Ricordalo,
Ginevra, ricordalo Era un giorno come gli altri, ad Hogwarts, tutto era tornato alla normalità…o quasi… Dopo i festeggiamenti per la morte del più grande mago oscuro di tutti tempi, la scuola era ritornata ad essere il posto che molti studenti chiamavano fedelmente “Casa”. Le gemelle Patil avevano talmente insistito, che erano riuscite a convincere la madre e a tornare ad Hogwarts, molti degli studenti che l’anno prima erano stati costretti a lasciare le loro Case Magiche erano stati riaccolti da queste ultime a braccia aperte. Ma una disgrazia era successa nella casa di Godric Grifondoro, il coraggioso arteficie della casata degli audaci Grifoni… Un giovane era scomparso, un ragazzo che aveva dato più di chiunque altro alla sua Casa. Alla sua Famiglia… Aveva combattuto contro i Mangiamorte, perfino contro l’Oscuro Signore in persona, fin dal primo momento era stato segnato… Nel 1981, il 31 ottobre, tutto il mondo magico aveva esultato per l’apparente morte di Voi-Sapete-Chi, ma non aveva pianto per i Potter, per il loro giovane figlioletto, diventato orfano in una notte… Ma adesso era diverso, tutti si ricordano e si ricorderanno, del grande Harry Potter, Colui Che Ci Ha Salvato… Harry Potter, scomparso dopo lo scontro con Voldemort, ormai dichiarato morto dal Ministero… Solo poche persone lo credono ancora vivo.
Ginevra Molly Weasley, Grifone a tutti gli effetti, molto simile ad un ex studentessa di Hogwarts, Lily Evans. Minerva McGrannit, astuta Capocasa dei Grifoni,Professoressa di Trasfigurazione, Preside di Hogwarts dalla morte del Gran Silente. Nemmeno i suoi migliori amici pensavano che potesse essere ancora vivo, avevano visto la maledizione scagliata su di lui all’ultimo momento… Sebbene nessuno l’avesse dimenticato, tutti i maghi e le streghe della scuola non credevano ad una sua ricomparsa, purtroppo. Era un pomeriggio soleggiato di inizio gennaio, sebbene la neve ricoprisse gran parte del parco molti studenti erano all’aria aperta, contenti di potersi godere un poco di sole… Sabato era un bel giorno per tutti, si aspettava la domenica, senza pensare alla scuola, ai compiti ed ai Professori. Quasi tutti gli studenti erano già rientrati, pronti a prepararsi per la serata, contenti di esser riusciti a strappare alla Preside il permesso di girare per i corridoi fino alle undici di sera… “Solo per una volta”aveva borbottato
Solo una ragazza era rimasta in giardino… Aveva una divisa scarlatta, i capelli fluenti erano liberi al vento, liberi all’abbraccio del cielo, in mano una Firebolt…”HP”, c’era scritto… A cavallo della scopa era un portento, adesso si scagliava contro gli anelli del campo, livida di rabbia. -Perché nessuno capisce?!?Perchè nessuno ci crede?!?!LUI NON E’ MORTO!!!!!! Non mi ha lasciata sola, non può farmi questo… L’ho atteso per troppi anni, adesso che l’avevo trovato…- “LUI NON E’ MORTOOOO!!!!!!!!”i ritrovò ad urlare la giovane “AAAAAAAAAAAH!!!!!AARRRRRRRRGGGGGHHHHHHHH!!!!!!!!” Si avventò sulla Pluffa, la scagliò verso gli anelli, e ancora, e ancora… Lacrime di rabbia e dolore bagnavano quel viso così determinato… “Non sei sola, mia cara Ginevra”disse dall’alto del suo ufficio Minerva McGrannit. “So che amavi Potter, l’ho letto nei tuoi
occhi il primo giorno che sei entrata in questa scuola…ho rivisto
Ma lui se ne è reso conto tardi, ma ama le sfide, proprio come lui, il Giovane Cercatore, James Potter… Ho guardato dentro il giovane Harry, quel
lontano primo settembre di sette anni fa, ti avrebbe amata, mi ricordo
ancora il discorso che ho fatto con “Come suo padre, di una rossa e abile strega si innamorerà, mai più la lascerà… Stretta tra le sue braccia rimarrà…per sempre…è scritto nelle stelle…” “Queste sono state le loro parole, mia cara
Ginevra, aspettalo…” “Lui è vicino…” |