Non ce la faceva più Rose. Non capiva. Il loro rapporto era sempre stato strano, ma ora qualcosa si era rotto irrimediabilmente. Se almeno ne avesse saputo il motivo..
Erano sempre stati in "guerra": si istigavano, si prendevano in giro e i duelli certo non mancavano, ma tutti e due sapevano bene che ciò era dovuto a quello che gli avevano raccontato i loro genitori. Tuttavia si era accorta che lui la capiva molto bene a differenza di qualche suo cugino; niente a che vedere con Albus però.
L'occasione nella quale se ne rese conto era alquanto triste e terribile per lei. Era il 12 dicembre e suo padre Ron, durante il suo lavoro da Auror, era stato ferito gravemente. Perse davvero tanto sangue sfiorando anche il rischio di morire. Rose in quel momento si trovava ad Aritmanzia, la materia più complicata a detta degli alunni, ma lei, la so-tutto-io degna discendente di Hermione Granger la considerava stupenda e poi non voleva tralasciare nulla. "Non si sa mai. Tutto può essere utile..tranne divinazione ovviamente!" diceva sempre lei con quel tono saccente. Proprio per la difficoltà della materia al livello M.A.G.O. in classe erano in sette, di cui lei conosceva "meglio" solo Malfoy, gli altri tutti di vista. Con tutti i cugini che aveva, nessuno aveva avuto il coraggio e la voglia di iniziare o portare avanti quella materia. Quel giorno era riuscita a terminare il suo compito prima degli altri e stava tranquillamente leggendo quando arrivò la McGranitt a comunicarle la notizia. Poté constatare che anche la preside era molto agitata: sapeva bene che era molto affezionata al memorabile trio di Hogwarts, nonchè salvatori del mondo magico. Inoltre le disse che avrebbe potuto prendere una passaporta il pomeriggio stesso per andare al San Mungo. Rose era troppo distrutta dalla notizia per continuare a restare in classe, in più aveva finito anche il compito e decise quindi di andare in camera sua per rimanere tranquilla e a sfogare il suo dolore. Fece per alzarsi ma il suo corpo non la seguiva. Stava per cadere di faccia a terra quando due mani forti e bianche l'afferrarono per i fianchi. Lei riuscì a emettere un flebile grazie per poi svenire tra le sue braccia.