginavo non avevo trovato niente. Nessuna traccia di Pitch…almeno in superficie. Gli incubi lo avevano di sicuro costretto nel suo covo, senza dargli la possibilità di scappare. Se volevo ritrovare il mio maestro quindi dovevo recarmi nella sua tana e sperare che gli incubi lo avessero trascinato lì!!
“Ora come ora però sono troppo debole e stanca.”- pensai, -“ Sicuramente gli incubi non mi lasceranno entrare tanto facilmente e per batterli devo recuperare almeno una parte delle mie forze.”
In effetti dopo la vittoria dei guardiani, non avevo fatto altro che cercare senza sosta. Così decisi di riprendere la mia forma umana e riposarmi per un po’…dopodiché avrei cercato il covo di mio padre.
Cominciai ad incamminarmi verso la mia “dimora”, finche non vidi la mia immagine riflessa sulla superficie di un lago ghiacciato…
-“Ma cosa…”-
L’immagine che il ghiaccio mi restituì fu quella di una quattordicenne dai lunghi capelli rossi; che arrivavano fio alla base della schiena. I grandi occhi gialli erano identici a quelli di suo padre e le lunghe ciglia nere; ne risaltavano ancora di più l’insolito colore, in tutte le sue sfumature. La pelle era bianca e senza macchie e il viso aveva tratti maturi ma delicati. Il suo corpo era flessuoso e con tutte le curve nei punti giusti…non che fosse particolarmente formosa ma nel complesso era una ragazza bellissima. In effetti se non fosse stato per l’insolito colore degli occhi e per le orecchie leggermente appuntite; sarebbe potuta passare per una normalissima ragazza umana. Non vestiva in modo appariscente,anzi…indossava semplicemente dei  jeans chiari che le fasciavano le lunghe gambe magre (non come quelle di Jack pero!!^.^’’ Nd:me), una felpa color blu notte e delle scarpe nere. La lunghe dita affusolate andarono a sfiorarsi la guancia, sulla quale vi era del sangue che usciva da un graffio. Lucenti gocce color cremisi andarono a toccare il terreno sporcando la neve e un rivolo di sangue scese dalla guancia, alla base del collo fini alla felpa.
-“ Probabilmente mi sarò tagliata con i rami sporgenti degli alberi, quando sono atterrata!”-
Cinerea non amava molto la vista del sangue…in realtà non l’aveva mai amata…le ricordava troppo la madre!! La madre di Cinerea era scomparsi secoli fa; quando lei era ancora piccola. Ma ricordava perfettamente il suo volto…i grandi occhi verde scuro e la chioma lunga e color rosso…rosso sangue.
Per quanto possa sembrare strano; Pitch amava davvero molto quella donna e avrebbe fatto di tutto per proteggerla…
L’unica cosa che  Cinerea sapeva di sua madre era che si chiamava Nubila e che anche lei aveva poteri a dir poco strabilianti! Non era una donna malvagia, anche se anche lei era una creatura delle tenebre; e amava a sua volta sua figlia e il suo compagno. Nubila era stata l’unica creatura ad amare suo padre per quello che era, e insieme governarono i secoli bui per molto tempo. Finché un giorno la comparsa dei guardiani, portò alla misteriosa scomparsa di sua madre…
Ne Pitch ne sua figlia erano mai riusciti a capire che fine avesse fatto; ma il signore degli incubi era sicuro che la colpa fosse dei guardiani!!
Per uno strano gioco del destino invece, Cinerea non credeva che i responsabile della scomparsa di sua madre fossero i guardiani; ma continuava comunque a detestarli. Ad un tratto la ragazza fu costretta ad abbandonare i suoi pensieri perché, senza nemmeno rendersene conto, era arrivata a destinazione!!
Si trovava di fronte a una grotta, e al suo interno vi era un portale magico che attendeva solo il suo ritorno…una volta uscita dal portale; si ritrovò di fronte a un’enorme distesa di terra e rocce, a tratti verdi e con fitti banchi di alberi e a tratti aridi e secchi. Due fiumi attraversavano quell’immensa vallata…uno era un corso d’acqua e l’altro di lava; mentre dei blocchi di roccia fluttuavano in cielo….
-“ Finalmente a casa…”-